Stampa Alternativa: Rock people
Il teatro musicale del rock. Avanguardie, frontmen, light-show
Gianfranco Salvatore
Libro: Copertina rigida
editore: Stampa Alternativa
anno edizione: 2018
pagine: 395
La performance, nel rock, non è solo un concerto. È uno spettacolo, nel senso che presenta qualcosa da guardare, oltre che da ascoltare. Ma è anche di più. È teatro, nel modo in cui il teatro è stato ridefinito dagli artisti, dagli storici e dai teorici moderni. Jim Morrison e Alice Cooper conoscevano bene i princìpi della rivoluzione teatrale di Artaud, Bowie quelli del mimo e del teatro Kabuki, e molti artisti rock si appassionarono alla scrittura scenica del Dadaismo o del Bauhaus. Fin dagli anni Sessanta e Settanta anche i musicisti dall'approccio più ruspante furono colpiti dall'interesse che i media popolari concedevano a provocatorie proposte sceniche e performative come quelle del Living Theatre e altri gruppi d'avanguardia dell'epoca. Gli artisti britannici avevano nei loro cromosomi la tradizione della pantomima; altri, nell'Europa continentale e negli Stati Uniti, erano attratti dalle varie forme nazionali del teatro di varietà. Più in generale, tra gli elementi nucleari del teatro il rock ha ripreso e sviluppato in modo sfavillante la costumistica, il make-up, l'illuminotecnica, spesso anche la scenografia, e soprattutto la presenza carismatica e attoriale del performer e del frontman. Questo libro ricostruisce le affinità fra lo spettacolo rock e il teatro moderno, ripercorrendo anche le reciproche influenze tra rock, body art e performance art. Capitoli specifici sono dedicati alla teatralità di Mick Jagger, Arthur Brown, Alice Cooper, David Bowie, Iggy Pop, Keith Emerson e lan Anderson, ma puntuali sono anche i riferimenti a Elvis Presley, Frank Zappa, Fugs, Jimi Hendrix, Velvet Underground, Who, Pink Floyd, Bonzo Dog Doo-Dah Band, Move, Led Zeppelin, Peter Gabriel, Kiss, Rick Wakeman, Sex Pistols, Devo, Throbbing Gristle, Daft Punk, Residents, U2, e alla scena rock e pop più recente.
A Passion play. La storia di Ian Anderson e dei Jethro Tull
Brian Rabey
Libro: Copertina morbida
editore: Stampa Alternativa
anno edizione: 2016
pagine: 260
Brian Rabey, da sempre un acceso fan dei Jethro Tull, ripercorre la storia di Ian Anderson e della band a partire dagli esordi negli anni Sessanta, sotto il nomi di The Blades, esaminando la loro ascesa a superstar e il processo di costante innovazione musicale che hanno portato avanti. L'affascinante racconto è in gran parte narrato attraverso la voce degli stessi musicisti: personaggi chiave quali Mick Abrahams, Martin Barre, Clive Bunker, Glenn Cornick, Jeffre Hammond-Hammond, Doane Perry e lo stesso Anderson. Nella seconda parte del libro veniamo introdotti al pensiero di Ian Anderson che ci si rivela così come una delle figure più eloquenti e profonde del rock britannico. Nell'arco di trent'anni l'autore lo ha intervistato più volte, affrontandoi con lui i più svariati argomenti: la composizione musicale, l'ambiente della musica rock, le tensioni tra i membri della band, Frank Zappa e molto altro. Un vero e proprio trattato per tutti gli appassionati di un protagonista della musica dell'ultimo mezzo secolo.
I Beatles. Sgt. Pepper's lonely hearts club band
Allan F. Moore
Libro: Copertina morbida
editore: Stampa Alternativa
anno edizione: 2016
pagine: 110
"Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band" (1967) rappresenta il culmine della carriera dei Beatles. Questo è il primo studio dettagliato mai realizzato sull'album, e sta a dimostrare come si possa sviluppare una seria discussione intorno alla popular music sia nell'approccio immediato che nei valori musicali. Allan Moore prende in esame individualmente ogni brano, legando la sua analisi alla performance incisa sul disco, più che alla freddezza dello spartito. Concentra la sua attenzione sulla qualità musicale delle canzoni e sulle interpretazioni di una vasta platea di ascoltatori e di critici. Descrive il contesto all'interno del quale l'album fu concepito, con una panoramica che abbraccia la carriera dei Beatles ma anche lo sviluppo globale, prima e dopo Sgt. Pepper, della popular music: che da allora non sarebbe stata più la stessa. Il pop era adulto, esibiva e pretendeva la sua maturità artistica, assieme al bambino che, orgogliosamente, era in lui. Era narrazione, teatro, danza e musical, icona e feticcio, gioco e dramma, possente sviluppo della ragione, dei sensi e della fantasia. Musica classica, rock, psichedelia. Era quello per cui oggi, cinquant'anni dopo, ancora lottiamo, viviamo, sogniamo.
