Asterios: Le belle lettere
L'isola dei filosofi. Curzola
Elena Blancato
Libro: Libro in brossura
editore: Asterios
anno edizione: 2020
pagine: 80
Curzola/Korčula, sede di una scuola estiva di studi filosofici sul pensiero di Karl Marx, dal 1964 al 1974 diventa l'isola dei filosofi, che producono una rivista, “Praxis”, per raccogliere gli articoli, gli interventi, le discussioni dei pensatori umanisti, orientati verso i problemi antropologici e ontologici dell'umanità. Essi prendono spunto dalle opere giovanili di Marx e dal marxismo critico e umanista di Lukács, Korsch, Bloch, Marcuse, e ancora dalla scuola di Francoforte. Le tesi dichiarative del gruppo, che vagheggiano una società veramente umana, basata sulle garanzie di eguali possibilità di sviluppo per tutte le persone; sull'abolizione dello sfruttamento e dei privilegi; sull'armonizzazione dei bisogni individuali e collettivi; sulla relazione paritaria delle diverse società statuali. Partendo dallo studio delle opere teoriche che parlano soprattutto della storia della rivista eretica “Praxis” nella Jugoslavia di Tito, e dei suoi protagonisti, l'Autrice media i contenuti filosofici, inserendoli in una trama narrativa e drammatica di invenzione, in cui si muovono i due protagonisti, un uomo e una donna legati da un sentimento d'amore.
Noi qui siamo tutti fratelli
Elena Blancato
Libro: Libro in brossura
editore: Asterios
anno edizione: 2020
pagine: 80
Costruire una trama narrativa, la vicenda degli operai di Monfalcone, che nel 1947 sono andati in Jugoslavia a costruire il socialismo, non è stata un'impresa facile o semplice. La complessità della vicenda storica si lega alla rottura del Cominform, quando Stalin sconfessa Tito e la sua politica, in nome dell'internazionalismo operaio. In quel passaggio epocale i comunisti italiani si trovano combattuti tra due spinte: mantenere la fedeltà agli ideali internazionalisti, oppure dichiarare l'adesione al socialismo reale della Repubblica Federativa Jugoslava. Per i dissidenti era pronta la destinazione di Goli Otok. L'operazione culturale diventa un filtro rispetto alla lettura di molte pagine di storia dissolvendo la pesantezza della materia nella leggerezza della scrittura narrativa. Così cerco di immedesimarmi nelle motivazioni e stati d'animo, nelle verità dei vari personaggi d'invenzione, che diventano simboli, metafore, delle varie opzioni e scelte ideali e ideologiche: la spinta operaia dei cantierini monfalconesi, più di duemila uomini; il vissuto duro e realistico che li aspetta nel mondo sognato; la presa d'atto di una realtà cruda, molto lontana dalle speranze iniziali.
Domani è la promessa...
Maurizio Lozei
Libro: Libro in brossura
editore: Asterios
anno edizione: 2020
pagine: 80
La gente, in fondo, si accontenta di poco, pensava Tito, mentre passeggiava nel parco. Guarda là quel signore com'è contento di girare con il suo cagnolino. E quella ragazza impegnata a correre mentre ascolta con le cuffiette la sua musica. Si potrebbe vivere meglio senza l'incalzare incessante di un mondo che avvalla politici senza scrupoli, stakanovisti e consulenti impazziti. La gente è stanca, rifletteva, di offerte, finti premi, proposte, suggerimenti, finanziamenti, sconti, investimenti, conti correnti, tutto quel bagaglio violento che la società dei consumi odierna mette a disposizione di imprenditori scostumati. Tito stava tentando di saltare giù dal carrozzone ma non capiva come fare. Sapeva solo di avere le tasche piene di un mondo vuoto che la gente riempiva con acquisti, telefonini, tablet e internet, quel paradiso virtuale che portava direttamente alla fine di una strada a fondo cieco. Nell'intimità della propria abitazione, osservò per l'ennesima volta le foto di figli e parenti accuratamente disposte sulla vetrinetta di uno dei mobili del soggiorno. Ma quel pomeriggio di inizio d'anno era diverso. Quelle foto sembravano voler dirgli qualcosa.
