Neri Pozza: I colibrì
Il fuggitivo. Sulle tracce di un prigioniero di guerra fra l'India di ieri e di oggi
Carlo Pizzati
Libro: Libro in brossura
editore: Neri Pozza
anno edizione: 2025
pagine: 320
Nel dicembre 1940, un giovane ufficiale degli Alpini, Ottone Menato, viene catturato in Egitto durante la sanguinosa battaglia di Nibeiwa. La sua incredibile odissea inizia con una fuga attraverso il deserto del Sinai al fianco di beduini. Dopo l’arresto nello Yemen, viene trasferito nei campi di prigionia britannici in India. Ma Ottone non si rassegna: evade dai reticolati di Bangalore con tre commilitoni. Braccato nella giungla infestata da pantere, serpenti e altri animali feroci, è aiutato da pastori e contadini indiani. Riacciuffato, questa volta viene internato nel campo di Yol, alle pendici dell’Himalaya, dove pianifica subito l’ennesima evasione e dove scopre un microcosmo inaspettato: teatri con attori che recitano in abiti femminili, cinema sotto le stelle, dibattiti culturali e una comunità che, dopo l’8 settembre 1943, si spacca tra antifascisti, con più possibilità di movimento, e la cosiddetta Repubblica fascista dell’Himalaya, i non-collaboranti rinchiusi nel campo 25. Ottant’anni dopo, Carlo Pizzati, discendente di Ottone e scrittore che vive in India da quindici anni, si mette sulle tracce del prozio seguendo un romanzo dello stesso Ottone sulla sua ricerca di libertà. Tra Mumbai, Bangalore e Dharamsala, tra archivi segreti e ricostruzioni dei piani dell’intelligence britannica per “rieducare” i prigionieri italiani, emerge un dialogo intimo con il passato che intreccia l’India di oggi, proiettata verso un futuro sempre più potente, con quella degli anni Quaranta, in bilico tra colonialismo e indipendenza.
Nel nome di Allah. Origine e storia dell'islamismo radicale
Boualem Sansal
Libro: Libro in brossura
editore: Neri Pozza
anno edizione: 2025
pagine: 144
Questo libro tratta dell’ascesa dell’islamismo nel mondo arabo. Non è, però, un trattato accademico né un’inchiesta giornalistica, ma una ricostruzione narrativa basata sulla testimonianza di uno scrittore il cui paese, l’Algeria, già dai primi anni Sessanta si è dovuto misurare con tale fenomeno. L’Algeria era allora «la Mecca dei rivoluzionari», un paese socialista, profondamente laico, guardato con ammirazione in tutto il mondo progressista. Algeri era una città dove accorrevano Che Guevara, Castro, Mandela, il generale Giap e altri celebrati protagonisti delle guerre di liberazione dell’epoca. Agli occhi della società algerina i primi predicatori islamisti apparivano perciò come individui bizzarri dall’abbigliamento e dal vocabolario così stravaganti da suscitare simpatia. Anni dopo quella stessa società avrebbe scoperto, dapprima con stupore e poi con impotenza, che quell’islamismo così insignificante si era talmente diffuso in tutto il paese che mobilitava folle immense, organizzava milizie capaci di imporre l’ordine islamista nelle strade, sviluppava un’economia cosiddetta islamica, si accaparrava in modo massiccio le attività caritatevoli, si infiltrava nelle rivolte popolari, sfidava ogni giorno lo Stato e infine si installava in Occidente e attaccava la democrazia utilizzando la democrazia stessa con abilità e astuzia. Nel nome di Allah è un’agile storia delle varie correnti, scuole e movimenti dell’islamismo, e del suo rapporto con la cultura araba, che getta luce su un fenomeno che, benché abbia offuscato l’immagine dell’Islam trasformandosi in un fascismo assassino che obbedisce solo alla volontà di potenza, continua a piantare radici nel mondo musulmano.
