Quodlibet: Compagnia Extra
Scoperta e conquista del Perù
Pedro Cieza De León
Libro: Copertina morbida
editore: Quodlibet
anno edizione: 2020
pagine: 576
Il libro racconta la vicenda epica e tragica della scoperta e conquista del Perù degli Incas da parte di Francisco Pizarro e di Diego de Almagro, destinati in seguito a diventare acerrimi nemici. Pizarro, nominato da Carlo V di Spagna governatore del territorio che riuscirà a conquistare, partirà nel 1531 con 168 uomini e 39 cavalli, catturerà l'imperatore inca Atahuallpa, lo illuderà in cambio di oro facendolo poi uccidere, prenderà le due capitali Cuzco e Quito, e nel 1534 avrà sottomesso l'intero vastissimo territorio. L'incredibile impresa è condotta tra la giungla paludosa e la fredda sierra innevata; oltre agli indios, stremati da una loro guerra interna, nemici ancora peggiori sono la fame, la sete e le malattie. Cieza de León arriva in Perù nel 1547, ed è testimone della sconfitta e impiccagione dell'ultimo fratello di Pizarro, Gonzalo, che si era ribellato al sovrano di Spagna; non ha vissuto tutte le vicende che narra in questo appassionante romanzo di avventure, che si basa su testimonianze dirette e sulla documentazione scritta esistente. Sarà uno dei pochi, assieme a Bartolomé de Las Casas, a condannare la crudele e stupida ferocia dei conquistatori, senza tuttavia cancellare l'ammirazione per Pizarro, che resta l'eroe dell'epica e sconvolgente impresa. La "Scoperta e conquista" è il terzo dei quattro libri che compongono la monumentale Crónica del Perú. Il manoscritto, terminato alla fine del 1550, rimasto inedito nella sua integrità fino al 1979, è qui tradotto per la prima volta in italiano da Carla Forti.
Costumi degli italiani
Gianni Celati
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2020
pagine: 272
Tutti gli ultimi racconti di Celati riuniti; appartenenti alla serie che a lui piace chiamare Costumi degli italiani (già pubblicati in questa collana con i titoli Un eroe moderno, 2008, Il benessere arriva in casa Pucci, 2008, e Selve d’amore, 2013). Più che racconti sono un romanzo smontato, perché l’ambientazione è la stessa, la cittadina di provincia con la sua piazza, il circolo culturale, il bar del biliardo, certi vicoletti e luoghi di ritrovo; e ricompaiono pure gli stessi personaggi, Pucci il protagonista, i compagni di scuola con il collega Bordigoni e la bella Veratti, i professori e tanti altri. E anche l’epoca è sempre quella del boom economico, primi anni Sessanta, con le tipiche figure, il prete e i comunisti, l’industriale che vuole far soldi e il sindaco corrotto, con relative consorti, speculazioni e truffe. Anche tanti elementi autobiografici trapelano; è l’adolescenza e la prima giovinezza di Celati che è messa in scena, come lui stesso dice, con le figure buffe ritornanti, le storie della sua famiglia, le storie scolastiche, le idiozie dell’adolescenza, i ritratti di provvisorie celebrità, le vacanze, la politica, il cattolicesimo, il sesso misterioso, il calcio, la morale. Ma è anche l’adolescenza che chiunque può riconoscere, con la sua comicità congenita, la malinconia soffusa, gli sbandamenti, quando si è solo dei pascolanti senza orientamento. I primi abbozzi dei racconti sono a partire dal 1986, quando Celati abitava e insegnava in Normandia, a Caen; lì nasce il nome del protagonista coi relativi colleghi d’avventura, forse suggeriti dalla vista delle mucche normanne al pascolo. Ma la stesura della maggior parte è successiva al 2000, con pubblicazioni parziali poi ampiamente rielaborate. Per la prima raccolta di tre racconti (Vite di pascolanti, Nottetempo 2006) ha avuto il premio Viareggio.
Colloqui con il professor Y
Louis-Ferdinand Céline
Libro: Copertina morbida
editore: Quodlibet
anno edizione: 2020
pagine: 160
Qui Céline in un'intervista a se stesso (1955), nel suo stile forsennato, da ossesso recriminante, parla del romanzo tradizionale, cioè ne sparla, poi della razza insopportabile degli scrittori, del cinema, degli editori, ma soprattutto del suo personalissimo modo di scrivere, che va via ... alé! ... come un metrò emotivo, che acchiappa emozioni; questa la sua trovata, la sua invenzione di stile; e i tre puntini tipici sarebbero le traversine su cui la rotaia del metrò si appoggia. Un libricino che espone, con gli inconfondibili scatti di nervi, i principi della sua poetica e la novità che in letteratura ha portato, da tanti in seguito imitata; anche se tutti imitatori incapaci, lui dice.
