Mondadori: Oscar saggi
Roma Caput Vini. La sorprendente scoperta che cambia il mondo del vino
Giovanni Negri, Elisabetta Petrini
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2019
pagine: 204
Grazie alle analisi del DNA la ricerca è entrata in una nuova era. Vale per ogni specie vivente, vale per i vini e per i vitigni: dalle origini ai nostri giorni, è finalmente possibile conoscerne la storia più profonda. Un gruppo di autorevoli esperti ha recentemente scoperto che ben 78 vitigni coltivati oggi in Europa hanno un antico genitore comune: il vitigno affidato da un imperatore romano alle sue legioni. Se guardate un film di guerra ambientato nell'antica Roma e osservate bene i centurioni, scoprirete che immancabilmente nella mano destra stringono un bastone, chiamato vitis, che non è altro che un ramo di vite. Seguendo alla lettera il monito di Orazio - "nessun albero prima della sacra vite tu pianterai, o Varo" - Roma stabilisce, a un certo punto della sua storia, che la figura chiave dell'esercito avrebbe impugnato un tralcio di vite. Perché gli antichi romani davano così importanza a questa pianta? E come mai in Italia, in Gallia, in Britannia, in Iberia e ovunque in Europa cominciarono a piantare viti, anziché frumento, orzo o alberi da frutta? Come ha fatto una città enologicamente incolta a diventare la capitale mondiale del vino? Nei primi secoli dell'antica Roma il vino è una bevanda per ricchi patrizi. A partire dalla seconda metà del II secolo a.C, quando si diffonde il pane, anche il vino "esplode", diventando nutrimento e piacere di massa. Nascono produttori, speculatori, grossisti e dettaglianti che accumulano capitali e fondano compagnie commerciali.
L'arte nel cesso. Da Duchamp a Cattelan, ascesa e declino dell'arte contemporanea
Francesco Bonami
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2018
pagine: 135
Con l'autoironia che lo contraddistingue, Francesco Bonami, uno dei più brillanti critici d'arte internazionali, riprende il discorso avviato dieci anni fa in “Lo potevo fare anch'io” e ammette che, in fondo, tante opere alla cui vista restiamo sgomenti forse avremmo potute farle pure noi, e comunque, anche se le ha fatte qualcun altro prima, questo non significa affatto che si tratti di arte. Per concludere, provocatoriamente ma non del tutto, che l'arte contemporanea - che ha avuto inizio nel 1917 con l'orinale capovolto (Fontana) di Marcel Duchamp - oggi, a un secolo esatto, è giunta alla sua fine, e deve lasciare il posto a una nuova fase. E con che cosa si è conclusa? Con America, il cesso d'oro 18 carati di Maurizio Cattelan esposto nell'autunno 2016 al Guggenheim di New York, dove lo si può non solo ammirare ma persino usare. In questi cento anni, ci dice Bonami, abbiamo visto davvero di tutto, dagli artisti che sulla scia di Duchamp espongono un oggetto, a chi propone un concetto (come Una e tre sedie di Joseph Kosuth), a chi mostra un progetto, ovvero parole, disegni, grafici che vengono presentati come opere d'arte ma al momento sono semplici ipotesi in attesa di essere realizzate (come accade per esempio con Christo, ma non con Peter Fend, che in genere espone solo fantasiose e irrealizzabili ipotesi sul mondo, come cambiare i confini di certe nazioni o deviare il corso del Danubio). Tutti accomunati dall'intento di sorprendere. Attraverso una serie di racconti e riflessioni, l'autore ci mostra perché ora all'arte non bastano più solo idee che si rincorrono con l'obiettivo di essere una più rivoluzionaria dell'altra. E perché, provocazione dopo provocazione, la contemporaneità ha esaurito il suo potere di stupire. E conclude che, per tornare a essere utile, l'arte deve ritrovare la capacità d'inventare e narrare storie, recuperando quell'essenziale cocktail di ingenuità e genialità che è alla base della creatività umana. Un po' come fa Charles Ray, in polemica con l'astrazione del Novecento, con il suo bambino che gioca con una macchinina. «Il bambino di Ray non è semplice, ma è accessibile» scrive Bonami. «Qualsiasi persona di qualsiasi parte del mondo comprende quel gesto. L'oggetto, quale che sia nella mano del bimbo, diventa un universo di pensieri, l'inizio di una storia, di un viaggio che il bambino farà stando fermo quasi sdraiato per terra, praticamente senza muoversi. Ecco il destino dell'arte. Farci entrare in una storia, farci iniziare un viaggio senza doversi mai spostare.»
