Lindau: Piccola biblioteca
Le cose intorno
Camilla Salvago Raggi
Libro: Libro in brossura
editore: Lindau
anno edizione: 2018
pagine: 107
Le cose intorno sono quelle che costellano la vita di Camilla Salvago Raggi nella grande residenza monferrina. Si tratta di oggetti e mobili, libri, fotografie e quadri, divenuti per lei imprescindibili punti di riferimento, perché tracce concrete della sua vita e della complessa storia familiare. Mentre ne descrive le forme, i colori e le vicende, rivivono personaggi, luoghi e atmosfere che appartengono a un passato anche molto lontano: la pro-prozia che ha riplasmato la casa e il giardino, il nonno ambasciatore in Egitto, in Cina e a Parigi, Marcello Venturi, l'amato marito scrittore; il salottino e lo studio, al centro della vita quotidiana, i saloni aulici e la stanza degli armadi col ricco corredo di tovaglie che evoca antiche consuetudini mondane, la grande cucina con i rami alle pareti nella quale si muovevano le tante persone di servizio. «Hanno una vita le cose? – si domanda l'autrice – Direi proprio di sì. Una vita invisibile scorre in loro, come il sangue nelle nostre vene. Noi le guardiamo, e loro ricambiano i nostri sguardi».
Mirtilli o L'importanza delle piccole cose
Henry David Thoreau
Libro: Libro in brossura
editore: Lindau
anno edizione: 2018
pagine: 95
Ci sono cose tanto piccole, diffuse e banali da sembrare quasi trascurabili. Che ci siano non ci siano, o che qualcosa cambi nei loro riguardi, che importanza può avere? In realtà attraverso di esse si può talvolta cogliere il segno di un cambiamento sostanziale e duraturo, che ha effetti di enorme portata per l’Umanità. Questo è proprio il caso del mirtillo. Dopo un documentato excursus storico e botanico su quelli che erano frutti spontanei di una terra generosa, Thoreau denuncia il processo di «privatizzazione» ormai in corso. Le ampie estensioni di terreni e boschi comuni, regolati solo dall’avvicendarsi dei processi naturali, si stanno riducendo in modo drastico. E non è più possibile raccogliere liberamente quei frutti deliziosi, perché coltivazioni specializzate e rivenditori limitano al massimo la possibilità di procurarseli in modo autonomo. Tutto si è ridotto a una questione di soldi e di «utilità», senza più spazio per la bellezza e il contatto diretto con la Natura. Ma chi non prova amore per la Natura, non prova amore neppure per la propria vita e finisce per ammalarsi e morire. Perché la Natura fa ogni giorno del suo meglio per noi. Anzi esiste proprio per questo.
Camminare. Con un testo di Virginia Woolf
Henry David Thoreau
Libro: Copertina morbida
editore: Lindau
anno edizione: 2018
pagine: 96
Bisogna tornare a camminare, ci dice Thoreau in questo piccolo saggio. Ma è l'Arte del camminare quella che con ardore appassionato chiede di coltivare, e avendo in mente ben precisi effetti. Anche in "Walking", infatti, l'autore di "Walden" e di "Disobbedienza civile" - del quale Virginia Woolf traccia in appendice un acuto ritratto intellettuale - punta il dito sul vero nemico dell'uomo, la cosiddetta civiltà, che vuole trasformare il mondo in un ordinato mosaico di prati rasati e campi coltivati, tra città e villaggi abitati da docili membri della società. Gli uomini seguono ormai soltanto le strade che altri hanno tracciato, adeguandosi passivamente a quanto viene deciso altrove. Quasi incapaci di pensieri coraggiosi, perché credono di sapere ma di fatto non si avventurano oltre il circolo vizioso di idee trite e preconcette, non conoscono più il piacere che offrono la ricerca e la scoperta e pertanto non riescono a vedere e godere del bello. Perché a nutrire in profondità la vita e gli esseri è proprio il terriccio vergine di boschi e paludi, quello che è divorato dalla avanzata ordinatrice dell'uomo, che rischia di scoprire in punto di morte di non aver mai davvero vissuto. È investendo il proprio tempo nella nobile pratica del fare «anche la camminata più breve pieni di spirito d'avventura, come se partissimo per un viaggio senza ritorno» che più aria e più luce circoleranno tra i nostri pensieri facendo resuscitare speranza e futuro.