Green. Da Celentano a Greta. Storia avventurosa degli ecologisti
Mauro Suttora
Libro: Libro in brossura
editore: Neri Pozza
anno edizione: 2025
pagine: 256
Nel gennaio 1966 Adriano Celentano canta a Sanremo la prima canzone ecologista d’Italia: Il ragazzo della via Gluck. Sei mesi dopo, Fulco Pratesi fonda la sezione italiana del Wwf. Queste date possono essere considerate l’inizio del movimento verde italiano, anche se già dal 1955 Italia Nostra si batte per un’urbanistica rispettosa dell’ambiente. Negli anni Settanta viene pubblicato il rapporto I limiti dello sviluppo del Club di Roma, che denuncia lo sfruttamento delle risorse limitate della Terra. I primi partiti verdi europei approdano nei parlamenti, in Italia nell’87. Il disastro di Černobyl’ ha dato vigore alle lotte antinucleari, che sfociano in Italia nel referendum contro l’energia atomica. Da allora gli ecologisti, in politica, ottengono risultati altalenanti. Mentre in Francia e Germania toccano punte del 20% dei voti, in Italia si fermano al 6% nel 1989. Dopo la conferenza del 1992 a Rio de Janeiro la lotta contro l’inquinamento si amplia: prende di mira tutte le emissioni di CO 2, accusate di provocare riscaldamento globale e cambiamento climatico. La keniota Wangari Maathai, prima ministra ambientalista in Africa, nel 2004 vince il Nobel per la Pace. Che tre anni dopo va all’ex vicepresidente Usa Al Gore, anch’egli ecologista. Nel 2018 esplode il fenomeno Greta Thunberg e nuove generazioni si danno all’attivismo, con azioni dirette nonviolente ma anche vandalismi che originano polemiche. Il Green Deal in Europa e nel mondo gli accordi di Kyoto e Parigi dettano legge: i governi impongono la transizione energetica, causando grossi problemi a settori dell’economia e la defezione di Stati negazionisti, come gli Stati Uniti di Donald Trump.
L'amore che non osa dire il suo nome. James Pratt e John Smith: una storia di pregiudizio e morte
Chris Bryant
Libro: Libro in brossura
editore: Neri Pozza
anno edizione: 2025
pagine: 368
L’ultima, drammatica vicenda di condanna a morte per sodomia nella “civilissima” Inghilterra del 1835. James Pratt e John Smith vennero sorpresi in atteggiamento intimo in un locale dove si erano appartati. Spiati da una fessura che si apriva sul tetto, vennero denunciati, arrestati e a lungo detenuti prima di essere processati e condannati alla pena capitale. Nonostante le molte proteste e le prese di posizione a favore di un gesto di clemenza, i due furono impiccati per «reato contro la natura». Il processo fu una farsa, senza alcun rispetto per la loro sfera privata, senza un avvocato difensore. La vicenda riassume in modo drammatico le contraddizioni dell’Inghilterra di metà Ottocento, perché la loro esecuzione ebbe luogo proprio mentre la società britannica andava incontro a grandi cambiamenti. Sono anni di svolta nella vita sociale del Regno Unito: il governo pose fine alla schiavitù, bonificò i quartieri malfamati delle grandi città, regolò il lavoro minorile, aprì alle associazioni operaie, riconobbe il matrimonio civile e riformò il Codice penale, derubricando quasi duecento reati considerati capitali. Si aprì addirittura un dibattito sulla liceità della pena di morte e vi furono centinaia di condannati graziati. Con Pratt e Smith, tuttavia, la giustizia e l’opinione pubblica rimasero inflessibili: il boia tornò in attività dopo due anni e il loro trasferimento al patibolo venne accompagnato da urla e gesti di scherno. Attraverso una accurata ricerca d’archivio, Bryant offre un appassionante quadro della vita degli ultimi due giustiziati per sodomia, che diviene anche l’occasione per riflettere sul difficile percorso dei diritti civili. "Ecco il motivo per il quale ho scritto questo libro: per ricordare come non sia affatto scontato che le libertà di cui oggi godiamo siano irreversibili. Ricostruendo il mondo nel quale James Pratt e John Smith vissero, spero di restituire loro la vita, ma soprattutto di denunciare l’ingiustizia che hanno subito".
