Marcos y Marcos: Gli alianti
Derrumbe
Ricardo Menéndez Salmón
Libro: Copertina morbida
editore: Marcos y Marcos
anno edizione: 2012
pagine: 187
Sente il ruggito del leone: allora gli si asciuga la bocca, avverte una pressione al petto e deve colpire. Otto sono le vittime, finora. Uomini, donne, giovani, vecchi. Accanto a ogni cadavere trovano una scarpa della vittima precedente. Sono in quattro, a investigare: Manila, Olsen, Gudesteiz e l'Ispettore. Poi c'è il Quinto uomo, inviato dall'alto a ricordare ai quattro che hanno carta bianca, ma devono agire in fretta. Un serial killer feroce e completamente pazzo fa paura. Più paura ancora fanno gli Estirpatori. La loro idea è semplicissima, come tutte le idee geniali, commenta la moglie di Manila davanti al telegiornale: infilare aghi sottilissimi nei cartoni del latte. Manila guarda sua figlia dormire, la porta a vedere il mare, sente in lei un appiglio fortissimo per continuare a vivere. Manila conosce tutti gli odori di sua moglie, tutti i segni che il tempo ha lasciato sul suo corpo rendendolo sempre più desiderabile. Soprattutto ora che aspetta il secondo figlio. Quando il serial killer la porta via, però, non riesce più a ricordare il suo viso. "Derrumbe" è uno slalom vertiginoso sul confine mobile tra buio e luce; un romanzo d'amore e di terrore.
Bar Atlantic
Bruno Osimo
Libro: Libro in brossura
editore: Marcos y Marcos
anno edizione: 2012
pagine: 316
Adam ogni giorno ricomincia da capo: un treno diverso, un'università diversa, una donna diversa. Il lunedì parte da Milano all'alba, aspetta la coincidenza a Tortona e va a insegnare ebraico ad Alessandria; poi, se i preliminari con Paola procedono senza intoppi, riesce a rientrare in tempo per fare la spesa e preparare la cena per la moglie Hhava. Il martedì a Bergamo potrebbe anche non andare, il compenso per le sue lezioni è troppo basso, ma a Bergamo c'è Monica, con il suo naso semitico, i suoi riccioli rossi, la sua voce roca, il suo accento irresistibile. Il mercoledì a Pavia lo aspetta la collega Teresa, il giovedì a Treviso fa l'amore con Fernanda nel locale caldaia, il venerdì a Verona sale nel monolocale di Sasha con una fetta di torta altoatesina, ma il sabato finalmente si riposa. Il sabato Adam corre sul lungomare di Levante, si ferma a scrivere una poesia al bar Sereno, sveglia la moglie con il profumo dei biscotti appena sfornati. Ogni settimana si ripete come una giostra infinita, come un viaggio in tondo da un microcosmo all'altro. Finché un giorno, del tutto inaspettata, si apre anche per lui una via di fuga: la speranza di un'unica vita, di un mondo solo, dove potersi abbandonare in pace. "Bar Atlantic" è la storia di un precario della scuola, della vita, dell' amore: di un casalingo inquieto che venera sua moglie e ha un'amante diversa in cinque città.
Miracolo a Maiorca
Sebastià Alzamora
Libro: Libro in brossura
editore: Marcos y Marcos
anno edizione: 2011
pagine: 286
Isola di Maiorca, anni Venti: Pere de Son Gall giovane contadino romantico e geniale, ha due sogni. Il primo: costruire una macchina volante dallo stranissimo nome, Cometagiraviò, simile a un elicottero ma molto più leggero e sta secondo: conquistare il cuore della celestiale Maria Boscana figlia dei vicini di casa con cui i suoi - accidenti - sono in rotta da una vita. Come in tutti i paesi del mondo, anche a Llucmajor sparlare è un'arte molto amata, e le voci si diffondono in fretta: Pere viene quasi trattato come il pazzo del villaggio, ricoperto di lazzi e burle. Ma il suo desiderio di volare e il suo amore cieco per Maria non conoscono limiti. Il suo progetto riscuote anche sostegni e apprezzamenti: anzi, una poetessa piuttosto influente prende le sue parti on grande energia. E Maria è tutt'altro che insensibile al ascino di un uomo così originale e temerario. Intanto, da Barcellona arriva una delegazione della "Lliga del Bon Mot": tre donne buffe e indimenticabili che combattono a spada le cattive maniere...
