Longo Angelo: Memoria del tempo
Boccaccio umanista. Studi su Boccaccio e Apuleio
Igor Candido
Libro: Copertina morbida
editore: Longo Angelo
anno edizione: 2014
pagine: 165
II volume mette in luce i debiti letterari e filosofici di Boccaccio verso Apuleio di Madaura, uno dei più influenti autori latini dell'età argentea. L'analisi filologica e paleografica dei principali manoscritti della tradizione apuleiana, copiati, annotati o consultati da Boccaccio, si affianca al raffronto intertestuale condotto su tutto il corpus delle sue opere e gli esiti della ricerca mostrano, da prospettive differenti, come la cultura classica e l'atteggiamento intellettuale dell'autore fossero quelli di un vero umanista. Modello di arte narrativa e di inesausta sperimentazione linguistica, filosofo autorevole, Apuleio stimola Boccaccio al dialogo con i classici (Platone, Aristotele, Virgilio, Ovidio, Seneca) e con i moderni (Cavalcanti, Dante, Petrarca). Al centro dell'indagine è l'influenza della favola di Amore e Psiche, uno dei miti fondanti dell'immaginario poetico boccacciano dal Teseida alle Genealogie. La favola è indicata per la prima volta come fonte della novella di Criselda (Dee. X, 10), il cui disegno inventivo è dettato dall'imitazione del racconto apuleiano. Nelle Genealogie, invece, l'allegoria della favola invita alla lettura del modello in prospettiva teologica e filosofica. Per Boccaccio, come per tanti intellettuali medievali che non leggevano il greco, Apuleio rappresentava il tramite privilegiato per la conoscenza della dottrina platonica.
«Se mai continga...» exile, politcs and theology in Dante
Libro: Copertina morbida
editore: Longo Angelo
anno edizione: 2014
pagine: 128
Adespoti, prosimetri e filigrane. Ricerche di filologia dantesca
Paola Allegretti
Libro: Copertina morbida
editore: Longo Angelo
anno edizione: 2013
pagine: 374
Nessuno è profeta in patria. La circostanza dell'esilio non semplificò questo problema a Dante Alighieri. Chi è egli per i suoi contemporanei, e perché scrive? La prima risposta la cercò e la dette nelle cose che scrisse e nei modelli, illustri e lontani, che si scelse. Ma il problema era scottante ancora quando, ad un anno dalla morte egli reinventò il genere bucolico per un certo Giovanni, professore riconosciuto e stipendiato, che si faceva chiamare Giovanni del Virgilio e che gli bocciava Inferno e Purgatorio. Ancora di più a Firenze, agli inizi, non fu profeta quando compose quel singolare libretto, la Vita nova, e lo dedicò allo sdegnoso Guido Cavalcanti. La ricerca filologica trova traccia nei testi e nei loro testimoni antichi di questa fatica di inventarsi un compito di scrittore: la vigile consapevolezza del proprio valore a un certo punto darà vita a un Oltretomba universale con un maestro elettivo, Virgilio, con un viaggio profetico, nuovo Paolo e nuovo Enea, e una prospettiva di giudizio su opere e pensieri di tutti. Ma prima di questo salto deificante, che si è miracolosamente realizzato, la Vita nova e alcune opere rimaste incompiute (il De vulgari eloquentia), contengono racconti e tentativi di un percorso intellettuale, cui non era garantito il successo. Restano poi i due poemetti, senza nome di autore e senza titolo (Fiore e Detto d'Amore), che accorciano e traducono un grande testo oitanico, il Roman de la Rose.
