Longo Angelo: Arte e cataloghi
Sergio Belacchi. Ediz. italiana e inglese
Libro: Libro in brossura
editore: Longo Angelo
anno edizione: 2022
pagine: 72
Catalogo della Mostra "Mosaici e Archeomosaici" 15 - 27 giugno 2022, Palazzo Bracci Pagani, Fano.
L'arcivescovo Antonio Codronchi. Beni ecclesiastici e politiche culturali a Ravenna tra Settecento e Ottocento
Pawel Szczepaniak
Libro: Libro in brossura
editore: Longo Angelo
anno edizione: 2022
pagine: 991
"Nel mettere a fuoco la politica culturale dell'imolese Antonio Codronchi (1748-1826), che fu arcivescovo di Ravenna tra il 1785 e il 1826, don Pawel Szczepaniak ci consegna uno studio attento e circostanziato, supportato da una ragguardevole ricerca d'archivio che gli permette di indagare l'attività del prelato negli ambiti della tutela del patrimonio artistico ravennate e come mecenate di imprese decorative di rilievo nel Duomo cittadino e nel Palazzo Arcivescovile. Dopo aver tracciato una introduzione di carattere storico in grado di ricostruire, attraverso le cronache del tempo e la bibliografia specialistica, le drammatiche vicende legate all'arrivo dell'esercito francese in città nel 1796, il testo si sofferma sulla biografia del prelato, dalla sua elezione ad arcivescovo di Ravenna fino alle iniziative che ebbe modo di promuovere dopo il suo arrivo in città. Uno snodo storico critico di grande interesse è rappresentato dal rapporto, assai discusso dalla storiografia, con Napoleone Bonaparte, che viene qui riesaminato alla luce di un carteggio, in gran parte inedito, che don Pawel ha rinvenuto nell'Archivio privato della famiglia Pasolini Dall'Onda, erede del patrimonio Codronchi. L'attenta rilettura di questo scambio epistolare è stata l'occasione per mettere a fuoco le azioni operate da Codronchi, teologo di spessore e politico lungimirante, in difesa della città e per la tutela del suo patrimonio ecclesiastico, avvenimenti di molto rilievo che smentiscono le accuse più o meno velate di parte della storiografia tradizionale che lo ha ritenuto una pedina nella politica di saccheggio dei francesi. Accanto al carteggio fra Codronchi e Napoleone, il cuore del lavoro è rappresentato da un gran numero di testimonianze d'archivio inedite che si sono rivelate di estremo interesse per mettere a fuoco la storia artistica di Ravenna a cavallo tra Sette e Ottocento." (Barbara Ghelfi)
G. Ruffini. La traccia che resta. Disegni 1953-2005-The trail that remains. Drawings 1953-2005
Libro: Libro in brossura
editore: Longo Angelo
anno edizione: 2022
pagine: 80
«Il comitato scientifico che ha ideato e curato il progetto in omaggio all'opera di Giulio Ruffini per celebrarne il centenario della nascita ha voluto disseminare in un territorio interprovinciale tra Romagna ed Emilia una serie di mostre in sedi diverse col proposito di creare una condivisione del mondo poetico e artistico dell'artista. L'intento è stato soprattutto quello di sollecitare alla memoria collettiva e a quanti lo conobbero la trasversalità dei contenuti etici e artistici di Ruffini che solo l'ampiezza della sua produzione espressiva e la sua profondità nell'esplorare i temi della modernità ha permesso.L'effetto di coinvolgimento e di trascinamento critico e storico ha toccato in questo itinerario anche le corde emotive dei tanti estimatori dell'artista. Ruffini ha attraversato e interpretato, dagli anni '50 del Novecento sino alla sua scomparsa, la complessità delle correnti artistiche di quei decenni e le istanze di cultura attraverso i tanti temi da lui affrontati, dal lavoro alla solidarietà e l'antifascismo, alla