Perché una “formazione periferica”? Perché spesso è dalla periferia che viene il docente di “trincea”, quello che si misura costantemente con le condizioni che di fatto più si oppongono al processo di insegnamento-apprendimento: svantaggio sociale, deprivazione culturale, rischio e marginalità. La formazione richiesta al docente “periferico” è complessa, multi-composita nei modelli e nei metodi da utilizzare e, soprattutto, sembra richiedere competenze trasversali, relazionali, psicologiche e pedagogiche oltre quelle di didattica generale e disciplinare. Il docente di periferia deve avere una propria “attrezzatura” che oggi più che mai non si limita alle pur necessarie capacità di insegnare una o più materie o ambiti disciplinari, ma molto più ha a che fare con la gestione di dinamiche relazionali, per le quali appare indispensabile padroneggiare modelli pedagogicamente orientati e a essi metodologicamente ancorati. Prefazione di Luigi Berlinguer.
A.T. Work. Ambito territoriale 2 a lavoro. La «formazione periferica» al centro della professionalità docente
| Titolo | A.T. Work. Ambito territoriale 2 a lavoro. La «formazione periferica» al centro della professionalità docente |
| Curatore | Claudia Sabatano |
| Prefazione | Luigi Berlinguer |
| Collana | Apprendere e progettare. Supporti didattici, 131 |
| Editore | Anicia (Roma) |
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| Pagine | 272 |
| Pubblicazione | 01/2018 |
| ISBN | 9788867093540 |

