Libri di Fabio Moliterni
Finzioni meridionali. Il Sud e la letteratura italiana contemporanea
Fabio Moliterni
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2024
pagine: 134
Il volume riattraversa criticamente alcuni testi e momenti esemplari della letteratura meridionale dal secondo Novecento a oggi, dai racconti di Rina Durante alle poesie di Vittorio Bodini e di Nino De Vita, dalle prose di Leonardo Sciascia e Pier Paolo Pasolini agli stili etnografici adottati da Carlo Levi ed Ernesto de Martino, per arrivare ai romanzi dedicati allo scandaglio delle trasformazioni paesaggistiche e identitarie nei tanti Sud d'Italia. Ne emerge una dimensione abitata da lingue, culture e punti di vista decentrati, spesso relegati ai margini dai canoni letterari nonché dalle geografie predominanti. Queste finzioni meridionali propongono un modello di mondo antagonista, intrinsecamente alternativo o “laterale” rispetto alle rimozioni e alle retoriche trionfanti della contemporaneità. Interrogano in chiave antropologica e politica l'identità del Meridione come uno spazio in movimento fatto di scambi e antitesi, scontri e relazioni: un'idea di Sud come insieme di tempi e luoghi autonomi che resistono al pensiero unico del progresso e individuano il motore della storia nella centralità del conflitto tra gruppi sociali, ideologie e linguaggi.
Roberto Roversi. Un'idea di letteratura
Fabio Moliterni
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Dal Sud
anno edizione: 2023
pagine: 240
Sud come Europa. Carteggio (1954-1960)
Vittorio Bodini, Leonardo Sciascia
Libro: Libro in brossura
editore: Besa muci
anno edizione: 2021
pagine: 164
I percorsi intellettuali di Vittorio Bodini e Leonardo Sciascia occupano un posto di primo piano nella storia della cultura (non solo meridionale) del Novecento. Quello che emerge dal loro carteggio è l’affascinante profilo di due scrittori curiosi e poliglotti, poeti e narratori di talento e dalle letture sterminate, con una tensione mai dismessa verso la mappatura di esperienze poetiche e letterarie che dalla provincia del Sud approdano in Europa e arrivano fino al mondo arabo-ispanico. Forse le pagine più rivelatrici dell’epistolario sono proprio quelle incentrate sull’attività di traduzione e promozione editoriale; in particolare sui progetti portati a compimento e su altri mai realizzati, come un’antologia della poesia spagnola contemporanea o una collana dedicata alle scritture antiche e moderne del Mediterraneo. Intanto, Sciascia e Bodini perfezionavano il rispettivo apprendistato letterario con la pubblicazione di opere fondamentali quali "Le parrocchie di Regalpetra" (1956), "Dopo la luna" (1956) e la traduzione del "Chisciotte" di Cervantes (1957). Il carteggio comprende 77 pezzi distribuiti tra lettere, biglietti e cartoline postali; si apre con una lettera di Bodini dell’8 giugno 1954 e termina con una comunicazione di Sciascia datata 2 febbraio 1960. Pur con qualche lacuna e interruzione riscontrabili con l’avanzare degli anni, si può parlare di un rapporto epistolare fitto e intenso soprattutto per quanto attiene all’arco di tempo 1954-1957.
Una contesa che dura. Poeti italiani del Novecento e contemporanei
Fabio Moliterni
Libro: Copertina morbida
editore: Quodlibet
anno edizione: 2021
pagine: 208
I saggi raccolti in questo volume delineano una mobile costellazione di poeti del Novecento e contemporanei, da Clemente Rebora a Girolamo Comi e Vittorio Bodini; Franco Fortini, Vittorio Sereni e Roberto Roversi; Ferruccio Benzoni, Cesare Viviani e Milo De Angelis; Enrico Testa e Andrea Inglese. Le loro opere vengono rilette ed esaminate a partire dal linguaggio e dallo stile, considerando nello stesso tempo le connessioni dinamiche che legano le forme letterarie alle vicende storiche e culturali, in un movimento pendolare tra commento e interpretazione, passato e presente, particolare e generale. La tensione e lo scacco delle nostre capacità comunicative, la «storia» e la «natura», l'io e il mondo, la memoria e il futuro, l'accensione utopica insieme alla dimessa percezione del quotidiano: sono questi alcuni fra gli aspetti più significativi che attraversano i testi poetici qui analizzati. Essi convivono tra di loro in una paradossale relazione di coappartenenza sulla quale insistevano i versi di Franco Fortini in Metrica e biografia: «una ho portata costante figura, / storia e natura, mia e non mia, che insiste // - derisa impresa, ironia che resiste, / e contesa che dura».
