Lithos: Laboratorio Est/Ovest
L'arancia ungherese. La letteratura in Ungheria negli anni Cinquanta
Cinzia Franchi
Libro: Copertina morbida
editore: Lithos
anno edizione: 2014
pagine: 207
L'arancia ungherese: la letteratura in Ungheria negli anni Cinquanta, evoca il frutto protagonista del film "A tanú" ['Il testimone'] del regista Péter Bancsó, ambientato negli anni Cinquanta, in cui venne realizzata la clonazione del modello stalinista sovietico. L'agrume viene presentato come "la nuova arancia ungherese. Un po' gialla, un po' aspra, ma è la nostra". Così possiamo definire anche la letteratura ungherese degli anni Cinquanta.
Dalla Senna alla Neva. La Carmen di Aleksandr Block
Danilo Cavaion
Libro: Libro in brossura
editore: Lithos
anno edizione: 2013
pagine: 148
Carmen provoca sensazioni ed immagini intense, difficili da circoscrivere. La sua figura ha ispirato artisti ed esaltato lettori e spettatori. Nietzsche, cercando di spiegare la grande suggestione provocata dall'opera di Bizet, conclude: essa conferisce potenza "perché nell'udirla si diventa noi stessi un capolavoro". Carmen eccita lo spirito dell'analogia, fa recuperare le figure di altre vere o apparenti consorelle, dalla maga Circe alla Brett Ashley di Fiesta. Ma è pure capace di evocare immagini a lei opposte, da Beatrice a Mar'jana dei Cosacchi tolstoiani. Carmen rinnova la meraviglia nata dalla vista delle scatole cinesi: una interna all'altra in una successione di cui pare non trovare mai una fine, gusci che contengono e sono contenuti in altri gusci, e tutti nati da uno stesso monolite.
La vittoria
Henryk Grynberg
Libro: Copertina morbida
editore: Lithos
anno edizione: 2013
pagine: 176
"Grynberg riporta la tragedia dalla dimensione quasi trascendentale propria della narrazione canonica dell'Olocausto alla serie di vicende e sensazioni elementari di chi si trova di fronte al khurbn, di fronte a una distruzione causata da esseri umani - e per questo ancora più terribile. Ecco perché la sua scrittura ci tocca così da vicino." (dalla Nota introduttiva di Wlodek Golkorn)
«Il libro degli eventi». Calendario di storia e cultura polacca
Andrea De Camillis, Lukasz Kurembski
Libro: Copertina morbida
editore: Lithos
anno edizione: 2012
pagine: 240
"L'anacronismo è forse una chiave universale di comprensione della perenne attualità della storia, perché riporta al più autentico e simultaneo disordine ciò che noi - pervicacemente - cerchiamo di riassettare con le nostre "ricostruzioni" a posteriori. Proprio per questo l'ordine apparente di una successione cronologica degli eventi, coi numeri crescenti degli anni che li accompagnano, come in questo libro, può sembrare uno dei modi meno inautentici e più rispettosi del naturale caos della storia. [...] Immaginarsi poi per una storia come quella della Polonia, per cui spazio e tempo si sono sbizzarriti in tutte le loro possibili dimensioni, scambi e interconnessioni. [...] Come si fa a raccontare davvero, con un minimo di sobrietà e di attendibilità tutto questo? Questo libretto ci prova, non certo in modo asettico e anaffettivo, ché anzi l'età giovine degli autori si farà qua e là sentire, con le sue predilezioni, idiosincrasie e piccole intemperanze, nonostante che io, Pimko, dottor professor, e per dirla tutta insegnante, dotto filologo dell'Urbe, li abbia costantemente ammoniti e messi in guardia..." (dalla Nota introduttiva di Luigi Marinelli)
Profilo della letteratura slovena dal 1989 a oggi. Schede sugli scrittori
Maria Bidovec
Libro: Copertina morbida
editore: Lithos
anno edizione: 2012
pagine: 289
Questo "Profilo della letteratura slovena dal 1989 a oggi" si rivolge a studenti, docenti e a chiunque si interessi alla letteratura in generale, specie quella dell'Europa centrale, sapendo magari poco o nulla della letteratura slovena degli ultimi vent'anni. Si tratta dunque di un primo tentativo di sistematizzazione, in italiano, di dati relativi ad autori sloveni del nostro tempo, perlopiù viventi e tuttora operanti. Nella parte introduttiva vengono presentate alcune linee generali entro cui si muove la letteratura slovena dei nostri giorni; mentre la seconda, oltre a una breve descrizione dell'opera di ogni singolo scrittore, contiene ottanta schede bio-bibliografiche di altrettanti autori selezionati, compresa l'indicazione delle principali traduzioni italiane, quando presenti. La finale bibliografia, che riporta un centinaio di titoli, potrà costituire il punto di partenza per eventuali approfondimenti.