La corsa dei mantelli
Milo De Angelis
Libro: Libro in brossura
editore: Marcos y Marcos
anno edizione: 2011
pagine: 127
"La corsa dei mantelli" è la storia di una ragazza, selvatica, bella e indomabile, appassionata di gare e duelli. Si chiama Daina e di lei ci si innamora a prima vista. Nella sua breve avventura terrena, Daina trova sulla sua strada una banda di strane creature, tra cui Luca, che la segue dappertutto e impara a conoscere la sua natura visionaria e crudele, efebica e sognante, sempre pronta a gettarsi nelle prove più rischiose. Le ombre accompagnano il loro viaggio, assistono al torneo di lotta nelle risaie e ai giochi mortali sui binari dei treni, rifanno di notte le partite giocate al mattino nel cortile di una scuola. Il racconto va in tante direzioni, ora fiabesche e leggendarie ora realistiche. Rimane il filo conduttore di Daina, in balia di ogni incanto eppure lucida fino al tormento. Quante anime si celano in lei! Sono anime esordienti, che non vogliono entrare nel tempo quotidiano, vivono sospese in quel brivido assoluto che è la loro giovinezza, in quel mondo di gare fisiche e di prove spirituali, riti di passaggio che non conducono a nessuna maturità. "La corsa dei mantelli" è un racconto fiabesco scritto da Milo De Angelis negli anni Settanta e qui riproposto insieme a un' inedita versione teatrale - ma è anche un grande archivio di immagini e di presenze che poi nutriranno la sua poesia: la ragazza guerriera, le edicole cittadine, i campi di calcio, il gesto atletico, le palestre, tutto un mondo adolescente attraversato dal gusto della sfida e del valore.
Come non piangenti
Cristina Alziati
Libro: Libro in brossura
editore: Marcos y Marcos
anno edizione: 2011
pagine: 103
"La mia impressione è questa: siamo di fronte a un'autrice vera, diversa dai poeti 'di moda', potente nell'espressione, capace di condensare in immagini lancinanti un pensiero di vasta portata, insieme lirico e, si potrebbe quasi dire, epico, poiché sa attraversare la soggettività individuale affilata da un'esperienza terribile (la malattia, un tumore, di cui le poesie dicono parcamente ma chiaramente quel che si può dire, senza pietismi o autocompiacimenti) e aprirsi a uno sguardo sugli altri, sui sofferenti, sui minacciati, sui negati. Ne esce una poesia civile e persino politica nel senso più ampio e più alto del termine; e basta scorrere rapidamente le note conclusive per farsi un'idea chiara di questo aspetto, e dell'ampiezza dello sguardo, che passa da Nairobi alle isole Eolie, dalle Dolomiti ai romeni di Tor di Quinto, letti in controluce con il comunicato nazista circa le Fosse Ardeatine, dai rom ai bambini malati di cancro. Il titolo riassume molte cose; le parole che lo compongono sono di Paolo di Tarso, e suggeriscono contemporaneamente l'esistenza del dolore e la relativizzazione del dolore; il male che ci accompagna e che dobbiamo credere di poter superare; il realismo, la lucidità, ma insieme una specie di utopia da difendere; e tutto questo con un tono leggermente alto, leggermente solenne, ma di una solennità appena accennata. Non vedo al momento in Italia molti poeti in grado di tenere il passo di Cristina Alziati". (Fabio Pusterla)
Un lungo silenzio
Ángeles Caso
Libro: Libro in brossura
editore: Marcos y Marcos
anno edizione: 2011
pagine: 212
La guerra civile è finita, hanno vinto i franchisti. Le donne della famiglia Vega tornano a casa. Scendono dal treno e ripercorrono, dopo anni d'assenza, le strade della loro città. Letrita davanti, a testa alta, con la bellezza che le hanno donato - a lei che mai fu bella - l'orgoglio, la tolleranza e il coraggio. Poi Maria Luisa, che rileggendo il passo di una lettera di Fernando - il tuo corpo è l'unico posto al mondo dove voglio restare per sempre troverà la forza di salvare il marito violoncellista dal carcere tremendo di Badajoz. A pochi passi, Alegría. Tiene per mano la figlia, Merceditas, che di notte ha paura, e sogna che sua madre si faccia bella, che la nonna torni a sedersi sulla sedia in cucina a raccontarle una storia mentre fa lo stufato, che la zia Maria Luisa parli orgogliosa dei concerti del marito o dei suoi alunni e che Feda si dipinga le labbra e le descriva i balli con Simón. Feda distratta, Feda innamorata. Le labbra di Simón sanno di mare, di pioggia, di montagna, di fiume, di sesso, di un mattino d'estate, di caffelatte. Le labbra di Simón sanno di tutto il bello della vita. Le chiamano le rosse, le sconfitte? Loro custodiscono vittorie più vere. Dovranno lottare per conquistare un tetto, un lavoro? Sono pronte, Donne come loro non si arrenderanno mai. Accarezzano il passato, affrontano il presente e si proiettano nell'avvenire.