Il corpo di Mussolini. Odissea di un cadavere
Ugo Savoia
Libro: Libro in brossura
editore: Neri Pozza
anno edizione: 2025
pagine: 304
A fine aprile 1945, dopo i fatti di piazzale Loreto, il corpo dell’ex duce del fascismo viene inumato in un campo anonimo del cimitero di Musocco, a Milano. Esattamente un anno dopo, tre giovani nostalgici lo riesumano e di fatto lo rapiscono: chiedono che lo Stato italiano tributi a Mussolini gli onori che, secondo loro, si merita. La notizia piomba nelle redazioni dei giornali italiani e stranieri come una bomba e la stampa sembra fare a gara a chi la spara più grossa. Il cadavere viene segnalato contemporaneamente in vari luoghi del Paese. C’è chi dà per certo che sia stato prelevato per ordine di Churchill e c’è addirittura chi giura di averlo visto vivo aggirarsi per le italiche contrade. In realtà, da quel momento quei resti mortali vagano tra un convento e l’altro della Lombardia, senza che si sappia dove sono nascosti. Il governo della neonata Repubblica, guidato da Alcide De Gasperi, vuole evitare che il luogo della sepoltura si trasformi in una sorta di tempio di fanatica venerazione. I tre protagonisti del trafugamento, guidati da Domenico Leccisi, trovano l’appoggio di padre Enrico Zucca, superiore del convento dei frati cappuccini di piazza Sant’Angelo, e di padre Alberto Parini, fratello dell’ex podestà di Milano. E mentre il ministro dell’Interno Romita muove anche i servizi segreti per scoprire dove si trova la salma, quel che resta del corpo viaggia ancora, in un’odissea degna di un romanzo, che troverà il suo epilogo oltre dieci anni dopo, nel 1957, nella tomba di famiglia a Predappio.
Nero. Storie mai raccontate dal continente della diaspora
Amat Levin
Libro: Libro in brossura
editore: Neri Pozza
anno edizione: 2025
pagine: 688
Secoli di colonialismo l’hanno resa irrilevante, studiosi superficiali ne hanno negato l’antichità, pregiudizi razzisti decretato l’inesistenza: la storia africana ha sempre avuto, per usare un eufemismo, scarsissimi sostenitori. Fino alla metà XX secolo non è stato fatto alcun tentativo di studiarla: si preferiva considerare l’Africa un insieme eterogeneo di stili di vita barbari che l’Occidente si era lasciato alle spalle, uno “spazio vuoto” che aveva acquistato vita solo con l’arrivo dell’uomo bianco. Quando finalmente si cominciò a frequentarla, gli storici si concentrarono solo sul periodo coloniale, per mancanza di fonti autoctone o per l’impossibilità di unificare in un quadro esaustivo elementi tanto diversi tra loro, polverizzati in una massiccia migrazione, violenta e forzata, una diaspora immensa. Ma qualcosa accomuna tutti quegli elementi: appartengono a popolazioni dalla pelle nera e sono stati sistematicamente ignorati. È proprio ai neri, in Africa o lontano dal continente, che Amat Levin dedica dunque questo libro: a coloro le cui storie, vicende e identità brillano per l’assenza dalla storiografia ufficiale. Dall’impero dimenticato di Aksum, grande potenza dell’antichità, al regno di Mapungubwe, il più antico dell’Africa meridionale; da Yasuke, samurai nero nel Giappone del XVI secolo, ad Anton Wilhelm Amo, primo africano in un’università europea; dalla principessa Yennenga, guerriera Mossi che combatté per il diritto di sposarsi, a “Sister” Rosetta Tharpe, afroamericana dell’Arkansas, madrina del rock’n’roll. Politica, geografia, religione, tradizione si intrecciano in questo mosaico di piccole e grandi storie che fanno di Nero uno strumento prezioso per immaginare l’Africa di domani.
