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Milieu: Ombre rosse

Il grande Sly. Film e avventure di Sylvester Stallone, eroe proletario

Il grande Sly. Film e avventure di Sylvester Stallone, eroe proletario

Diego Gabutti

Libro: Copertina morbida

editore: Milieu

anno edizione: 2021

pagine: 176

Sylvester Stallone, negli anni settanta, passa rapidamente dalle brevi comparsate in Bananas e altri film dell'epoca al grande cinema di cui è interprete, sceneggiatore e qualche volta regista. Giovanissimo, è autore di F.I.S.T., un grande film sul movimento sindacale americano, e di Taverna Paradiso, un divertissement sul sottoproletariato di Manhattan che ricorda le avventure picaresche dei pezzenti californiani di John Steinbeck in Vicolo Cannery e Pian della Tortilla. Col primo Rocky, nel 1976, scrive e interpreta il miglior film mai dedicato a un pugile. Rambo, qualche anno dopo, è il film definitivo sul Vietnam e sui disturbi post traumatici da stress (la pandemia novecentesca che ha mietuto più vittime d'ogni altro virus mai apparso sulla faccia del pianeta). Scrive e dirige Staying Alive, un cult del cinema ballerino. Poi, negli anni ottanta, la svolta: mentre Rambo e Rocky, i suoi personaggi iconici, diventano seriali e perdono un po' della loro freschezza, Sly inventa praticamente da solo il moderno action movie. Mette su muscoli e, con una bandana intorno alla fronte, imbraccia armi spazzacattivi che abbattono fortezze, polverizzano carri armati e tirano giù dal cielo i cacciabombardieri. Per metà nostalgia d'Ercole e Maciste contro Ursus, per metà prefigurazione dei videogame a venire, Sly si trasforma da grande firma del Nuovo Cinema anni settanta in bandiera d'un cinema avveniristico, mai neanche immaginato prima. C'è infine, doppiato il millennio, l'ultima delle metamorfosi, da maschera impassibile dell'action movie in «decostruttore», per dire così, del suo stesso cinema, in particolare con il serial vintage dei Mercenari, che riassume e porta al tracollo l'epopea dei warriors palestrati. Il grande Sly racconta con passione e divertimento le avventure di Sylvester Stallone dentro e fuori Cinelandia.
15,90

Milano e la violenza politica 1962-1986. La mappa dei luoghi della città e i luoghi della memoria

Milano e la violenza politica 1962-1986. La mappa dei luoghi della città e i luoghi della memoria

Davide Steccanella

Libro

editore: Milieu

anno edizione: 2020

pagine: 264

L’idea di Milano e la violenza politica nasce da una serie di articoli pubblicati su Repubblica per una rubrica, La politica della paura, voluta da Piero Colaprico. Negli articoli si ricordavano con cadenza giornaliera le tante morti avvenute a Milano per ragioni politiche nel corso di quel violentissimo conflitto sociale esploso in Italia negli anni sessanta e che per intensità non ebbe paragoni nel resto del mondo occidentale. Attivisti politici di sinistra e di destra, poliziotti, giudici, giornalisti, a volte semplici cittadini sono stati vittime di questo lungo conflitto che si è aperto con l’uccisione in piazza del Duomo dello studente Giovanni Ardizzone, passando per gli anni settanta con le morti di Giangiacomo Feltrinelli e Luigi Calabresi, no all’ultimo episodio del 1986, la morte di Luca Rossi, figlia della Legge Reale. A quella rubrica, che riportava alla luce anche tantissime storie dimenticate, di vittime “minori”, è seguito un dibattito che mira a ricomporre una nuova lettura del fenomeno della lotta politica degli anni settanta. È nata quindi questa pubblicazione che riporta in forma ampliata tutte le storie arricchendole con un importante apparato iconografico, unico nel suo genere. Per riaprire definitivamente il dibattito su quegli anni. Corredato da immagini d’epoca, spesso sepolte negli archivi delle redazioni giornalistiche, il volume è diviso in tre parti: la prima cerca di sintetizzare in una sorta di “carrellata” di immagini flash quello che accadeva a Milano sui diversi fronti, fino agli anni del “riflusso”. Nella seconda, dopo avere ricostruito quattro “percorsi della memoria”, vengono raccontati 50 episodi nell’ordine cronologico in cui si sono verificati, seguiti da una dettagliata “cronologia cittadina” dal 1969 al 1983. Nella terza sono riportate oltre un centinaio di testimonianze rese in diverse occasioni da chi quegli anni li ha direttamente vissuti.
18,90

