Tic: Amuleto
Marcovalda
Francesca Genti
Libro: Libro in brossura
editore: Tic
anno edizione: 2024
pagine: 246
Modellato su un gioiello sghembo come 'Marcovaldo', di cui riprende divisione in stagioni e sguardo sulla città, 'Marcovalda' è un romanzo di formazione dal piglio narrativo picaresco, che, con tono di fiaba e libertà linguistica, rende avventura ogni minima fibrillazione dell’esistenza. Gli incontri con amici, datori di lavoro, amanti, determinano nella protagonista via via la consapevolezza della difficoltà di integrazione in un mondo stupido, ma lo sguardo di Marcovalda non perde mai la capacità di innamorarsi delle cose. Così, la protagonista si districa nelle sue relazioni con tipi umani improbabili con la stessa purezza di un cavaliere che lotta con il drago. Trasfigurata in mito, la vita diventa ciò che è, ovvero la favola che ci illude che certe cose importino più di altre. Ma la grande lezione di 'Marcovalda', fiaba morale nel senso più alto del termine, è che di fronte all’innocenza tutto, dal grande amore a un cumulo di vetri rotti, ha uguale importanza e dignità.
Spostamenti
Carlo Sperduti
Libro: Libro in brossura
editore: Tic
anno edizione: 2024
pagine: 118
Le prosette (amorali) di questa raccolta, organizzate secondo un principio di slittamento tematico e formale, tentano la ricerca di una via d’uscita: dalla soggettività, esplorata attraverso l’escussione di quei pidocchi del linguaggio che sono i pronomi; dalla letterarietà – interrogata da un linguaggio capace di evocare la tradizione per aggredirla; dalla narratività («la speranza [...] che a forza di raccontare questo non sia un racconto»). È una fuga da ciò che zavorra la testualità, all’insegna di una scrittura di straordinario buon gusto fin nelle minime giunzioni, e capace di muovere al riso: con dietro il miglior Wilcock, Manganelli, gli esperimenti più outrés di poesia di ricerca. Ne nasce un’opera fatta di scherzi – in senso musicale: un libro che – è il suo maggior paradosso –, per trovare la via della fine, non fa altro che iniziare, guidato da un pensiero della soglia tutto scatti e corse in avanti. Ma se a ogni pagina è un nuovo inizio, immersi in questi scritti liminari continuamente dispersi verso direzioni imprevedibili, di cominciamento in cominciamento, ci si ritrova a leggere un macrotesto che non si riesce a chiudere e si vorrebbe non finisse mai.
I taccuini della colazione
Frank Solitario
Libro
editore: Tic
anno edizione: 2023
pagine: 92
Il protagonista fa colazione. Questo è. La sua postura è quella dell'osservatore incallito, seduto a un tavolo del Bar 103 con un giornale tra le mani e gli occhi socchiusi a mezza palpebra, sempre pronti ad abbandonare l'inchiostro delle notizie per soffermarsi sui movimenti della mattina e delle persone che la abitano. Uno sguardo quasi immateriale, che guadagna un corpo solo quando il danese alla crema incontra il morso aprendosi al palato. Tra le pagine di "Taccuini della colazione" il bar è teatro: un luogo di stazionamento e di passaggio, di dirottamenti e di lotta ai giornali, di sperimentazioni semiotiche e di entropia linguistica. Ma, soprattutto, il bar è territorio di colazione, «momento fondativo della giornata e quindi della vita». La lingua dei pensieri di Frank Solitario è irriverente e muscolosa, oltre che lunghissima. Tra neologismi pirotecnici e citazioni divertite, l'ironia è una pioggia obliqua che non risparmia nemmeno chi tenta l'ombrello.
La regola dei terzi
Valentina Maini
Libro
editore: Tic
anno edizione: 2023
pagine: 46
La linea, racchiusa tra due punti, è un concetto che appartiene alla teoria delle cose semplici. Ma fuori, dovunque, c’è sempre qualcos’altro, un terzo punto che complica il disegno restituendo l’ipotesi di un triangolo. Un pianista con la passione per la fotografia, sposato. Matilde, sua moglie, si aggira per la casa come un gatto malato. I sentimenti sono difficili e la loro relazione poggia su un piano inclinato che offre soltanto il ruvido per non scivolare. Attorno, la polvere si accumula come in una stanza chiusa, con le serrande abbassate. Basta una foto a insinuare una crepa. La sconosciuta con i capelli rasati, sfocata dietro di loro, è uno specchio rotto dal riflesso pericoloso. Guardarlo vuol dire dare forma agli spettri. "La regola dei terzi" parla di un’ossessione silenziosa e dei micromovimenti che portano allo sfacelo. La scrittura esatta di Valentina Maini riesce nell’impresa di accarezzare le cose per farle crollare.
Diario involontario
Filippo Balestra
Libro
editore: Tic
anno edizione: 2022
pagine: 62
Le date sono un appiglio per non andare alla deriva. Giorni sparsi, pensieri caotici. Gli anni passano veloci. Ma poi anche le date falliscono, perdono di senso e si trasformano in numeri feticcio, incapaci di fare ordine. Il diario non tende più verso niente e non tiene traccia di alcun cambiamento. Le pagine si susseguono all’insegna del nonnulla: “anche oggi il diario porta dove non c’è motivo di andare”. Un filo conduttore è il gioco, perché ogni cosa può diventare tutt’altro e così via, secondo l’arte dell’accumulo e del rotolamento, che fa della palla di neve una valanga. Altro filo conduttore è l’ironia, perché si intravede la presenza costante di un sorrisetto in filigrana. E chiuso il libro si ha l’impressione che quel sorrisetto rimanga insieme a noi, anche se nascosto tra le pagine di questo "Diario involontario". Filippo Balestra scrive parole senza bussola. Leggerle vuol dire rischiare di smarrirsi o di ritrovarsi insieme a lui, come lui, in bilico sulle sue lettere.