Pignolerie
Alberto Piancastelli
Libro: Copertina morbida
editore: Quodlibet
anno edizione: 2020
pagine: 160
Un critico pignolo all'inverosimile commenta le più note e scolasticizzate poesie italiane, e trova errori di calcolo, di misura, di chilometraggio, di logica, e poi errori di meteorologia, di tempi di percorrenza, di acustica, di assonometria, di parallasse e così via. E vorrebbe consigliare l'autore, se mai tornasse in vita, di aggiustare la sua poesia, perché se già è in parte valida, lo diventerebbe di più. Va detto che ci si appassiona a leggere queste meticolose e paradossali disamine, senza che il poeta, se è un grande poeta, ne resti scalfito o irriso. Casomai è il critico che, nella sua maniacalità, nella sua stringente incomprensione, diverte.
Infanzia-Adolescenza-Giovinezza
Lev Tolstoj
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2020
pagine: 259
"Infanzia" è il primo scritto pubblicato da Tolstoj (1852) quando aveva ventiquattro anni, a cui si aggiungono "Adolescenza" (1854) e "Giovinezza" (1857), che assieme ad una quarta parte mai scritta dovevano costituire il libro "Le quattro età dello sviluppo". Operetta meravigliosa di questo sommo scrittore russo, che racconta l’incanto della vita infantile, «un calmo e inavvertito trascorrere del tempo», come dirà lui stesso. Il racconto è in larga parte autobiografico, e in parte d’invenzione; il protagonista che narra in prima persona è anche un autoritratto, come lo saranno Pierre in "Guerra e pace", o Levin in "Anna Karenina". Tolstoj definì "Infanzia" un romanzo; e il successo immediato che ebbe questo libro lo spingerà con decisione (per nostra fortuna) alle grandi e indimenticabili opere della narrativa maggiore.
Il levitatore
Adrián N. Bravi
Libro: Copertina morbida
editore: Quodlibet
anno edizione: 2020
pagine: 208
A quattordici anni, seduto su un cuscino, davanti a un minuscolo sarcofago (il «tutankamino») col dito di suo padre dentro, Anteo Aldobrandi ha cominciato a levitare. Da allora non ha mai cessato di sperimentare questa misteriosa forza cosmica che lo tira su, anche solo di poco, perché l'importante non è quanto uno riesca a sollevarsi da terra, ma riuscire a staccarsi e mantenere una propria stabilità. Finché, ormai quarantenne, un postino gli consegna una busta verde pastello con dentro una denuncia. Da quel momento la realtà lo risucchia verso il basso, rendendo vano ogni tentativo di levitazione. Perché il levitare è un'attività solitaria, che richiede una certa tranquillità, contro la quale invece congiurano le buste verdi pastello che continua a recapitargli il postino (per giunta impiccione), le convocazioni dall'avvocato, il cane da badare, l'assurdità delle accuse. Fino al processo penale davanti a un giudice. Un incubo che fa un po' ridere, come a volte sembra essere la vita.
Narrative in fuga
Gianni Celati
Libro: Copertina morbida
editore: Quodlibet
anno edizione: 2019
pagine: 348
Quattordici saggi di Gianni Celati sui suoi autori stranieri d'affezione (e da lui in gran parte tradotti). Il "Bartleby" di Melville (che proprio a Celati deve la sua divulgazione in Italia), Céline, l'amatissima "Certosa di Parma" di Stendhal, il "Gulliver" di Swift, l'"Ulisse" di Joyce, e altri ancora.
