Longo Angelo: Il portico
Dante, l'Umbria e i santi. Atti delle giornate di studio di Foligno e Assisi (13-16 aprile 2021)
Libro: Copertina morbida
editore: Longo Angelo
anno edizione: 2022
pagine: 174
Nel corso del 2021, settimo centenario della morte di Dante Alighieri, numerose città e regioni d'Italia si sono impegnate in celebrazioni specifiche, per ripercorrere le tante testimonianze pervenuteci seguendo nuovi metodi critici o per proporre nuove riflessioni e nuovi documenti. Così è stato fatto anche a Foligno e Assisi in una serie di incontri tenutisi fra il 13 e il 16 aprile. I contributi, che hanno avuto come tema generale Dante, l'Umbria e la santità, hanno coniugato l'analisi puntuale di passi della Divina commedia dedicati ad aspetti della santità, in particolare francescana, con ampi panorami storico-biografici, letterari e artistici. Uno spazio speciale è stato riservato alla trasmissione dei testi danteschi, avvenuta mediante preziosi manoscritti o attraverso la celeberrima princeps fulignate del poema sacro.
Philip Roth e l'Italia. Storia di un amore incostante
Francesco Samarini
Libro: Libro in brossura
editore: Longo Angelo
anno edizione: 2022
pagine: 343
Questo volume nasce da una constatazione: Philip Roth (1933-2018), universalmente riconosciuto come una delle voci fondamentali della letteratura americana, sembra essere più noto (e più ammirato) in Italia che negli Stati Uniti. Da qui, alcune domande. Come e perché si è arrivati a questa situazione? Le cose sono sempre state così? Quali sono gli aspetti peculiari della ricezione italiana di Roth? Per affrontare un argomento tanto vasto, si è scelto di prendere in considerazione diversi aspetti: la presenza dello scrittore nel mercato editoriale, i suoi rapporti diretti e indiretti con la letteratura italiana, le sue conoscenze nella Penisola, le scelte dei traduttori dei suoi libri, le reazioni del pubblico e della critica, la rappresentazione del Bel Paese nei suoi romanzi (e l'elenco potrebbe continuare). Sulla base dell'analisi di una grande mole di documenti - lettere inedite, saggi accademici, articoli giornalistici, recensioni, interviste, opere letterarie di vario genere - Philip Roth e l'Italia. Storia di un amore incostante intende fornire alcune linee interpretative e, al contempo, aprire il campo a ulteriori ricerche. Oltre ad approfondire la conoscenza di una figura centrale della cultura contemporanea, lo studio della sua relazione con l'Italia diviene un modo per esaminare, di riflesso, l'evoluzione, le tendenze e le contraddizioni della cultura italiana degli ultimi 60 anni.
Opere. Letteratura, teatro, cinema, arte, società
Giordano Falzoni
Libro: Libro in brossura
editore: Longo Angelo
anno edizione: 2020
pagine: 272
Giordano Falzoni (Zagabria, 1925 — Milano, 1998), pittore, scrittore e autore teatrale legato alla frazione romana del Gruppo 63, è stato fino a oggi senz'altro più apprezzato per le qualità di pittore surrealista che per il suo engagement di scrittore. Attraverso un difficoltoso lavoro di recensione del poco materiale ancora consultabile, tutto di arduo reperimento, trattandosi in massima parte di pubblicazioni tirate in un numero limitato di esemplari, in occasione, ad esempio, di mostre pittoriche, e procedendo al recupero dei molti articoli apparsi in rivista, è stato possibile stilare una consistente bibliografia degli scritti letterari dell'autore. Il corpus delle opere, pubblicato adesso in questo volume, testimonia interessi che spaziano dalla letteratura al teatro, dal cinema all'arte, senza disdegnare interventi su politica, costume e società, consegnandoci il profilo di uno scrittore che forse è stato per troppo tempo, e a torto, dimenticato. Quasi un eclettico funambolo, in programmatico equilibrio tra le più diverse forme d'espressione artistica del proprio tempo, Giordano Falzoni si ritaglia uno spazio caratterizzato da numerose tangenze all'interno del panorama letterario dell'ultimo quarantennio del Novecento. Non riconoscendo un limite per l'estro creativo nelle difformità che separano i prodotti dell'arte da quelli della letteratura, i contenuti del cinema da quelli del teatro, Falzoni sembra privilegiare, quale espediente comunicativo, la vertiginosa contaminazione tra espressione letteraria e rappresentazione artistica, tra performance teatrale e racconto filmico, raggiungendo un'ibridazione delle forme che lo caratterizza come uno dei più vivaci protagonisti della scena culturale italiana degli anni Sessanta e Settanta.
