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Vita e Pensiero: Relazioni internazionali e scienza politica. ASERI

Manuale di studi strategici. Da Sun-Tzu al disordine globale

Manuale di studi strategici. Da Sun-Tzu al disordine globale

Giampiero Giacomello, Gianmarco Badialetti

Libro: Libro in brossura

editore: Vita e Pensiero

anno edizione: 2024

pagine: 272

Aiutare studenti e lettori a comprendere la Strategia: le logiche d'impiego della forza militare, ma anche e soprattutto le politiche che la governano e ne coordinano azioni ed effetti con gli altri strumenti di potere. Questa l'ambizione del Manuale di studi strategici, giunto, dopo quindici anni, alla sua terza edizione. In un mondo nel quale la conflittualità è sempre meno latente e ritualizzata, la minaccia sempre meno prevedibile e il rischio sempre più vicino, il ‘manuale' offre un agile strumento di lettura dei fenomeni e delle tendenze ad essi collegate. Partendo dai fondamentali incardinati nel pensiero strategico classico e contemporaneo, ci conduce attraverso l'analisi storica verso la comprensione della contemporaneità, apparentemente così contraddittoria e minacciosa. Non vuole dare risposte definitive, ma fornire gli strumenti per approcciare motivazioni ed evoluzione della dialettica del conflitto, dalla cui ferrea logica il genere umano sembra non riuscire ad affrancarsi. Nella consapevolezza che, negli ultimi anni, le mutazioni delle forme della guerra sono state di tale ampiezza da rendere una loro rilettura assolutamente necessaria. D'altronde è il destino di chi scrive di strategia, a partire da Clausewitz; la materia è così fluida da non consentire sistemazione definitiva. E però, senza una comprensione dei suoi principi, delle sue logiche profonde, che restano immutate perché legate alla natura della guerra come atto sociale, corriamo il rischio di rimanere prigionieri di emozioni ed opinioni, nel nostro tentativo di cogliere la complessità del mondo.
25,00

Il Mar Nero. Identità nazionali e dinamiche di sicurezza dopo la guerra in Ucraina

Il Mar Nero. Identità nazionali e dinamiche di sicurezza dopo la guerra in Ucraina

Libro: Libro in brossura

editore: Vita e Pensiero

anno edizione: 2023

pagine: 160

L'invasione dell'Ucraina rappresenta il momento culminante di un processo politico – quello della polarizzazione dei rapporti tra Mosca e l'Occidente – che ha riportato l'attenzione internazionale sul Mar Nero. Già prima del 24 febbraio 2022 l'intervento militare russo in Georgia (2008), l'annessione della Crimea (2014) e l'avvio di una guerra civile strisciante nel Donbass (2014) avevano riaperto quella partita che ha come posta in gioco il suo controllo. È solo con la guerra in Ucraina, tuttavia, che le principali dinamiche di sicurezza dell'area euro-atlantica si sono irradiate da o passate per questo mare interno: dagli aspetti prettamente militari del conflitto ai tentativi di mediazione, passando per la crisi del grano e il sostegno dell'Alleanza Atlantica a Kiev. Tale condizione ha trovato conferma nella pubblicazione del Concetto Strategico NATO 2022, dove viene attribuita “un'importanza strategica” alla regione del Mar Nero. Il volume riflette sulle questioni identitarie e sui problemi di sicurezza degli Stati che vi appartengono, interpretandoli alla luce del più ampio confronto in corso tra potenze ‘conservatrici' e potenze ‘revisioniste' dell'ordine internazionale.
18,00