Nuovo rap italiano. La rinascita
Luca Bandirali
Libro: Copertina morbida
editore: Stampa Alternativa
anno edizione: 2013
pagine: 192
Il rap italiano è oggi sulla bocca e nelle orecchie di tutti. I nostri rapper sono in cima alle classifiche di vendita e rappresentano gli esponenti di un nuovo divismo. Il libro di Bandirali si assume il compito di ricordare da dove arriva questo rap, che strada ha fatto per scalare la vetta, quali sono i suoi veri e falsi idoli. Anno per anno, dal 2013 della definitiva affermazione di Fabri Fibra, Marracash, Club Dogo e dell'arrembante scalato dei giovanissimi Emis Killa e Fedez, si procede controcorrente, a ritroso, verso le origini di questa seconda ondata di musicisti: in quel periodo cruciale fra XX e XXI secolo, quando il rap italiano sembrava finito come una qualsiasi moda e invece, come nella leggenda della Fenice, rinasce dalle proprie ceneri. Accanto alla cronaca di questi anni, 100 schede dei migliori brani del Nuovo Rap Italiano, e quattro interviste ad alcuni protagonisti - Dargen D'Amico, Don Joe dei Club Dogo, Baby K e Ghemon - oltre a una galleria di ritratti fotografici realizzati da Andrea Laudisa.
Van der Graaf generator. Discesa nel Maelström progressivo
Michele Coralli
Libro: Copertina morbida
editore: Stampa Alternativa
anno edizione: 2013
pagine: 212
Questo libro parla del gruppo forse più originale, più sfortunato, più misterioso dell'intera storia del progressive. L'autore, che ha l'età della band, si sforza di penetrarne l'enigma, che resta comunque insondabile. Che senso ha un cantautore come autore e leader di un repertorio e di un gruppo devoti a un'idea di musica tortuosa e complessa, lontanissima dalla forma-canzone? Cosa differenzia realmente la produzione solistica dei Van Der Graaf Generator da quella di Peter Hammill? A cosa si deve il loro cronico insuccesso nella patria del progressive, pur essendo stati riconosciuti e gratificati più volte dal personaggio dominante dell'intero movimento britannico, il "re cremisi" Robert Fripp? E a cosa devono il loro pertinace successo in Italia, il paese che prima li ha salvati dall'indifferenza e poi nell'epoca controversa dei concerti politicizzati, "sfondati", crivellati di lacrimogeni - li ha distrutti? E quelle tematiche oscure (quando non oscurantiste), crudeli (quando non ciniche e feroci), elegia perversa di solitudini e diversità incolmabili? Il mistero di una delle voci più scomode e profetiche del rock - il mistero di una musica dominata da contrappunti ferocemente distorti, da contrasti timbrici e dinamici ora teneri ora violenti - il mistero di un gruppo che riesce a morire e rinascere e perfino rinnovarsi pur conservando tutta la sua "diversità", vengono ripercorsi in questo libro narrando storia e leggenda...
Syd Barrett. Un pensiero irregolare
Rob Chapman
Libro: Copertina morbida
editore: Stampa Alternativa
anno edizione: 2012
pagine: 363
Syd Barrett, l'uomo dalla cui fantasia unica e irregolare scaturì lo stile dei Pink Floyd, era studente d'arte, appassionato di light-show, promettente pittore, poeta e chitarrista dalla tecnica obliqua. Trasferitosi dalla sua Cambridge in una Londra ribollente e in continua trasformazione, entrò in contatto con scrittori, artisti, intellettuali e musicisti sia pop che d'avanguardia: da tutti trasse ispirazione e stimoli per sviluppare una personalità curiosa ed eccentrica. Ma il destino lo portò a eclissarsi velocemente, nel rifugio di una vita isolata e silenziosa, ad alimentare una mitologia dell'assenza, fino a sparire nell'estate del 2006, all'età di sessantanni, morendo come una persona qualsiasi. Rob Chapman disegna a tutto tondo il profilo e la storia di un artista visionario e consapevole, che per inventiva e originalità andava ben oltre le pur rivoluzionarie performance dei giovani Pink Floyd. Grazie a un lavoro di ricerca durato più di trent'anni, e uno stile appassionato e piacevole, l'autore ci restituisce la ricostruzione minuziosa di luoghi ed eventi ma anche quella dell'estetica di Barrett, analizzandone le opere e riconoscendole parte di un filo rosso che, da alcuni "irregolari" della letteratura inglese (Carroll, Lear, Grahame), arriva fino a quella cultura psichedelica che aveva conquistato i migliori estri creativi degli anni Sessanta.