«Vincendo i venti nemici». Lettere 1959-1982
Roberto Roversi, Vittorio Sereni
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Pendragon
anno edizione: 2020
pagine: 137
Dal carteggio tra Roberto Roversi e Vittorio Sereni - sessanta lettere finora inedite e ritrovate presso la Fondazione Mondadori di Milano e gli Archivi personali dei due poeti - emerge una storia di amicizia e di lealtà come valori che non vengono mai meno, nonostante alcuni dissidi di carattere editoriale. Il legame tra i due, che attraversa più di vent'anni di vita culturale italiana, può sembrare a prima vista un rapporto tra due scrittori e intellettuali agli antipodi. Ma anche le differenti idee di poesia, di letteratura e di impegno civile, che i due maturano seguendo strade coerenti e lontane da ogni poetica codificata (il neorealismo al tramonto, la neoavanguardia e il Gruppo 63), si stemperano di fronte al vero filo rosso che percorre queste lettere e le rispettive vicende umane e intellettuali: il rigore etico e il senso di responsabilità che accompagna l'atto della scrittura, vissuto sempre in connessione con i destini generali e con lo statuto di verità che esso comporta
Sciascia moderno. Studi, documenti e carteggi
Fabio Moliterni
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Pendragon
anno edizione: 2017
pagine: 180
Gli studi compresi in questo volume tentano di mettere in evidenza lo sfondo moderno o neomodernista, le diramazioni nient'affatto scontate della tensione riflessiva e concettuale di Sciascia e della sua idea di letteratura, la natura ambivalente e bifronte del suo pensiero. E in particolare provano a indagarne l'aspetto strutturale, ovvero la dimensione generativa di complesse configurazioni semantiche e formali che attraversano dagli esordi alle ultime opere la sua scrittura, non trascurando di fare luce su certi aspetti apparentemente minori o laterali del suo profilo intellettuale, sulle stratificazioni storico-politiche e geo-letterarie della sua formazione.
Il vero che è passato. Scrittori e storia del novecento italiano
Fabio Moliterni
Libro
editore: Milella
anno edizione: 2011
pagine: 424
Nell'indagare su questioni relative ai rapporti tra storia, memoria e scrittura letteraria, il volume riprende le prospettive della storia sociale della letteratura fornendo un quadro frammentario di alcune produzioni intellettuali tra primo e secondo Novencento. La letteratura novecentesca, in tutte le sue forme, viene calata nel contesto della più ampia rete di rapporti che il campo letterario intrattiene con la realtà sociale letteraria intrattiene con al realtà sociale e culturale del nostro tempo.
Primo Levi. L'a-topia letteraria. Il pensiero narrativo. La scrittura e l'assurdo
Fabio Moliterni, Roberto Ciccarelli, Alessandro Lattanzio
Libro
editore: Liguori
anno edizione: 2000
pagine: 164
Esuli, funzionari e patrioti. Studi sul Novecento degli intellettuali
Fabio Moliterni
Libro: Libro in brossura
editore: Pensa Multimedia
anno edizione: 2014
pagine: 156
Il filo rosso che lega i saggi qui raccolti è un lavoro critico speso intorno ad alcune figure e questioni della storia degli intellettuali nell'Italia del Novecento. Si passano in rassegna l'esperienza di Francesco Torraca, allievo tra i più devoti di Francesco De Sanctis e tra i primi recensori dei "Malavoglia" di Verga, che consuma la sua parabola di critico "militante" nella difesa di un privilegio di separatezza garantito dal proprio specialismo critico-erudito; le varie ideologie dei nazionalismi che rappresentano, nel clima dinamico della cultura di primo Novecento, un polo d'attrazione per i giovani intellettuali riuniti intorno al progetto di pedagogia nazionale della "Voce" (Prezzolini e Papini, Giovanni Amendola e Salvemini); il vitalismo senza approdo di sintesi che contrassegna l'ideologia e le forme della scrittura di Scipio Slataper; la condizione "esiliata" di un sapere e di una pratica letteraria che interessa, tra la Grande Guerra e le intricate vicende dell'antifascismo, i percorsi di Piero Jahier e di Carlo Levi.
Sud come Europa. Carteggio (1954-1960)
Vittorio Bodini, Leonardo Sciascia
Libro: Libro in brossura
editore: Besa muci
anno edizione: 2011
pagine: 159
I percorsi intellettuali di Vittorio Bodini e Leonardo Sciascia occupano un posto di primo piano nella storia della cultura (non solo meridionale) del Novecento. Quello che emerge dal loro carteggio è l'affascinante profilo di due scrittori curiosi e poliglotti, poeti e narratori di talento e dalle letture sterminate, con una tensione mai dismessa verso la mappatura di esperienze poetiche e letterarie che dalla provincia del Sud approdano in Europa e arrivano fino al mondo arabo-ispanico. Forse le pagine più rivelatrici dell'epistolario sono proprio quelle incentrate sulla attività di traduzione e promozione editoriale; in particolare sui progetti portati a compimento e su altri mai realizzati, come un'antologia della poesia spagnola contemporanea o una collana dedicata alle scritture antiche e moderne del Mediterraneo. Intanto Sciascia e Bodini perfezionavano o completavano il rispettivo apprendistato letterario con la pubblicazione di opere fondamentali quali "Le parrocchie di Regalpetra" (1956), "Dopo la luna" (1956) e la traduzione del "Chisciotte" di Cervantes (1957).