La disinformazione e la politica estera

La disinformazione e la politica estera

Serena Giusti

Libro: Libro in brossura

editore: Vita e Pensiero

anno edizione: 2023

pagine: 224

La propagazione di informazioni manipolate, distorte e false costituisce da sempre una leva di influenza politica e di potere che imperi, Stati e altre entità politiche hanno ampiamente utilizzato per perseguire interessi ed obiettivi strategici. Tuttavia, nell'era delle piattaforme online e dei contenuti virali sul web, la disinformazione e le fake news sono diventate parte integrante della strategia politica dei partiti e degli Stati. Sono soprattutto gli Stati non democratici ad ‘armare' la disinformazione nella loro proiezione esterna, facendone strumento di una politica estera composita, articolata, ibridata in maniera materiale e immateriale. Qualora infatti la disinformazione sia sottoposta a securitizzazione, gli Stati possono irrigidire il controllo sull'informazione circolante, e non solo quella di origine esogena. Le piattaforme consentono a qualsiasi attore – individui, gruppi e Stati – di raggiungere una platea globale, inondandola di verità manipolate e falsità vere e proprie, ma anche di narrative strategiche, facendo sì che i confini tra vero e falso siano così sfumati che non ci sia più fiducia nella verità, o che si crei uno spazio in cui verità contrastanti ed opposte possano coesistere. Dunque, il caos cognitivo che la velocità e la capillarità della diffusione di notizie manipolate causano è amplificato da una parte dalla de-responsabilizzazione garantita dalla rete a chi produce disinformazione, e, dall'altra, dalla persistenza degli effetti prodotti dalle false informazioni, anche quando queste siano sconfessate. Questo fenomeno è determinato dalla sofisticatezza tecnologica che rende il falso verosimile e incide in profondità sulla sfera emotiva. Tra gli eventi della storia recente permeati dalla disinformazione – che influenza profondamente il sistema internazionale e le relazioni fra gli attori che vi operano – ci sono la guerra in Iraq, le elezioni USA del 2016, il referendum per la Brexit e l'invasione dell'Ucraina da parte della Russia. Il volume offre al lettore una bussola analitica e un apparato concettuale che svela le molteplici applicazioni della disinformazione in politica estera, indicando le possibili ripercussioni future di questa pratica e le complesse modalità di reazione al fine di contenere le conseguenze nefaste.
20,00

Agonie dell'impero. Il potere americano da Clinton a Biden

Agonie dell'impero. Il potere americano da Clinton a Biden

Michael Cox

Libro: Libro in brossura

editore: Vita e Pensiero

anno edizione: 2022

pagine: 248

La sconfitta di Donald Trump nel novembre 2020, seguita dall'attacco al Congresso degli Stati Uniti il 6 gennaio 2021, ha rappresentato un punto di svolta nella storia della repubblica americana, divisa in patria e di fronte a un mondo scettico sulle sue pretese di essere la “nazione indispensabile” nella politica mondiale. Appare chiaro che i prossimi anni saranno quelli decisivi per gli Stati Uniti. Ma come si è giunti a questo punto? Michael Cox, uno dei principali studiosi di politica estera americana, delinea i modi in cui cinque presidenti americani molto diversi tra loro – Clinton, Bush, Obama, Trump e ora Biden – hanno affrontato la complessa eredità dei loro predecessori, occupandosi di problemi a lungo termine, nella gestione di un impero sotto stress crescente. Si definisce così un quadro per rileggere la politica estera degli Stati Uniti dalla fine della Guerra Fredda a oggi, dal post-comunismo all'era del terrorismo (Clinton e Bush jr), da un “post-american world” all'era del populismo (Obama e Trump), fino alla confusa epoca attuale, dove quel che peserà di più, secondo Cox, sarà la capacità di ricostruire un'unità del Paese. Il tutto senza mai perdere di vista una domanda fondamentale: l'America può continuare a essere una superpotenza mondiale o sta affrontando un declino senza ritorno?
22,00

Come difendere l'ordine liberale. La grand strategy americana e il mutamente internazionale

Come difendere l'ordine liberale. La grand strategy americana e il mutamente internazionale

Libro: Copertina morbida

editore: Vita e Pensiero

anno edizione: 2022

pagine: 208

Cosa è cambiato nell'approccio strategico degli Stati Uniti con l'avvento di Joe Biden alla presidenza? Quanto si sta discostando la sua amministrazione da quelle che l'hanno preceduta, nelle politiche adottate per preservare l'ordine internazionale liberale? Prendendo le mosse da un problema teorico - quello delle opzioni strategiche a disposizione di una potenza egemonica per la difesa dello status quo e delle motivazioni alla base delle scelte compiute - il volume passa a riflettere sulle linee di continuità e discontinuità della politica estera americana nel post-Guerra fredda. A tal fine, indaga in chiave comparata cinque dimensioni cruciali per la tenuta complessiva dell'ordine liberale, ovvero i rapporti con UE, NATO, Paesi del Mediterraneo allargato, Federazione Russa e Repubblica Popolare Cinese. L'opera si prefigge così il duplice obiettivo di contribuire alla letteratura sulle potenze egemoniche e di avviare una prima riflessione sul nuovo corso alla Casa Bianca.
20,00