Il processo
Franz Kafka
Libro: Copertina morbida
editore: Quodlibet
anno edizione: 2019
pagine: 351
"Il processo è forse il romanzo più famoso di Kafka, che un lettore può leggere e rileggere, senza smettere mai di scoprirlo, come solo i grandi libri riescono a fare. Questa è la prima traduzione italiana, del 1933, che ha preceduto le altre lingue europee, traduzione molto vivace di Alberto Spaini, ottimo e benemerito traduttore, che fece conoscere Kafka in Italia; è il libro che è stato in mano a tanti eccelsi estimatori di Kafka (Buzzati, Landolfi, Calvino, Fellini), perché per quaranta anni di traduzioni non ce ne sono state altre. Invito a rileggerlo e cogliere la comicità del romanzo, sottile, continua, quasi impalpabile, che fece ridere gli amici quando Kafka lesse ad alta voce il primo capitolo, interrompendosi ogni tanto perché anche lui aveva le lacrime agli occhi. Segue uno scritto di Michele Sisto che racconta come Kafka è stato conosciuto in Italia e, sulla base di questa traduzione, interpretato." (Ermanno Cavazzoni)
Germania. Testo latino a fronte
Publio Cornelio Tacito
Libro: Copertina morbida
editore: Quodlibet
anno edizione: 2019
pagine: 502
Questo è il libro che ha inventato la nazione germanica, sia nella percezione dei Romani, sia in quella degli stessi Germani, che prima non si consideravano un popolo solo destinato ad unificarsi, ma un insieme vasto ed eterogeneo di tribù sparse nel nord est dell'Europa, spesso in guerra tra loro, alcune in pace con Roma, altre ostili. La Germania è un trattato etnografico scritto attorno al 98 d.C., con usi, costumi, cibi, vestiari, culti, stanziamenti, spostamenti di queste variegate e selvagge popolazioni, guardate anche da Tacito con ammirazione per le loro primitive virtù, ormai dai Romani perdute; saranno poi i Germani che, dopo aver imparato dai Romani l'arte della guerra e un po' di civiltà, avrebbero determinato il crollo dell'impero, o forse semplicemente lo spostamento del suo centro più a nord. Anche le vicende del terribile XX secolo e dell'Europa d'oggi discendono probabilmente da ciò che inizia in questo libro. Dino Baldi, che ha tradotto il testo, lo ha corredato di un commento che segue passo passo il testo; nonché delle altre descrizioni dei popoli nordici che ci vengono dall'antichità greco-latina precedente: Ippocrate, Polibio, Cesare, Diodoro Siculo, Vitruvio, Strabone, Plinio il Vecchio e altri.
Lettere d'amore
Guido Gozzano, Amalia Guglielminetti
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2019
pagine: 226
"Storia d'amore sbilanciata e faticosa, di un Gozzano attratto, poi riluttante; lei poetessa accanita, emancipata e vitalissima, che forse metteva anche paura. Il carteggio, mai più ristampato dal 1951 per la perdita delle lettere originali, si sviluppa come un insolito romanzetto sentimentale tra l'aprile 1907 e la fine del 1910, con una piccola resurrezione dopo il 1912, estinguendosi per naturale consunzione. Di estremo interesse per chi ama Gozzano; qui può ritrovarlo nella sua schiva ed esitante vita amorosa. Viene ripresa l'edizione di Spartaco Asciamprener (Garzanti, 1951) in mancanza degli originali perduti. La cura e la postfazione sono di Franco Contorbia, attento e più che qualificato studioso del grande poeta." (E. C.)
Almanacco 2019. Legami, intimità, relazioni, nuovi mondi
Libro: Copertina morbida
editore: Quodlibet
anno edizione: 2019
pagine: 252
L'Almanacco del 2019 raccoglie scritti di autori nuovi e autori già sperimentati e noti. Cura la raccolta Ermanno Cavazzoni. Il tema sono i legami e le relazioni tra gli esseri umani, con racconti mediamente strampalati, su relazioni degeneranti, e intimità marce o sul punto di marcire. Non sono letture banali, e qualcuna resterà impressa e forse imitata. Con racconti di Daniele Benati, Ugo Cornia, Patrizia Barchi, Paolo Albani, Stefano Tonietto, Paolo Morelli, Jacopo Narros, Giovanni Maccari, Gianfranco Mammi, Enrico Ferrattini, Irene Russo, Michele Mellara, Paolo Pergola, Michele Farina, e molti altri.
Il diavolo innamorato
Jacques Cazotte
Libro: Copertina morbida
editore: Quodlibet
anno edizione: 2019
pagine: 144
Inizia tutto vicino a Napoli, a Portici, tra le antiche rovine, dove don Alvaro invoca Belzebù: compare una spaventosa testa di cammello. «Che vuoi?» chiede. E così il diavolo entra al servizio di don Alvaro, ma è diventato Biondetta, una bellissima giovinetta, pallida, dolce, amorosa, che gli dorme accanto, vorrebbe essere amata, e piange per la diffidenza di lui, che ne è attratto, tentato, a poco a poco anche lui innamorato; se non gli tornasse in mente la testa orribile di cammello. Ma Biondetta è bellissima, e l'avventura continua, in una Venezia del '700, in un viaggio palpitante di desideri attraverso l'Italia e l'Estremadura. Con un testo di Ermanno Cavazzoni.