Madre, patria
Bozena Keff
Libro: Libro in brossura
editore: Lithos
anno edizione: 2011
pagine: 114
"Quest'opera sulla madre e sulla patria, ché così suona il titolo originale, è innanzitutto un'opera sulla libertà, anche la libertà di soffrire e di compatire (...). Madre, patria parla di ogni madre, di ogni patria, e di ogni figlia e figlio. E anche i padri, che sembrano quasi restarne fuori, in realtà ci sono, eccome!... Parla insomma di chiunque, 'quale ne sia la nazione, sesso, orientamento, colore', sia e si senta vittima di violenza e oppressione, perfino, e tanto più, da parte dei propri 'cari'." (dalla Nota introduttiva di Luigi Marinelli)
Il tempo raddoppiato
Edward Balcerzan, Boguslawa Latawiec
Libro: Copertina morbida
editore: Lithos
anno edizione: 2011
pagine: 156
"Voci da oltre la parete, invocazioni per un té mescolato alla conversazione e corretto con il silenzio che non ha bisogno di parole, un parlarsi reciprocamente con la scusa di parlare agli altri, anche della lingua, ma soprattutto nella lingua amorosa in cui l'amore non è nominato, la cui sola casa è il tempo raddoppiato." (dalla nota introduttiva di Jaroslaw Mikolajewski)
C'era e non c'era una volta un'ebrea
Marian Pankowski
Libro
editore: Lithos
anno edizione: 2010
pagine: 74
Dalla Nota introduttiva di Erri De Luca: "Ignoravo Pankowski. Il suo racconto qui tradotto è dei perfetti. La qualifica di perfezione spetta a una scrittura che, se fosse l'unica esistente circa un argomento e un'epoca, da sola basterebbe. L'effetto, dopo la lettura, è quello dell'amèn, verità pura. Così è andata a Fajga l'ebrea, così è andata alla Polonia, alla caccia all'uomo, all'istinto di sopravvivenza, all'odio e alla sua eterna nemica, la fraternità. Così è andata alla macchina misteriosa della salvezza, che può solo scippare con destrezza, con violenza di schiaffo e di spintone, una vita dalla carovana della strage. La generazione di Fajga mi ha messo un paio di suoi occhiali sul naso per vedere all'indietro, mi ha circonciso l'orecchio per ascoltare la sua storia e ha dato a uno scrittore polacco la più potente materia narrativa di un secolo caìno."
Fra Oriente e Occidente slavo. Russia e Polonia
Luigi Marinelli
Libro: Libro in brossura
editore: Lithos
anno edizione: 2008
pagine: 127
Questo libretto racconta a suo modo la storia del reciproco posizionamento sotto vari punti di vista - specie quello culturale - di Russia e Polonia all'interno della Slavia e della parte centro-orientale del Vecchio Continente.
Le vette della mia vita. Storia di una donna bielorussa
Anna Ivanovna Umrejka
Libro
editore: Lithos
anno edizione: 2021
pagine: 116
Questa è la storia di una donna bielorussa, scritta da lei attorno al 1978 e dedicata ai quattro figli. Anna Ivanovna Umrejka nasce nel 1921 in un ambiente rurale, non lontano da Usda, nel pieno della trasformazione che segue la Rivoluzione d'ottobre. La sua scrittura è caratterizzata da una lingua viva e fluida, mutevole al proprio interno e in comunicazione con la carica emotiva del discorso.
Viaggio della Serenissima S. Bona regina in Polonia
Colantonio Carmignano
Libro: Libro in brossura
editore: Lithos
anno edizione: 2018
pagine: 160
Nel poemetto in terza rima "Viaggio de la Serenissima S. Donna Bona regina da la sua arrivata in Manfredonia andando verso del suo Regno in Polonia", Carmignano narra il viaggio e il trionfale arrivo a Cracovia, al seguito di Bona Sforza, da febbraio a metà aprile 1518. L'opera appare meritevole di attenzione, non solo dal punto di vista storico, per via del percorso e delle vicende che vedono protagonista la giovane regina, ma – nonostante il severo giudizio del Dionisotti – non le si può negare un qualche valore letterario: nella drammatica scena dell'addio materno, nelle descrizioni di paesaggi, peripezie, stati d'animo, nei frequenti riferimenti mitologici, nella perizia con cui Carmignano riesce a scrivere con tocco a tratti popolaresco un racconto destinato alle corti. La maggior sfida dell'autore risiede dunque nel tentativo, in alcune parti del poema felicemente riuscito, di appassionare alla storia, coinvolgendo nel suo insieme poesia, realtà e finzione.
Il gladiatore e la rusalka. Roma nella poesia russa dell'800. Antologia. Testo russo a fronte
Libro: Copertina morbida
editore: Lithos
anno edizione: 2015
pagine: 504
Prima antologia di poesia russa su Roma, frutto di una lunga ricerca, il volume costituisce una novità assoluta per i lettori italiani e russi. Raccoglie testi poetici dell'800, secolo in cui nella cultura russa l'idea di Roma si esprime in tutta la sua ambivalenza e poliedricità, caratteristiche che vengono illustrate nei due saggi introduttivi. L'antologia, con testo russo a fronte, comprende 27 autori, di cui alcuni mai tradotti in italiano, e 76 liriche, organizzate nelle sezioni tematiche: I grandi uomini e le rovine dell'antichità classica; Il mortale veleno di Roma; Le impressioni di viaggio e il paesaggio; Roma speculum russicum; La Roma dell'anima, capitale delle arti. Le schede biografiche sugli Autori danno anche conto delle traduzioni italiane esistenti, nell'intento di creare una base di dati per una futura bibliografia delle traduzioni italiane di poesia russa.