Vittorio Nocenzi. Sguardi dall'estremo Occidente
Gianfranco Salvatore
Libro
editore: Stampa Alternativa
anno edizione: 2011
pagine: 188
Chi ama il Banco del Mutuo Soccorso troverà in questo libro il suo padre musicale, Vittorio Nocenzi, impegnato a raccontare come sono nati lo stile e il repertorio del Banco. A svelare il suo rapporto con la musica classica dal gregoriano fino agli impressionisti, a Stravinskij e Bartók, a Puccini e Prokofiev - e naturalmente Bach. E a indicare inaspettatamente, tra le sue esperienze formative, l'importanza dell'etnomusicologia e la figura di Diego Carpitella. In queste conversazioni con Gianfranco Salvatore irrompono alcuni grandi temi filosofici e musicologici. E il dialogo produce un racconto: dalle metamorfosi della popular music alle possibilità di ibridazione che si offrono al musicista contemporaneo, al rapporto della musica con la parola, le arti visive, le tecnologie e anche con quanto è indicibile e invisibile, il caso e la vita, l'irrazionalità e l'inconscio. Questo libro viaggia assieme al lavoro più recente di Vittorio Nocenzi, "Estremo Occidente", 9 composizioni per pianoforte solo (nel Cd allegato), il cui titolo riassume la filosofia di un artista completo, diventa chiave di lettura di un'intera carriera e si propone alla discussione dei propri ascoltatori attraverso un esperimento senza precedenti di "recensione collettiva", che rappresenta una preziosa mappatura del modo in cui oggi tutti noi - appassionati, artisti, addetti ai lavori o semplici spettatori - ci relazioniamo alla musica, alla sua arte e al suo mistero.
Gentle Giant. I giganti del prog-rock
Antonio Apuzzo
Libro
editore: Stampa Alternativa
anno edizione: 2009
pagine: 149
Considerati - con Genesis e King Crimson - il gruppo più creativo degli anni Settanta, capaci di creare mondi sonori a cavallo fra musica antica e contemporanea, classica e rock, i Gentle Giant hanno contribuito a definire un genere, il rock progressivo, che ha dato alla luce alcune tra le più importanti opere della popular music di tutti i tempi. Il Gigante Gentile, ispirandosi all'intreccio di motivi colti e popolari della saga rinascimentale di Rabelais, si è distinto grazie all'approccio sinfonico del polistrumentismo e al raffinato songwriting di capolavori quali Funny Ways e Pantagruel's Nativify. Studiati da un musicista di grandi aperture prospettiche come Antonio Apuzzo, i Gentle Giant ci vengono restituiti da questo libro in tutta la loro parabola artistica, partendo dai primordi di fine anni Sessanta fino ai capolavori dei Settanta e alle ultime, recentissime apparizioni del gruppo Three Friends, nato dall'unione di tre storici componenti della band (due dei quali hanno collaborato a questo libro rilasciando un'intervista). L'analisi di tutti i brani del loro repertorio offre un'indispensabile guida all'ascolto, e alla comprensione profonda, dell'estetica ambiziosa e appassionante del Gigante Gentile. Il cd allegato,"Ibrido Hot Six Plays Acquiring The Taste", propone la rilettura in chiave strumentale delle otto indimenticabili composizioni del secondo album dei Gentle Giant.