Breviario eretico (reazionario e massonico)
Lino Sacchi
Libro: Copertina morbida
editore: Lindau
anno edizione: 2018
pagine: 198
"Breviario eretico" propone una visione fortemente disincantata nella quale il nostro Paese, ripudiato il suo retaggio culturale e con esso la sua identità, è incapace di costruirsene un'altra, uscendo dall'attuale cupio dissolvi, e aspetta l'arrivo degli alieni: un'analisi costruita, senza gioia, con ampio uso di ironia. Punto di osservazione: una loggia massonica.
La filosofia della barba
Thomas S. Gowing
Libro: Libro in brossura
editore: Lindau
anno edizione: 2018
pagine: 119
Ricordandoci che sin dall’Antichità la barba è stata un simbolo di distinzione virile, Thomas S. Gowing sviluppa una divertente quanto rigorosissima apologia di questa caratteristica del corpo maschile. Vogliamo dubitare della forza, del vigore e del coraggio dei barbuti (prendiamo Abramo Lincoln, per esempio, o tutti i boscaioli canadesi) di contro all’evidente effeminatezza dei rasati? La virilità risiede nei follicoli, e gli uomini moderni non dovrebbero dimenticare che «alle donne per natura piacciono tutte le cose virili» e non possono che rimanere affascinate da «questa deliziosa cascata di riccia bellezza». Risultato di una conferenza che Gowing tenne nel 1854, La filosofia della barba illustra gli innumerevoli motivi per cui è preferibile portarla, tanto estetici quanto fisiologici; ripercorre le fortune e le fogge della barba tra i protagonisti della Storia e descrive lo stretto legame tra barba, personalità e carattere. Letto questo libro, ci convinceremo una volta per tutte a buttar via il nostro rasoio.
Soltanto qualcuno
Joris-Karl Huysmans
Libro: Libro in brossura
editore: Lindau
anno edizione: 2018
pagine: 175
Pubblicato nel 1884, il libro raccoglie molti ritratti di artisti, non solo francesi e non solo contemporanei, alternali a pagine dedicate a particolari temi e fenomeni artistici e sociali: dal dilettantismo al mercato dell'arte, all'uso del ferro in architettura, al difficile rapporto tra arte e produzione industriale. Huysmans, inquieto flàneur, si aggira disgustato, commosso, incuriosito, in una Parigi che muta rapidamente, presa com'è dalla fretta di sostituire nuovi idoli agli antichi e di cancellare il passato. Nel suo girovagare tra musei, mostre, e nuovi monumenti, come la Tour Eiffel, Huysmans si interroga sulla modernità che lo attrae e lo respinge, ne soppesa appassionatamente i simulacri, le tendenze e le scoperte, confrontando continuamente passato e presente e mettendo la propria abilità di critico anticonformista, acuto ed estremamente percettivo, al servizio di una vasta e profonda ricerca spirituale.
