Come esseri umani finiti, noi siamo limitati, situati, dipendenti, vulnerabili, imperfetti. La nostra comprensione di noi stessi e del mondo si trova costantemente ad affrontare limiti e restrizioni. Come cogliere queste diverse dimensioni della finitezza (e le sue ambiguità) nell’ambito dell’antropologia teologica? Lo studio di Henriksen analizza le diverse interpretazioni del ruolo della finitezza nella vita umana e spiega perché possono giovare all’antropologia teologica. L’Autore fornisce infatti una mappatura della finitezza aperta sull’Infinito. E lo fa con la guida di filosofi come Merleau-Ponty, Heidegger, Ricoeur, Levinas, Marion, Jonas, Derrida; di filosofi della religione come Shults, Westphal, Neville, van Huyssteen; e di teologi come Pannenberg e Tillich.
Finitezza e antropologia teologica. Un'esplorazione interdisciplinare sulle dimensioni teologiche della finitezza
| Titolo | Finitezza e antropologia teologica. Un'esplorazione interdisciplinare sulle dimensioni teologiche della finitezza |
| Autore | Jan-Olav Henriksen |
| Introduzione | Andrea Aguti |
| Traduttore | A. Aguti |
| Argomento | Scienze umane Religione e fede |
| Collana | Giornale di teologia, 379 |
| Editore | Queriniana |
| Formato |
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| Pagine | 368 |
| Pubblicazione | 02/2016 |
| ISBN | 9788839908797 |

