Scholé: Classici del pensiero
Parmenide. Testo greco a fronte
Platone
Libro: Libro in brossura
editore: Scholé
anno edizione: 2025
pagine: 1024
A oltre trent'anni dal suo primo commentario, Maurizio Migliori torna sul Parmenide con un libro che, in un certo senso, racchiude e condensa la sua vita di studioso di Platone. Questa nuova edizione – con traduzione aggiornata, commento analitico e sistematico, ampi saggi finali – rende il volume unico per originalità e profondità esegetica. Esito di un lungo cammino intellettuale e personale, questo testo è un atto di fedeltà e di riconoscenza che l'Autore tributa a Platone e si offre come un'autentica impresa di filosofia vissuta. Un'opera affascinante ed esigente, consegnata a chi è disposto a esercitarsi costantemente nel “gioco più serio” che Platone insegna: la filosofia.
Estetica
Friedrich Hegel
Libro: Libro in brossura
editore: Scholé
anno edizione: 2025
pagine: 160
Guida alla lettura dell'Estetica di Hegel, uno dei massimi emblemi di storia ragionata delle forme del bello. All'Introduzione – che contestualizza sul piano storico le lezioni hegeliane sull'estetica, ne analizza i principali nuclei tematici e ne approfondisce gli snodi concettuali – segue un'ampia scelta di brani, fra i più significativi e intensi, affiancati da un commento storico-critico e da un indice ragionato dei concetti fondamentali, con lo scopo di offrire una visione generale dell'opera e un'analisi della sua articolazione complessiva.
Contributi alla filosofia (Dall'evento) di Heidegger. Un commentario
Friedrich-Wilhelm von Herrmann
Libro: Libro in brossura
editore: Scholé
anno edizione: 2025
pagine: 272
«Viene qui proposto il commentario, a lungo mancato e quindi da molto tempo atteso, della seconda grande opera di Martin Heidegger, dopo Essere e tempo, risalente alla metà degli anni Trenta, Contributi alla filosofia (Dall'evento). Un commentario che fornisce al lettore e allo studente un aiuto affidabile per riconoscere che il testo dei Contributi prende le mosse da fenomeni veri, che vengono interpretati in maniera fenomenologico-ermeneutica da Heidegger, al fine di elaborare, su questa base garantita dai fenomeni, il grande progetto concettuale di una filosofia dell'accadere dell'essenziale presentarsi della verità dell'Essere come evento, un progetto paragonabile nella sua potenza di pensiero alle grandi filosofie dell'Occidente, che Heidegger caratterizza nel §93 dei Contributi come «monti che si ergono, non scalati né scalabili » cioè non vinti ed invincibili. Nei Contributi vengono elaborati i fondamenti oggettivi del pensiero di Heidegger a partire dal 1931 e fino all'ultimo periodo. Tutti i testi di Heidegger pensati e scritti dopo il 1931, che sono stati pubblicati dopo il 1945 nei Sentieri interrotti, Saggi e discorsi, In cammino verso il linguaggio, Che cosa significa pensare?, Il principio di ragione, Identità e differenza si basano sul fondamento del pensiero conforme alla storia dell'essere o conforme alla storia dell'evento».
Il Parmenide di Platone. Secondo gli appunti di Herbert Marcuse
Martin Heidegger
Libro: Libro in brossura
editore: Scholé
anno edizione: 2024
pagine: 144
Martin Heidegger tenne all'Università di Friburgo i.B. un seminario sul Parmenide di Platone in due semestri, negli anni 1930/31; è stata la prima e unica volta in cui si è occupato dei “sacri misteri” del celebre dialogo platonico. Il dattiloscritto approntato da Herbert Marcuse, allievo di Heidegger, contiene la sintesi completa di una penetrazione speculativa “inaudita” del testo di Platone, così potente da non avere eguali nel pensiero e negli scritti di Heidegger. Un'edizione unica nel panorama internazionale, destinata a rimettere radicalmente in discussione la narrativa heideggeriana “matura” della filosofia platonica e della storia della metafisica.