Letti
Groucho Marx
Libro: Libro in brossura
editore: Lindau
anno edizione: 2017
pagine: 95
"Ho sempre rimpianto di aver interrotto la mia educazione in quinta elementare. È piuttosto dura quando ti trovi lì nel gran mondo e cerchi di affettare un atteggiamento sofisticato. La padrona di casa potrebbe snocciolare teorie di Schopenhauer e Kafka. Tu al massimo potresti spingerti alla tabellina del sette. Per autodifesa divenni un lettore vorace. Uscivo con gli amici, un libro sotto il braccio, e quando la conversazione si faceva intellettuale affondavo il naso tra le pagine e grugnivo insofferente, qualsiasi cosa si dicesse. Leggendo Stephen Leacock, O. Henry e altri loro pari, pensai che avrei potuto cavarmela altrettanto bene. Sarei diventato uno scrittore. Mi cucii delle toppe di cuoio sui gomiti delle giacche, rinunciai ai sigari per la pipa e cominciai a farcire i miei discorsi di parole come 'cacofonico' e 'parentale'. Non ci volle molto perché gli editori facessero la fila per la mia prima opera. Dissi al primo arrivato che stavo scrivendo di un argomento caro al cuore di chiunque. Il mio primo libro, lo informai, si sarebbe intitolato 'Letti'. E poi sollevai le sopracciglia in maniera significativa". (Groucho Marx)
Iram dalle alte colonne
Kahlil Gibran
Libro: Copertina morbida
editore: Lindau
anno edizione: 2017
pagine: 64
"'Iram dalle alte colonne' è il risultato di un'importante incursione del suo autore nei campi della mistica. In esso Kahlil Gibran cerca di riversare in uno stampo dialogico-narrativo le conclusioni cui nella sua elaborazione teorica era giunto fino a quel momento riguardo alla provenienza, alla vita e alla meta finale dell'uomo; conclusioni che potrebbero essere riassunte nelle formule che seguono. Tutto ciò che esiste al di fuori dell'uomo esiste del pari dentro di lui, e viceversa, senza che si dia alcuna barriera tra le cose, per quanto vicinissime o lontanissime, somme o infime, gigantesche o minuscole. Alla conoscenza delle cose (qualunque sia il credo professato, dal momento che tutte le religioni sono in realtà una sola) si giunge percorrendo la strada del desiderio ardente, il quale è possibile a tutti: infatti ogni uomo può desiderare, fino al punto in cui il desiderio strappi il velo dell'apparenza. Allora l'uomo vede il proprio Sé." (Younis Tawfik e Roberto Rossi Testa)
Non mi lasciare. Breve viaggio nell'universo della memoria
Oddone Camerana
Libro: Copertina morbida
editore: Lindau
anno edizione: 2017
pagine: 118
Tutti, prima o poi, perdiamo la memoria. Ci sono vari modi in cui ciò avviene. Si va dal lento, progressivo degrado di questo bene alla sua caduta repentina e traumatica. Di questo parlano le pagine di "Non mi lasciare", scritte da chi ha vissuto e vive la perdita lineare e metodica di un patrimonio di ricordi che credeva intoccabile fino a che non ha scoperto il contrario. Sappiamo tutti che cosa sia la memoria, ma pochi si pongono il problema o il compito di definirne i caratteri, i confini, gli orizzonti, e i pericoli che la sovrastano e la minacciano. E quanto cerca di fare questo testo in modo informale, offrendo degli spunti che altri potrebbero approfondire, completare, arricchire e discutere. Partendo dall'Antichità classica, e specialmente dalla cultura greca, considera poi le ricerche degli studiosi rinascimentali ed elisabettiani e, dopo avere esaminato i prodigi della memoria - oltre che i suoi eccessi e disastri - attraverso i resoconti di memorialisti come Casanova, romanzieri come Balzac e autori come Borges, rievoca il profilo di alcuni personaggi della cronaca, quale l'emblematico Smemorato di Collegno. Non trascura, inoltre, l'apporto delle neuroscienze, né l'ingresso in scena delle demenze senili e del male di Alzheimer, che aggrediscono, umiliandole, le crescenti aspettative di durata della vita. Questo testo è però anche una preghiera, come dice il titolo, che cerca di meritare la benevolenza divina impegnandosi in prove e resoconti narrativi, testimonianze dello sforzo di rimandare il momento della smemoratezza totale.
