Pellegrini: Poesia

Impressioni che nascono timide e sottovoce dal lontano 2003, fino a maturare e vedere la luce agli inizi del 2013. Un continuo pendolare tra gli eventi della vita che, a seconda della posizione e dello stato del cuore, assumono i colori e vivono i sapori dell'illusione o della certezza. D'improvviso si estremizzano nella figura dell'equilibrista che, precario, indugia "ma gode di un'altra prospettiva", danzando nell'aria "tra palpiti e passaggi". Infine si ritrovano, si completano, in un epilogo che, nel fumo di una sigaretta, nella magia di un incontro, dissolve le incertezze e ritrova il senso. Il bilico, un pendolo, due estremi, il cuore nel mezzo: una Sapienza che ama, accoglie, risolve.

La raccolta di poesie è divisa in tre parti: "La vita racconta" contiene suggerimenti e consigli che derivano dall'esperienza di vita vissuta; "Concetti" è ciò che l'autrice pensa riguardo a particolari argomenti; "Epistolario", scritto all'inizio degli anni '60, è l'insieme di lettere che una donna invia al marito raccontando alcuni episodi della vita del vicino di casa, sorta di "jugale"...

Pensieri, parole, versi, racconti: mezzi a disposizione dell'intelletto umano per trovare il coraggio di dire ciò che molti tacciono, per ipocrisia o semplicemente per quel quieto vivere che porta all'alienazione del saper vivere nel mondo e per il mondo. "Litigare per costruire si può anche tollerare, ma litigare per demolire si deve condannare...". Suggerimenti sotto forma di riflessioni che sono ideali ritenuti ormai utopici per la realizzazione di un governo mondiale. Suggerimenti che hanno il sapore della saggezza, rincorsa da convegni e iniziative, ma lasciate sotto il banco appena i riflettori si spengono. "Non chiedere al giovane, al disperato, al ladro perché delinque; dagli prima un lavoro, che lo interessi e lo impegni, ed una casa,, dove possa vivere serenamente. Poi, se ancora delinque, cura la sua mente, fuori dalle prigioni, in veri giardini sanitari, dove tutto il personale, oltre che coi farmaci, curi soprattutto col cuore". Poesie che scivolano come "Scivola la mia vista con diletto/ sul panorama che il lago adorna/e che lo stesso zeffiro pieghetta...". Novelle condite con il sale dell'amicizia, quella grande rubata al mare delle intemperie. "Mi pento di ciò che ho fatto ed amico io ti sono. Sarò come quel cane, io ti aiuterò". "Hai ucciso il mio vecchio cane, ma nello stesso tempo è morto con esso anche il suo assassino...".