Cassiana. La scienza dell'amore
San Nikolaj Velimirovic
Libro: Libro in brossura
editore: Asterios
anno edizione: 2020
pagine: 176
La cornice del libro è una storia intrigante – di dolore e di redenzione – che ha per protagonisti principali “Giulia la gobba”, poi monaca Cassiana, e padre Callistrato. Si tratta di persone sicuramente esistite (nel monastero di Mileseva, uno dei più importanti monasteri della Chiesa serba, ubicato nei pressi della cittadina di Prijepolje, vi era la tomba di Cassiana). Si tratta, ancora, di persone avvolte da una reputazione di santità. Il vescovo Nikolaj conosceva i racconti che circolavano sulla loro vita e proprio su quei racconti si è fondato per comporre il suo scritto. Nulla di più preciso pare si possa dire del nostro testo. Che risulta, nella sua parte centrale, un vero inno. Un poema, intessuto con il filo d'oro delle Scritture e dell'insegnamento dei Padri, che celebra la quintessenza del cristianesimo: l'amore. Amore che trova la sua fondazione nella tri-unità di Dio. Amore che è l'unico motivo dell'agire di Dio. Amore che ci è stato rivelato pienamente nel Figlio di Dio. Amore che è Dio… Amore che, solo, permette all'uomo di conoscere Dio, «perché Dio è amore» (1Gv 4,8).
Cartoline di viaggio
Bruno Chersicla
Libro: Libro in brossura
editore: Asterios
anno edizione: 2020
pagine: 96
L'artista, prima di intraprendere un viaggio, prepara una piccola xilografia in tiratura limitata da spedire agli amici e collezionisti in forma di cartolina, dunque egli immagina il luogo della meta disegnando l'opera con le informazioni raccolte nel tempo. La memoria, le suggestioni letterarie, i simboli, il colore, concorrono a definire la composizione che verrà quasi sempre contraddetta dalla realtà ma nello stesso tempo assumerà significato proprio per questo motivo.
Joyce. Parolazze al San Marco
Paolo Prossen
Libro: Libro in brossura
editore: Asterios
anno edizione: 2020
pagine: 48
“Questa raccolta di epiteti triestini parte da James Joyce e non vuole essere un dizionario di espressioni dialettali: è la stona di come nasce un'idea, di cosa diventa e cosa c'è in essa per ognuno di noi. É la mia storia di grafico che, chiamato a creare la comunicazione del Bloomsday del 2018, la festa internazionale in onore di James Joyce, celebrata ogni anno il 16 giugno, sente la chiusura di un cerchio aperto trent’anni prima. Joyce finisce per amare Trieste, qui arriva insegnante d'inglese e rinasce scrittore, sempre qui le sue idee iniziano a prendere forma e ordine, facendo compiere una rivoluzione alle parole di ogni lingua che ha parlato e scritto. Alcune di queste parole le si trovano nelle sue lettere, altre le si trovano cambiate, arricchite di nuovi significati e pronunce inglesizzate, che forse solo i bilingue possono apprezzare. Molte parole triestine hanno radici nelle lingue delle molte culture che hanno vissuto a Trieste, che spesso incrociandosi producono suoni comici, che Joyce riporta. Bubez e, ovviamente, mona. Parole che definiscono persone, racchiudono racconti, un po' come i logotipi che creo, che rappresentano persone, imprese, idee, oggetti e azioni.”
La guerra secondo Francisco Goya
Libro: Libro in brossura
editore: Asterios
anno edizione: 2020
pagine: 176
Francisco Goya, il pittore di corte luminoso e aristocratico, l'ambizioso uomo di mondo, conobbe ogni possibile immagine del reale nella varietà di una vita intensa, frenetica, segnata dall'esuberanza e dalla malattia, dal successo e dall'esilio. E nella sua straordinaria produzione di pittore riuscì ad inserire, quasi clandestina e di fatto postuma, l'attività intensa di disegnatore e incisore, le acqueforti senza colore che oggi, a ragione, possiamo valutare come il suo scavo più profondo e terribile nella coscienza umana, i Disastri della Guerra, realizzati probabilmente tra il 1808 e il 1814, ma pubblicati postumi nel 1863.