Incursori del re. La vera storia della X MAS
Alfio Caruso
Libro: Libro in brossura
editore: Neri Pozza
anno edizione: 2025
pagine: 304
C’è un prima e c’è un dopo, nella storia della X flottiglia Mas della Regia Marina Italiana, e lo spartiacque è l’8 settembre 1943, quando il comandante Junio Valerio Borghese raduna i suoi incursori e annuncia di volersi schierare al fianco della Repubblica sociale e dei nazisti. Lo seguiranno in pochi, macchiando però per sempre quella che era stata fino ad allora una gloriosa storia militare, una storia di lealtà e coraggio, di patriottismo, disciplina ed eroismo. Prima di tutto questo, a cavalcioni dei celebri «maiali», e a differenza di tanti ammiragli, che nonostante le corazzate di cui disponevano non sfidarono mai gli inglesi in battaglia, gli uomini della X Mas assaltarono per tre anni le due principali roccheforti nemiche nel Mediterraneo, Gibilterra e Alessandria, e s’immolarono a Malta proprio per supplire alle deficienze della Marina. Le piccole storie private di ciascuno di loro svelano che ne avrebbero fatto volentieri a meno. Lontani da ogni ideologia (i fascisti erano una minuscola minoranza), intrisi di sincero patriottismo risorgimentale, si batterono in una guerra che sapevano già di perdere. Trentun medaglie d’oro raccontano il loro comportamento meglio di tante parole. Paradossalmente furono gli inglesi i cantori delle imprese della X flottiglia Mas. Lionel Crabb, leggendario agente dell’MI6, numero uno dei sub britannici e responsabile della squadra anti-incursori di Gibilterra, onorava i caduti italiani lanciando in mare corone di fiori, e dopo l’armistizio dell’8 settembre ’43, andò a cercare i vecchi nemici per arruolarli nella guerra contro i nazifascisti. Da de la Penne a Straulino, da Birindelli a Forza, l’ultimo comandante della X, in tanti accorsero all’appello della nuova Italia, e stavolta a saltare per aria furono i navigli tedeschi a Genova, a La Spezia, a Imperia. Il modo migliore di ripristinare il prestigio di un reparto infangato da Borghese e dai suoi marò.
L'ordine generato. Una nuova interpretazione dei concetti di energia e tempo
Claudio Borghi
Libro: Libro in brossura
editore: Neri Pozza
anno edizione: 2025
pagine: 256
Le rivoluzioni apportate nel secolo scorso dalla relatività e dalla meccanica quantistica (Loop Quantum Gravity, Quantum Information) impediscono oggi a due discipline come filosofia e fisica di pensarsi separate e distanti: se la prima dovrà recuperare la sua anima meta-fisica, come afferma Massimo Cacciari nella prefazione a questo volume, la seconda avrà invece il compito di accettare i propri caratteri paradossali, a volte controintuitivi. Si tratta, in ultima istanza, di due forme complementari per affrontare lo stesso dilemma, quello dei fondamenti della realtà. L’ordine generato, partendo dalla focalizzazione del problema dell’energia e, parallelamente, da una riflessione sulla natura del tempo, costituisce quindi un’indagine di ampio respiro sulle teorie fisiche e cosmologiche che alimenta il dialogo fra le due discipline. La materia trattata spazia da Newton a Maxwell e Einstein, da Planck a Bohr e Heisenberg, da Schrödinger a Bell e Bohm, da Dirac a Majorana e Feynman, da Rovelli a Barbour e Verlinde, con frequenti aperture sulla riflessione filosofica contemporanea, con particolare attenzione a Heidegger, Severino e Cacciari, mantenendo anche vivo il confronto con i maestri del passato, da Eraclito a Spinoza. Leggere questo volume significa quindi passare in rassegna quanto è stato ed è tutt’oggi pensato in materia, ma anche imbattersi in una visione teorica inedita, incentrata su un’interpretazione dell’energia e del tempo come grandezze interconnesse, probabilmente coincidenti, intorno alle quali si sviluppa una trama speculativa da cui potrebbe scaturire un ripensamento radicale dei fondamenti del pensiero filosofico e scientifico.