Fenomenologia dello spirito
Friedrich Hegel
Libro: Libro in brossura
editore: Scholé
anno edizione: 2024
pagine: 688
Frutto di una laboriosa composizione, la Fenomenologia dello spirito viene pubblicata nella primavera del 1807, in una Europa in cui le guerre napoleoniche rendevano evidente lo strappo con il passato e il richiamo del nuovo. Recensioni quasi di circostanza accolgono una delle maggiori opere filosofiche della storia, che Adriano Tassi nella sua Introduzione definisce «una fascinosa esposizione dei modi della coscienza che diffonde sull'esperienza quotidiana il calore dell'interiorità e sui momenti dell'interiorità impone il timbro di una fatica qualificata dal rischio». Fatica che la nuova traduzione qui proposta e le note puntuali a piè di pagina aiutano ad affrontare conducendo il lettore verso gli «ampi spiragli di una luce che finisce per diffondersi su ogni angolo della coscienza, rinviando a superiori armonie».
Progetti di pace. Il dibattito sulla Pace perpetua in Germania (1796-1800)
Immanuel Kant, J. Gottlieb Fichte, Friedrich Schlegel, Joseph Görres, Friedrich Gentz
Libro: Libro in brossura
editore: Scholé
anno edizione: 2024
pagine: 256
Questo volume documenta il dibattito sulla pace e sulla guerra, importante per il passaggio dall'Ancien Régime alla modernità, che interessò l'area tedesca negli anni compresi tra la Rivoluzione francese e l'inizio dell'epoca napoleonica. Il principale testo di riferimento è senz'altro Alla pace perpetua, di Immanuel Kant – qui proposto in una nuova traduzione. Nonostante la distanza temporale e i profondi mutamenti delle strutture statali e del quadro internazionale, questo piccolo libro non ha perso il suo smalto e la sua sorprendente attualità. Come scrive Norberto Bobbio, «le sue idee restano fra le più audaci e illuminanti che mai siano state concepite sul grande tema [della pace] e costituiscono ancora oggi una base di discussione e un sicuro orientamento per chiunque sia convinto che il problema della eliminazione della guerra è diventato il problema cruciale del nostro tempo». L'opera di Kant è accompagnata da alcuni dei più significativi interventi critici seguiti alla sua pubblicazione: la recensione di Gottlieb Fichte e il Saggio sul concetto di repubblicanesimo di Friedrich Schlegel, pubblicati entrambi nel 1796; il pamphlet politico di Joseph Görres La pace universale, un ideale (1798) e il saggio di Friedrich Gentz Sulla pace perpetua (1800). Immanuel Kant (1724-1804) è stato il più significativo esponente dell'Illuminismo tedesco.
Prolegomeni ad ogni futura metafisica che possa presentarsi come scienza
Immanuel Kant
Libro: Libro in brossura
editore: Scholé
anno edizione: 2024
pagine: 320
Kant scrisse i "Prolegomeni" (1783) con l'intento di chiarire le tematiche della prima edizione della "Critica della ragion pura" (1781) che erano risultate ostiche, quando non del tutto incomprensibili, a molti lettori. Si tratta dunque di un'esposizione “popolare”, ma non certo di un'opera meramente divulgativa e ancor meno di un semplice riassunto della Critica: i "Prolegomeni" sono un'opera autonoma – caratterizzata da una metodologia specifica e animata da un vivace spirito battagliero – e come tali vanno letti. Questa traduzione si propone di conciliare una rigorosa adesione al testo originale con la massima leggibilità possibile ed è arricchita da un ampio apparato critico, che può essere utilizzato a diversi livelli, dal semplice chiarimento terminologico e concettuale agli approfondimenti, intesi a chiarire i rapporti dei Prolegomeni con le due edizioni della Critica della ragion pura, con i critici contemporanei di Kant e con alcuni sviluppi del suo pensiero.
Il motore immobile. Metafisica XII
Aristotele
Libro: Libro in brossura
editore: Scholé
anno edizione: 2024
pagine: 128
Per Aristotele la causa di tutti gli essenti, elemento portante del suo sistema metafisico, non può che essere un principio divino, un motore primo sempre in atto, eterno, immateriale e immobile, che non ha bisogno di altro da sé. Questo commento di Giovanni Reale al libro XII della Metafisica guida il lettore a coglierne la profondità filosofica e teologica e il significato esistenziale. Una concezione del motore immobile che ha segnato radicalmente la storia culturale dell'Occidente e continua a essere oggetto di discussione nella filosofia contemporanea, come emerge dalla lettura che Cacciari ne dà in queste pagine: «Quando pensiamo qualcosa con perfetta evidenza, noi lo pensiamo necessariamente come lo pensa in sé il Dio. Sembra allora che nella natura in sé della Sostanza prima si possa scoprire la possibilità dell'analogia con la nostra, di essenti dotati di lògos».