Maestri. Memorie e racconti di un apprendistato
Paolo Cherchi
Libro: Libro in brossura
editore: Longo Angelo
anno edizione: 2019
pagine: 200
Un apprendistato segue sempre un itinerario tracciato per tutti quelli che esercitano un mestiere o una professione; i risultati poi dipendono da chi mette in pratica quell’apprendimento. Dell’apprendistato raccontato in questo libro non esistono modelli perché si tratta di una professione non riconosciuta ufficialmente, benché abbia parecchi apprendisti e in numero sempre crescente: è la professione di chi insegna letteratura italiana all’estero. Paolo Cherchi è forse il primo a raccontare di questo tirocinio. Narra dei suoi studi in Italia, in Spagna, a Berkeley in California e quindi a Chicago, e lo fa intrecciando la storia del suo apprendistato alle figure di maestri che lo hanno guidato. A tale itinerario si accompagnano la consapevolezza e le riflessioni sulle difficoltà e sulle opportunità di vivere all’estero dove non solo si è stranieri per natione ma anche per literas, quindi con difficoltà esistenziali di individuare un pubblico e un canone per poter avere una voce. È il dramma esistenziale di chi fa l’italianista in terra straniera, ed è il leit motif di questo libro, profondo e lieve e perfino scanzonato, proprio nello stile dell’autore, noto per i suoi lavori accademici ma anche per il suo humour. È il racconto di una vita movimentata ma non dispersiva, ricca di personaggi grandi e piccoli, di incontri esaltanti e di ombre mortificanti; è una “vita” che può servire da esempio a quanti oggi lasciano l’Italia per trovare lavoro negli Stati Uniti e altrove.
«Senza malizia e senza ipucrisì». Olindo Guerrini fra lingua e dialetto
Libro: Copertina morbida
editore: Longo Angelo
anno edizione: 2018
pagine: 166
Il volume raccoglie i testi degli interventi presentati al Convegno tenuto a Ravenna nelle giornate del 21 e 22 ottobre 2016. Fino a ieri trascurate, con pochissime eccezioni, o oggetto, perlopiù, di curiosità superficiale e aneddotica - in contrasto con una mai intermessa fortuna novecentesca, prevalentemente locale, dei testi o di alcuni testi - la personalità e l'opera di Olindo Guerrini e delle sue molteplici maschere hanno conosciuto negli ultimi anni una rinnovata attenzione storiografica e critica. Fra gli argomenti trattati nei saggi qui raccolti, il ruolo di rilievo che all'autore di "Postuma" spetta nel quadro delle polemiche veriste dell'Ottocento e la più trascurata ma non marginale esperienza della prosa: polemica, erudita, narrativa, umoristica, giornalistica, divulgativa, epistolare. Un'applicazione particolare è riservata al Guerrini dialettale, a una dialettalità estesa anche alla «bassezza» e alla «sudiceria» petroniane di Argia Sbolenfi. Passando al romagnolo, con l'invito a distinguere la «romagnolità autentica» dello scrittore di Sant'Alberto dalle generiche, divulgate «stereotipie romagnole», i Sonetti romagnoli sono esaminati da un duplice punto di vista: attraverso i rapporti, da una parte, col modello di un «poeta della realtà» ottocentesco della statura di Giuseppe Gioachino Belli, guardando, dall'altra, ai debiti contratti nei loro confronti da uno dei massimi poeti dialettali contemporanei, Raffaello Baldini. Perché, come ha scritto Luigi Meneghello, «la parola del dialetto è sempre incavicchiata alla realtà, per la ragione che è la cosa stessa, appercepita prima che imparassimo a ragionare [...]. Ma questo nòcciolo di materia primordiale [...] contiene forze incontrollabili proprio perché esiste in una sfera pre-logica dove le associazioni sono libere e fondamentalmente folli. Il dialetto è dunque per certi versi realtà e per altri versi follia».
La poetica dell'affetto. Estetica religiosa nella «Divina commedia»
Fortunato Trione
Libro: Libro in brossura
editore: Longo Angelo
anno edizione: 2017
pagine: 320
«Tu mi seguirai con l'affezione», chiede San Bernardo a Dante alle soglie dell'ultimo canto del “Paradiso”. Che significa seguire qualcuno con l'affezione? Questa è la domanda alla quale “La poetica dell'affetto” cerca di rispondere. L'affetto è una conoscenza di natura particolare che mira a trasmettere non solo un contenuto astratto ma un'intera condizione esistenziale. Il fine della conoscenza affettiva è infatti arrivare a condividere la stessa esperienza nella quale la guida, il maestro e l'amante vivono. Si intraprende allora il viaggio nella “Divina Commedia” insieme al pellegrino dantesco perché, come lui, ci si sente incompleti e smarriti, alla ricerca di un incontro che possa generare quella trasformazione interiore della quale si va in cerca con tutto il cuore. “La poetica dell'affetto” è uno studio dell'affectus medievale nei termini pratici e vitali che la “Commedia” insegna, ma che ha le sue radici nelle due grandi guide spirituali di Dante, San Tommaso e San Bernardo. Attraverso uno studio del significato dell'affetto nei due dottori della Chiesa, il viaggio dantesco si rivelerà come un viaggio dagli affetti carnali a quelli spirituali. Dante ci insegna che il significato di una vita si decide nella misura in cui si dà e si riceve affetto, e questo è possibile solo a contatto diretto con le anime dalle quali imparare o rifiutare il modo giusto di vivere e sentire. L'affetto è così un principio di scrittura e di azione, e la “Commedia” un'opera di pratica morale e spirituale che consente di arrivare alla formulazione di una poetica: la poetica dell'affetto. Prefazione di Domenico Pietropaolo.
