Che cosa ci farà mai il gatto di Schrödinger in compagnia di Paul Valéry, Pierre Ménard e Teresa d'Avila? In che modo le esperienze di pensiero ci aiutano a ridefinire la ricerca traduttologica contemporanea? Come e quando i classici della traduzione diventano un «classico»? Lungo un percorso sospeso fra antichi dialoghi, manoscritti e processi di legittimazione sociale e autoriale, questa raccolta di saggi indaga i dispositivi retorici, estetici, poetici e ideologici attraverso i quali si esprimono le pratiche teoriche del tradurre in tempi, luoghi e testi diversi. Come l'antropologo, il traduttologo non scrive da un'isola metalinguistica da cui è possibile raccontare oggettivamente i fatti osservati e, come lui, deve fare attenzione non soltanto a essere attento, ma anche a distrarsi, a lasciarsi sorprendere dall'immaginario, dall'imprevisto, dal sogno. La storia della retorica e la storia della traduzione sono anche il racconto - inatteso, frammentario, poliedrico - della loro rappresentazione discorsiva. Con una prefazione di Franco Nasi
Sensi obliqui. Tempi e modi del tradurre
| Titolo | Sensi obliqui. Tempi e modi del tradurre |
| Autore | Antonio Lavieri |
| Argomento | Lingua Linguistica |
| Collana | Percorsi. Nuova serie, 10 |
| Editore | Mucchi Editore |
| Formato |
|
| Pagine | 126 |
| Pubblicazione | 06/2025 |
| ISBN | 9791281716520 |