Lettere a un giovane poeta
Virginia Woolf
Libro: Libro in brossura
editore: Lindau
anno edizione: 2017
pagine: 51
Oltre ai circoli letterari come il famoso Bloomsburv Group e alla Hogarth Press - la casa editrice fondata insieme al marito Léonard -, Virginia Woolf frequentò gli ambienti più esclusivi della Londra e dell'Inghilterra dell'epoca. Questa ricchezza di relazioni è testimoniata dallo sconfinato epistolario, che conta circa quattromila pagine. Quello di scrivere lettere era un appuntamento fisso nelle sue giornate che spesso la impegnava a lungo. In questo volumetto presentiamo due lettere che Virginia scrisse nel 1932 a John Lehmann, collaboratore e poi direttore della casa editrice. La questione al centro della prima nasce da una domanda dello stesso Lehmann: «Dove sta andando la poesia, o è morta?». Virginia, in quel momento particolarmente reattiva, scrive una lettera piuttosto vivace al Giovane Poeta. Per dare una lezioncina al suo interlocutore, articola una serie di considerazioni molto interessanti sul lavoro di scrivere, sulla differenza fra prosatori e poeti, sulla ricchezza di autori e opere che l'Inghilterra può vantare e che sono ormai parte di tutti. Tutto un altro il tono della seconda lettera. Virginia, forse pentita e con un diverso stato d'animo, riscrive dopo pochi giorni al Giovane Poeta: fra accenni ad altre questioni letterarie chiude quasi materna: «Per piacere guarisci presto [...] Léonard si unisce a me per ringraziarti della tua lettera». La burrasca è passata, è tornato il sereno.
Lettere a un giovane amico. «Felice è l'uomo che è niente»
Jiddu Krishnamurti
Libro: Libro in brossura
editore: Lindau
anno edizione: 2017
pagine: 87
Prendendo le mosse dalle concezioni non dualistiche radicate nel pensiero indiano, Jid-du Krishnamurti ha sviluppato una filosofia originale il cui obiettivo è la crescita e la liberazione spirituali. Al centro di essa si trova l'idea che l'uomo non possa davvero esperire la realtà (e quindi vivere in modo autentico la propria esistenza) senza prima essersi liberato da quella sovrastruttura costituita da tradizioni, religioni, ideologie e simboli che gli arrivano dal proprio passato c da quello della civiltà cui appartiene. In questa raccolta di lettere scritte a un giovane amico ferito nell'anima e nel corpo, Krishnamurti riprende - in un linguaggio semplice ma poetico, ricco di immagini e di metafore - molti dei temi già affrontati nelle sue opere maggiori: l'innocenza e la purezza dello sguardo, simile a quello di un bambino che sperimenta il mondo senza condizionamenti; la libertà, intesa come radicale abbandono degli schemi mentali; la necessità di superare la dualità soggetto-oggetto e ogni forma di artificiosa contrapposizione.
Giro di boa
Guido Davico Bonino
Libro: Copertina morbida
editore: Lindau
anno edizione: 2017
pagine: 144
Vi sono libri - romanzi, raccolte di poesie, saggi - che hanno su ogni lettore appassionato un potere quasi incantatorio. Se ne rimane segnati e il fascino che da loro irradia ci avvince e conquista a un punto tale che, anche se volessimo, non riusciremmo più a liberarcene. Ne siamo così «malati» che ci sentiamo felici se possiamo confrontare la nostra attrazione per loro con quella che altri, prima di noi, hanno subito... Questa piccola guida a grandi romanzi europei del Novecento è nata con il proposito non tanto di sfoggiare provocatorie (o presunte tali) interpretazioni critiche di codesti capolavori quanto piuttosto di condividere con altri appassionati la fascinazione che le loro pagine hanno esercitato su di noi. Di qui il tono «piano» del discorso, i termini di riferimento il più possibile chiari e concreti, i suggerimenti assai espliciti a privilegiare questo quel tema, questa o quella particolare struttura narrativa. Un libro da comodino, insomma, a cui ci auguriamo vengano accostati, uno dopo l'altro, capolavori di cui qui si discorre.