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Lisbona. Ritratto di una città
Lorenzo Pini
Libro: Libro in brossura
editore: Odoya
anno edizione: 2013
pagine: 288
Un viaggio letterario nella Lisbona più autentica, a spasso con i personaggi storici che la vissero e quelli nati dall'immaginazione di scrittori che la ritrassero, da José Saramago e Fernando Pessoa ad Antonio Tabucchi, che, italiano in terra straniera, ha fatto di questa città una seconda casa e un secondo cuore. Inseguendo i protagonisti della letteratura, della storia e del cinema, Lorenzo Pini ci condurrà, da perfetti flàneurs, in giro per la città. In un gioco turistico a tu per tu senza regole né - almeno apparentemente mete, se non quelle individuate dagli scatti di José Fernandes. Ci ritroviamo così, quasi senza accorgercene e sempre con il naso all'insù, tra il blu del mare e degli azulejos, nel frenetico mondo del Bairro Alto come nella quiete dei giardini sulle sommità occidentali della città, tra la più ricercata raffinatezza borghese del Carmo come nella casbah dell'Affama, attraverso rivoluzioni e trasformazioni radicali, assolati pomeriggi e surreali domeniche di epoche passate. Il tutto, naturalmente, scarpinando. Perché Lisbona è città di pendii e dislivelli, talvolta da lasciare senza fiato. Se dalla Baixa pianeggiante si vuol godere dei miradouros soleggiati battuti dalla brezza oceanica, non c'è alternativa: o così, o velocemente sospinti dai numerosi tram ed elevadores cittadini. Ci sarà sempre tempo, poi, per riprendersi dalla fatica seduti a un tavolino di un chiosco, sorseggiando una ginjinha o un bicchiere di Porto, o gustando un pastel de nata a Belém.
L'enigma della mano sinistra. Storia del mancinismo
Rik Smits
Libro: Libro in brossura
editore: Odoya
anno edizione: 2013
pagine: 288
Il fatto di essere mancini non ha certo ostacolato le realizzazioni artistiche di Michelangelo o Raffaello. Il virtuosismo di Jimi Heridrix, poi, potrebbe essere stato persino agevolato dalla sua tendenza a usare la mano sinistra. Eppure, nel corso della storia, il mancinismo è stato associato alla goffaggine e a tratti di personalità discutibili, come l'inaffidabilità e la disonestà. Basti pensare alle connotazioni inquietanti dell'aggettivo "sinistro". Rik Smits ci svela perché la storia sia stata così ingiusta e impietosa nei confronti dei nostri antenati mancini, presentandoci una ricchissima serie di aneddoti storici e bizzarre superstizioni, compresa l'associazione a malattie di ogni genere. Anche nel XXI secolo, essere mancini incontra ancora delle opposizioni: c'è addirittura chi sostiene che i mancini abbiano una durata della vita media più breve di nove anni rispetto ai destrorsi. Una speculazione le cui argomentazioni suonano assurde e prive di qualsiasi valenza scientifica. Ma al di là del folklore e del mito, i concetti di sinistra e destra hanno un'influenza reale sul nostro modo di vivere, che si manifesta in ogni campo: dall'architettura alla musica, dalla pittura alla fotografia, dal cinema ai fumetti.