L'amore è idrosolubile
Fulvio Ervas
Libro: Libro in brossura
editore: Marcos y Marcos
anno edizione: 2011
pagine: 351
Alice è scomparsa a ferragosto. Per dieci anni, di lei non si è saputo più nulla. Poi un'alluvione fa affiorare uno scheletro nella campagna e una giovane veggente marocchina è certissima che sia lo scheletro di Alice: l'ha detto la madonna. Ma come, la madonna? L'agente Sperelli è perplesso. Come fa la madonna ad apparire a una musulmana? L'ispettore Stucky è ancora più perplesso. Il suo spirito laico si ribella a ogni apparizione oltremondana, la sua vita privata è in burrasca. Deve portare a spasso Argo, cagnetto che sorride e ingolla salmone come un orso norvegese. Deve domare Michelangelo, adolescente armato di ormoni come bombe a mano. Ed Elena, calendari consumati trentotto, più pericolosa di un antibiotico senza febbre. Bianchi fogli manoscritti invadono Treviso. Compaiono sui tavolini all'aperto, sulle panchine, sui davanzali. Sono le fotocopie di un'agenda: rispettabili professionisti ritratti nel loro più intimo comportamento amoroso e paragonati a millepiedi, vermi solitari, larve luminose, cavallette. Erano amori deboli, idrosolubili. Come il sale e lo zucchero. Firmato: Alice. Spari risuonano nel buio, tremano gli ex amanti di Alice; e i satanisti si radunano a mezzanotte. Il mistero sembra più fitto di un frutteto di kiwi abbandonato, ma la soluzione è nell'aria. Basta saperla respirare. Per fortuna Stucky è più in forma che mai. In corpo e in spirito.
Piazza dell'Unità
Maurizio Matrone
Libro: Copertina morbida
editore: Marcos y Marcos
anno edizione: 2011
pagine: 255
Schen Li è bellissima e ama Mohammad di divorante amore. Mohammad ama Schen Li, ama la cocaina, spaccia la cocaina per comprarsi vestiti firmati e qualche volta rapporti orali dalle russe di via Stalingrado. E quando lo sfiora Tatiana Dragan della terza c, Mohammad non capisce più niente. Una volta lei l'ha baciato e il bidello ha sentito rumori animaleschi provenire dal sottoscala. Scherza con il fuoco, Mohammad. Schen Li sente il suo corpo diventare zucchero filato, mentre fanno l'amore, ma se lo becca con Tatiana gliel'ha giurato, lei glielo taglia. Michel è l'uomo nero, un negro enorme vestito di nero. Che studi medicina, che venga dal Burkina Faso, poco importa a Gigliola e Arturo, che hanno scelto lui per coltivare il loro vizio segreto soltanto per motivi inerenti al sistema metrico decimale. Nikolaj se lo sogna un pisello così, ma il rotolo di euro che Michel infila in tasca uscendo dal camper dove Gigliola e Arturo coltivano il loro vizio segreto gli fa gola più del sesso. Elena sogna di vivere con il vento sulla faccia, via da quel campo nomadi dove lo zio la tiene prigioniera, e il rotolo di euro che Nikolaj nasconde nella sua baracca vicino ai binari della suburbana le stimola la fantasia. Mentre Schen Li trama la sua sanguinaria vendetta, cinquemila euro volano di tasca in tasca per finire nelle mani di un bimbo ed esaudire un sogno.
Via con me
Castle Freeman
Libro: Libro in brossura
editore: Marcos y Marcos
anno edizione: 2011
pagine: 223
Lillian è alta e attraente, ha capelli morbidi fino alle chiappe, è molto tosta ma anche molto terrorizzata. Cerca qualcuno che stia con lei, che la protegga da Blackway. Blackway è un bastardo che 'significa rogne': le ha sgozzato la gatta, le ha fracassato la macchina, la terrorizza in tutti i modi. Wingate, lo sceriffo, se ne lava le mani. Per fortuna c'è Whizzer, un tizio diroccato come la sua segheria, solista di un coro di sciroccati che sbevazzano e spettegolano. La affida a due angeli custodi: Lester, l'uomo dei trucchi, e Nate il Grande, un gigante in tutti sensi. Ma perché Blackway perseguita Lillian? Qualcuno dice che 'quella presuntuosa gli ha rovinato il giochetto'. E perché Kevin, ex ganzo di Lillian, 'uno di quegli intelligentoni che credon che tutti gli altri siano coglioni', con una fedina penale lunga cento pagine, 'ha menato le tolle', ha preso il volo? Perché Blackway fa tanta paura?