Riscrivere la vita. L'RNA e la ricerca dei segreti dell'esistenza
Thomas R. Cech
Libro: Libro in brossura
editore: Neri Pozza
anno edizione: 2025
pagine: 336
L’era dell’RNA è cominciata. Se per oltre mezzo secolo è stato il DNA a monopolizzare, con la sua doppia elica, i pensieri e le azioni di esperti e ricercatori, ora è l’RNA a prendersi la scena: non potrà più essere considerato un semplice corista biochimico che si sgola all’ombra della grande diva, ma il vero protagonista dello spettacolo della vita. Non più soltanto messaggero, ma catalizzatore di reazioni chimiche che non necessitano di altri enzimi o proteine. Gli studi condotti negli ultimi decenni hanno infatti dimostrato che l’RNA possiede ruoli e capacità molteplici: è in grado di immagazzinare informazioni, come il più celebre acido nucleico, ma può anche agire come enzima, tagliando e cucendo altre molecole di RNA o assemblando aminoacidi; può ritardare l’invecchiamento e addirittura guidare il sistema di editing genetico riscrivendo, di fatto, il codice dell’esistenza. Potrebbe perfino, nella sua veste di costruttore di proteine, fornire una risposta al più grande enigma scientifico di sempre: come ha avuto inizio la vita sulla Terra. È una rivoluzione silenziosa, quella che lo riguarda, ma che dal 2000 a oggi ha fruttato agli scienziati 11 Premi Nobel, oltre a spingere sempre più in là la ricerca farmacologica, con la sperimentazione e la produzione di centinaia di farmaci come il vaccino contro il Covid-19, che ha cambiato il corso della pandemia. In questa avventura del pensiero a guidarci è Thomas R. Cech, Premio Nobel per la Chimica proprio per le sue ricerche sulla sintesi dell’RNA, che con Riscrivere la vita ci consegna un libro fondamentale per comprendere il presente, ma soprattutto il futuro, della biologia, della medicina, dell’umanità. Questo libro si offre come una guida per comprendere in che modo l’RNA sia diventato virale – letteralmente e metaforicamente –, come si sia trasformato da tema misterioso, d’interesse quasi esclusivo dei biochimici, ad argomento di larga diffusione, capace di plasmare il futuro della scienza e della medicina.
Ottanta. Dieci anni che sconvolsero il mondo
Diego Gabutti
Libro: Libro in brossura
editore: Neri Pozza
anno edizione: 2025
pagine: 352
Dopo quasi tre decenni di crescita – dal secondo dopoguerra alla crisi petrolifera – cambia tutto. Fino a un momento prima c’era piena occupazione, l’industria prosperava, l’ascensore sociale funzionava, si andava presto in pensione, sanità gratuita per tutti. Erano gli anni del rock’n’roll e della Sex Revolution, della tivù, di Woodstock, dell’impegno politico, della decolonizzazione. Poi arrivano gli Ottanta, l’età del brusco risveglio. Nel 1980 l’Urss invade l’Afghanistan, che non è soltanto il suo Vietnam: dell’impero sovietico non resteranno, a fine decade, che rovine. Sale, con la rivoluzione khomeinista in Iran, la stella dell’islamismo radicale. L’Occidente è in balìa della «Reaganomics»: il liberismo osé della Scuola di Chicago. Nel biennio 1980-1981 ci sono due attentati particolarmente significativi: al papa polacco, nemico di Mosca, e a John Lennon, simbolo dei Sixties e delle controculture. Sono gli anni in cui si registrano i primi segnali dell’Aids. In Italia c’è la marcia dei 40mila: il sindacato e il movimento operaio, da protagonisti, si fanno marginali. Nasce Mediaset, il futuro impero mediatico di Berlusconi, che pochi anni più tardi entrerà in politica diventando il prototipo d’ogni populismo a venire. Nascono Internet, i pc, i primissimi cellulari. Sono anche gli anni della P2, delle guerre di mafia e di monsignor Marcinkus. Craxi si gioca la carriera a Sigonella. Un colpo di spugna dopo l’altro, gli anni della ricostruzione vengono cancellati: il boom economico sprofonda negli abissi del debito pubblico; dei movimenti giovanili e della cultura pop restano solo le parodie; gli eterni adolescenti forever young dei decenni precedenti invecchiano diventando bisbetici e rancorosi. È, insomma, la culla di ciò che stiamo vivendo oggi.