Alma Mahler. Musa del secolo
Catherine Sauvat
Libro: Libro in brossura
editore: Odoya
anno edizione: 2013
pagine: 288
Considerata "la più bella ragazza di Vienna" e nota come grande seduttrice, Alma Mahler, vera e propria "musa del secolo", visse un'esistenza frenetica, governata al contempo da passione e rabbia, ingenuità e calcolo. Figlia del pittore Schindler e madre della scultrice Anna Mahler, femme fatale per alcuni, fonte d'ispirazione per altri, questa donna straordinaria svolse nel corso della sua lunga vita un ruolo di primo piano negli ambienti artistici di Vienna, Berlino e New York. Introdotta nei circoli della Secessione Viennese, la sua passione letteraria e un carattere intrigante esercitarono un forte fascino sulle maggiori personalità artistiche del XX secolo. Dal pittore Gustav Klimt al compositore von Zemlinsky, fino al direttore dell'Opera Gustav Mahler, che la sposò, tarpando ali e aspirazioni di una donna troppo inquieta per essere relegata a ruoli tradizionali. La scoperta di una relazione segreta con l'architetto tedesco Walter Gropius indusse Mahler a rivolgersi nientemeno che al dottor Freud. Fra i tanti futuri amanti della vedova Alma, sposatasi una seconda e terza volta, il più morboso si rivelerà Oskar Kokoschka, ossessionato dalla riproduzione maniacale di questa Sposa del vento. A lungo si è pensato che Alma abbia sacrificato a Gustav Mahler le proprie doti di compositrice, ma la verità va cercata nella poliedrica immagine di una donna che Thomas Mann soprannominò la "grande vedova": tanto densa quanto contraddittoria, e dotata di un vero talento per la costruzione del suo mito.
Apocalisse nella steppa. Storia militare degli italiani in Russia 1941-1943
Antonio Leggiero
Libro: Libro rilegato
editore: Odoya
anno edizione: 2013
pagine: 380
Un libro che ripercorre e racconta, con la forza documentaristica delle testimonianze dirette oltre che d'archivio, la tragica epopea dei soldati italiani in terra di Russia: storia, vicissitudini, angosce di uomini e di eroi, con le loro vicende personali, i loro tormenti, le loro tribolazioni, il loro dolore. Il CSIR (Corpo di spedizione italiano in Russia) e l'ARMIR (8a armata italiana in Russia) furono le grandi unità del Regio Esercito impegnate sul fronte orientale al fianco della Germania tra il luglio del 1941 e il febbraio del 1943. Giovani, ragazzi e padri di famiglia lasciarono i loro affetti e la loro terra per partire alla volta di un'avventura tramutatasi in tragedia: le dimensioni dei combattimenti, l'entità delle perdite e la profondità delle distruzioni ne fanno il più vasto, drammatico e sanguinoso teatro di guerra della storia. I più non fecero ritorno a casa, rimanendo per sempre in quella maledetta steppa bianca, ai lati delle piste, sfiniti da fame, freddo e stenti, abbattuti dalle pallottole, schiacciati dai cingolati dell'Armata Rossa. Gran parte di questi martiri, scampati al massacro in combattimento, patirono le pene dell'inferno nelle estenuanti marce di trasferimento verso i campi di concentramento e di sterminio della Russia asiatica e della Siberia. Pochissimi furono i rimpatriati. Dopo aver percorso le principali tappe di quest'allucinante epopea (L'Avanzata, La Ritirata, La Prigionia), Antonio Leggiero chiude la narrazione con una serie di bilanci.
Le tre Germanie. Germania Est, Germania Ovest e Repubblica di Berlino
Michael Gehler
Libro: Copertina morbida
editore: Odoya
anno edizione: 2013
pagine: 400
La storia della Germania dal dopoguerra a oggi è la storia della Guerra Fredda, delle tensioni politiche ed economiche che hanno caratterizzato l'Europa per mezzo secolo. Dopo la sconfitta del Terzo Reich, la Germania ha conosciuto agitazioni continue che l'hanno portata alla necessità di reinventarsi. In questo libro Michael Gehler esplora il cammino della nazione tedesca a seguito della conferenza di Yalta, che la vede divisa in quattro zone rispettivamente controllate da sovietici, americani, francesi e inglesi. Nel 1949 vengono create la Repubblica Federale e la Repubblica Democratica, due stati contrapposti durante la Guerra Fredda sotto le influenze americana e sovietica, separati ideologicamente e psicologicamente. La costruzione del Muro di Berlino nel 1961, che divide fisicamente la città, è un duro colpo per l'unità dei tedeschi. Una lunga carrellata sulla storia di un paese che rappresenta il percorso politico di tutta Europa, fino alla caduta del Muro nel 1989 e alla riunificazione. Un libro ambizioso, prezioso per il suo giudizio sul nostro tempo. Un approccio inedito e originale, che procede osservando le diverse Germanie sullo sfondo della Guerra Fredda, dell'integrazione europea e delle relazioni internazionali.