incontrovertibile trasformazione sociale e urbana che andava cancellando un mondo ormai arcaico come quello contadino. La gratitudine dell'Assessorato alla Cultura e dei Musei Comunali di Rimini va all'Associazione Percorsi, all'Accademia di Belle Arti di Ravenna e al coordinamento di Paola Babini che ha intessuto le fila curatoriali tra Bagnacavallo, Bologna, Faenza, Ravenna, Rimini e, in modo particolare, a Maria Luisa Ruffini e a Roberto Minguzzi che hanno permesso l'esplorazione dell'atelier del pittore mettendo a disposizione materiali e opere e competenze. In questa costellazione di mostre ripartite in quella `area vasta' che è culturalmente la Romagna, a cui Ruffini ha dedicato cicli pittorici e grafici e che ha sempre portato nel cuore, Rimini ospita una selezione di oltre sessanta disegni dell'artista provenienti dall'Archivio Ruffini e da collezioni private. Un riconoscimento alla sua instancabile attività e alla sua capacità di accompagnare da protagonista una lunga stagione fatta di pronunciamenti e di rinnovamento nelle arti.» (Jamil Sadegholvaad Sindaco di Rimini)
Cantando come donna innamorata
Francesca Masi
Libro: Libro in brossura
editore: Longo Angelo
anno edizione: 2022
pagine: 60
"La Commedia è un pretesto. Cioè una scrittura che viene prima, distante per lingua, pensiero, credenza, ma impastata di futuro, un immenso giacimento di storie che dicono di noi. Quanto in femina foco d'amor e Le Divine donne di Dante sono scritture per la scena che percorrono itinerari possibili, grazie alla fecondità di una poesia lontana, temuta a volte, appiattita spesso, che sa essere smisurata, traboccante, eccelsa. Donne d'Inferno, da Francesca a Manto, di Purgatorio, da Pia a Matelda, di Paradiso, da Piccarda ad Anna, incardinate in un oltre che altro non è che il coraggio di porre domande, di abitare ogni unicità, di camminare un passo dopo l'altro, dall'abisso al più alto dei cieli."
G. Ruffini. Libertà del segno. Catalogo della mostra (Ravenna, 20 novembre-11 dicembre 2021)
Libro: Libro in brossura
editore: Longo Angelo
anno edizione: 2021
pagine: 80
Catalogo della Mostra "Giulio Ruffini. Libertà del segno", Ravenna Biblioteca Classense 20 novembre - 11 dicembre 2021.
G. Ruffini. Dalla meraviglia del vero al rimpianto del passato 1942-2006
Libro: Copertina morbida
editore: Longo Angelo
anno edizione: 2021
pagine: 80
«Con questa mostra alla Galleria Comunale d'Arte di Faenza, il Comune di Faenza partecipa al progetto ideato su volontà della Famiglia Ruffini per celebrare il primo centenario dalla nascita del pittore Giulio Ruffini e realizzato grazie all'impegno dell'Associazione Culturale "Percorsi" e dell'Accademia di Belle Arti di Ravenna. Si tratta di un progetto profondo, su più livelli, articolato nei territori in cui Ruffini ha operato - Ravenna, Faenza, Lugo, Bagnacavallo, Bologna, Rimini - suddividendo l'opera dell'artista in sezioni specifiche a seconda delle città sopracitate e assegnando ad ogni sede un curatore. Faenza aveva già dedicato a Giulio Ruffini una importante mostra antologica nel 1973, presentata da Francesco Arcangeli, che per il pittore aveva usato queste parole: "mai arreso, col suo alto talento di grafico e con le sue doti di pittore, a dir l'ultima parola alla propria storia". Ringrazio a nome dell'Amministrazione Comunale il comitato scientifico che ha curato il progetto, e naturalmente i curatori delle mostre, l'Associazione "Percorsi", la Coordinatrice Didattica dell'Accademia di Belle Arti di Ravenna Paola Babini e la Famiglia Ruffini per avere costruito questo calendario di azioni e iniziative che valorizzano la memoria di Giulio Ruffini - pittore che con la sua vita e la sua opera ha attraversato il Novecento - creando occasioni importanti, come questa mostra, per consegnare al futuro la sua importante e profonda storia artistica.» (Massimo Isola)