Donne, mafia e cinema. Una prospettiva interdisciplinare
Veronica Vegna
Libro: Copertina morbida
editore: Longo Angelo
anno edizione: 2017
pagine: 156
Cosa Nostra è un'organizzazione criminale costituita da soli uomini, ma le donne, principalmente nel ruolo di madri, svolgono una funzione fondamentale nel garantirne la continuità. Attraverso l'analisi di sette film prodotti fra il 2000 e il 2012 e ambientati in contesti mafiosi, questo libro si sofferma sui personaggi femminili (protagonisti e non) e ne mette in risalto le dinamiche di genere in base a studi sociologici e psicologici sul rapporto donne-mafia. Alcune delle opere cinematografiche prese in esame sono ben note al grande pubblico, prima fra tutte "I cento passi" di Marco Tullio Giordana. Altre sono meno conosciute, ma efficaci nel mostrare il ruolo delle donne in relazione a Cosa Nostra in qualità di madri, figlie, mogli e compagne dei cosiddetti uomini d'onore. Le scene analizzate consentono di avviare una riflessione sul rapporto fra le donne e la mafia, con l'obiettivo di fornire al lettore degli strumenti interpretativi per le opere cinematografiche trattate. Fra i temi affrontati rientrano il dualismo Amore-Morte nella madre della famiglia mafiosa, il ruolo della donna vittima del totalitarismo di Cosa Nostra ma spesso anche connivente, la relazione fra codice d'onore mafioso e morale sessuale, l'influenza femminile sul pentitismo e all'interno dell'istigazione alla vendetta.
La poesia in italia prima di Dante
Libro: Copertina morbida
editore: Longo Angelo
anno edizione: 2017
pagine: 286
Ogni anno si tengono in Italia e nel mondo molti incontri di materia dantesca o petrarchesca, ma rare sono le occasioni in cui gli italianisti si confrontano sul periodo che precede. Ciò è dovuto a vari fenomeni, alcuni anche di natura molto banale: la carenza di personalità grandissime, malgrado l'importanza complessiva dei movimenti letterari (basta pensare a fenomeni come la poesia giullaresca, quella di tipo politico, lo Stil Novo, la poesia religiosa dell'Italia centrale); la carenza di notizie biografiche, o di identificazioni sicure, che affligge spesso anche autori importanti, e che ha come risultato la difficoltà di celebrare centenari e di organizzare quelle manifestazioni che di solito ravvivano l'interesse per gli autori. Ne deriva una carenza di attenzione nei confronti di un periodo decisivo di storia letteraria, che è quello in cui si pongono i fondamenti di tutto lo sviluppo successivo della nostra tradizione. L'esito di questo stato di cose si riflette perfino nei manuali, dove questa parte della materia e sbrigata spesso in modo sommario. Questo volume, come prima il Convegno che lo ha originato, offre un contributo a porre rimedio a questa situazione, proponendosi come un'occasione di ripensamento e di discussione di alcuni importanti problemi posti dalla lirica italiana delle Origini. Si tratta della proposta di nuovi profili di rimatori, di contributi di natura documentaria, di studi su centri di attività poetica, su temi letterari caratteristici o rapporti con le arti figurative, e altro ancora.
Graganda e altre poesie. Testo greco moderno a fronte
Ghiannis Ritsos
Libro: Copertina morbida
editore: Longo Angelo
anno edizione: 2016
pagine: 268
Il portico: una collana di ricerche, profili di autori e movimenti di ogni tempo. Un luogo d'incontro fra studiosi qualificati e un pubblico esigente e curioso dei fatti culturali più stimolanti.
