pbv edizioni: Storia e territorio
La parrocchia di S. Rufino in Assisi nel censimento pontificio del 1853
Antonio Mencarelli
Libro: Libro in brossura
editore: pbv edizioni
anno edizione: 2025
pagine: 156
Capita spesso, quando si studia la storia di una realtà o di un paese, di non sapere dove andare a cercare informazioni e dati preziosi per la ricerca che si sta svolgendo. Tuttavia nei nostri archivi sono custoditi veri scrigni di storia. È il caso del censimento della Parrocchia di San Rufino del 1853, conservato presso l’archivio vescovile in S. Rufino ad Assisi. Si tratta del testo originale del censimento che contiene il dettaglio dell’operazione statistica portata avanti a metà dell’Ottocento. Questo documento rappresenta un unicum in Umbria: negli altri archivi diocesani regionali non è stato conservato nulla di simile, per cui quello di Assisi costituisce un testo di una rarità assoluta. Il censimento voluto dall’amministrazione dello Stato pontificio è una testimonianza, molto più dettagliata dei vecchi stati delle anime, solitamente più superficiali e poco attendibili. Non lo eguaglia minimamente neanche il censimento che sarà effettuato dopo il 1860, sotto il Regno d’Italia.
La battaglia del Pian Perduto
Libro: Libro in brossura
editore: pbv edizioni
anno edizione: 2025
pagine: 138
Il poemetto eroicomico "La battaglia del Pian Perduto" è rimasto nella memoria dei contendenti – i vincitori (gli abitanti di Visso, attuale Marche), gli sconfitti (quelli di Norcia, Umbria), tanto che per molti secoli la cronaca della scaramuccia è stata tramandata oralmente e poi su manoscritti. Solo nel 1914 il gesuita Padre Pietro Pirri ne cura un’edizione che è alla base di tutte quelle che seguiranno. Questo volumetto è la riduzione dell’edizione critica uscita per le stampe del formichiere nel 2019, che conteneva – oltre al poemetto – un apparato di testi che, oltre a mettere a fuoco la biografia e la figura di Padre Pirri anche come esperto di architettura gesuitica, riportavano saggi diversi che ricostruivano le vicende precedenti alla battagliola, avvenuta su una pianura di Castelluccio, il Pian Perduto, appunto (ora di nuovo sotto l’amministrazione di Norcia), entravano nello studio del dialetto usato, sulle varianti tra le due forme in cui il testo era stato tramandato e presentavano la figura del supposto autore, un fantomatico poeta-pastore, e del mondo della poesia estemporanea.
Nazareno Strampelli dal «Rieti originario» alla battaglia del grano
Roberto Lorenzetti
Libro: Libro in brossura
editore: pbv edizioni
anno edizione: 2024
pagine: 342
Strampelli arrivò a Rieti nel 1903 come direttore di una semplice Cattedra Ambulante di Granicoltura nata per valorizzare il Rieti Originario, una varietà di grano da seme molto apprezzata. In poco tempo trasformò quella piccola istituzione in un centro di ricerca noto nel mondo. Senza conoscere le leggi di Mendel dette vita al sistema degli incroci tra due varietà diverse di grano per crearne una terza con le qualità positive dei due grani d’origine. Riuscì così a creare varietà adeguate alle diverse zone agrarie d’Italia aumentandone la produzione. Su di lui investirono dai governi giolittiani al fascismo. Nel 1925, grazie soprattutto ai suoi grani, che acquisirono il monopolio della granicoltura italiana, nacque la “battaglia del grano”. Venne nominato senatore per meriti scientifici e ottenne numerosi riconoscimenti istituzionali. Venne chiamato in Argentina per studiare la politica cerealicola della Pampas. I suoi grani si diffusero in gran parte del mondo, compresa la Cina comunista di Mao Zedong dove contribuirono a quintuplicare la produzione.
«L'infame setta dell’empia dottrina». L’avventura profetica di David Lazzaretti in Sabina
Roberto Lorenzetti
Libro: Libro in brossura
editore: pbv edizioni
anno edizione: 2024
pagine: 303
La letteratura sul movimento lazzarettista è vasta, soprattutto per quanto concerne il ruolo svolto nei centri dell’Amiata, mentre la sua presenza in Sabina non era stata mai compiutamente indagata. Scandriglia, Ponticelli Sabino e Montorio Romano sono i centri che hanno fatto da sfondo alla nascita del lazzarettismo in Sabina dove, pur seguendo percorsi paralleli, si è intrecciato con il movimento evangelico di Poggio Mirteto e Forano, così come con quello di Oreste De Amicis che coinvolse anche il Cicolano e parte della provincia di Rieti. Si tratta di movimenti che, pur manifestandosi nello stesso periodo e nel medesimo territorio, non si sono mai incontrati. Il filo rosso che li tiene insieme è quello dello sconvolgimento sociale, economico, e culturale che investì le classi subalterne nel periodo postunitario, le quali individuarono un percorso di speranza in movimenti che si ponevano in una dimensione “altra” rispetto al normale ordine delle cose. Non v’è dubbio che il movimento social-religioso di David Lazzaretti è quello che si è manifestato con maggior vigore, proponendo un’organizzazione della società del tutto alternativa a quella preesistente.
