Libri di Henry Kissinger
L'era dell'intelligenza artificiale. Il futuro dell'identità umana
Henry Kissinger, Daniel Huttenlocher, Eric Schmidt
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2025
pagine: 216
L’intelligenza artificiale sta conquistando sempre più spazio nella ricerca, nella medicina, nell’istruzione e in molti altri campi. Ma con quali conseguenze? Secondo gli autori di questo libro – tre fra i pensatori contemporanei più lucidi e autorevoli – presto l’umanità si ritroverà a imboccare un sentiero molto pericoloso, poiché l’IA sta cambiando il pensiero, la conoscenza, la percezione, la realtà e, di conseguenza, il corso della storia. Nonostante la velocità con cui avanza e progredisce, l’IA non è infatti governata da principi e concetti morali che la contengano e le diano dei limiti, sicché la sua rivoluzione può assumere pieghe inaspettate e condurre a esiti imprevedibili. Interrogandosi sui prossimi scenari possibili, Kissinger, Schmidt e Huttenlocher riflettono così sull’intelligenza artificiale e su come stia trasformando il nostro modo di sperimentare la realtà, la politica e le società in cui viviamo. In queste pagine, non spiegano soltanto cos’è, ma cosa rappresenta: un terreno di gioco fondamentale che determinerà gli assetti geopolitici futuri.
Leadership. Sei lezioni di strategia globale
Henry Kissinger
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2024
pagine: 600
Tra coloro che meglio hanno incarnato l'arte del buon governo, Henry Kissinger, diplomatico e statista leggendario, annovera sei personaggi che hanno forgiato la storia del secondo Novecento. Sei leader straordinari con i quali Kissinger ha avuto modo di interagire o collaborare e che racconta in queste pagine in sei ritratti inediti, individuando le strategie distintive di ognuno: l'«umiltà» con cui Konrad Adenauer riportò la Germania sconfitta nella comunità delle nazioni; la «volontà» con cui Charles de Gaulle restituì alla Francia la sua grandeur ; l'«equilibrio» con cui Richard Nixon si disimpegnò dal Vietnam e gettò un ponte alla Cina; il «superamento» dei contrasti con cui Anwar Sadat portò una visione di pace in Medio Oriente; l'«eccellenza» con cui Lee Kuan Yew fece di Singapore una potente città-Stato; per chiudere con la «determinazione» di Margaret Thatcher nel rinnovare il proprio paese. Le loro storie sono un prezioso spunto di riflessione per il presente, in cui si avverte la necessità di statisti dotati della lungimiranza e della forza d'animo necessarie a guidare i loro popoli verso destinazioni ricche di speranza.
Ordine mondiale
Henry Kissinger
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2023
pagine: 420
Kissinger rivisita momenti cruciali della storia mondiale del secondo dopoguerra, riflette sul futuro dei rapporti tra Stati Uniti e Cina, esamina le conseguenze dei conflitti in Iraq e Afghanistan, analizza i negoziati nucleari con l'Iran, le reazioni dell'Occidente alla Primavera araba e le tensioni con la Russia sull'Ucraina, rivolgendo all'Europa uno sguardo preoccupato per il suo vuoto di autorità interno e la debolezza ai confini. Tutto questo per rispondere alla domanda: quale sarà il nuovo ordine mondiale? E chi ne avrà la leadership? Certamente, sostiene Kissinger, l'America manterrà un ruolo geopolitico di primo piano, ma dovrà imparare a svolgerlo di concerto, oltre che con i tradizionali alleati, anche con i nuovi attori affacciatisi prepotentemente sulla ribalta internazionale, sviluppando insieme a tutte le nazioni «una seconda cultura globale, strutturale e giuridica» che trascenda gli interessi particolari e rispetti profondamente la storia e la cultura di ogni paese.
