Le filosofie di Giorgio Colli e di Enzo Melandri presentano, in forme diametralmente opposte, la stessa esigenza: ricondurre il pensiero logico occidentale alla propria origine, perché ne appaiano tutti i limiti e i paradossi. La lotta disperata di Aristotele contro Parmenide, Zenone e Gorgia, filtrata dalla ragione distruttiva (Colli) e dalla tensione fra logica e analogia (Melandri), giunge a stabilire il primato del possibile sul necessario e dell’intuizione mistica sul calcolo razionale. Tommaso Scarponi ritorna alle origini del pensiero astratto, che l’estasi della visione assorbe e annulla per svelare il mondo vero.
Distruzione e analogia. La fine del pensiero in Colli e Melandri
Titolo | Distruzione e analogia. La fine del pensiero in Colli e Melandri |
Autore | Tommaso Scarponi |
Argomento | Scienze umane Filosofia |
Collana | Le Navi, 1 |
Editore | Castelvecchi |
Formato |
![]() |
Pagine | 220 |
Pubblicazione | 02/2025 |
ISBN | 9791256144860 |