Cina
Henry Kissinger
Libro
editore: Mondadori
anno edizione: 2018
pagine: 520
Nel luglio 1971, Henry Kissinger, consigliere per la Sicurezza nazionale del presidente americano Nixon, compì la sua prima missione diplomatica a Pechino. Da allora Kissinger è tornato spesso nel paese asiatico, approfondendo sempre più la conoscenza della civiltà e del popolo cinese, imparando ad apprezzarne le doti etiche, la finezza intellettuale, il senso della famiglia e la cultura. E in questo libro, basato in gran parte sulle conversazioni dirette con i leader di Pechino, spiega come i cinesi ragionino su concetti come la pace, la guerra, l'assetto internazionale, confrontando il loro approccio con quello degli occidentali.
Non dimenticatemi. Le lettere dal gulag del grande matematico, filosofo e sacerdote russo
Pavel Aleksandrovic Florenskij
Libro
editore: Mondadori
anno edizione: 2018
pagine: 406
Rinchiuso per anni nel gulag delle isole Solovki, uno dei più terribili luoghi di repressione della dittatura staliniana, Pavel Florenskij aveva un unico contatto con il mondo esterno, la corrispondenza con moglie e figli. Nonostante le lettere venissero sottoposte a rigorosa censura, l'epistolario di padre Florenskij rappresenta un documento di particolare eccezionalità per il rilievo esistenziale e teoretico: biografia e pensiero, metafisica ed esistenza, ragione e passione si congiungono intimamente nell'esperienza tragica di un testimone tra i più autentici e radicali del nostro tempo.
Non sono scarabocchi
Evi Crotti, Alberto Magni
Libro
editore: Mondadori
anno edizione: 2018
pagine: 264
Per i bambini il disegno è un modo spontaneo di esprimere se stessi: i segni lasciati dalla matita sul foglio mostrano aspetti della personalità dei piccoli che non traspaiono dai gesti e dalle parole, illuminandone così i significati profondi. Per questo saper "leggere" i loro disegni, fin dagli scarabocchi dei primissimi anni di vita, permette di capire più a fondo le loro esigenze e le loro paure. In questo volume due esperti del settore ci insegnano cosa osservare e come interpretare i disegni infantili: attraverso l'analisi di moltissimi esempi offrono a insegnanti, genitori, pediatri e psicologi uno strumento per comprendere i più piccoli e soprattutto aiutarli a superare gli ostacoli che incontrano nel loro processo di crescita.
La straordinaria storia dell'uomo. Indizio per indizio un'investigazione sulle nostre origini
Piero Angela, Alberto Angela
Libro
editore: Mondadori
anno edizione: 2018
Il coraggio di essere idiota. La felicità secondo Dostoevskij
Igor Sibaldi
Libro
editore: Mondadori
anno edizione: 2018
pagine: 192
I grandi autori sono, da sempre, esperti della felicità: ogni romanzo memorabile racconta di qualcuno che prova a essere felice e che perciò comincia a vivere una storia straordinaria. Per i cercatori di felicità le convenzioni sociali, i doveri morali, le ambizioni di cui tanti si accontentano si trasformano in limiti da superare: il mondo intero diventa troppo stretto. Così è per il protagonista de L'idiota di Dostoevskij: un giovane principe che a tutti appare ingenuo, ma che in realtà vuole soltanto insegnare a non opporsi ai propri desideri più luminosi. Nulla è più rivoluzionario della felicità, secondo Dostoevskij. E nulla è più tenace della paura di conquistarla. Di questa paura, Dostoevskij indaga le cause più profonde e i modi per vincerla, scoprendo una nuova ottica secondo cui intendere l'evoluzione dell'umanità. Igor Sibaldi narra come avvenne questa ricerca, fin dove giunse e cosa occorre per proseguirla oggi.
Il presente non basta. La lezione del latino
Ivano Dionigi
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2017
pagine: 112
Come mai in un'epoca caratterizzata dalla proliferazione dei mezzi di comunicazione, la reciproca comprensione è più difficile? Come mai ci ostiniamo a credere che il presente si riduca alla novità e che la novità si identifichi con la verità? Come mai le parole di Lucrezio sull'universo, di Cicerone sulla politica, di Seneca sull'uomo colpiscono la mente e curano l'anima più e meglio dei trattati specialistici? Ivano Dionigi, latinista, già rettore dell'Università di Bologna, con "Il presente non basta" affronta tali domande volgendo lo sguardo alla lingua che l'Europa ha parlato ininterrottamente per secoli, attraverso la politica, la religione, la scienza. Il latino evoca un lascito non solo storico, cultuale e linguistico ma anche simbolico: si scrive "latino", ma si legge "italiano, storia, filosofia, sapere scientifico e umanistico, tradizione e ricchezza culturale". Non è un reperto archeologico, uno status symbol o un mestiere per sopravvissuti; è il tramite che - oltre Roma - ci collega a Gerusalemme e ad Atene, l'eredità che ci possiamo spartire, la memoria che ci allunga la vita. È un'antenna che ci aiuta a captare tre dimensioni ed esperienze fondamentali: il primato della parola, la centralità del tempo, la nobiltà della politica. Come mater certa, anzi certissima dell'italiano, il latino - lingua morta eppure resistente nell'uso comune, dal lessico economico a quello politico, medico e mediatico - ci restituisce il volto autentico delle parole.