Cina
Henry Kissinger
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2023
pagine: 528
Quando, nel luglio 1971, Henry Kissinger, consigliere per la Sicurezza nazionale del presidente americano Nixon, si recò in missione segreta a Pechino, le relazioni diplomatiche fra Stati Uniti e Cina erano interrotte da più di vent'anni. Sugli USA gravavano la tragedia del Vietnam e le lugubri prospettive della guerra fredda. Sulla Cina, pur ufficialmente alleata di Mosca, pendeva la minaccia di un'aggressione sovietica. Era quindi di fondamentale importanza per entrambi aprire una prospettiva di pace. Da allora Kissinger è tornato spesso nel paese asiatico, approfondendo sempre più la sua conoscenza della civiltà e del popolo cinese, imparando ad apprezzarne le doti etiche, la finezza intellettuale, il senso della famiglia e la cultura. E in questo libro, basato in gran parte sulle conversazioni dirette con i leader di Pechino, spiega come i cinesi ragionino su concetti come la pace, la guerra, l'assetto internazionale, confrontando il loro approccio con quello degli occidentali. Una lettura imprescindibile, perché conoscere il contesto tradizionale cinese è fondamentale per comprendere il ruolo della Cina quale protagonista dell'ordine politico mondiale nel XXI secolo.
L'era dell'intelligenza artificiale. Il futuro dell'identità umana
Henry Kissinger, Daniel Huttenlocher, Eric Schmidt
Libro: Libro rilegato
editore: Mondadori
anno edizione: 2023
pagine: 216
Alla fine del 2017 un algoritmo di intelligenza artificiale ha collezionato una serie di vittorie schiaccianti a scacchi scegliendo mosse che la mente umana non è nemmeno in grado di assimilare o utilizzare. Qualche anno più tardi, i ricercatori del Massachusetts Institute of Technology (MIT) hanno annunciato la scoperta di un nuovo antibiotico ottenuto grazie all'aiuto dell'intelligenza artificiale, che era riuscita a individuare proprietà molecolari sfuggite alla concettualizzazione e alla classificazione degli scienziati. L'intelligenza artificiale sta conquistando sempre più terreno nella ricerca, nella medicina, nell'istruzione e in molti altri campi. Ma con quali conseguenze? Secondo l'ex segretario di Stato americano Henry Kissinger, l'ex amministratore delegato di Google Eric Schmidt e l'informatico e decano del MIT Daniel Huttenlocher, presto l'umanità si ritroverà a imboccare un sentiero molto pericoloso, poiché l'IA sta cambiando il pensiero, la conoscenza, la percezione, la realtà e, di conseguenza, il corso della storia. Nonostante la velocità con cui avanza e progredisce, l'IA non è infatti governata da principi e concetti morali che la contengano e le diano dei limiti, sicché la sua rivoluzione può assumere pieghe inaspettate e condurre a esiti imprevedibili. Interrogandosi sui prossimi scenari possibili, tre fra i pensatori più autorevoli e lucidi di oggi riflettono così sull'intelligenza artificiale e su come stia trasformando il nostro modo di sperimentare la realtà, la politica e le società in cui viviamo. In queste pagine, Kissinger, Schmidt e Huttenlocher non spiegano soltanto cos'è l'intelligenza artificiale, ma cosa rappresenta: un terreno di gioco fondamentale che determinerà gli assetti geopolitici futuri.
Leadership. Sei lezioni di strategia globale
Henry Kissinger
Libro: Libro rilegato
editore: Mondadori
anno edizione: 2022
pagine: 600
«Ogni società, qualunque sistema politico abbia, si trova eternamente in bilico tra un passato che rappresenta la sua memoria e una visione del futuro che ispira la sua evoluzione. Lungo questa strada, è indispensabile avere una leadership: occorre prendere decisioni, conquistarsi fiducia, mantenere promesse, proporre una rotta da seguire.» Tra coloro che meglio hanno incarnato quest'arte del buon governo, Henry Kissinger, diplomatico e statista leggendario, annovera sei personaggi che hanno forgiato la storia del secondo Novecento. Sei leader straordinari con i quali Kissinger ha avuto modo di interagire o collaborare e che racconta in queste pagine in sei ritratti inediti, individuando le strategie distintive di ognuno. Dopo la seconda guerra mondiale, per esempio, Konrad Adenauer riportò la Germania sconfitta e moralmente distrutta nella comunità delle nazioni con quella che Kissinger chiama «strategia dell'umiltà». Charles de Gaulle abbracciò la causa antinazista e con la «strategia della volontà» restituì alla Francia la sua storica 'grandeur'. A Richard Nixon, del quale Kissinger fu consigliere per la sicurezza nazionale, e alla sua «strategia dell'equilibrio» si dovettero gli sforzi per il disimpegno degli Stati Uniti dalla guerra del Vietnam e il coraggioso tentativo di costruire nuove relazioni con la Cina. Dopo venticinque anni di conflitto, Anwar Sadat portò una visione di pace in Medio Oriente attraverso una «strategia del superamento» dei contrasti. Contro ogni previsione, Lee Kuan Yew creò una potente città-Stato, Singapore, grazie alla «strategia dell'eccellenza». Salita al potere quando l'importanza internazionale della Gran Bretagna era in declino, Margaret Thatcher seppe rinnovare il proprio paese e riposizionarlo al centro della scena con la «strategia della determinazione». Leadership è un testo fondamentale e uno spunto di riflessione per il presente, in cui si avverte la necessità di statisti dotati della lungimiranza e della forza d'animo necessarie a guidare i loro popoli verso destinazioni ricche di speranza.