Una vita per Dante. Con Alfred Bassermann tra Germania e Italia, sulle orme del Poeta
Raffaella Cavalieri
Libro: Libro in brossura
editore: Longo Angelo
anno edizione: 2021
pagine: 184
Una vita dantesca. Così si potrebbe riassumere l'esistenza di Alfred Bassermann, studioso e traduttore di Dante, autore di numerosi saggi e volumi che andarono a contribuire a quella rinascita e a quella nuova luce sotto cui il mondo intero pose Dante Alighieri nel corso dell'Ottocento. Alla stessa età in cui Dante per la prima volta incontrò Beatrice, egli conobbe la sua opera e ne fece il leitmotiv della sua esistenza. Una valigia sempre pronta sotto il letto, un ideale da perseguire: chi vuoi conoscere un poeta deve visitarne il paese. Dopo anni di apprendistato sui libri, a partire dal 1886 decise di uscire dal chiuso delle biblioteche e partire alla ricerca del genius loci di questo Dichterheroen, l'eroe dei poeti, calcando le sue orme in quella stessa terra che ispirò l'opera più celebre al mondo, la Divina Commedia. Attraverso i suoi scritti ripercorriamo un'Italia da poco unita che in Dante trovò l'emblema e la bandiera, e viviamo l'esperienza di viaggio iniziata un secolo prima da Goethe, tra descrizioni di paesaggi, locande, itinerari e personaggi incontrati. Grazie ai ricordi e ai documenti inediti dell'archivio privato della famiglia si è potuto ricostruire ciò che sta dietro le quinte dell'immensa opera di Alfred Basser-mann, l'affetto che portò verso la nostra nazione, la nostra cultura, la nostra poesia e la nostra arte; un uomo che ovunque ha bussato nel nome di Dante ha trovato cordialità ed ospitalità. Con questo volume, proprio dall'Italia, si vuol restituire a lui la voce, con la gratitudine e l'auspicio che, al di fuori di qualsiasi ricorrenza celebrativa, egli non ricada nell'oblio in cui per troppo tempo è rimasto.
La Commedia delle donne. Nove donne della Divina Commedia di Dante Alighieri-The Comedy of Women. Nine women of Dante Alighieri's Divine Comedy
Libro: Copertina morbida
editore: Longo Angelo
anno edizione: 2021
pagine: 198
Chi sono queste donne? Luigi Pirandello direbbe che sono una, nessuna e centomila. Se fossero una sola donna, sarebbero una donna sull'orlo della disperazione, che perde sé stessa, sprofonda giù in basso, ritorna su arrampicandosi e si ritrova nuovamente in un viaggio che è al tempo stesso spaventoso e purificante, simile a quello di Dante nell'aldilà. Se invece queste donne fossero nessuna, il loro viaggio sarebbe un viaggio all'incontrario, cominciando dall'alto sprofonderebbero nell'abisso, nella selva oscura, nel nulla. Ma se fossero centomila, sarebbero tutte noi, abitanti dell'infernale e paradisiaco purgatorio quotidiano.
Una storia ravennate 1965-2005. La «Bottega d'Arte» di Angela e Giuseppe Maestri
Libro: Libro in brossura
editore: Longo Angelo
anno edizione: 2021
pagine: 128
Per tutti, a Ravenna, “la Bottega” era solo la bottega artigiana di cornici e di antiquariato di via Baccarini, prima che nel dicembre 1965, Giuseppe Maestri e la moglie Angela Tienghi facessero diventare realtà un'idea luminosa di Alberto Martini: la nascita di una “Galleria d'Arte”... Fu da subito un punto di riferimento per l'ambiente artistico locale ma anche, e soprattutto, luogo d'accoglienza di importanti esperienze in atto nel campo delle arti visive in Italia.
