Nella memoria collettiva dei Romani la nascita della repubblica, sullo scorcio finale del VI secolo a.C., è legata allo stupro commesso dal figlio del re Tarquinio il Superbo ai danni della castissima Lucrezia: furono quella violenza e il conseguente suicidio della matrona ad accendere la miccia della rivolta popolare e a determinare il crollo della monarchia e l'avvento di un nuovo regime politico, che avrà in Bruto il suo padre fondatore e nel rifiuto del regno il suo mito di fondazione. Nel libro, per la prima volta tre studiosi di letterature antiche e altrettanti specialisti di diritto romano incrociano i loro sguardi su un episodio chiave della leggenda di Roma, a partire dal resoconto che ne fornisce in età augustea lo storico Tito Livio, allo scopo di metterne in luce gli aspetti letterari, antropologici, retorici, giuridici e di storia delle istituzioni. Ne risulta una prospettiva a più voci che esplora il racconto in tutta la ricchezza delle sue sfumature e restituisce lo spessore di una storia nella quale un'intera cultura ha riconosciuto la matrice della propria identità.
Il sangue e la virtù. Politica ed emozioni alle origini della repubblica in Roma antica
| Titolo | Il sangue e la virtù. Politica ed emozioni alle origini della repubblica in Roma antica |
| Curatori | Mario Lentano, Giunio Rizzelli |
| Argomento | Poesia e studi letterari Letteratura: storia e critica |
| Collana | Biblioteca di testi e studi, 1708 |
| Editore | Carocci |
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| Pagine | 216 |
| Pubblicazione | 06/2025 |
| ISBN | 9788829026999 |

