Il treno, con la sua comparsa e la sua diffusione, ha modificato il modo di viaggiare e di concepire gli spostamenti, ma ha trasformato profondamente anche lo sguardo sul mondo circostante, ha inciso sulla concezione del tempo e ha alimentato l’immaginario, divenendo protagonista di molte pagine letterarie, realistiche o simboliche, demonizzatrici nei confronti del nuovo mostro meccanico o dominate dall’entusiasmo per la velocità e il progresso. Un unico mezzo di trasporto (il treno), per quanto tecnologicamente modificato nel tempo, e le sue molteplici rappresentazioni, stanno alla base di questo volume. Dai treni letterari del secondo ’800 (tra Carducci, Pascoli, Verga, Tarchetti e Fogazzaro) si passa così alle locomotive novecentesche di Pirandello e di Svevo, delle avanguardie, del Neorealismo, di Sciascia e Brancati, di Buzzati, Calvino e di Anna Maria Ortese, con percorsi tematici sui treni parlamentari, di guerra, in «giallo e in nero», utilizzati per le vacanze o per il lavoro, al centro di narrazioni fantastiche o di storie d’amore, tra incontri e addii.
Treni letterari. Binari, ferrovie e stazioni in Italia tra ’800 e ’900
| Titolo | Treni letterari. Binari, ferrovie e stazioni in Italia tra ’800 e ’900 |
| Curatori | Giovanni Capecchi, Maurizio Pistelli |
| Argomento | Poesia e studi letterari Letteratura: storia e critica |
| Collana | I leoni |
| Editore | Lindau |
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| Pagine | 468 |
| Pubblicazione | 11/2020 |
| ISBN | 9788833534787 |