La filosofia in ottantadue favole
Ermanno Bencivenga
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2017
pagine: 180
Per illustrarci i temi chiave sui quali la filosofia da sempre si interroga, Ermanno Bencivenga ha scelto un linguaggio insolito: quello delle favole. Ne è nato, nel 1991, "La filosofia in trentadue favole", poi ampliato in diverse edizioni successive fino ad approdare a "La filosofia in ottantadue favole". In queste pagine il noto filosofo torna a parlarci di un mondo nel quale la magia è negli occhi di chi guarda, nella continua meraviglia di chi osserva le cose con l'innocenza di un bambino, di chi gioca a chiedersi «perché» sapendo che ogni risposta cela sempre in sé una nuova domanda. Perché è proprio dal senso di stupore, dall'incantamento con cui i bambini ascoltano le favole che nasce la riflessione filosofica.
La bellezza e l'anima. Come l'esperienza del bello cambia la nostra vita
Piero Ferrucci
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2017
pagine: 270
In un mondo contrassegnato dall'opprimente dilagare della banalità del brutto e dal conformismo dei gusti e degli stili, la riscoperta della bellezza nella natura e nell'arte, nelle relazioni umane e nella vita di ogni giorno, può diventare un'autentica medicina dell'anima, in grado di farci rinascere, di restituirci emozioni e sentimenti, di aprire in modo più autentico alla realtà. Ferrucci mette a frutto la sua esperienza di psicoterapeuta, i risultati della ricerca scientifica più recente e le testimonianze dirette delle molte persone da lui intervistate nel corso degli anni, per accompagnare il lettore lungo un singolare percorso di educazione estetica. L'uomo contemporaneo è vittima di una dimenticanza fatale: distratto dai mille stimoli che offre la società globalizzata, ha smarrito il senso profondo della bellezza e il contatto con le proprie risorse interiori. Ha impoverito così la sua esistenza divenendo prigioniero della solitudine e del desolato grigiore della metropoli, schiavo di ritmi affannosi e di un tempo che si succede sempre uguale, preda della vacuità scintillante dei centri commerciali o automa che si aggira per i sentieri virtuali di internet. Sviluppare la capacità di percepire la bellezza - una vera e propria forma di intelligenza estetica - che induca a riscoprire la magia e la perfezione di un paesaggio, di un volto, di una danza, di una musica o di un quadro, ma anche di piccoli, sorprendenti aspetti del quotidiano, può rivelarsi fonte di rigenerazione.
La rabbia delle mamme. Perdersi per ritrovarsi
Alba Marcoli
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2017
pagine: 316
Da tempo Alba Marcoli conduce gruppi di lavoro con genitori ed educatori. Dall'esperienza del più longevo di questi gruppi, attivo da ben quattordici anni, nasce "La rabbia delle mamme", quasi una summa della sua esperienza, che ha finalmente il coraggio di affrontare il grande tabù della maternità: non sempre tutto è rose e fiori. Sentirsi di tanto in tanto stanche, depresse, incomprese, deluse, non all'altezza, e soprattutto arrabbiate, è normale. Proprio come una seduta di terapia di gruppo, la lettura di questo libro aiuterà tutte le mamme in crisi a guardare con occhi nuovi, con ottimismo, forza e fiducia, le difficoltà che sembrano insormontabili. Aiuta coloro che sono vicini alle mamme – compagni, amici, nonni, insegnanti... – a comprendere i loro contrastanti sentimenti. E insegna a tutti che essere arrabbiate non significa essere cattive madri.
Il manifesto di Ventotene
Altiero Spinelli, Ernesto Rossi
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2017
pagine: 216
"Quegli anni in quell'isola sono ancora presenti in me con la pienezza che hanno solo i momenti ed i luoghi nei quali si compie quella misteriosa cosa che i cristiani chiamano l'elezione. [...] compresi che fino a quel momento ero stato simile a un feto in formazione, in attesa di essere partorito, che in quegli anni, in quel luogo nacqui una seconda volta, che il mio destino fu allora segnato, che io assentii ad esso e che la mia vera vita, quella che ora sto portando a termine, cominciò." (Altiero Spinelli). Prefazione di Eugenio Colorni e presentazione di Tommaso Padoa Schioppa. Con un saggio di Lucio Levi.