The liberal world order and beyond

The liberal world order and beyond

Libro: Libro in brossura

editore: Vita e Pensiero

anno edizione: 2021

pagine: 140

18,00

Cala il sipario sull'ordine liberale? Crisi di un sistema che ha cambiato il mondo

Cala il sipario sull'ordine liberale? Crisi di un sistema che ha cambiato il mondo

Sonia Lucarelli

Libro: Libro in brossura

editore: Vita e Pensiero

anno edizione: 2020

pagine: 150

Che cos’è l’ordine internazionale liberale e perché è a rischio di estinzione? Dai suoi esordi, all’indomani del primo dopoguerra, l’ordine liberale ha significativamente mutato trama, attori e toni della politica internazionale, mirando a creare istituzioni e norme che imbrigliassero le forze che per secoli hanno condotto le comunità politiche a farsi la guerra. Mai realizzato compiutamente, l’ordine liberale ha prodotto la più significativa rete di connessioni tra le società, giungendo a rendere la guerra improbabile nelle aree nelle quali si è affermato più in profondità. Un modello ambizioso che, rifiutandosi di separare lo spazio pacifico della democrazia liberale e quello internazionale degli stati vestfaliani, promette benessere diffuso, sicurezza e prospettive di progresso per i singoli individui e per i gruppi. Oggi, tuttavia, molto del liberalismo delle origini sembra essersi perduto. Al libero mercato si sono sostituiti oligopoli globali, alla centralità dell’individuo la politica dell’identità che ipostatizza l’appartenenza di gruppo; alla promessa di benessere per tutti sono subentrate crescenti ineguaglianze. Promesse mancate del liberalismo che lo hanno delegittimato, originando manifestazioni antagoniste che sostituiscono la fiducia nel progresso con lo scetticismo nei confronti delle forze che lo rendono possibile (la scienza, la tecnica, il sapere). Gli effetti sono evidenti sia internamente alle democrazie liberali sia a livello internazionale. Il volume analizza le fondamenta, l’evoluzione e la crisi dell’ordine liberale, sottolineando le sfide rappresentate dalle ricette neoliberiste all’economia globale, dalla rivoluzione digitale e dalla necessità di combinare sicurezza e diritti, rivendicazioni particolaristiche e vocazione universalista. L’elezione di Donald Trump, la Brexit, il populismo sovranista, la crisi del multilateralismo, l’euroscetticismo vengono interpretati nel quadro complessivo di un ordine vittima delle proprie mancate promesse. Il risultato è un quadro complesso e articolato, nel quale processi di natura tecnologica, sociale, politica ed economica si intrecciano, a livello globale, regionale e nazionale. L’esito finale induce più di una preoccupazione per le sorti dell’ordine internazionale fondato sul diritto, delle istituzioni nazionali basate sulla democrazia liberale e dei processi di integrazione politica come l’Unione europea. Le sfide sono tali per cui non basterà la capacità di resistere, ma occorrerà quella di adattarsi e trasformarsi. Solo così il sipario sull’ordine liberale potrà restare aperto.
25,00

Periferie dell'Occidente. Italia e Sudafrica nell'ordine liberale 1795-1996

Periferie dell'Occidente. Italia e Sudafrica nell'ordine liberale 1795-1996

Rocco Ronza

Libro: Libro in brossura

editore: Vita e Pensiero

anno edizione: 2019

pagine: 168

Periferie dell’Occidente analizza e mette a confronto lo sviluppo politicoeconomico del Sudafrica e dell’Italia dalle grandi Rivoluzioni di fine Settecento fino alle trasformazioni globali a cavallo dei secoli XX e XXI. Collocati sulla frontiera tra Primo e Terzo mondo, i due Paesi negli ultimi tre secoli presentano interessanti parallelismi nelle loro traiettorie storiche. Per entrambi, l’unificazione politico-territoriale, frutto di un progetto liberal-nazionale sviluppatosi nell’Ottocento, segna anche l’ammissione nel cerchio ristretto delle ‘nazioni civilizzate’ e l’inizio di una rincorsa ai Paesi leader dell’Occidente che sembra compiersi finalmente dopo il secondo conflitto mondiale – un traguardo messo oggi a rischio, con l’avvento della globalizzazione, a causa della duplice sfida della pressione migratoria dal Sud del mondo e dell’impetuosa crescita economica dell’Oriente asiatico. In un’epoca in cui, dopo cinque secoli, la centralità politica ed economica dell’Occidente è messa in questione, tuttavia, alle sue due periferie si aprono anche potenzialità interessanti. Da un lato, la prospettiva dei margini consente di leggere in anticipo l’insorgere di mutamenti difficili da percepire dal centro. Dall’altro, la contiguità con l’Africa ne fa degli avamposti verso la regione del mondo oggi con il maggiore potenziale di crescita.
20,00