Il serenissimo bastardo. Il figlio del doge che volle farsi re
Pieralvise Zorzi
Libro: Libro in brossura
editore: Neri Pozza
anno edizione: 2025
pagine: 208
Nel secolo più splendido ma anche più tormentato per la Repubblica di Venezia, appare sulla scena un personaggio degno di un romanzo d’avventura. È Alvise, il più ambizioso e spregiudicato dei quattro figli naturali del grande doge Andrea Gritti. Vive a Costantinopoli, dove accumula enormi ricchezze conquistando la fiducia del gran visir Ibrahim e del sultano Solimano il Magnifico, fino a diventare il numero tre alla corte turca. In questa posizione gioca il ruolo di agente del Consiglio dei Dieci nell’alleanza segreta tra Venezia e la Sublime Porta contro Carlo V, in una pericolosa partita tra la Serenissima, l’Impero ottomano e il Sacro Romano Impero. In un eccesso di onnipotenza mira al trono di Ungheria, finendo però barbaramente trucidato a un passo dalla meta. Personaggio fondamentale nello scenario politico della prima metà del Cinquecento, Alvise Gritti fu amato da pochi, temuto da molti, odiato dagli Asburgo, quasi dimenticato al giorno d’oggi. Questo libro fa riemergere tra luci e ombre la sua appassionante quanto breve vita e gli intrighi orditi dalle potenze rinascimentali: una narrazione avvincente e accuratamente documentata.
Fairy legends. Racconti di fate e tradizioni irlandesi
Thomas Crofton Croker
Libro: Libro in brossura
editore: Neri Pozza
anno edizione: 2024
pagine: 720
Irlanda! Terra di ribelli e sognatori, di intricati misteri e conflitti sanguinosi, di creature fantastiche e temibili che aleggiano su ogni sorgente, vallata, altura. Un’isola dalla natura impetuosa, il cui carattere modella quello della sua gente, ancora oggi intimamente legata ai suoi antichi costumi. Per questo, il volume che avete tra le mani non è solo il riflesso dell’anima di un popolo, ma anche una mappa dell’identità irlandese, il tassello mancante nella storia della letteratura europea. Pubblicata nel 1825, e tradotta subito in tedesco dai fratelli Grimm, Fairy Legends è la prima raccolta organica di leggende della tradizione orale irlandese, curata da T. Crofton Croker, geniale pioniere e protagonista ingiustamente dimenticato del Romanticismo. Fu Croker infatti a inventare un vero e proprio metodo per sistematizzare queste storie, tramandate prima di lui solo dai narratori della nobile tradizione celtica dello seanchaí. Così le creature magiche dell’isola verde escono dalla pagina e diventano immortali: fate, gnomi, elfi e banshee sono i protagonisti indiscussi della narrazione, nonché, forse, i primi veri abitanti di quel luogo incantato. In questa edizione completa a cura di Francesca Diano, corredata da un esemplare apparato critico e arricchita da uno scritto dei Grimm inedito in Italia, Fairy Legends riunisce per la prima volta le tre parti dell’opera a cui Croker ha dedicato la vita, avverando il suo sogno di un unico testo fondativo. A duecento anni dalla prima edizione, l’omaggio a una terra amata, l’antologia esaustiva che ha saputo dare forma compiuta e longevità alle voci d’Irlanda.