Le stoffe di San Giuliano dal ritrovamento alla valorizzazione
Libro: Copertina morbida
editore: Longo Angelo
anno edizione: 2019
pagine: 112
Nel giugno del 1910 l'apertura del sarcofago che contiene le spoglie di San Giuliano nell'omonima chiesa di Rimini rivela un gruppo di tessuti antichi. Tra gli innumerevoli lacerti spiccano per dimensioni e fattura due sciamiti in seta di manifattura bizantina. L'importanza del ritrovamento è immediatamente riconosciuta da Corrado Ricci e Giuseppe Gerola che si adoperano per assicurare ai reperti tessili un'adeguata conservazione. Da qui prende avvio una vicenda destinata a durare oltre un secolo, che porterà i tessuti a far parte del patrimonio dello Stato, ad essere esposti nel giovane Museo Nazionale di Ravenna a partire dal 1921 e a divenire uno dei nuclei di tessili tardoantichi e bizantini più conosciuti dagli specialisti. Questo volume è realizzato a conclusione dell'ultimo intervento di restauro del 2018: la nuova soluzione espositiva che ne è scaturita restituisce al pubblico i due sciamiti in seta dopo oltre vent'anni. I saggi vogliono essere un contributo più ampio alla storia della tutela, del restauro e della conoscenza di questo settore delle Arti meno noto ma assolutamente emblematico.
G.A.E.M. 2019. Giovani artisti e mosaico. Catalogo della mostra (Ravenna, 6 ottobre-24 novembre 2019)
Libro: Copertina morbida
editore: Longo Angelo
anno edizione: 2019
pagine: 88
Nella scelta significativa e programmatica di sostenere il mosaico nelle sue forme contemporanee che la città di Ravenna porta avanti con rinnovato vigore da alcuni anni, il Premio Internazionale GAeM, giunto in questo 2019 alla sua quinta edizione, rappresenta una voce chiara e una scelta di campo importante. Ravenna deve molto al patrimonio di monumenti antichi, paleocristiani e bizantini che ne fanno una città ideale per entrare in contatto con il mosaico in una delle sue forme più emblematiche, tuttavia appare ineludibile una presa di posizione nei confronti di una multiforme contemporaneità che è viva e vitale nelle sue manifestazione artistiche, culturali e del pensiero e che non elude il confronto con quella eredità storica di grande spessore e pregnanza. Il Premio Internazionale GAeM, ideato e curato da Linda Kniffitz e Daniele Torcellini, organizzato dal Centro Internazionale di Documentazione sul Mosaico nell'ambito della Biennale di Mosaico Contemporaneo, con il patrocinio della Regione, vuole essere un contesto aperto alle nuove proposte e alle nuove ricerche artistiche che al mosaico fanno riferimento e che in questa edizione trovano arricchite possibilità di riconoscimento. Ai due premi già assegnati nelle edizioni precedenti si sono aggiunti infatti altri due premi. Il primo è dedicato ad un progetto di opera a mosaico la cui esecuzione è demandata ad un laboratorio cittadino associato CNA, il secondo è dedicato ad una proposta di mostra personale ospitata negli spazi di Magazzeno Art Gallery.
Abbiamo creduto all'amore. Donne nel monastero di clausura delle Clarisse Cappuccine di Ravenna
Giampiero Corelli, Giovanna Greco, Giovanni Gardini
Libro: Copertina morbida
editore: Longo Angelo
anno edizione: 2019
pagine: 132
Viaggio nell'anima del monastero delle Clarisse Cappuccine di Ravenna, nel cuore della città che fu capitale e testimone della cultura italiana. Abitare il silenzio, indossare la grazia di Dio e amarlo nei voti che vengono rinnovati in nome dell'amore. Suor Maria Grazia, suor Maria Pia, suor Maria Agnese, suor Maria Felice, suor Michela, suor Serafina e suor Annarita unite nell'amore come atto di fede. Il monastero di città è lo spirito immutabile e pieno di una Ravenna che cambia solo perché sa che nell'immutatezza sta la sua forza, che ogni volta elargisce ai passanti, ignari o non ignari, solitari, ma mai soli, perché il convento è lì, con loro. Con tutti. Con tutti i cuori liberi di stare dalla parte di Dio e della sua misericordia.