Il richiamo di Ravenna. La città e i suoi dintorni secondo i visitatori stranieri (1800-1960)
Eraldo Baldini, Dante Bolognesi
Libro: Copertina rigida
editore: Longo Angelo
anno edizione: 2015
pagine: 422
Ravenna, in virtù della sua importanza storica, delle sue valenze artistiche e del suo indubbio fascino, è stata meta di innumerevoli visitatori stranieri. Molti di questi hanno lasciato resoconti nei quali descrivono la città e i suoi dintorni nei loro aspetti architettonici, urbanistici, storico-artistici, sociali, paesaggistici, ambientali. Non solo: diversi viaggiatori hanno cercato di coglierne aspetti particolari e "segreti", o più profondi e più intimi, di scoprirne l'anima, il genius loci, di capirne gli abitanti e i loro caratteri. E spesso questi "forestieri" avevano nomi illustri: si può dire anzi che pochi dei grandi personaggi della cultura europea e mondiale, negli ultimi secoli, abbiano rinunciato a una visita a Ravenna, tanto che il repertorio dei loro rapporti di viaggio, delle loro lettere, delle loro testimonianze riguardo a questa vecchia capitale assume un interesse, un peso e un pregio indiscutibili. Una parte (in realtà assai piccola) di tali resoconti, di tali testi, è già stata proposta e riproposta. Mancava però, per il periodo che va dai primi anni dell'Ottocento a quelli dell'industrializzazione, cioè al 1960 circa, un'opera che raccogliesse tutti i brani rintracciabili e lo facesse con adeguato respiro. In questo lungo arco di tempo firmano descrizioni e impressioni sulla città personaggi quali George Byron, Henry James, Oscar Wilde, Sigmund Freud, Aleksandr Blok, Hermann Hesse, Carl Gustav Jung, Marguerite Yourcenar, William Butler Yeats...
Musica pop e testi in italia dal 1960 a oggi
Libro: Copertina morbida
editore: Longo Angelo
anno edizione: 2015
pagine: 156
In Italia, forse più che in altri paesi europei, la canzone d'autore ha indicato, anticipato e accompagnato temi e proposte che poi sono diventate una conquista sociale, di costume e culturale. In diversi casi, la lezione affidata alla musica anticipa o salta le generazioni, non invecchia e, anzi, si ripresenta prepotentemente a distanza di anni. In questo libro proponiamo una serie di saggi sulla canzone d'autore italiana senza alcuna pretesa di essere esaustivi per quanto riguarda i nomi e i temi toccati. Questa, quindi, non è un'antologia che vuole dare un panorama complessivo, ma un libro curato con l'intento di offrire un discorso critico sulla vitalità intellettuale e artistica di parte della musica pop italiana. In un mondo post-industriale e post-ideologico, le conquiste sociali e di costume, anche grazie ai tanti gadget mediatici, sembrano aver ceduto il passo ad un acclamato e agognato benessere che pare poter spazzar via ogni nube scura dal cielo. Eppure, si continuano a cercare molte delle stesse risposte affidate all'ironia e alla sincerità della musica e dei testi qui studiati. Ma si sa, come ha cantato uno dei più talentuosi e sfortunati cantautori di quegli anni, in ogni epoca, c'è sempre qualcuno che ci ricorda che il "cielo è sempre più blu".
L'artefice aggiunto. Riflessioni sulla traduzione in Italia 1900-1975
Libro: Copertina morbida
editore: Longo Angelo
anno edizione: 2015
pagine: 354
I Translation Studies, nati come disciplina accademica negli anni Settanta, hanno richiamato l'attenzione su un'attività umana spesso trascurata eppure tra le più complesse, importanti e decisive per il dialogo fra civiltà, la comprensione dell'altro e la conoscenza di sé. Questi studi hanno di frequente dimenticato l'apporto fondamentale dato alla teoria della traduzione dalla cultura italiana nel Novecento, con filosofi, linguisti, critici, filologi, storici della lingua, poeti, traduttori professionisti, traduttori-scrittori, editori. II volume intende colmare questa lacuna proponendo alcune delle voci più rilevanti che hanno riflettuto sulla traduzione letteraria in Italia tra il 1900 e il 1975. Accanto a pagine di filosofi (Croce, Gentile, Pareyson, Betti, Della Volpe, Anceschi, Mattioli), si potranno leggere quelle di critici (Praz, Cecchi, Contini, Fortini, Poggioli), linguisti (Terracini, Devoto, Simone), filologi (Sabbadini, Folena), storici della letteratura (Flora, Fubini), poeti-traduttori (Quasimodo, Solmi, Dal Fabbro, Valeri), traduttori-traduttori (Fertonani, Pocar), scrittori (Pirandello, Bianciardi, Calvino, Ginzburg), ma anche intellettuali che si sono occupati in particolare della ricezione dei testi stranieri e di problemi di editoria (Gobetti, Borgese, Fabietti, Poliedro, Padellare), di versioni teatrali (Chinol, Pasolini), di lingue classiche (Romagnoli, Valgimigli) e di letterature moderne (Errante, Izzo, Baldini, Pivano).