Critone
Platone
Libro: Libro in brossura
editore: Scholé
anno edizione: 2023
pagine: 112
Critone, amico di Socrate, progetta il modo di far fuggire dal carcere il filosofo per sottrarlo alla pena di morte alla quale era stato condannato ingiustamente. Socrate respinge tale proposta e spiega le ragioni del rifiuto in un dialogo che tocca i grandi temi della sua riflessione filosofica. Il bene più alto non è la vita in sé, ma la vita moralmente buona e la fuga dal carcere sarebbe una ingiustizia contro lo Stato, come ricordano le Leggi stesse, che Socrate fa intervenire nel dialogo. Nel Critone si sostiene una tesi che si può denominare “rivoluzione della nonviolenza”: «Non si deve disertare, né ritirarsi, né abbandonare il proprio posto [...], ma bisogna fare quello che la Patria e la Città comandano, oppure persuaderle in che cosa consiste la giustizia, mentre adottare la violenza non è cosa santa, né nei confronti della madre, del padre, o della Patria».
Critica della ragion pratica
Immanuel Kant
Libro: Libro in brossura
editore: Scholé
anno edizione: 2023
pagine: 162
«Studiando il comportamento morale dell'uomo, Kant si trova immediatamente di fronte a un "fatto" che, pur non confondendosi con un fatto empirico, si presenta con l'evidente certezza anche alla coscienza più comune: l'"imperativo categorico". Qui l'indagine filosofica, qualunque siano le difficoltà di esporre e di giustificare i suoi risultati, trova una pietra di paragone sicura a cui commisurarsi. Non si tratta più di costruire ma di riconoscere; non di usare artifici ingegnosi per fondare una conoscenza i cui principi primi, tuttavia, ci sfuggono, bensì di lasciare apparire ciò che ognuno reca in sé, nella propria coscienza. Poiché l'uomo, che fatica a intendere il fondamento del conoscere scientifico e oggettivo, non può non sapere con certezza qual è il principio secondo cui deve agire in ogni circostanza della sua vita.» (Vittorio Mathieu) Postfazione di Massimo Marassi.
La nascita dell'ermeneutica. Testo tedesco a fronte
Wilhelm Dilthey
Libro: Libro in brossura
editore: Scholé
anno edizione: 2023
pagine: 144
Nella seconda metà del Novecento l'affermazione dell'ermeneutica filosofica – che concepisce la comprensione come struttura ontologica fondamentale – segna una netta presa di distanza dall'ermeneutica tradizionale, legata all'interpretazione di testi scritti. A cavallo fra queste due posizioni si colloca il saggio di Dilthey, la cui indicazione principale sta nel riconoscere che ogni ricorso a questa disciplina non può prescindere da un confronto con la sua complessa e lunga evoluzione storica: dal mondo greco al cristianesimo, dal Rinascimento all'Illuminismo. In quella che è la prima ricostruzione organica della teoria dell'interpretazione, l'autore riflette sulle possibilità e sui limiti di questo paradigma filosofico e si impegna a definire il ruolo dell'ermeneutica come conoscenza scientifica dell'individuale, che costituisce l'obiettivo delle scienze dello spirito. Un classico che esercita ancora un influsso determinante, qui per la prima volta con testo tedesco a fronte.
Apologia di Socrate
Platone
Libro: Libro in brossura
editore: Scholé
anno edizione: 2022
pagine: 128
«Secolo di crisi, quello di Socrate. Lo spirito della Grecia agonizza. Gli dei crollano dai loro troni ed il popolo, rinunziando ad essere sovrano, crea i suoi miti politici nella tragica illusione che essi esprimano la sua anima più profonda. Ed ogni crisi ha la sua prima naturale reazione in un conformismo fanatico. Socrate fu la vittima dell’intolleranza politica e religiosa che non poteva consentire una libertà di pensiero che, superando i contrasti e le contraddizioni dell’antico e del nuovo, era perniciosa ad entrambi in quanto enunciatrice di una verità più alta. Ma Socrate si erge sulle rovine della Grecia antica e vive nella memoria e nella coscienza degli uomini che antepongono il dovere al tornaconto, la fede nei valori spirituali ai compromessi col mondo, il “servizio di Dio” al servizio del mondo. È questa la sua perenne presenza in noi, silenziosa ma viva, che fa del suo pensiero, della sua prigionia e della sua morte eventi immortali nella storia del mondo». Prefazione di Roberto Radice.