È la nebbia che va. Storie milanesi

È la nebbia che va. Storie milanesi

Elfo

Libro

editore: Milieu

anno edizione: 2020

pagine: 300

Giancarlo Ascari, noto da sempre come Elfo, è uno dei grandi fumettisti milanesi. Una carriera lunga quarant'anni, la sua, che viene celebrata per la prima volta con un volume che raccoglie tutte le sue storie alternate da lunghi racconti che ripercorrono quell'epoca che va dal Sessantotto fino alla Milano da bere e alla Milano europea di oggi. Elfo ha ambientato moltissime storie nella sua Milano (città in cui vive da quando aveva cinque anni), riuscendo a raccontarne i molteplici aspetti, le contraddizioni, le mille facce e i mutamenti. Dai racconti noir, al suo personale ricordo della contestazione, ai costumi e alle abitudini dei milanesi, Elfo ha dedicato le sue pagine a una metropoli spesso inafferrabile, con un'anima che si svela soltanto "a chi la sa guardare". Il volume, costruito in ordine cronologico, raccoglie anche diversi racconti inediti che illustrano il dietro le quinte di quegli anni, quando il mondo del fumetto e delle riviste era abitato da figure mitiche come Pazienza e Spiegelman e da direttori di spicco del mondo culturale come Del Buono e Deaglio. Tra i pezzi forti del volume, il fumetto autobiografico Tutta colpa del '68 e le strisce sul detective Paolo Valera, ormai introvabili, che raccontano gli anni settanta in chiave grottesca e noir.
19,90

Giorgio Bertani, editore ribelle

Giorgio Bertani, editore ribelle

Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio

editore: Milieu

anno edizione: 2020

pagine: 240

Nel gran proliferare di espressioni editoriali (riviste, librerie, case editrici) che hanno caratterizzato il periodo dal ’68 fino ai primi anni ottanta, un posto particolare spetta all’editore Giorgio Bertani, per la capacità che ha avuto di ospitare nel suo catalogo le voci più significative del pensiero critico di quegli anni. Frutto di un lungo lavoro di ricerca tra archivi e storia orale, questo libro ripercorre la storia di una casa editrice e della città in cui è nata, Verona, all’epoca laboratorio di culture antagoniste, al pari di Milano, Bologna e Padova, all’interno delle tensioni culturali e politiche che animavano questa sorta di triangolo. Tra testi eretici, successi editoriali, premi Nobel, censure poliziesche, ristampe e incontri internazionali, vengono raccontate la vita e le passioni di un editore che diventano specchio di un’epoca di ribellioni. Da Dario Fo a Horst Fantazzini, da Georges Bataille a Franco Berardi Bifo, da Paul Nizan a Jacques Derrida, dai Tupamaros all’IRA, da Giangiacomo Feltrinelli a Felix Guattari, dal Vietnam alla Cina, da Franca Rame a Gilles Deleuze... e così ancora per altre vie di fuga in una prospettiva vertiginosa che attraversa fuochi del pensiero e insorgenze sociali, questo è Giorgio Bertani editore ribelle. Un libro e un docufilm, un intreccio di testimonianze che vuole raccontare quegli anni senza indugio alla nostalgia, per mettere in moto desideri, critiche e creazioni. Il libro contiene un’ampia rassegna a colori delle copertine più significative del catalogo Bertani e i contributi di intellettuali e scrittori che hanno fatto parte di quella stagione come militanti e che continuano ad animare il panorama culturale ancora oggi, come Antonio Moresco e Carlo Rovelli. Il docufilm "Verona city lights", con interviste inedite allo stesso Giorgio Bertani e a tutti i protagonisti di quella stagione, è arricchito dalle musiche inedite di Claudio Fasoli.
16,90

