Studium: Universale
Platero e i colori del mondo
Lamberto Maffei
Libro: Copertina morbida
editore: Studium
anno edizione: 2022
pagine: 96
Richiamandosi al libro Platero e Io del grande poeta spagnolo Juan Ramón Jiménez, un viaggio in compagnia di un asino in una leggendaria Andalusia, Lamberto Maffei scrive Platero e i colori del mondo, 12 racconti che legati insieme sono le tappe di un intenso romanzo di formazione. Scienziato di fama internazionale e grande divulgatore, Maffei affronta per la prima volta la forma narrativa con storie dalla intensa suggestione poetica, dimostrando così come scienza e poesia possano felicemente convivere. Elegia dell'amicizia, dell'amore, della dignità di ogni creatura, dei sogni, della parola che unisce, Platero e i colori del mondo è un inno alla gioia di vivere con verità e giustizia e insieme una condanna fermissima di ogni forma di prevaricazione e di oppressione.
Soltanto per amare
Roberto Riccardi
Libro: Copertina morbida
editore: Studium
anno edizione: 2022
pagine: 112
Un canzoniere d'amore che è dentro la tradizione e allo stesso tempo la rinnova profondamente è il bellissimo esordio poetico di Roberto Riccardi, Soltanto per amare. La silloge raccoglie liriche composte in un ampio arco cronologico ed è divisa in due sezioni, "L'uomo - Versi recenti" e "Il ragazzo - Poesie giovanili". Un'inversione dei tempi che non è casuale: il punto fermo di osservazione è il presente da cui nasce un doppio percorso della memoria e della speranza. L'amore è un sentimento potente che apre mente e cuore, protegge dalle delusioni, dalle perdite, dal dolore e si fa voce come parola poetica di limpida intensa tessitura, una testimonianza forte e appassionata dove il lettore ritrova attese, trasalimenti, desideri, inquietudini, sogni. Una poesia della luce che è una promessa di futuro, dove l'amore è respiro della vita e del mondo.
Dall'Ottocento alla «dopostoria». Frammenti storici
Roberto Pertici
Libro
editore: Studium
anno edizione: 2022
pagine: 224
È possibile scrivere di storia sui giornali? Ed è possibile scriverne in modo non effimero, cercando di ragionare semplicemente, ma correttamente, su questioni difficili, esplorando i lati più nascosti di personalità già molto note, presentando episodi rivelatori o documenti poco o punto conosciuti? Questo il tentativo compiuto per molti anni da Roberto Pertici in decine di piccoli saggi, di cui questo libro presenta una scelta. L'autore si è inserito consapevolmente nella tradizione novecentesca di quegli storici accademici che hanno voluto collaborare ai grandi quotidiani nazionali, cercando in tal modo di raggiungere un pubblico diverso da quello a loro consueto. Non come commentatori politici o analisti di costume (anche se qualcuno è riuscito a svolgere egregiamente anche questi ruoli, anzi è stato perfino direttore di un quotidiano, come Luigi Salvatorelli e Giovanni Spadolini), ma proprio come "storici": ritenendo importante discorrere variamente di storia anche in un foglio su cui l'attenzione del lettore durava inevitabilmente lo spazio di un mattino. È da questo modello di azione intellettuale che nasce anche questo volume, che si pone alla ricerca di un pubblico non di iniziati, ma di lettori curiosi e al tempo stesso pensosi del nostro passato.
Virtù. Le belle parole
Libro
editore: Studium
anno edizione: 2022
pagine: 208
Il progetto «Le belle parole» nasce dal desiderio di contrastare l'uso sempre più diffuso di parole ostili e violente nella comunicazione orale e scritta, nella privata e nella pubblica, nella reale e nella virtuale. Le parole violente offendono, dividono, feriscono, le parole belle al contrario uniscono, commuovono, scaldano il cuore. Ogni volume riunisce scritti di autori diversi ed è dedicato a una sola parola. Dopo Luce, che ha dato inizio al progetto, la parola scelta è Virtù, quella disposizione a fare del bene e agire con giustizia e verità che lascia sempre una scia luminosa e rende più accogliente e umano il mondo.
Bergson e la filosofia bergsoniana
Charles Péguy
Libro: Copertina morbida
editore: Studium
anno edizione: 2021
pagine: 96
"Tanti fraintendimenti che vediamo diffondersi sempre più, o piuttosto un fraintendimento globale visibile che si sta diffondendo sul bergsonismo, sull'antico e sul moderno, sul classico e sul romantico cadrebbe, se ci si decidesse una buona volta a squalificare la rigidità del saldo e del duro. Sono le morali dure, dove possono esserci delle nicchie piene di polvere, di microbi, di muffa, degli incavi di putredine, degli angoli nelle rigidità, del deposito, lues, e quello che i Latini chiamavano situs, una muffa, una sporcizia che viene dall'immobilità, dall'essere lasciati là. Sporcizia per essere stati lasciati là. E invece le morali sinuose esigono un cuore perpetuamente tenuto in luce. Un cuore perpetuamente puro. Siamo lavati da una simile amarezza. E allo stesso modo i metodi sinuosi, le logiche sinuose richiedono uno spirito perpetuamente tenuto in luce, uno spirito perpetuamente puro. Sono le morali sinuose e non quelle rigide che mettono in atto le costrizioni più implacabilmente dure. Le uniche che non si assentano mai. Le uniche che non perdonano. Sono le morali sinuose, i metodi sinuosi, le logiche sinuose che mettono in atto le costrizioni somme. Ecco perché l'uomo più onesto non è colui che accetta regole apparenti. È colui che resta al suo posto, lavora, soffre e tace" (Ch. Péguy).