L'Europa ridisegnata dalla democrazia
Henry Kissinger
Libro
editore: Le Due Rose Editore
anno edizione: 2019
Cina
Henry Kissinger
Libro
editore: Mondadori
anno edizione: 2018
pagine: 520
Nel luglio 1971, Henry Kissinger, consigliere per la Sicurezza nazionale del presidente americano Nixon, compì la sua prima missione diplomatica a Pechino. Da allora Kissinger è tornato spesso nel paese asiatico, approfondendo sempre più la conoscenza della civiltà e del popolo cinese, imparando ad apprezzarne le doti etiche, la finezza intellettuale, il senso della famiglia e la cultura. E in questo libro, basato in gran parte sulle conversazioni dirette con i leader di Pechino, spiega come i cinesi ragionino su concetti come la pace, la guerra, l'assetto internazionale, confrontando il loro approccio con quello degli occidentali.
Ordine mondiale
Henry Kissinger
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2017
pagine: 405
Un ordine mondiale veramente globale, cioè un assetto delle relazioni internazionali riconosciuto e condiviso da tutti gli Stati, non è mai esistito nella storia, perché le diverse civiltà hanno sempre considerato la propria cultura e le proprie leggi le uniche universalmente valide. Così ogni epoca è stata caratterizzata dalla supremazia di una o più potenze egemoni che hanno cercato di imporre, nelle rispettive zone d'influenza, il proprio modello di organizzazione politica e statuale, con esiti più o meno duraturi, ma comunque sempre transitori. Lo dimostra l'attuale sistema unipolare a guida statunitense, affermatosi ormai da un quarto di secolo, che dopo aver tentato di esportare su scala planetaria i principi della democrazia e del libero mercato, sembra avviato verso un inarrestabile declino. Ad affermarlo non è un politologo estremista e antioccidentale, bensì Henry Kissinger, che del potere americano e della "vittoria" sull'Unione Sovietica nella guerra fredda è stato uno dei maggiori artefici, nelle vesti di consigliere per la Sicurezza nazionale e di segretario di Stato. Per giungere a questa conclusione e per scrutare nuovi possibili scenari, Kissinger rivisita momenti cruciali della storia mondiale del secondo dopoguerra, riflette sul futuro dei rapporti tra Stati Uniti e Cina, esamina le conseguenze dei conflitti in Iraq e Afghanistan, analizza i negoziati nucleari con l'Iran, le reazioni dell'Occidente alla Primavera araba e le tensioni con la Russia.