Un'avventura di Amadeo Bordiga

Un'avventura di Amadeo Bordiga

Diego Gabutti

Libro: Libro in brossura

editore: Milieu

anno edizione: 2019

pagine: 272

Fondatore del Partito comunista d'Italia nel 1921, antiparlamentarista, principale icona dell'"estremismo infantile" secondo Lenin, visionario e grande scrittore, Amadeo Bordiga ebbe una vita avventurosa, la stessa di Don Chisciotte: il marxismo (di cui proclamò l'"invarianza", come l'hidalgo della tradizione cavalleresca) fu la sua avventura. Un'avventura teorica, dunque letteraria. Alla testa del "partito storico", difese il "programma inalterabile" del comunismo dalle derive della modernità. In attesa che la storia allentasse le briglie al "partito formale", che avrebbe proceduto con un oplà alla riforma generale del mondo, Bordiga si fece beffe del comunismo pop, sdolcinato e genocida insieme. Non tifò per le catastrofi socialiste e nazionalsocialiste che devastarono il XX secolo (poi detto "breve") ma lavorò al romanzo della rivoluzione proletaria, di cui illustrò miserie e splendori. Fu un comunista senza colpa. Diego Gabutti, molti anni fa, gliene rese merito con "Un'avventura di Amadeo Bordiga" (Longanesi 1982). Berlino, 1926. Al centro d'un intrigo storico, che coinvolge Karl Marx e il cancelliere tedesco Otto von Bismarck, una storia segreta le cui radici affondano nella Londra vittoriana, Bordiga dovrà vedersela con i demoni e le furie della teoria marxista. Al suo fianco terroristi russi e legionari fiumani, stelle del cabaret, Nero Wolfe, il mago Gurdlieff, il regista Fritz Lang, il grande giornalista americano Edgar Snow, l'astronomo e comunista di sinistra Anton Pannekoek. Ultima tappa: Mosca, dove Bordiga si misurerà faccia a faccia col Grande cannibale, Stalin in persona. "Questa domanda non m'era mai stata rivolta. Non pensavo che un comunista potesse rivolgermela. Dio vi perdoni per averlo fatto, compagno Bordiga". "Un'avventura di Amadeo Bordiga" torna in libreria con un'edizione reloaded, profondamente rivista e aggiornata.
16,90