Folengo in America
Libro: Copertina morbida
editore: Longo Angelo
anno edizione: 2012
pagine: 216
Negli ultimi decenni Teofilo Folengo (1491-1544) è venuto sempre più affermandosi quale figura centrale del Rinascimento. L'autore del Baldus (e di altri capolavori macaronici, latini e volgari) ci appare oggi non solo come nodo decisivo della tradizione dell'espressionismo letterario e del comico; nel suo contaminare lingue, stili e culture, l'opera folenghiana è anche l'emblema di un Rinascimento profondamente inquieto: caratterizzato da scambi fruttuosi e da conflitti laceranti fra mondo antico e moderno, orizzonte locale e globale, sfera aristocratica e popolare. Questo volume raccoglie, per la prima volta, saggi su Folengo elaborati in un contesto accademico, quello nordamericano, particolarmente sensibile agli incontri e ai conflitti di culture e votato all'analisi comparatistica e multidisciplinare. Riletta da questo osservatorio, l'opera folenghiana rivela una dimensione poetica e culturale che assume piena evidenza solo in una prospettiva genealogica di lunga durata, da Virgilio a Erasmo a Rabelais al romanzo picaresco, o nel contesto dell'intenso dialogo rinascimentale tra letteratura, filosofia, musica e arti figurative.
Boccaccio in America
Libro: Copertina morbida
editore: Longo Angelo
anno edizione: 2012
pagine: 286
Dopo quasi quarant'anni dalla sua fondazione, l'American Boccaccio Association continua ad essere luogo privilegiato di raccolta e irradiazione degli studi su Giovanni Boccaccio, come in questa raccolta di saggi, che offre cinque diverse prospettive sul grande autore trecentesco. In "Boccaccio e i sensi" si evidenziano gli elementi sinestetici della scrittura de-cameroniana; nella seconda parte, "Boccaccio e Dante", l'autore di Certaldo è presentato come geniale editore e divulgatore dell'Alighieri; "Boccaccio e la filosofia" esplora l'interesse boccacciano per la nozione di 'honestum', la teologia e la mitografia; "Boccaccio e il Decameron", la quarta sezione, si concentra sull'intramontabile capolavoro narrativo; infine, con "Boccaccio e la tradizione letteraria" il volume chiude delineando un panorama delle trame intertestuali che sorreggono la scrittura boccacciana. Il Certaldese, dopo sette secoli, si conferma fra i classici in grado di suscitare un vivo interesse per la tradizione letteraria italiana, anche nel Nuovo Mondo.
Fuga in Paradiso. Storia intertestuale di Cunizza da Romano
Valter Leonardo Puccetti
Libro: Copertina morbida
editore: Longo Angelo
anno edizione: 2010
pagine: 192
L'ultima forma dell'Ottimo commento. Chiose sopra la Comedia di Dante Alleghieri fiorentino tracte da diversi ghiosatori. Inferno
Claudia Di Fonzo
Libro: Copertina morbida
editore: Longo Angelo
anno edizione: 2008
pagine: 320
Favole d'amore e «saver profondo». La tradizione salomonica in Dante
Paola Nasti
Libro: Libro in brossura
editore: Longo Angelo
anno edizione: 2007
pagine: 272
Les «vies» de Dante, Pétrarque et Boccace en Italie (XIVe-XVe siècles). Contribution à l'histoire du genre biographique
Johannes Bartuschat
Libro: Libro in brossura
editore: Longo Angelo
anno edizione: 2007
pagine: 280
Il percorso del poeta cristiano. Riflessioni su Dante
Selene Sarteschi
Libro: Copertina morbida
editore: Longo Angelo
anno edizione: 2006
pagine: 240
Una data fatidica segna il percorso esistenziale di Dante: nel 1302 gli è infatti comminato l'esilio. Prima di tale data il poeta, a Firenze, aveva ultimato la "Vita Nova", l'opera giovanile nella quale egli già ha trovato la propria voce inaugurando un nuovo stile, un nuovo modo di parlare d'amore, che lo distingue fra gli altri rimatori in volgare. Al culmine della carriera politica la condanna lo costringe all'allontanamento dalla patria e dagli affetti più cari. Così, nella dolorosa condizione di "exul inmeritus", spostandosi da una corte all'altra inizia due trattati, "Convivio" e "De Vulgari Eloquentia", la cui interruzione improvvisa e contemporanea si spiega con il probabile avvio del poema. Sorretto da un'incrollabile fede nella grazia divina e dalla fiducia nel potere della parola, nello strumento del proprio volgare materno, il poeta porta a compimento - nel corso di circa tre lustri - la "Comedìa".