La Società Filarmonica «Giuseppe Verdi» di Castel Rigone e il suo fondo archivistico
Alba Cavicchi
Libro: Libro in brossura
editore: pbv edizioni
anno edizione: 2024
pagine: 362
Nella sua vita l’Associazione ha attraversato tre secoli: dai problemi postunitari di fine Ottocento, ai drammi delle due guerre mondiali, dal boom economico al declino della prima Repubblica, ed è arrivata a noi, nel XXI secolo, chiamandoci ad affrontare ancora altre crisi profonde dell’economia e della società. Ma sappiamo che la cultura è, e rimane, lo strumento più efficace per combatterle. Pubblicare l’inventario dell’archivio storico della Filarmonica è un modo per ridare voce ai nostri compaesani, ai musicisti, ai maestri, ai presidenti, ai consiglieri, ai benefattori del nostro piccolo paese, moltissimi dei quali chiaramente non sono più con noi, che con impegno e dedizione hanno mantenuto in vita questo progetto. Sono i nostri avi, i nonni, i genitori, i parenti e gli amici ai quali vorrei far giungere il nostro più sentito “grazie”. Un ringraziamento sincero a tutto il Consiglio direttivo di oggi, in particolare alla nostra consigliera Alba Cavicchi per aver portato a termine questo impegnativo lavoro. (Marcello Baffetti)
«Classi pericolose». Le matricole di Regina Coeli e la repressione penale e sociale in Italia a fine Ottocento
Cristina Badon
Libro: Libro in brossura
editore: pbv edizioni
anno edizione: 2024
pagine: 270
In «Classi pericolose» in attesa di giudizio, Cristina Badon fornisce un’innovativa prospettiva del movimento anarchico, capace di suscitare, nel tardo diciannovesimo secolo, il sostegno di molti italiani. L’autrice impiega nuovi approcci di storia delle prigioni per costruire un ritratto politico e sociale di quei soggetti che, secondo le autorità dello Stato, sposarono un’ideologia radicale della rivoluzione violenta. Benché gli anarchici cercavano di finirla con l’ineguaglianza sociale abolendo lo Stato, essi erano eterogenei nelle loro credenze e metodi. Ciò è vero specialmente a Roma, in cui la classe lavoratrice era caratterizzata da un alto grado di individualismo e da un basso livello di organizzazione. Alcuni sostenevano la causa della violenza, incluso l’omicidio dei pubblici ufficiali, ma molti prefiguravano una transizione pacifica a una società di piccole comunità egualitarie. Nonostante questa diversità, gli anarchici dovettero fronteggiare successive ondate di repressione da parte della Polizia, che arrestò indiscriminatamente un largo numero di romani come persone “sospette”, anche se non avevano commesso crimini.
Il comunitarismo industriale di Elton Mayo. Owen l’antesignano Cucinelli l’erede
Stefano Gatti
Libro: Libro in brossura
editore: pbv edizioni
anno edizione: 2024
pagine: 112
C’è un filo che lega Owen, Mayo e Cucinelli: è il “comunitarismo industriale”. Lo elaborano, nel secolo XX, Elton Mayo e il suo collega Fritz J. Roethlisberger; Robert Owen ne è, nel XIX secolo, l’antesignano; Brunello Cucinelli ne è l’erede, a cavallo dei secoli XX e XXI. La dimensione sociale all’interno delle organizzazioni aziendali è dirimente e genera produttività. La fabbrica rappresenta una comunità, è una cellula sociale, la cui finalità è il benessere materiale e spirituale degli individui che la compongono... di tutti gli individui. Il capitalismo non va abbattuto ma va modificato per essere finalizzato non al profitto del padronato, ma alla realizzazione lavorativa, sociale, umana e anche culturale del lavoratore. Il senso di appartenenza a un gruppo è più importante di qualsiasi miglioramento o peggioramento dell’ambiente di lavoro, come dimostrano a Chicago Mayo e Roethlisberger che coniano la definizione poi divenuta celebre di “effetto Hawthorne”.
Anarchici a Fabriano. Dall’Unità alla Liberazione
Stefano Gatti
Libro: Libro in brossura
editore: pbv edizioni
anno edizione: 2024
pagine: 147
Questo è il libro che desideravo scrivere da tanti anni, sin da quando, nel 1992, ho iniziato a interessarmi di storia locale e a ricercare sul movimento operaio fabrianese, sul sovversivismo, sul cooperativismo, sulle lotte dei cartari, degli anarchici, dei repubblicani, dei socialisti. Dell’Anarchia fabrianese ho sempre trattato nei miei libri precedenti ma mai direttamente, mai in un volume monografico come questo. In realtà, solo il secondo capitolo del presente libro si focalizza sulle biografie degli anarchici fabrianesi che hanno lasciato maggiormente il segno in ambito locale, nazionale e, come nel caso di Luigi Fabbri, internazionale. Il primo capitolo ricostruisce, infatti, gli eventi della storia fabrianese tra l’Unità e la Liberazione; eventi comunque in cui molto spesso gli anarchici sono assoluti protagonisti.