Italiani nei lager. Linguaggio, potere, resistenza

Italiani nei lager. Linguaggio, potere, resistenza

Rocco Marzulli

Libro: Libro in brossura

editore: Milieu

anno edizione: 2019

pagine: 240

La storia dei deportati italiani nei campi di concentramento nazisti è un argomento tutt'ora poco conosciuto sotto diversi aspetti. Gli italiani sono tra gli ultimi deportati, nel momento in cui, verso la fine della guerra, da una parte il lager è una macchina di sterminio, dall'altra un campo adibito ai lavori pesanti, nel quale i prigionieri sono impiegati come manodopera per la produzione bellica sino alla loro morte per sfinimento, fame, malattia. Sono poi considerati traditori dai nazisti, e fascisti dai loro compagni di prigionia spagnoli, francesi, russi. Sono dunque vessati più di altri e isolati, anche perché non conoscono il tedesco né in generale altre lingue, non riescono a decifrare il mondo autonomo, sconosciuto, artificiale, costituito dal campo di concentramento. Questa è la condizione che da una parte causerà la morte immediata di molti di loro, e dall'altra porterà altri ad apprendere elementi essenziali alla sopravvivenza della lingua tedesca dei nazisti e della lingua franca parlata dai prigionieri. Il racconto della deportazione, condotto attraverso la prospettiva del linguaggio, fa emergere la logica che determina la vita dell'intera popolazione del lager: il rapporto tra sorveglianti e sorvegliati e i rapporti tra prigionieri. I prigionieri, anche nella condizione estrema del lager, con la parola possono lottare per sopravvivere, per resistere, per solidarizzare. La lingua franca, sorta dall'incrocio e dall'accostamento di vari idiomi dei deportati, che assume anche l'aspetto del gergo e del linguaggio in codice, aiuta a procurarsi qualcosa da mangiare, acquisire informazioni sui pericoli da evitare, decodificare la realtà, decidere come comportarsi. Un saggio ricco di testimonianze, basato sui racconti di decine di internati. Racconti strazianti e di altissimo valore storico, memorie orali o scritte, in molti casi finite in archivi e mai pubblicate fino a ora.
16,90

Cavalieri pallidi, cavalieri neri. Gesta e opinioni di Clint Eastwood, eroe pop

Cavalieri pallidi, cavalieri neri. Gesta e opinioni di Clint Eastwood, eroe pop

Diego Gabutti

Libro: Copertina morbida

editore: Milieu

anno edizione: 2018

pagine: 221

Un viaggio nel moderno immaginario pop, non soltanto cinematografico, attraverso la carriera di Clint Eastwood, che riassume tutto il catalogo dell'intrattenimento (della politica, della musica, naturalmente anche del cinema, dello sport, dei fumetti, della letteratura fantastica, la fantascienza, il poliziesco, la spy story) che prende corpo nella seconda metà del secolo, quando si verifica una sorta di rivoluzione culturale (e formale insieme). Dopo Sergio Leone, per stare solo al cinema, Hollywood non sarà più la stessa, e così la percezione dell'eroe popolare, che muta e si trasforma in continuazione. Gli eroi, che fino a quel momento erano buoni, generosi, gentili e bene educati come gli sceriffi (e gli ex pugili irlandesi) di John Ford, da Per un pugno di dollari in avanti non hanno più niente di smanceroso o di troppo nobile. Escono di scena i personaggi interpretati per decenni da James Stewort e Gary Cooper. Entra Clint Eastwood. Gli eroi adesso sono sporchi, sarcastici e ambigui come lo straniero senza nome di Leone, oppure violenti, esaltati e nichilisti come i personaggi di Sam Peckinpah, i cui film vengono nella scia di Leone. Oltre che sporco e nichilista, il nuovo eroe popolare è anche politicamente scorretto, machista, conservatore, come l'Ispettore Callaghan, e come lo stesso Eastwood, che alla Clinton preferisce di gran lunga Trump. Più che una biografia su Eastwood è una biografia del nostro immaginario presente. Prima che un libro sul cinema, è un libro su questa rivoluzione, e sulle sarabande sociali (letterarie, politiche e antipolitiche, persino filosofiche) di cui questa rivoluzione è uno dei riflessi. Molto illustrato, le sue illustrazioni sono un percorso a spettro ampio attraverso il testo e intorno al testo. Qualche illustrazione è riferita al cinema, moltissime altre no, tutte fanno riferimento al ruolo dell'eroe nel contemporaneo e alla continua osmosi e ibridazione tra cinema, invenzione, realtà e immaginario.
16,90