Storia della musica dalla Preistoria al Novecento
Kurt Pahlen
Libro: Libro in brossura
editore: Odoya
anno edizione: 2012
pagine: 480
La musica è un fenomeno inscindibile dalla vita umana fin dai tempi dei primi suoni della natura, che affascinarono e atterrirono i nostri progenitori. Ninna-nanna e canto funebre, danza rituale e terapia: sono tanti gli esempi storici e gli aneddoti che definiscono l'influenza delle melodie sull'uomo: Davide placò con l'arpa i cattivi pensieri del re Saul; Farinelli curò con la sua voce l'ipocondria di Filippo V di Spagna e la fiaba del Pifferaio di Hamelin è un tipico esempio degli effetti della musica su uomini e animali. Oggi innumerevoli ascoltatori di concerti e opere alla radio o su cd si abbandonano col cuore aperto alla musica e si lasciano trasportare alle più alte vette del sentimento. Questo libro è scritto per loro. Qui non si vuole insegnare musicologia, ma potenziare l'esperienza musicale e mettere il lettore a contatto con il contesto culturale di ogni epoca e di ogni paese, con l'importanza delle opere per il loro tempo e per il nostro. Un libro scritto quindi per gli appassionati, che si sfoglia senza sentire sorgere tra le sue pagine le insormontabili barriere dell'erudizione musicale; una contemplazione di un vasto panorama che inserisce i compositori più geniali e celebrati nel grande mosaico dell'evoluzione spirituale e artistica, facilitando la strada del lettore verso le loro opere. Dai trovatori a Bach, dal teatro greco a Wagner, passando per Mozart, Beethoven, Verdi e Cajkovskij... Introduzione di Fabio Vacchi.
Lizzie Siddal. Il volto dei Preraffaelliti
Lucinda Hawksley
Libro: Copertina morbida
editore: Odoya
anno edizione: 2012
pagine: 203
Elizabeth Siddal (1829-1862), poetessa, pittrice e modella, si lasciò alle spalle la miseria degli slum di Southwark per diventare uno dei volti più celebri dell'Inghilterra vittoriana. Oggi, anche coloro che ignorano il suo nome ne riconoscono i delicati lineamenti nella fragile Ofelia di John Everett Millais e nella serafica Beata Beatrix di Dante Gabriel Rossetti, due dei quadri più celebri dell'Ottocento. La sua immagine tormentata dalla bellezza sospesa e malinconica rappresenta universalmente l'incarnazione del movimento preraffaellita, impersonandone perfettamente l'idea di femminilità. L'attrazione tra Lizzie e Rossetti diede inizio a nove anni di agonia sentimentale, durante i quali la donna aspettò disperatamente che il suo amante la sposasse, mentre Rossetti passava dall'adorazione possessiva al desiderio di nuove relazioni. Al momento del loro matrimonio Lizzie era minata dalla dipendenza da laudano e da una misteriosa malattia. Distrutta dalla gravidanza di una bambina nata morta e dai tradimenti del marito, la Siddal si tolse la vita poco prima di compiere 33 anni. La toccante ma vivace biografia di Lucinda Hawksley riesce finalmente a sottrarre questa indimenticabile figura di donna dall'ombra di Rossetti, portandola alla luce e all'attenzione che merita. Lizzie Siddal fu infatti anche una poetessa e artista talentuosa, descritta dallo scrittore e critico John Ruskin come un genio equiparabile a pittori come J.M.W. Turner e G.F. Watts. Prefazione di Barbara Tomasino.