Breviario d'autunno
Mario Aldo Toscano
Libro: Libro in brossura
editore: Asterios
anno edizione: 2020
pagine: 246
"Breviario d’autunno" racconta un’esistenza ed è un libro esistenzialista. Alla ricerca dei luoghi della sua esistenza Glauco costruisce l’utopia di se stesso. È la storia di un’anima inquieta: una storia meditativa che mette il problema del tempo in primo piano e quello del confine fluido tra realtà e possibilità sullo sfondo di una solitudine creativa. Dentro la storia del protagonista scorrono altre storie in cui il disagio del mondo così com’è incontra superamenti di molti tipi che spostano gli eventi verso un altrove in cui immaginazione e poesia diventano vera realtà ordinario e straordinario si incontrano individuo e società si inseguono. Il tema del tempo diventa il tema del significato. La domanda di relazioni durature e tuttavia trascendenti mediata da amori impossibili per una pratica affettiva normale, va incontro alla sofferenza di cadute successive che non dissuadono dal desiderio di una meta di pacificazione. Il legame tra amare ed essere è appunto essenziale. Alla conclusione del testo prende via via corpo un motivo insensato, una teoria del nostos che accoglierà nel ritorno sulle vie del passato il protagonista, liberatosi dal mondo ma non dall'inquietudine. Per quanto la storia di un'anima abbia vie di uscita solo apparenti e rimanga sostanzialmente sempre uguale a se stessa, il testo delinea contesti di esperienza diversi, e sviluppa delicate variazioni sul tema della coscienza, affidate alle note vagabonde del diario. Il primo capitolo introduce il disagio del protagonista. Nei due capitoli seguenti vengono proposti, in una forma di flash back semi-onirico, i quadri caotici e le tensioni inconcluse della sua socializzazione: in base alla tesi che noi siamo la nostra infanzia. Nei capitoli successivi, il percorso seguito definisce una biografia densa di passione, ma anche di mistero, che viene temporaneamente svelato per riprodursi appena dopo. Lo sguardo nomade e la vocazione razionalistica del protagonista non impediscono la continua stimolazione di emozioni. L'andamento per quadri — virtualmente filmico — ha, infine, l'effetto di popolare il testo di personaggi e ambienti che contribuiscono alla definizione di quel set di atti e fatti, di guadagni e perdite, di esordi e di congedi, e anche di illusioni e delusioni, di pause e di attese, che spesso chiamiamo destino.
Ritorno a Trieste. Scritti over 80 (2017-2019)
Sergio Bologna
Libro: Libro in brossura
editore: Asterios
anno edizione: 2019
pagine: 314
Riprendiamo dunque il discorso dal lavoro come attività conto terzi, dal lavoro salariato, dal lavoro come merce scambiata su un mercato, se sia alienato o meno ora non c'interessa. Non si può parlare di "lavoro" senza parlare di "condizione lavorativa", cioè di parametri spazio-temporali in cui un'attività lavorativa si esercita. Parliamo delle contraddizioni della condizione lavorativa, parliamo di cose concrete, dei fenomeni che stanno sotto i nostri occhi, come l'applicazione dell'intelligenza artificiale ai processi produttivi e distributivi, alle abitudini di consumo, alla comunicazione e all'informazione. Non è forse questa che produce la disoccupazione tecnologica? È il lavoro per conto di terzi a contenere in sé il maggior numero di contraddizioni. Dunque questa è la forma di lavoro che c'interessa, perché vogliamo affrontare le sue contraddizioni reali, materiali, storiche, oggettive, quelle che viviamo sulla nostra pelle. Non c'interessa parlare di lavoro come oggetto di speculazione, lasciamo volentieri questo esercizio ai perdigiorno perché il lavoro per conto di terzi è intrattabile con l'astrazione, sfugge alle pretese del filosofo e sopporta male anche le ingerenze del sociologo, l'unica condizione nella quale rivela la sua natura è la condizione del conflitto. Non è possibile parlare di lavoro conto terzi senza evocare il conflitto e il negoziato. Non è possibile parlare di lavoro conto terzi senza riconoscere che esso è il fondamento delle diseguaglianze. Le diseguaglianze si possono lenire coi pannicelli caldi della carità cristiana o del volontariato laico ma si possono superare solo con il conflitto. Perché la storia insegna che solo dopo un conflitto la macchina statale si mette in moto per escogitare forme di riduzione delle diseguaglianze. Dopo un conflitto può iniziare un negoziato e se il tentativo di negoziato si blocca perché trova delle resistenze, solo il conflitto può superarle. Osservata da questo punto di vista, difficilmente la modernizzazione (di cui la rivoluzione digitale è parte) può conciliarsi con la fine del lavoro. Finché esisterà un solo uomo sulla terra la cui esistenza dipende da una retribuzione ottenuta in cambio di una sua energia vitale prestata a terzi, il termine "lavoro" avrà la sua piena valenza.
Andare ma dove? Diario dei venti anni
Gianfranco Carbone
Libro: Libro in brossura
editore: Asterios
anno edizione: 2019
pagine: 364
Questo libro, che ripercorre le tappe più significative della presenza politica e amministrativa del PSI, dal 1972 al 1992 a Trieste e nella Regione Friuli Venezia , vuole colmare un vuoto e riproporre, ricordandolo, quello che fu il ruolo dei socialisti. L’obiettivo è quello di opporsi alla “damnatio memoriae” che li ha toccati dopo il crollo della “Prima Repubblica” e di lasciare almeno una traccia di quella che fu una presenza politica significativa con i suoi meriti senza nascondere o sottovalutare gli errori. Partendo da quello che fu lo scontro politico, ideologico e culturale fra socialisti e comunisti, si sofferma sulle cause della progressiva perdita di credibilità del centro-sinistra che si è formato in Italia dopo il 1993 e indica alcuni spunti per la ricostruzione di un nuovo movimento riformista che sappia correggere gli errori compiuti di fronte alla “globalizzazione” dell’economia per ridare speranza al ceto medio, al mondo del lavoro e alle classi più disagiate che, nella crisi di rappresentanza della sinistra italiana, si sono rifugiate nel “sovranismo” e nella ricerca di tutela e protezione che le viene, oggi, offerta dai movimenti populisti.