La Russia e l'Occidente. Dinamiche politiche a cento anni dalla Rivoluzione d’Ottobre

La Russia e l'Occidente. Dinamiche politiche a cento anni dalla Rivoluzione d’Ottobre

Libro: Libro in brossura

editore: Vita e Pensiero

anno edizione: 2019

pagine: 180

La Russia e gli Stati del mondo occidentale sono inesorabilmente destinati alla competizione? A distanza di un secolo dalla Rivoluzione d’Ottobre, il presente volume si interroga sulle relazioni tra attori i cui interessi strategici sono spesso rappresentati come inconciliabili. Parlarne non significa schierarsi automaticamente nel campo di quanti oggi considerano la Federazione Russa come una potenza esterna all’Occidente, ma partire dalla consapevolezza che esistono condizioni strutturali e agenti che spingono in tal senso. Per fornire un contributo originale al dibattito, gli autori di questo libro hanno scelto di non attribuire al tempo presente un carattere eccezionale, ma di considerarlo assumendo una prospettiva di lungo periodo. Similmente, alle personalità dei singoli non è stata attribuita una responsabilità assoluta per il corso degli eventi, come se queste fossero state da sole in grado di deviare con una sterzata le sorti della storia. Al contrario, si è cercato di interpretare le relazioni tra la Russia e gli Stati occidentali nell’ultimo secolo facendone emergere gli elementi di continuità e quelli di discontinuità in relazione ai mutamenti sistemici che hanno preso forma nella dimensione internazionale.
20,00

Come uno Stato. Hizbullah e la mimesi strategica

Come uno Stato. Hizbullah e la mimesi strategica

Marina Calculli

Libro: Libro in brossura

editore: Vita e Pensiero

anno edizione: 2018

pagine: 200

Questo libro esplora la competizione per il potere e l’autorità tra Stati e gruppi armati irregolari nel sistema internazionale contemporaneo. Le politiche di sicurezza degli Stati sono generalmente tarate sull’imperativo di combattere e smantellare i gruppi armati irregolari. Tuttavia, mentre alcuni di essi si indeboliscono, o addirittura scompaiono, altri si rafforzano. Quest’ultimo è un fenomeno particolarmente interessante, data l’asimmetria tra le due parti in competizione. Il caso del gruppo armato e partito politico libanese Hizbullah illustra in modo significativo questa dinamica. Il ‘Partito di Dio’, infatti, si è eccezionalmente consolidato dalla sua nascita fino a oggi, nonostante i suoi rivali libanesi e internazionali, a partire da Stati Uniti e Israele, abbiano sistematicamente cercato di smantellare la muqaˉwama (‘resistenza’), la sua ala militare. Che cosa spiega la resilienza di Hizbullah? Marina Calculli cerca di rispondere a questa domanda teorizzando l’azione di Hizbullah in termini di ‘mimesi strategica’, mostrando cioè come il ‘Partito di Dio’ sia stato in grado non solo di evitare l’estinzione, ma addirittura di rafforzarsi, mimetizzandosi con il suo rivale per eccellenza: lo Stato. Agendo come uno Stato, Hizbullah ha intavolato all’occorrenza una competizione con lo Stato del Libano e/o con gli Stati rivali sul terreno delle responsabilità della sovranità, aggirando così il suo limite supremo, ovvero la possibilità di reclamare i diritti della sovranità, nella forma in cui questi sono codificati nel sistema internazionale contemporaneo. Spingendo la competizione nella sfera pubblica, Hizbullah ha costruito una legittimità morale per il suo uso della violenza, impedendo ai suoi rivali interni e internazionali di eliminare la ‘resistenza’. Focalizzandosi su tre congiunture critiche – la fine della guerra civile libanese nel 1990, la ‘guerra al terrore’ dopo l’11 settembre 2001 e l’inizio della guerra in Siria nel 2011 – il libro dimostra come Hizbullah non solo abbia sistematicamente aggirato le misure normative volte a sciogliere la sua ala militare, ma ne abbia addirittura tratto beneficio, rafforzandosi come attore militare e politico, sia all’interno sia all’esterno dello Stato libanese.
18,00