Ordine mondiale
Henry Kissinger
Libro: Libro rilegato
editore: Mondadori
anno edizione: 2015
pagine: 405
Un ordine mondiale veramente globale, cioè un assetto delle relazioni internazionali riconosciuto e condiviso da tutti gli Stati, non è mai esistito nella storia, perché le diverse civiltà hanno sempre considerato la propria cultura e le proprie leggi le uniche universalmente valide. Così ogni epoca è stata caratterizzata dalla supremazia di una o più potenze egemoni che hanno cercato di imporre, nelle rispettive zone d'influenza, il proprio modello di organizzazione politica e statuale, con esiti più o meno duraturi, ma comunque sempre transitori. Lo dimostra l'attuale sistema unipolare a guida statunitense, affermatosi ormai da un quarto di secolo, che dopo aver tentato di esportare su scala planetaria i principi della democrazia e del libero mercato, sembra avviato verso un inarrestabile declino. Ad affermarlo non è un politologo estremista e antioccidentale, bensì Henry Kissinger, che del potere americano e della "vittoria" sull'Unione Sovietica nella guerra fredda è stato uno dei maggiori artefici, nelle vesti di consigliere per la Sicurezza nazionale e di segretario di Stato. Per giungere a questa conclusione e per scrutare nuovi possibili scenari, Kissinger rivisita momenti cruciali della storia mondiale del secondo dopoguerra, riflette sul futuro dei rapporti tra Stati Uniti e Cina, esamina le conseguenze dei conflitti in Iraq e Afghanistan, analizza i negoziati nucleari con l'Iran, le reazioni dell'Occidente alla Primavera araba e le tensioni con la Russia.
Cina
Henry Kissinger
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2013
pagine: 514
Quando, nel luglio 1971, Henry Kissinger, all'epoca consigliere per la Sicurezza nazionale del presidente americano Nixon, si recò in missione segreta a Pechino, le relazioni diplomatiche fra Stati Uniti e Cina erano interrotte da più di vent'anni. Durante questo periodo, dopo aver combattuto un'aspra guerra in Corea ed essersi fronteggiati in diverse gravi crisi internazionali, i due paesi si consideravano nemici dichiarati, portatori di ideologie antitetiche. Alla luce di tali premesse, ogni tentativo di riavvicinamento tra le due potenze sembrava destinato a un sicuro fallimento. Se tale obiettivo fu raggiunto, gran parte del merito va attribuito alla personale determinazione e lungimiranza di due uomini: il Grande Timoniere della Cina comunista Mao Zedong e il controverso presidente americano Richard Nixon. Giunti alla comune conclusione che, di fronte alle minacce della guerra fredda e della crescente potenza sovietica, le differenze ideologiche dovessero essere accantonate, Mao e Nixon sfidarono l'opposizione delle rispettive classi politiche e opinioni pubbliche e avviarono uno storico rapporto di collaborazione. Dal suo osservatorio, Kissinger ricostruisce lo scenario internazionale che fece da sfondo alle sue missioni in Cina e ai suoi incontri con i principali leader cinesi: dai cauti approcci iniziali allo storico incontro ufficiale tra i due presidenti nel 1972, Kissinger colloca riflessioni ed eventi nella più ampia cornice della millenaria storia cinese.
Cina
Henry Kissinger
Libro: Libro rilegato
editore: Mondadori
anno edizione: 2011
pagine: 514
Quando, nel luglio 1971, Henry Kissinger, all'epoca consigliere per la Sicurezza nazionale del presidente americano Nixon, si recò in missione segreta a Pechino, le relazioni diplomatiche fra Stati Uniti e Cina erano interrotte da più di vent'anni. Durante questo periodo, dopo aver combattuto un'aspra guerra in Corea ed essersi fronteggiati in diverse gravi crisi internazionali, i due paesi si consideravano nemici dichiarati, portatori di ideologie antitetiche. Alla luce di tali premesse, ogni tentativo di riavvicinamento tra le due potenze sembrava destinato a un sicuro fallimento. Se tale obiettivo fu raggiunto, gran parte del merito va attribuito alla personale determinazione e lungimiranza di due uomini: il Grande Timoniere della Cina comunista Mao Zedong e il controverso presidente americano Richard Nixon. Giunti alla comune conclusione che, di fronte alle minacce della guerra fredda e della crescente potenza sovietica, le differenze ideologiche dovessero essere accantonate, Mao e Nixon sfidarono l'opposizione delle rispettive classi politiche e opinioni pubbliche e avviarono uno storico rapporto di collaborazione. Dal suo osservatorio, Kissinger ricostruisce lo scenario internazionale che fece da sfondo alle sue missioni in Cina e ai suoi incontri con i principali leader cinesi: dai cauti approcci iniziali allo storico incontro ufficiale tra i due presidenti nel 1972, Kissinger colloca riflessioni ed eventi nella più ampia cornice della millenaria storia cinese.