Pierre Teilhard de Chardin. La «reinvenzione» dell'esperienza religiosa
Gianfilippo Giustozzi
Libro: Copertina morbida
editore: Studium
anno edizione: 2021
pagine: 176
Il libro, dopo il primo capitolo dedicato ad un ampio resoconto sulla ricezione del pensiero di Teilhard, si occupa della trasformazione del cristianesimo e della struttura stessa ell'esperienza religiosa che, secondo il gesuita, è richiesta dal nuovo orizzonte di comprensione della realtà definito dalla visione evolutiva del mondo e della vita umana. La sua iflessione sul fenomeno religioso si articola poi in due fasi. Nella prima, che inizia con gli scritti redatti al fronte nel corso della Prima Guerra Mondiale, lavora soprattutto alla necessaria rifondazione» della teologia e della spiritualità cattolica, operazione effettuata attraverso la loro dislocazione dal fissismo e dall'essenzialismo tipici del pensiero neoscolastico egemone nella cultura cattolica coeva. Nella seconda fase, che va dal 1929 al 1955, anno della morte, Teilhard contestualizza il problema della «rifondazione» della teologia e della spiritualità cattolica nello spazio più ampio della «reinvenzione» dell'esperienza religiosa, un'operazione che, a suo avviso, non riguarda soltanto il Cristianesimo, ma tutte le religioni. Sostiene infatti che la necessità di misurarsi con tale problematica è imposta dal transito in atto in una umanità sempre più unificata e potenziata dalle pratiche della tecnoscienza verso l'«Ultraumano». Con tale espressione viene indicata una neoformazione della «vita pensante» nella quale l'esperienza religiosa, per poter giocare un ruolo significativo, deve misurarsi con le complesse problematiche imposte dall'avvento di una collettività umana che è giunta a disporre di risorse cognitive e operative che le consentono di aprire una nuova fase dell'evoluzione. Prefazione Riccardo Campa.
L'età degli eroi. Filosofia e mitologia «dell'umano» nei western diretti da Clint Eastwood
Edoardo Sant'Elia
Libro: Copertina morbida
editore: Studium
anno edizione: 2021
pagine: 192
L'età degli eroi: ovvero la loro epoca, l'Ottocento americano nelle terre di frontiera, il Far-west; ma anche l'età vera e propria dei protagonisti di questa epopea. Il volume analizza i quattro film che nell'arco di vent'anni, dal '73 al '92, Clint Eastwood ha dedicato al genere (Lo straniero senza nome, Il texano dagli occhi di ghiaccio, Il cavaliere pallido, Gli spietati), film riletti alla luce della filosofia spagnola e latino-americana del Novecento, da Unamuno e Ortega fino a Savater e Cabrera, una linea frastagliata di sguardi puntati sulle zone d'ombra della Verità e della Morale. Il cinema, dunque, come pensiero in movimento - e il Western come serbatoio epico - in questa seconda tappa del percorso di una nuova disciplina, Filosofia delle narrazioni contemporanee, che si propone di configurare, attraverso il duplice filtro delle idee e delle storie, una possibile/credibile mitologia 'dell'umano'.
Pascal. Una politica cristiana
Maria Vita Romeo
Libro: Copertina morbida
editore: Studium
anno edizione: 2021
pagine: 192
Malgrado certi stereotipi su un Pascal misantropo e antipolitico, bisogna riconoscere che esiste un Pascal teorico di una politica utile e buona, che affonda le sue radici nel terreno della speranza cristiana. L'attività politica, infatti, mette un freno al disordine caotico di una società nata dalla libido dominandi, instaurando un ordine fondato sulla forza e sull'immaginazione, giacché per Pascal «è la forza che fa l'opinione». Di qui una riformulazione originale dei termini di forza, giustizia, diritto naturale e Stato. Considerare la forza quale remedium malorum mundi è solo una fase della riflessione pascaliana, poiché la forza deve operare insieme alla giustizia. Grazie a questa cooperazione sorge l'ordo concupiscentiæ. Un ordine politico, quest'ultimo, che per il cristiano Pascal è insufficiente e ingiusto, giacché limita l'orizzonte all'utilità e al particolarismo. Bisogna dunque mirare a un ordo caritatis, dove l'uomo si possa realizzare cristianamente sia come individuo sia come società.
