Aletti editore: I diamanti

Si tratta di una raccolta di versi che ho scritto nel corso degli anni, ispirati dalle mie esperienze, dai miei sentimenti, dai miei sogni e dalle mie paure. Il titolo del libro vuole essere una metafora dei vari ruoli che ognuno di noi interpreta nella vita, a volte consapevolmente, a volte no. Siamo tutti attori di un grande teatro, dove recitiamo le nostre parti, seguendo le regole, le convenzioni, le aspettative della società. Ma a volte ci sentiamo anche spettatori, osservatori, critici, di noi stessi e degli altri. E a volte ci sentiamo anche bambini, che giocano con le parole, con le immagini, con le emozioni, senza paura di sbagliare, di essere giudicati, di essere rifiutati. Questo libro è dedicato a tutti coloro che amano la poesia, che la leggono, che la scrivono, che la vivono. È dedicato anche a tutti coloro che non la amano, che non la capiscono, che non la apprezzano. Forse, tra queste pagine, troveranno qualcosa che li toccherà, che li farà riflettere, che li farà sorridere.

Mirko Rovina, mescolando i colori della sua vita con quelli acrilici dei suoi quadri. Si inventa poeta per amore della musica e delle parole, si inventa scrittore per amore di lei.

Raccolta di poesie.

Raccolta di poesie.

La silloge di Caterina Delussu fronteggia la rappresentazione tipica dell’identità come principio fisso e consolidato. I componimenti affiorano come particelle di una personalità in incessante trasfigurazione, che dinega le posizioni manichee per accogliere le complessità della realtà e delle gradazioni dell’esistenza. In questo itinerario poetico l’io lirico non è la matrice definitiva da cui far scaturire tutti i nostri comportamenti ma un processo, un messaggio in transito tra ricordi primigeni e trazioni contemporanee, come evidenziato dalla commistione tra i ricordi legati alla sua Sardegna e le riflessioni sull’essere umano.

L'amore una volta sbocciato mette radici che non finiscono più di crescere (Antoine de Saint-Exupery). Questa citazione da Antoine de Saint-Exupery rende ragione del titolo. Le radici sono la parte fondamentale dell'esistenza. La metafora, desunta dal mondo vegetale, indica la nostra vita che affonda nel passato e si proietta nel futuro, come fa un albero. Il passato è l'inizio della nostra storia, fisica, affettiva e spirituale che si innesta nella vita civica e cittadina, nel nostro ambiente familiare e naturale; il futuro le prospettive di vita che scorrono nel “tronco” dell'esistenza e sono sorrette dall'amore.

In una fredda giornata del dicembre del 1951 un prete belga di nome Georges Lemaître si reca in Vaticano per essere ricevuto dal papa Pio XII. È sua intenzione chiarire al pontefice che la visione di un universo in evoluzione da uno stato iniziale di piccole dimensioni, in cui è concentrata tutta la materia e l'energia che oggi osserviamo nelle stelle e nelle galassie, non andrebbe confusa con la biblica fiat lux. Nell'attesa dell'incontro con il papa, chiede alla prefettura pontificia di sostare in raccoglimento nella prima delle quattro stanze cosiddette di Raffaello, dinanzi al dipinto della Segnatura. Davanti al capolavoro subisce la sindrome di Stendahl e, nel rimirare il magnifico quadro, ripercorre, quasi volesse far riemergere delle colpe nella sua vita passata, le vicende vissute. Rivede la sua storia con la dolce Nadine, incontrata nel corso della Prima guerra mondiale, cui partecipò come soldato, eroe e premiato ufficiale.

Come i grandi filosofi e pensatori del passato, la poetessa Michela Intropido si ferma a rivivere attimi di esistenza e, contemplando l'immensità del Firmamento, si pone domande sul proprio destino e sul proprio percorso in questo cosmo traboccante di misteri e meraviglie. Nel silenzio del proprio cuore, cerca con determinazione risposte sulla vita, facendo luce sul passato e delineando il presente e il futuro. Dopo aver navigato a lungo nell'orbita dei suoi pensieri e dei suoi desideri, scopre chi è veramente e svela il senso vero del suo percorso in un alternarsi di gioia e tristezza, in un difficile equilibrio tra opposti.

L'autore lavora come Risk Manager, ma parallelamente coltiva la sua passione per la musica e la poesia. In collaborazione con il maestro e caro amico Umberto Lupi, pubblica il CD "Il rumore del cielo", un diario di 16 poesie in musica, seguito da un concerto alla "Piccola Fenice" a Trieste. Recentemente, Gianluca ha completato la stesura di "DerSturm", un'opera musicale in due atti che narra la storia dei soldati triestini del novantasettesimo reggimento KuK, sudditi dell'Impero, che combatterono nel 1914 a Leopoli e, dopo cinque anni di prigionia in Russia, tornarono in una Trieste ora italiana.

L'idea di realizzare questo libro è nata dall'attaccamento dell’autore verso la propria terra, Matera, nello splendido scenario dei Sassi, alle proprie origini ed ai propri ricordi d'infanzia a casa dei nonni. La scelta di questa tesi è semplice: l'interesse nei confronti del vicinato nei Sassi non poteva rimanere ad un livello puramente affettivo, di amore verso il territorio; necessitava di un ulteriore approfondimento. A un sentimento di attaccamento alle proprie origini seguite poi, da una bibliografia alquanto critica e diversificata in tesi ed opinioni per individuare la vera chiave interpretativa, la relazione umana. Il cuore antico di Matera è lo scenario ambientale dei Sassi, in un inestricabile intreccio di grotte, semigrotte, case, cunicoli, strade e piazze. Vicinato nei Sassi, è quel gruppo di famiglie le cui case sono disposte in modo da affacciarsi su una delimitata area comune.

"Per un mondo più pulito" è la storia di una breve parte di vita attraverso riflessioni e poesie. Aspirazione: la leggerezza, nella convinzione che la poesia è un’arte guerriera per battaglie che si possono vincere, a cui educare i bambini che hanno facile la sintesi, cioè il nuovo. La sintesi che si inventa è come una prima biglia che supera la salita e scende dall’altra parte prima che una intera cascata di biglie sgorghi e si diffonda dietro a chi ha aperto la strada. Né si dirà di quanti sono rimasti per strada, mentre tentavano di intonare una nuova canzone. Ora siamo in salita, la creazione ha scarpe da trekking. Impegno: cercare di creare una follia che renda felici. L’autrice cerca nella poesia un punto di incontro tra l’essere fastidioso ed il tollerabile. Prefazione di Francesco Gazzè.

La scrittrice ha sentito la necessità di dire la sua sul mondo della scuola, cercando di rispondere a domande come: cosa vuol dire frequentare la scuola oggi? Quali sono le regole e le consuetudini? Come vivono la maggior parte delle loro giornate i nostri studenti in classe? Che difficoltà e quali conquiste hanno davanti a loro? In che modo la famiglia può sostenere al meglio il processo di apprendimento? L'obbligo scolastico è una conquista della società attuale, ma da quando e come esso è presente in Italia?