Di fronte a dinamiche sociali e territoriali sempre più complesse e transcalari appare urgente ritrovare orizzonti operativi e di senso per risignificare l'ambito locale. Le reti attive nei contesti fragili e marginali rappresentano in questo senso un dispositivo privilegiato per affermare una diversa pertinenza dell'intervento pubblico alla scala del quartiere. Il legame con il territorio e il radicamento nel quotidiano possono aprire prospettive di innovazione degli strumenti e delle competenze per la comprensione e il trattamento ravvicinato della marginalità e di governance condivisa dei processi e delle risorse per un'azione integrata e di visione. Il quartiere Giambellino Lorenteggio a Milano è riletto come esempio di processi di attivazione collettiva che nel campo intermedio tra intervento sussidiario e azione territoriale autorganizzata si stanno affermando come sistemi territoriali di cura per territori e soggettività fragili. Rilanciando il ruolo territoriale del welfare e ripristinando la relazione dialogica tra competenza e advocacy, questa rete ha dato un diverso significato al proprio ruolo, agendo come dispositivo di riconoscimento e capacitazione di soggetti marginalizzati e ripristinando il dialogo tra quartiere e città.
Reti per una città che cura. Dispositivi per politiche urbane inclusive
Titolo | Reti per una città che cura. Dispositivi per politiche urbane inclusive |
Autore | Alice Ranzini |
Argomento | Arti, cinema e spettacolo Architettura |
Collana | DAStU, 17 |
Editore | Franco Angeli |
Formato |
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Pagine | 196 |
Pubblicazione | 06/2025 |
ISBN | 9788835172864 |