Storia dei mercenari. Da Senofonte all'Iraq
Anthony Mockler
Libro: Libro in brossura
editore: Odoya
anno edizione: 2012
pagine: 320
Associata fin dai tempi antichi alla pratica della guerra, quella del mercenario è forse "la seconda professione più antica al mondo". Un mercenario è un soldato di fortuna che combatte per una causa straniera, alla quale la sua lealtà è condizionata, in massima parte, dalla somma di denaro riservatagli. La sua storia è la storia stessa della guerra. Anthony Mockler ne ripercorre l'evoluzione dai tempi di Senofonte all'Iraq, passando per l'Impero Romano e il Medioevo feudale, con la nascita delle Libere Compagnie, fino ad arrivare ai condottieri del Rinascimento e alle ultime guardie svizzere cadute per la difesa delle Tuileries. Nel XX secolo, con la nascita delle legioni straniere, l'impiego dei mercenari fu complementare ma pressoché continuo. I conflitti di decolonizzazione in Africa, e in particolare in Congo, ne videro poi la recrudescenza. Ma cosa si deve pensare di questi uomini che guadagnano per dare maggiore potenza di fuoco alle guerre di tutto il mondo? L'opinione pubblica li identifica come gli ultimi alfieri del colonialismo. Scrittori e produttori cinematografici li usano abbondantemente, quasi si trattasse dei soli Don Chisciotte superstiti. Mockler esprime un giudizio più equilibrato: fintanto che la guerra non sarà abolita, i mercenari continueranno a esistere. Nel XXI secolo, con la proliferazione delle società militari private, i mercenari hanno conosciuto infatti una nuova mutazione. Introduzione e postfazione di Marco Guidi.
Storia dei sommergibili. La guerra subacquea dalle origini all'era atomica
Arthur R. Hezlet
Libro: Copertina morbida
editore: Odoya
anno edizione: 2012
pagine: 432
Il testo di riferimento del viceammiraglio Hezlet la storia dell'attività dei sommergibili nella Prima e nella Seconda guerra mondiale, occupandosi di politica navale e di strategia, illustrando con quali finalità furono e sono costruiti sommergibili e analizzando i loro problemi, i loro successi e insuccessi e le loro possibilità. Tramite la narrazione delle azioni belliche nei teatri marittimi dell'Atlantico, del Mediterraneo e del Pacifico ci avviciniamo alla vicenda di centinaia di uomini che hanno vissuto anni della loro vita nella pancia di una balena d'acciaio, vivendo spesso in situazioni caotiche, in un non-luogo dove ogni spazio è ridotto ai minimi termini. Dai giovani eroi degli U-Boote, capitani coraggiosi poco più che ventenni, ai grandi ammiragli sovietici al comando di potenti e vetuste macchine atomiche. Lo spettacolare progresso tecnico subentrato dopo la fine della Seconda guerra mondiale ha aperto una nuova fase nella storia della guerra subacquea. Il sommergibile di un tempo, trasformato in sottomarino dotato di autonomia e velocità, capace di immergersi a profondità impensate, armato con missili a testata nucleare, si è fatto elemento fondamentale della guerra globale. Arricchisce e aggiorna il volume un saggio di Mirko Molteni sul ruolo del sottomarino nella Guerra Fredda e sui più gravi incidenti che hanno avuto come protagonisti, negli ultimi cinquant'anni, sottomarini nucleari della stregua del Kursk.
Storia del mare
John Mack
Libro: Libro in brossura
editore: Odoya
anno edizione: 2012
pagine: 302
Una ricerca completa sui modi in cui le società, spinte da innata curiosità, hanno interagito con il mare, la vasta distesa che ha allo stesso tempo unito e diviso gli uomini. Gran parte della popolazione mondiale abita sulla costa o nei suoi pressi, vivendo e affrontando il mare nelle maniere più disparate. "Storia del mare" esplora le diversità insite nei mari stessi, le tecnologie marittime, e in particolar modo la pratica della navigazione, nonché le varie culture che hanno dato vita a una società del mare. La separazione fra mare e terra si individua nelle trasformazioni comportamentali di un marinaio quando torna a terra e nello status intermedio dei luoghi nei quali i due regni si fondono e contrappongono, come le spiagge e i porti, dove le navi sono dispiegate anche in contesti simbolici. John Mack osserva il mare attraverso la lente della cultura, componendo uno studio sulle influenze artistiche e mitologiche, con riferimenti che vanno dai "soliti noti" (Shakespeare, Melville, Conrad, Turner) a scrittori "insospettabili" come Victor Hugo, Brace Chatwin e Samuel Johnson. La sua carrellata di immagini spazia così dalla letteratura alle arti visive, dalle stampe di Hokusai alle opere di Jonathan Raban. Gettando un'ampia rete, "Storia del mare" attinge ad aneddoti, archeologia marittima, antropologia, storia dell'arte, biografia e letteratura per fornire un resoconto innovativo delle acque che ci circondano.