La meravigliosa utilità del filo a piombo
Paolo Nori
Libro: Libro in brossura
editore: Marcos y Marcos
anno edizione: 2011
pagine: 199
"Cosa ci vuole per scrivere? Magari è un problema di braghe. Se ti sei macchiato le braghe e quelle che ti ha prestato tuo fratello sono troppo grandi, ti scendono, finisce che passi il tempo a tirarle su. Se le braghe cinesi che hai comprato per cinque euro alla bancarella ti sembrano strane, non fai che guardare come ti stanno in tutte le vetrine e gli specchi. E non ti resta il tempo di tirar fuori il taccuino per scrivere quello che vedi. Ecco, per scrivere, è meglio stare nelle proprie braghe. E dove si scrive? A casa tua, accerchiato da boscaioli che potano alberi con la motosega mentre tu cerchi di concentrarti, e ti fanno venire un nervoso che va ancora bene che non succede niente di brutto. Su treni che procedono con andamento che da dentro sembra rettilineo e uniforme, e a casa di Flavio, con le voci che ti chiamano dalla strada, e scopri che ce l'hanno proprio con te. E cosa si scrive? Si scrive dei bicchieri infrangibili, che avevano quel nome presuntuoso e così bello, e cosa avrà fatto il primo che ha visto un bicchiere infrangibile andare in mille pezzi, avrà telefonato a qualcuno? Si scrive di canzoni che in Italia non canteresti nemmeno se ti pagassero, e che in Unione Sovietica in cucine strettissime davanti a una vodka due cetrioli e un pane nero le canti con tanto piacere che quasi vorresti diventassero l'inno nazionale. Poi si prendono tanti treni, si va dove ci chiamano, si legge ad alta voce con leggero accento emiliano."
Il correttore
Ricardo Menéndez Salmón
Libro: Libro in brossura
editore: Marcos y Marcos
anno edizione: 2011
pagine: 155
La mattina dell'11 marzo 2004 Vladimir corregge le bozze dei Demoni di Dostoevskij sentendo il profumo del mare, quando l'orrore irrompe nella sua casa. Il telefono gli porta la notizia della strage: un attentato ferroviario nella stazione di Atocha, centinaia di morti, migliaia di feriti. Un errore gigantesco, a futura vergogna, che nessun correttore di bozze potrà mai correggere. Vladimir e la moglie Zoe osservano lo spettacolo del male scorrere sullo schermo del televisore. Le finzioni dei politici, le verità taciute, la nuova era della paura che dilaga. Vladimir si aggrappa alla voce dei libri, così precisa e chiara per lui; Zoe alle tele dei maestri che pazientemente restaura, con dedizione. Fortissimo è l'amore che li lega. Eppure c'è qualcosa che irreparabilmente li separa. Vladimir coltiva un mistero, un nodo oscuro. Un enorme segreto che si culla, che lo fa sentire più libero, che non confesserà mai.
Il diritto al ritorno
Leon De Winter
Libro: Libro in brossura
editore: Marcos y Marcos
anno edizione: 2011
pagine: 447
Tutti quelli che hanno potuto, se ne sono andati. Israele non è che un fazzoletto di terra, una città stato sotto assedio, dove vivono solo vecchi, criminali e puttane. Ma Bram Mannheim è ancora lì. Cerca disperatamente suo figlio Bennie, scomparso sedici anni prima. Chi lo ha rapito, chi lo ha ucciso? O si è trattato di un incidente? Figlio di un premio Nobel per la biochimica piuttosto sionista, marito di una bellissima pediatra mezza indiana, Bram stava per coronare, giovanissimo, una folgorante carriera accademica. Scomparso Bennie - che aveva solo quattro anni - persa anche Rachel - che lo molla e si tuffa nel cinema - Bram quasi impazzisce, si trasforma in una specie di mistico dei numeri, un vagabondo. Poi, miracolosamente, risorge. Fonda 'La banca' un'agenzia che rintraccia bambini scomparsi. Rifonda il proprio rapporto con suo padre Hartog: intransigente fino all'estremo, ma pur sempre un genio alla fine dei propri giorni, da ascoltare, comprendere, amare. Infine, lo spiraglio di luce vera: nelle pieghe di internet, Bram scopre che forse suo figlio Bennie è ancora in vita.