Fragile. La storia degli Yes
Chris Welch
Libro: Copertina morbida
editore: Stampa Alternativa
anno edizione: 2008
pagine: 349
Questa è una storia avventurosa, sempre sull'orlo del disastro, ma destinata a superare miracolosamente ogni crisi, a risorgere ogni volta dalle ceneri. Gli Yes sono l'unico gruppo "progressivo" che sia riuscito ad attraversare, in piena e costante attività, quarant'anni di storia del rock, sopravvivendo perfino agli anni tempestosi del punk e della disco music. Se la formazione classica (Jon Anderson, Steve Howe, Rick Wakeman, Chris Squire e Bill Bruford) resta quella che ha realizzato "Fragile" e "Close to the Edge" frantumandosi poi fra litigi, scissioni e cause in tribunale, molti altri musicisti di talento, come Trevor Horn e Geoff Downes (dei Buggles) o il compositore e produttore Trevor Rabin, hanno dato al gruppo il contributo necessario al ciclo quasi karmico delle sue rinascite. Nati nel panorama turbolento della psichedelia londinese di fine Sessanta, e nei Settanta esponenti fra i più rappresentativi - fra adorazione ed esecrazione - del progressive rock, gli Yes si sono espressi anche come cantori di una fantasia ispirata e talvolta delirante, virtuosi in grado di sfidare le ambizioni della musica classica, animali da classifica commerciale e da orchestra sinfonica, angeli e demoni sospesi tra la frequentazione del sublime e la maledizione del pollo al curry. Questa è la storia della loro coriacea fragilità.
Lucky man. Autobiografia di un tastierista rock
Keith Emerson
Libro: Libro in brossura
editore: Stampa Alternativa
anno edizione: 2007
pagine: 316
L'autore Keith Emerson è il noto Emerson degli Emerson Lake & Palmer. Il racconto, scritto in prima persona, procede dal faticoso apprendistato e dalle prime lezioni di pianoforte alla gavetta nei locali di blues, fino alla straordinaria fortuna di una carriera scandita dalla nascita dei Nice, dalle ardite fusioni tra le musiche di Bach, Brubeck e Dylan, dall'incontro con Robert Moog, dal successo planetario con il trio Emerson Lake & Palmer. Ma è anche la cronaca irriverente e scanzonata di una giovinezza trascorsa in furgoni scassati durante massacranti tournée, in soffitte gelide e locali fumosi. In queste scene di vita da bohème le strade di Emerson s'incrociano con quelle di tanti altri musicisti, dai King Crimson agli Yes.
Nick Drake. La biografia
Patrick Humphries
Libro: Copertina morbida
editore: Stampa Alternativa
anno edizione: 2006
pagine: 285
Il libro di Humphries è un tipico esempio di biografia rock "in stile anglosassone", ricca di testimonianze dirette raccolte sul campo. Il tutto proposto in una forma narrativa, scorrevole e piacevole, delicatamente affettuosa nei confronti del suo soggetto. Un compito difficile e perciò ancor più valido e apprezzabile data la breve vita di Nick Drake e l'alone di riservatezza che ha sempre accompagnato la sua figura, anche dopo la tragica scomparsa nel 1974, a soli 26 anni, per una dose letale di psicofarmaci. Humphries ha sfidato la reticenza di molti recuperando importanti testimonianze; il suo libro ha il pregio di raccontare Nick Drake per quello che è stato ed ha vissuto, senza voler fare dello sterile sensazionalismo sulla sua morte, né voler chiarire a tutti i costi se si sia trattato di suicidio o di un fatale errore. In appendice il testo di Humphries viene impreziosito da un'analisi del musicologo Stefano Pogelli sulle accordature per chitarra usate dal cantautore inglese, appositamente realizzata per l'edizione italiana.
Area. Musica e rivoluzione
Gianpaolo Chiriacò
Libro
editore: Stampa Alternativa
anno edizione: 2005
pagine: 113
Il significativo impegno sociale assunto dalla musica giovanile sembra evocare il ritorno a quella stagione cruciale e indimenticabile che furono gli anni settanta. Il gruppo degli Area fu l'indiscusso simbolo sonoro di quel decennio, per il quale coniò un fortunatissimo slogan, "gioia e rivoluzione", e s'impegnò a tradurlo in performance musicali di grandissimo impatto. Il loro carismatico frontman, Demetrio Stratos, è ancora oggi una delle più belle icone delle controculture giovanili. Questo libro ricostruisce per la prima volta, sulla base di un'ampia documentazione e con una acuta analisi del rapporto musica/politica, la storia del gruppo, e con essa il manifesto musicale di un decennio che ancora oggi fa sognare.