Patagonia. Paesaggio dell'immaginario
Chris Moss
Libro: Libro in brossura
editore: Odoya
anno edizione: 2012
pagine: 288
La Patagonia è il paesaggio definitivo della mente. Un luogo non-luogo. Come la Siberia e il Sahara, è divenuta metafora del nulla e dell'estremo. Le sue frontiere si estendono oltre i confini di Argentina e Cile per racchiudere un'idea evocativa del luogo. Situata nella punta meridionale del Nuovo Mondo, questa regione di steppe e venti impetuosi era popolata da tribù di cacciatori nomadi quando Ferdinando Magellano vi approdò nel 1520. Questo momento segnò l'inizio di un'era di avventure e di esplorazioni. Insieme a marinai provenienti dall'Europa e dall'America, sir Francis Drake e John Byron ne perlustrarono baie e insenature, fiordi e canali. Quando nel XIX secolo la terra fu libera, un folle francese si autoproclamò re di Araucania e Patagonia. Un gruppo di famiglie provenienti dal Galles salpò da Liverpool per fondare una Nuova Gerusalemme nel deserto. I leggendari Butch Cassidy e Sundance Kid, in fuga dagli Stati Uniti, vi si rifugiarono per gestire un ranch nei pressi delle Ande. Tutti loro, così come in seguito tanti scrittori di viaggio - Bruce Chatwin fra tutti -, hanno lasciato romanzi e resoconti, memorie e diari che evocano il potente fascino di questa terra sull'immaginazione. Dalle pianure deserte ai mari in tempesta, dai giganteschi fossili di dinosauri alle sculture nel ghiaccio, il paesaggio della Patagonia ha ispirato e ammaliato nel suo incantesimo selvaggio generazioni di viaggiatori e artisti.
L'aviazione italiana 1940-1945. Azioni belliche e scelte operative
Mirko Molteni
Libro: Libro rilegato
editore: Odoya
anno edizione: 2012
pagine: 432
Per lunghi e sanguinosi anni, aerei ed equipaggi italiani hanno affrontato nemici troppo potenti, sostenendo uno sforzo disumano grazie a un coraggio e a un senso del dovere che paiono oggi incredibili: uniche risorse capaci di sopperire all'arretratezza dell'Italia al confronto con colossi come Impero Britannico, Stati Uniti e Unione Sovietica. Gli aviatori italiani fecero miracoli con vecchi biplani Fiat contro gli Hurricane della RAF, si lanciarono con improvvisati ma efficaci aerosiluranti Siai-Marchetti contro massicce navi da guerra. E a un passo dal crollo finale, seppero affrontare con sparuti caccia Macchi e Reggiane le possenti Fortezze Volanti americane che demolivano le città del Belpaese. Dopo il maldestro armistizio dell'8 settembre 1943, un nuovo dramma: la divisione dell'aviazione sui due versanti della penisola. La Regia al Sud, a fianco degli anglo-americani, e al Nord l'effimera Aeronautica Repubblicana, a seguire le sorti ormai segnate di Mussolini. Commilitoni divisi da una diversa valutazione degli eventi, ma tutti accomunati da un sincero amore per il proprio Paese. Durante la Seconda guerra mondiale l'Italia potè costruire poco più di 10.000 aerei, una piccola flotta rispetto ai 100.000 degli alleati tedeschi, ai 120.000 britannici e ai ben 280.000 americani. Pochi furono quelli di tipo moderno, arrivati al fronte troppo tardi per sperare di mutare le sorti. Prefazione Gregory Alegi.