Sotto l'ombra di un bel fiore. Il sogno infranto della Resistenza

Sotto l'ombra di un bel fiore. Il sogno infranto della Resistenza

Cecco Bellosi

Libro: Libro in brossura

editore: Milieu

anno edizione: 2018

pagine: 239

Scritto nella forma del romanzo, ma basato su memorie dirette, "Sotto l'ombra di un bel fiore" ha per protagonisti Pedro e Paolo che ripercorrono a distanza di anni le loro esperienze, di partigiano e di esule, e assistono in presa diretta al progressivo smantellamento dei loro sogni di cambiamento. Costruiti da Bellosi ricalcando le caratteristiche di alcuni dei protagonisti della Resistenza che ha conosciuto nel corso della sua vita, Pedro e Paolo rivivono gli avvenimenti che hanno segnato un intero territorio, quello del Lago di Como, teatro di uno degli episodi cardine della storia italiana del Novecento: la cattura e l'uccisione di Mussolini. Diventati dirigenti dell'Eni sotto la guida di Enrico Mattei, Pedro e Paolo ripercorrono insieme, accompagnandola, la storia: dall'intensità della guerra partigiana ai gloriosi Giorni di Aprile, al tragico epilogo della vicenda di Gianna e Neri, partigiani uccisi da partigiani. Aggrumando poi il racconto attorno a tre momenti decisivi del dopoguerra: a caldo, nel 1948, sotto l'effetto straniante dell'amnistia Togliatti; nel 1957, in occasione del Processo di Padova alla Resistenza; nel 1967, in piena aria di golpe, con la schiusa delle uova di serpente degli agenti dell'Ovra transitati dal fascismo alla repubblica nel ruolo di protagonisti della strategia della tensione. Un racconto che traccia un filo rosso lungo vent'anni di storia d'Italia, con un finale a sorpresa.
16,90

Neanche un attimo di gioia. Le buone ragioni di Valerie Solanas

Neanche un attimo di gioia. Le buone ragioni di Valerie Solanas

Roberto Tumminelli

Libro: Libro in brossura

editore: Milieu

anno edizione: 2018

pagine: 224

Una storia dimenticata che intreccia pop art, femminismo radicale e teatro d'avanguardia: dopo un'infanzia difficile segnata da povertà e violenze, Valerie Solanas arrivò al Greenwich Village nel 1966, dove scrisse il dramma teatrale "Up your ass", storia di una prostituta e di un vagabondo. Poco dopo incontrò Andy Warhol fuori dal suo studio, la Factory, e gli chiese di produrlo. Intrigato dal titolo, si propose di visionarlo, ma trovandolo troppo pornografico, non la ricontattò più. Nel 1967 Solanas cominciò a telefonare ossessivamente a Warhol, richiedendo la restituzione del testo di "Up your ass". Quando Warhol ammise di averlo perso, lei chiese dei soldi come risarcimento. Sull'orlo della pazzia, il 3 giugno 1968 Valerie Solanas attentò alla vita di Andy Warhol, sparando diversi colpi di pistola. Arrestata immediatamente finì nell'oblio continuando a entrare e uscire dagli ospedali psichiatrici. Nel 1988, all'età di 52 anni, morì a San Francisco. La figura di Valerie Solanas è controversa, se la stampa "mainstream" ha concordato pressoché all'unanimità sulla sua pazzia, il femminismo moderno ha dovuto fare i conti con questo personaggio scomodo e con i suoi testi più iconoclasti, incendiari e parodistici, come lo "SCUM Manifesto". A 50 anni dall'attentato a Andy Warhol che la rese famosa e a 30 anni dalla morte, Roberto Tumminelli, racconta la vita di questa icona del femminismo radicale americano in parte dimenticata e traduce il testo della discordia, "Up your ass", ponendo uno sguardo nuovo sullo studio delle utopie. Introduzione di Gloria Origgi. Con Il testo integrale di "Up your ass" tradotto da Stefania De Pinto.
14,50

