"Battere", "Frozen", "Donnissima". E ancora: "Orso", "Pamela Anderson", "Adoroh!", "Guarda quella che camionista!", "Freghete!", "Hai visto la lella che è passata?" Cosa significano queste parole e queste frasi per le persone che parlano e capiscono l'italiano? Sono sempre chiare? Non hanno particolari altri significati? E se sì, per chi? In sociolinguistica si parla di gergo e quando per Adelphi Franca Cavagnoli traduce dall'inglese pasto nudo di Burroughs, ringrazia dei suoi amici per la consulenza ricevuta con il gergo gay del romanzo. Cosa intendeva? E parlando ad esempio di orientamento sessuale, identità di genere, teoria queer, un sociolinguista parla di gergo o di un'altra nozione prossima ma differente, il linguaggio specialistico?
La linguistica lavanda. Il gergo gay italiano
in uscita
| Titolo | La linguistica lavanda. Il gergo gay italiano |
| Autore | Daniel De Lucia |
| Argomento | Lingua Linguistica |
| Collana | Universale Carabba |
| Editore | Carabba |
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| ISBN | 9788863447859 |