Pensare la pedagogia in prospettiva fenomenologica-esistenziale. Husserl, Heidegger, Jaspers
Francesca Caputo
Libro: Libro in brossura
editore: Asterios
anno edizione: 2019
pagine: 480
L'idea di questo lavoro di ricerca si incentra sulle possibilità di pensare la pedagogia in base al quadro categoriale sviluppato dalla fenomenologia filosofico-esistenzialistica. Due le finalità principali: da un lato, percorrere una via di autochiarificazione esistenziale, restituendo al singolo la decisione sul senso del mondo (in cui è radicato e di cui è parte), la libertà (individuale) di scelta e il suo poter essere; dall'altro, aprire, con le categorie della cura, del co-mondo, del con-essere e della responsabilità come trascendenza, al contesto generale delle relazioni interpersonali essenziali per lo sviluppo delle qualità umane in un mondo sempre più difficile e globalizzato. Siamo all'interno teorico e pratico di una linea di pensiero (a dire il vero, in parte, già prefigurata dalla tradizione neoumanistica europea mediante quel processo di Selbstbildung che Goethe, Schiller e Wilhelm von Humboldt avevano indicato come fondamento dell'educazione) che può dare compiuta consistenza, soprattutto, alla coscienza storica dell'humanitas nell'intreccio inter-relazionale: Io-mondo/essere-nel-mondo. Tale concezione, oggetto di studio, in parte, già in Hegel e ampliata dalla linea storicistica con i contributi di Dilthey e dei suoi scolari e interpreti e, non da ultimo, nutrita e vivificata grazie ai contributi di Heidegger e Gadamer e dagli approcci ermeneutici in generale, riporta alla luce, come questa ricerca dimostra, il patrimonio della Bildung , oggi minacciato dalla dimenticanza dell'essere (così almeno nell'analisi fenomenologica di Heidegger), ma forse e soprattutto dall'imporsi del monopolio dei saperi nomotetici sull'esperienza normativa e riflessiva (o simbolica), sulla scia di logiche in gran parte di mercato a cui sembrano, almeno in parte, volersi orientare anche le scuole e le università. È il pensiero meditante e riflessivo quel che con questa ricerca, filosoficamente e pedagogicamente, si recupera. Il ritorno alle cose di Husserl, l'originarietà della domanda sull'essere di Heidegger, il senso della scelta e della trascendenza in Jaspers, permettono di uscire — come i presupposti e i risultati di questo lavoro di ricerca dimostrano — dagli steccati e dai recinti schematici già saputi, definitivi e certi, in cui è già tutto valutato e ove regna la presunzione di poter tracciare nettamente la via alle nostre azioni umane. Il ritorno alle cose, all'essere e alla trascendenza apre, infatti, al concetto di mondo della vita, inteso come essere-nel-mondo, e di un Io, inter-relato col co-mondo, su cui è possibile edificare non solo la filosofia, la scienza, la pedagogia, ma anche ogni altro tipo di senso e di progettualità che gli umani vogliono assegnare a se stessi e a un mondo che è sempre già dato, ma continuamente ri-emerge e si ri-costituisce nelle varie interpretazioni a partire dagli orizzonti fenomenologico-esistenziali che gli autori qui studiati evidenziano.
I tre libri di Florencia
Carlo Allegri
Libro: Libro in brossura
editore: Asterios
anno edizione: 2019
pagine: 476
"Il leitmotiv del libro è l’esame dei meccanismi d’ispirazione, maturazione e stesura di un romanzo. Un itinerario nella testa (laboratorio) di un possibile scrittore. Viene in luce la differenza tra l’utilizzo in modo strumentale e ricombinante delle esperienze vissute (fattuali e psicologiche) e un racconto autobiografico. Questo è un romanzo sull’atto di scrivere un romanzo. I tre libri sono indipendenti, ma andrebbero letti tutti e nell’ordine. Sono fin d’ora enormemente grato a chi vorrà perdere parte del suo buon tempo in un cimento del genere, senza sapere prima se ne varrà la pena. Però, nei commenti, si prega di astenersi da termini come bello, piacevole, grazioso. Può darsi benissimo che questo libro sia un fallimento, come un saltatore che ponga l’asticella al di sopra delle sue forze e la faccia rovinare a terra. Ma non c’è mai stato nulla, di ciò che ho scritto, cui si attagliasse l’aggettivo piacevole. Questo genere di attributi indicano che, non avendo capito ciò che si è letto, non si è in grado di giudicare."