Per otto anni sull’uccisione di Giancarlo Siani, avvenuta il 23 settembre del 1985, cala il silenzio. Il movente è "chiaro" fin dall’inizio, molto scomodo individuarlo davvero. A quarant’anni da uno dei più efferati delitti mafiosi avvenuti in Italia, questo libro è un contributo alla memoria da parte di chi ha lavorato in via Cosenza n. 13, a Castellammare di Stabia, la stessa redazione del Mattino dove ha operato Siani. È il racconto dell’impegno di un ristretto gruppo di giornalisti, il "pool Siani", che ha inseguito la verità a partire dal 1993, quando alla direzione del quotidiano arrivano un maestro di comunicazione, Sergio Zavoli, e Paolo Graldi, geniale esperto di mafia e terrorismo, entrambi non napoletani. Comincia sotto la loro guida una lunga inchiesta parallela a quella della magistratura, tra silenzi impenetrabili e piste inesplorate: Siani lasciato solo in “terra nemica”; un manoscritto, in procinto di essere pubblicato, fatto sparire; la paura che lo divora poche ore prima di essere ucciso, quando invano cerca di essere scortato a casa. Piste decisive se imboccate subito, destinate a essere percorse a metà a distanza di otto anni dal martirio laico di un cronista ventiseienne, senza contratto, armato soltanto del proprio coraggio. Prefazione di Marco Risi. Postfazione di Gianmario Siani.
Giancarlo Siani. Terra nemica
| Titolo | Giancarlo Siani. Terra nemica |
| Autore | Pietro Perone |
| Prefazione | Risi Marco |
| Argomento | Scienze umane Storia |
| Collana | Attualità e storia, 287 |
| Editore | San Paolo Edizioni |
| Formato |
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| Pagine | 276 |
| Pubblicazione | 06/2025 |
| ISBN | 9788892247864 |

