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Roma barocca in punta di penna. Lungo la via dell'infinito

Roma barocca in punta di penna. Lungo la via dell'infinito
Titolo Roma barocca in punta di penna. Lungo la via dell'infinito
Autore
Argomento Casa, hobby, cucina e tempo libero Viaggi e vacanze
Collana Parliamone, 40
Editore Iacobellieditore
Formato
Formato Libro Libro: Libro in brossura
Pagine 152
Pubblicazione 02/2025
ISBN 9788862528245
 
19,50

 
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Con il disegno l’autore ripercorre gli eventi salienti, riscoprendone i protagonisti, della rinascita di Roma dopo il Concilio di Trento che elegge la città a centro universale del Cristianesimo. Una rinascita che si materializza in chiese, palazzi, statue, che portano i segni distintivi di una nuova cultura figurativa definita “barocca”. I disegni illustrano le opere di pittori e architetti dell’epoca, in particolare dei principali protagonisti: Gian Lorenzo Bernini e Francesco Borromini. A loro come a tanti altri artisti è concessa una sostanziale libertà creativa negata invece a filosofi e scienziati perseguitati dal Tribunale dell’Inquisizione in quanto sostenitori della teoria eliocentrica di Copernico. L’intreccio tra Arte, Scienza e Potere segna questo periodo con un tema distintivo: l’infinito. Un tema già presente nelle rappresentazioni pittoriche strutturate secondo i canoni della prospettiva centrale, consacrati dagli esperimenti di Brunelleschi. È sul concetto di infinito che l’autore salda idealmente le opere di Borromini e di Guarini con le tesi di geometria proiettiva di Desargues e con la ricerca scientifica di Newton e Leibnitz inventori del calcolo infinitesimale. La rivisitazione del barocco romano diventa quindi opportunità per approfondire gli intrecci tra Arte Scienza e Politica e per far emergere l’infinito come parametro di una nuova visione del mondo, che apre alla complessità dell’Universo e riscopre la massima aristotelica, “il tutto è più della somma delle parti”. La teoria della complessità, sulla quale oggi converge la ricerca in tutti i campi del sapere, fornisce un modello dinamico, circolare, di relazione tra le parti e tra le parti e il tutto. Tale teoria è stata praticata dall’autore in una esperienza di rigenerazione urbana svolta su incarico del Comune di Roma nel corso della quale ha messo a fuoco il tema della intelligenza collettiva. L’autore ritiene che l’intelligenza collettiva sia strumento indispensabile per affrontare i gravi problemi della contemporaneità, le crisi ambientali, le drammatiche divisioni che lacerano il tessuto sociale. Oggi è più che mai necessario adottare una visione olistica e collaborativa, costruire un progetto di utopia concreta, con la speranza di un mondo migliore, sostenibile e pacificato.
 
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