Riflettere sulla “funzione Joyce” nel romanzo occidentale significa riflettere sul romanzo tout court. Joyce è al contempo un punto di arrivo e di partenza, uno snodo imprescindibile con cui è necessario fare i conti che lo si voglia o meno. Con Joyce, cioè, non cambia irreversibilmente solo il romanzo, ma anche il modo in cui l’esperienza umana può essere rappresentata e quindi narrata. Nell’osservare il fenomeno attraverso alcune letterature nazionali (francese, spagnola, irlandese e americana) e nel tentare di isolare l’intorno teorico-formale di questa “funzione”, i saggi qui raccolti rendono testimonianza di come gli scrittori “post-Joyce” si siano misurati con questa eredità talvolta percepita come impossibile, altre volte come stimolante, spesso come castrante, ma anche, sorprendentemente, come liberatoria. Questa molteplicità di prospettive, che non ambisce certo a “risolvere” la funzione, invita a riflettere sulla portata epocale della trasformazione/rigenerazione operata da Joyce nella narrativa occidentale.
La funzione Joyce nel romanzo occidentale
| Titolo | La funzione Joyce nel romanzo occidentale |
| Curatori | Massimiliano Tortora, Annalisa Volpone |
| Argomento | Poesia e studi letterari Letteratura: storia e critica |
| Collana | EUROPEAN MODERNISM STUDIES, 8 |
| Editore | Ledizioni |
| Formato |
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| Pagine | 289 |
| Pubblicazione | 09/2022 |
| ISBN | 9788855267489 |