I dolori del giovane Paz. Biografia a più voci di Andrea Pazienza

I dolori del giovane Paz. Biografia a più voci di Andrea Pazienza

Roberto Farina

Libro: Copertina morbida

editore: Milieu

anno edizione: 2016

pagine: 171

Andrea Pazienza è stato uno dei più grandi fumettisti italiani (San Benedetto del Tronto 1956 - Montepulciano 1988). Roberto Farina ne ripercorre la vita attraverso una biografia a più voci: ventisei protagonisti di un'epoca di irripetibile creatività raccontano lo stesso uomo in modo diverso, i rapporti con gli editori e i colleghi, gli amici, le donne, il lavoro, lo politica e la droga. Jacopo Fo, Sergio Staino, Marina Comandini, Roberto Freak Antoni, Filippo Scòzzari, Marcello Jori, Roberto Vecchioni, Josè Munoz e molti altri ci accompagnano nella scoperta del mondo di Paz e della generazione del Settantasette, che lui ha saputo magistralmente tratteggiare. Episodi biografici, pareri critici, sfoghi, rancori, struggimenti e molto amore: un puzzle che ci aiuta ad avvicinarci al mondo di Andrea Pazienza. Frammenti, schegge e spine che vanno dritti al cuore dell'unica grande testimonianza dell'artista: la sua opera. Ognuna delle persone incontrate da Farina racconta una verità di parte, la propria, scomoda, ma necessaria in questi anni di rimozione. Questa nuova edizione è arricchita da sei incontri: Francesco Coniglio, Renato De Maria, Enrico Fiabeschi (che ci parla anche di Maurizio Torrealta), Oscar Glioti, David Riondino e Massimo Pagliarulo.
14,90

La Milano di Paolo Valera

La Milano di Paolo Valera

Libro: Copertina morbida

editore: Milieu

anno edizione: 2016

pagine: 336

A novant'anni dalla morte di Paolo Valera è arrivato il momento di riportare questo autore così controverso al centro della scena letteraria popolare. Un anniversario che ricorre il Primo Maggio, quasi un segno del destino per un uomo che, durante lo sua esistenza, ha sempre perorato lo causa degli umili e dei lavoratori, per più di cinquant'anni, battendosi in modo intransigente, affrontando anche l'esilio e lo galera. Formatosi nel mondo della Scapigliatura, abbandonato ben presto per una scrittura di impianto verista, Valera è stato scrittore, giornalista e agitatore culturale, vivendo sulla propria pelle e raccontando in prima persona tutte le trasformazioni di Milano, osservandola criticamente nel suo passaggio da importante capoluogo regionale di 250mila abitanti a metropoli di quasi un milione di persone, con le sue vicende di commedia umana, diseredato fra diseredati, sovversivo fra sovversivi. Quest'opera si divide in due parti: lo prima racconta il percorso biografico e letterario di Valera, ed è arricchita dagli interventi inediti dei suoi ammiratori nell'odierno milieu culturale milanese: Piero Colaprico, Roberto Morelli, Marco Philopat, Matteo Speroni, Elfo, Alessandro Bertante e Luigi Vergallo. La seconda parte ripropone in forma integrale i suoi classici su Milano, Milano sconosciuta e Gli Scamiciati: scritti con uno stile unico, magico e crepuscolare, che mescola reportage narrativo, letteratura verista, giornalismo di denuncia.
16,50

Figli di nessuno. Storia di un movimento autonomo

Figli di nessuno. Storia di un movimento autonomo

Sergio Bianchi

Libro: Copertina morbida

editore: Milieu

anno edizione: 2016

pagine: 334

Figli di nessuno è lo storia di una straordinaria esperienza collettiva vissuta per due decenni. All'inizio degli anni Settanta, in un frammento di territorio dell'alta Lombardia caratterizzato da uno dei più elevati assi di sviluppo economico europeo, piccoli gruppi di giovanissimi operai e studenti si incontrano e si aggregano dando vita a un movimento culturale e politico autorganizzato e autonomo da qualsiasi ambito della politica istituzionale e tradizionale.
15,90

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