Il concetto di democrazia è divenuto, nel corso del Novecento, ingrediente irrinunciabile per l'autodefinizione di ogni e qualsiasi movimento politico, tanto che nessun attore sulla scena politica potrebbe definirsi "antidemocratico" senza essere immediatamente cancellato dal dibattito pubblico. E attualmente "democrazia" non indica più solo una forma di governo, un'ideologia, una procedura, ma evoca l'intero orizzonte dei paesi occidentali con il complesso di idee-valori - libertà, autonomia, diritti individuali, eguaglianza - che l'Occidente riconosce a fondamento. Eppure, ad oggi, le dinamiche democratiche hanno generato non solo luci, ma anche ombre. Libertà ed eguaglianza non hanno camminato affiancate, tanto che nelle democrazie liberali contemporanee appaiono addirittura aumentati i livelli di diseguaglianza sociale ed economica, con le intuibili conseguenze in termini di accesso a risorse e opportunità. A livello istituzionale, il principio della rappresentanza è in crisi a causa della progressiva trasformazione dei partiti politici in macchine oligarchiche di organizzazione del consenso, il che frustra la fisiologica esigenza di ricambio delle classi dirigenti. E di fronte al sostanziale immobilismo delle élite e della struttura sociale si sono affacciati sulla scena pubblica movimenti populisti che, raccogliendo il risentimento diffuso per questa situazione, e favoriti dall'irrigidimento delle istituzioni tradizionali, propongono nuovi modelli di azione politica.
Democrazia. Storia e teoria di un'esperienza filosofica e politica
Titolo | Democrazia. Storia e teoria di un'esperienza filosofica e politica |
Curatore | C. Altini |
Argomento | Società, scienze sociali e politica Politica e governo |
Collana | Percorsi |
Editore | Il Mulino |
Formato |
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Pagine | 462 |
Pubblicazione | 03/2011 |
ISBN | 9788815139849 |