Biopolitica dell'emergenza pandemica. Profili bioetici e biogiuridici
Francesco Zini
Libro: Copertina morbida
editore: Studium
anno edizione: 2021
pagine: 144
Nel volume si affronta il problema biopolitico della pandemia, esaminando alcune questioni bioetiche e biogiuridiche inerenti all'impatto che l'emergenza pandemica ha generato sia a livello dei diritti della persona che in ambito sociale e biopolitico. In particolare si mettono in evidenza i numerosi pareri del Comitato Nazionale per la Bioetica, che è intervenuto più volte a sancire il dovere di garantire a tutti l'accesso alle cure da parte del sistema sanitario. Inoltre si esaminano i problemi bioetici e biogiuridici della libertà di cura come espressione del diritto di libertà della persona e i limiti riguardo all'esigenza di misure a salvaguardia della salute pubblica. Infine si cerca di trovare un significato più profondo e filosofico della vicenda pandemica per mostrare la strutturale fragilità e vulnerabilità non solo dell'organizzazione assistenziale, ma anche della stessa condizione ontologica umana.
Saggi di filosofia teoretica
Enrico Berti
Libro: Copertina morbida
editore: Studium
anno edizione: 2021
pagine: 304
Per «filosofia teoretica» nel linguaggio accademico si intende, oggi come al tempo in cui l'espressione fu introdotta (cioè con Aristotele), una ricerca filosofica che ha come scopo unicamente la conoscenza, sia questa l'analisi di un concetto, o la proposizione e soluzione di un problema, la confutazione o la difesa di una tesi. A questo genere di ricerca appartengono i saggi qui raccolti. I primi quattro sono di argomento antropologico, cioè riguardano la nozione di persona, la nozione di anima, quella di mente e quella di forma, intesa quest'ultima come condizione dell'identità personale. Un altro gruppo comprende scritti sul problema della conoscenza, quali il concetto di "vero", il valore del realismo, il significato del "pensare", l'alternativa tra filosofia analitica ed ermeneutica e soprattutto il rapporto tra verità e metafisica, nonché tra metafisica e fede. Seguono due interviste sul rapporto tra l'autore e la filosofia contemporanea, italiana e internazionale, nonché due esempi di discussione tra l'autore e importanti filosofi contemporanei, quali Lucio Colletti ed Emanuele Severino. Il volume si conclude con l'indicazione del tipo di metafisica che l'autore ritiene ancora proponibile oggi, cioè non la cosiddetta "onto-teologia", ma una ricerca delle cause prime, la quale consiste in una problematizzazione radicale del mondo dell'esperienza e nel riconoscimento della necessità di un principio trascendente, del quale però nulla è dato di sapere.
Preti a Roma. 150 anni di sfide nella Capitale
Augusto D'Angelo
Libro: Copertina morbida
editore: Studium
anno edizione: 2021
pagine: 144
Essere preti a Roma dopo il 1870 ha rappresentato una serie di nuove sfide. La città cambiava dimensione. Dall'essere un santuario universale della Chiesa cattolica riconosciuto a livello mondiale Roma era destinata a diventare la Capitale di un Regno giovane che voleva dare una nuova immagine della città: una «città della scienza» da contrapporre a quella dei papi. Ad alcune di quelle sfide hanno provato a rispondere anche i protagonisti dei ritratti di questo volume, preti spesso neanche romani per nascita, che hanno intrecciato la propria vita con quella della Capitale. Le figure presentate in queste pagine, pur costituendo solo una porzione del clero romano che ha accompagnato la vita della Capitale, danno conto di alcuni percorsi esemplari di uomini che nella comune vocazione hanno saputo declinare con creatività risposte diverse alle sfide che la storia di tempo in tempo gli proponeva. Le loro vite e le loro scelte ci forniscono, inoltre, uno sguardo particolare sulle vicende e sui cambiamenti degli ultimi centocinquant'anni della città.
Da Ambrogio a Paolo VI. Conversazione con l’Arcivescovo di Milano
Gabriele Archetti
Libro: Libro in brossura
editore: Studium
anno edizione: 2021
pagine: 104
"I luoghi fanno le cose. Non è solo uno slogan pubblicitario, ma il senso di una pubblicazione che celebra l’incontro di una comunità cristiana con il metropolita ambrosiano, l’arcivescovo di Milano Mario Enrico Delpini. L’occasione delle celebrazioni centenarie per la consacrazione della nuova chiesa di Calino, avvenuta a metà del XVIII secolo come recita la lapide nella bella parrocchiale di San Michele Arcangelo, ha permesso di ripercorrere la vicenda millenaria della fede in terra lombarda, senza tuttavia distogliere lo sguardo sull’attualità. E non poteva essere altrimenti perché la storia – grande o piccola che sia, locale o generale, comune o straordinaria – è sempre intrecciata con la vita delle persone che la interpretano: quando accade, quando la si interroga, quando la si ricostruisce. La visita di mons. Delpini si è trasformata così in un dialogo aperto, che ha varcato i confini delle colline della Franciacorta in cui si è tenuta per il messaggio di speranza che ha lasciato, per il tono familiare e spontaneo con cui è avvenuta, per la diretta social che ha registrato livelli di ascolto davvero rilevanti, nonostante le limitazioni sanitarie in atto." (F. Anelli, Prefazione)