Dopo il ricorso in appello di Mimmo Lucano, alla luce del quadro accusatorio e delle pene richieste dalla procura generale di Reggio Calabria, con particolare attenzione alle valutazioni di ordine etico e giuridico che caratterizzano l’intera vicenda Riace, cittadini solidali, studiosi di scienze sociali e giuristi propongono una riflessione sulla sentenza di condanna del tribunale di Locri. Muovendo da diverse prospettive disciplinari, e corroborati da numerose testimonianze dirette, gli autori mettono in evidenza che la condanna – su cui si basano ancora le richieste dell’accusa nel processo di appello – è solo apparentemente basata su prove di “inequivoco significato”. L’accusa in realtà si fonda, come si evince anche dal linguaggio adottato, su presupposti ideologici tra i più diffusi: dalla “pacchia dell’accoglienza” agli interessi di arricchimento personale o di vari vantaggi che sarebbero stati perseguiti da coloro che operavano in associazioni senza fini di lucro per scopi solidaristici e supplivano con il loro impegno alla incapacità delle istituzioni.
Processo alla solidarietà. La giustizia e il caso Riace
Titolo | Processo alla solidarietà. La giustizia e il caso Riace |
Curatori | Giovanna Procacci, Domenico Rizzuti, Fulvio Vassallo Paleologo |
Introduzione | Luigi Ferrajoli |
Argomento | Società, scienze sociali e politica Servizi sociali, assistenza sociale e criminologia |
Collana | Nodi |
Editore | Castelvecchi |
Formato |
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Pagine | 198 |
Pubblicazione | 02/2023 |
ISBN | 9788868266974 |