L'Unione Europea e promozione della democrazia

L'Unione Europea e promozione della democrazia

Enrico Fassi

Libro: Libro in brossura

editore: Vita e Pensiero

anno edizione: 2018

pagine: 264

È possibile promuovere la democrazia al di fuori dell’Occidente? La questione è stata tra i temi più dibattuti della politica internazionale. Oggi, di fronte all’ascesa di attori illiberali quali Cina e Russia, e in virtù degli effetti che l’azione di Donald Trump sta producendo su alcuni elementi cardine dell’ordine internazionale liberale, il tema appare ancora più controverso e attuale. Tra gli attori protagonisti in questo campo figura l’Unione Europea, che considera la promozione di riforme democratiche in Paesi terzi uno degli obiettivi fondamentali della politica estera e un fattore chiave della propria strategia di sicurezza. Tale strategia si è espletata soprattutto sul piano regionale, dapprima verso i Paesi candidati e poi verso quelli inclusi nella Politica europea di vicinato. Esaurita la fase dell’allargamento, tuttavia, l’impatto di queste politiche risulta limitato. Proprio dallo spazio geopolitico del Vicinato, infatti, sembrano giungere oggi le maggiori sfide per l’Unione: dalle conseguenze delle transizioni interrotte delle Primavere arabe, alle crisi migratorie, alla recrudescenza del Jihadismo, alle tensioni con la Russia, ai conflitti ‘congelati’ del Caucaso Meridionale. Alla luce di tali sfide, questo volume indaga le politiche di promozione della democrazia sviluppate dall’Unione Europea, dalle loro origini nei primi anni Novanta sino ad oggi, concentrandosi in particolare nell’area del Vicinato. Muovendo da un’analisi dei dibattiti teorici sui temi della democrazia, della democratizzazione, del rapporto tra democrazia e sistema internazionale, e delle peculiarità dell’Unione Europea, il saggio offre un contributo alla riflessione sul ruolo degli attori esterni nel quadro della dimensione internazionale dei processi di democratizzazione.
25,00

America invulnerabile e insicura. La politica estera degli Stati Uniti nella stagione dell’impegno globale: una lettura geopolitica

America invulnerabile e insicura. La politica estera degli Stati Uniti nella stagione dell’impegno globale: una lettura geopolitica

Corrado Stefanachi

Libro: Libro in brossura

editore: Vita e Pensiero

anno edizione: 2017

pagine: 400

La geografia ha contribuito a fare degli Stati Uniti una nazione straordinariamente prospera, potente e sicura, se non addirittura una inespugnabile ‘fortezza’, che ha goduto a lungo del privilegio di poter guardare con indifferenza e disinteresse al resto del mondo. D’altro canto, a partire dall’ultimo scorcio del XIX secolo, l’establishment statunitense si è gradualmente persuaso che alcune epocali trasformazioni dello spazio politico-geografico americano e mondiale (in particolare la chiusura della frontiera americana, da un lato, e il parallelo processo di esaurimento e ‘saturazione’ dello spazio globale, dall’altro) rappresentassero un pericolo mortale per l’american way of life, per le istituzioni e l’identità americane. Il libro di Corrado Stefanachi si sofferma sulla dimensione geografica e spaziale della politica estera americana. Più precisamente, il fulcro del volume è proprio questo peculiare paradosso geopolitico – la concomitanza di straordinaria potenza e percepita insicurezza – che ha profondamente condizionato l’azione internazionale degli Stati Uniti nella stagione della loro proiezione globale. Nei nove capitoli che lo compongono, il saggio mostra come la condizione di invulnerabilità e insicurezza riconducibile al fattore geopolitico (allo spazio politicogeografico e al modo in cui esso è stato percepito e interpretato dai policy-makers americani) aiuti a chiarire le ragioni, i contenuti e le modalità strategiche dell’impegno degli Stati Uniti nel mondo, dalle origini della politica della Porta aperta al dopo Guerra fredda.
28,00

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