Pensa Multimedia: La stadera
Contro giganti e altri mulini. Le traduzioni del «Don Quijote»
Nancy De Benedetto
Libro: Libro in brossura
editore: Pensa Multimedia
anno edizione: 2017
pagine: 200
I luoghi del tradurre nel Medioevo. La trasmissione della scienza greca e araba nel mondo latino
Ruggiero Pergola
Libro: Libro in brossura
editore: Pensa Multimedia
anno edizione: 2016
pagine: 202
La forma delle nuvole. Saggi di letteratura inglese
Stefano Bronzini
Libro: Libro in brossura
editore: Pensa Multimedia
anno edizione: 2015
pagine: 140
Voci nell'ombra. L'ordito linguistico delle short stories di Henry James
Massimiliano Urso
Libro: Libro in brossura
editore: Pensa Multimedia
anno edizione: 2015
pagine: 130
Vittorio Bodini. Traduzione, ritraduzione, canone
Libro: Libro in brossura
editore: Pensa Multimedia
anno edizione: 2015
pagine: 284
La scrittura in lingua straniera. Riflessioni teoriche e didattiche
Patrizia Mazzotta
Libro: Libro in brossura
editore: Pensa Multimedia
anno edizione: 2015
pagine: 270
Esuli, funzionari e patrioti. Studi sul Novecento degli intellettuali
Fabio Moliterni
Libro: Libro in brossura
editore: Pensa Multimedia
anno edizione: 2014
pagine: 156
Il filo rosso che lega i saggi qui raccolti è un lavoro critico speso intorno ad alcune figure e questioni della storia degli intellettuali nell'Italia del Novecento. Si passano in rassegna l'esperienza di Francesco Torraca, allievo tra i più devoti di Francesco De Sanctis e tra i primi recensori dei "Malavoglia" di Verga, che consuma la sua parabola di critico "militante" nella difesa di un privilegio di separatezza garantito dal proprio specialismo critico-erudito; le varie ideologie dei nazionalismi che rappresentano, nel clima dinamico della cultura di primo Novecento, un polo d'attrazione per i giovani intellettuali riuniti intorno al progetto di pedagogia nazionale della "Voce" (Prezzolini e Papini, Giovanni Amendola e Salvemini); il vitalismo senza approdo di sintesi che contrassegna l'ideologia e le forme della scrittura di Scipio Slataper; la condizione "esiliata" di un sapere e di una pratica letteraria che interessa, tra la Grande Guerra e le intricate vicende dell'antifascismo, i percorsi di Piero Jahier e di Carlo Levi.
La scrittura a quattro mani
Francesca Medaglia
Libro: Libro in brossura
editore: Pensa Multimedia
anno edizione: 2014
pagine: 332
Questo lavoro di ricerca indaga il funzionamento della prassi scrittoria a quattro o più mani con le sue implicazioni teorico-letterarie e il ruolo assunto dall'autore, ad essa connesso. A fondamento di tale analisi risulta di grande importanza il problema del ruolo assunto dall'autore all'interno del panorama critico e letterario della letteratura europea. In realtà, però, per quanto numerosi siano gli studi sulla teoria della morte autoriale, e sul superamento stesso della figura dell'autore, sinora non è emerso un preciso tentativo di dare una definizione appropriata di scrittura a quattro mani, all'interno della quale il mutamento della 'figura-autore' appare maggiormente evidente. Già Calvino sosteneva, infatti, che "più l'opera tende alla moltiplicazione dei possibili più si allontana da quell'unicum che è il self di chi scrive "magari fosse possibile un'opera concepita al di fuori del self, un'opera che ci permettesse d'uscire dalla prospettiva limitata d'un io individuale [...]", ma, anch'egli si ferma alle soglie della scrittura a quattro mani.
Le vie dell'epica ispanica
Libro: Libro in brossura
editore: Pensa Multimedia
anno edizione: 2014
pagine: 356
Il presente volume riunisce una serie di indagini, sorte e sviluppatesi intorno a un comune progetto di ricerca, che affrontano e percorrono, con prospettive indipendenti ma fondamentalmente affini nelle metodologie, alcuni dei molteplici cammini che si aprono a chi si approssimi all'epica ispanica dei secoli d'oro. Certo, un'epica che nel complesso è qui stata intesa in senso lato, specie se la si pensa in rapporto ai canoni tradizionali del genere, e che ha toccato sia la poesia sia la prosa. I contributi di Andrea Baldissera, Rafael Bonilla e Ángel Luján, Mirko Brizi, Giovanni Caravaggi, Paola Laskaris, Olga Perotti, Paolo Pintacuda, Ines Ravasini, Paolo Tanganelli hanno finito per spaziare su realtà e aspetti specifici, concreti (non tanto teorici o d'insieme), magari persino periferici, è vero: ma proprio per questo significativi e rappresentativi di un'epica, fatta non soltanto della luce dei poemi maggiori, o comunque dei componimenti scanditi dal classico incedere dell'ottava, ma anche dai riflessi che dell'epos riverberano da altri luoghi.
Ludocronie. Il purosangue di Massimo Bontempelli
Agata I. De Villi
Libro: Libro in brossura
editore: Pensa Multimedia
anno edizione: 2014
Fedele all'ideale di 'sanità' ellenica coltivato negli anni dell'apprendistato carducciano e successivamente arricchito delle nuove declinazioni semantiche derivanti dalla scoperta della filosofia nietzschiana, Massimo Bontempelli approda alla stesura del "Purosangue" con l'intento di fornire alla parola poetica uno statuto teorico che potesse disincagliarla da quella condizione di progressiva decadenza succeduta alla rottura epistemologica di fine Ottocento e inizio Novecento, senza tuttavia omologarsi alle soluzioni proposte da Marinetti. Ancorandosi a una razionalità ineludibile..
Racconti
Raffaello Brignetti
Libro: Libro in brossura
editore: Pensa Multimedia
anno edizione: 2014
pagine: 308
Se certamente piú noti e celebrati sono i romanzi di Raffaello Brignetti, non meno importanti e significativi sono i suoi racconti, in massima parte pubblicati in riviste, giornali e antologie e poi da lui selezionati e riproposti in volumi (Morte per acqua, Il gabbiano azzurro, Mare dei deliri e altri racconti inediti). Nel presente volume sono stati raccolti quelli, trentuno in tutto, che l'autore ha lasciato fuori dalle sue raccolte da lui curate o addirittura inediti. La loro esplicita datazione o, in sua assenza, la data di pubblicazione consentono di inserirne la composizione nell'arco di un ventennio, dal 1948 al 1972, anche se il periodo di maggiore intensità produttiva deve essere ristretto al breve giro di anni che va dal 1948 al 1952-'53. Su questi testi, che - come si può notare - rappresentano una parte cospicua della produzione di Brignetti, grava, però, il sorprendente disinteresse della critica: nessuno studio specifico, infatti, è stato finora dedicato ad essi.