Cos’è il fine pio e come tutelarlo: l’autore parte dalla vicenda delle confidenze, un tempo nel quale i modelli risolutivi delle istanze fondamentali della vita sociale erano i principia quali strumenti per risolvere i contrasti della vita sociale, e intende farvi trovare origine la vicenda giuridica del trust, indicandone i possibili sviluppi anche nella tutela dei beni ecclesiastici. Così evidenzia che il genus delle fondazioni fiduciarie di culto, come inserite nell’ordinamento canonistico, ha caratteristiche simili a quello che fu definito «a pious trust» per il perseguimento di fini ecclesiali. E così il trust si rivela strumento moderno per rendere operative nel mondo secolare le fondazioni fiduciarie di matrice canonistica, (ri)trovandovi una duttile figura di «ecclesiastical trust» adatta alla tutela e alla corretta gestione dei beni della Chiesa, sulla base di un programma d’altruismo che ben esprime la condotta cui mirano il trustee e l’amministratore del patrimonio ecclesiastico.
Pie volontà e «trust». Tutela senza contrasti nelle disposizioni di ultima volontà a favore della Chiesa
Titolo | Pie volontà e «trust». Tutela senza contrasti nelle disposizioni di ultima volontà a favore della Chiesa |
Autore | Giovanni Borgna |
Argomento | Diritto Diritto di specifiche giurisdizioni |
Collana | Diritto |
Editore | Pacini Giuridica |
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Pagine | 304 |
Pubblicazione | 06/2025 |
ISBN | 9788833798691 |