Architettura
Astronomie und geometrie in der architektur von Castel del Monte
Aldo Tavolaro
Libro: Copertina morbida
editore: Laterza Giuseppe Edizioni
anno edizione: 1994
pagine: 64
Palazzo arcivescovile, il cardinale Tommaso Ruffo a Ferrara 1717-1738
Libro
editore: Corbo Editore
anno edizione: 1994
pagine: 206
L'educazione di un giardiniere
Russell Page
Libro: Libro rilegato
editore: Allemandi
anno edizione: 1994
pagine: 112
"Quando compongo un paesaggio o creo un giardino, ma anche solo quando colloco un vaso di fiori sul davanzale, mi pongo in primo luogo un probema analogo a quello del pittore; ossia mi preoccupo della relazione tra gli oggetti che compongono il quadro, siano essi boschi, campi o acqua, pietre o alberi, cespugli e piante o gruppi di piante". Il sentimento e l'estro di un artista fanno dei suoi scritti un libro e non un manuale: quest'opera è la summa del suo pensiero. Page scrive come parla: l'esposizione anedottica, lontana da ogni ostentazione, fa di ogni parola un indizio rivelatore della sua arte.
Palazzo Labia a Venezia
Terisio Pignatti, Filippo Pedrocco
Libro
editore: Rai Libri
anno edizione: 1993
Ville friulane. Storia e civiltà
Gianni D'Affara, Christoph Ulmer
Libro
editore: Magnus
anno edizione: 1993
pagine: 328
Palazzo dei Diamanti 1963-1993. Artisti mostre cataloghi
Libro
editore: Corbo Editore
anno edizione: 1993
pagine: 264
L'archeologia degli architetti
Frederic Pousin, John Wilton-Ely, Pierre Pinon
Libro
editore: Compositori
anno edizione: 1993
pagine: 120
Il caso Borromini
Giuseppe Spadaro
Libro
editore: Edizioni Mediterranee
anno edizione: 1993
pagine: 224
Che cosa avviene quando un artista di oggi incontra un artista di ieri e vi scopre una personalità che lo affascina, uno stile di vita che lo colpisce un'opera che gli rivela risvolti inaspettati, delle zone d'ombra da illuminare? Avviene che l'artista di oggi si fa tanto partecipe dell'artista di ieri da identificarsi con lui, da scriverne una biografia interiore come questa, in prima persona ma non romanzata, facendo proprio il linguaggio tecnico dell'altro. È quanto è avvenuto a G. A. Spadaro nei confronti di Francesco Borromini. Il risultato è il libro che il lettore ha tra le mani, una narrazione che ha precise basi nella realtà e all'immaginazione concede solo quel che è necessario per riempire verosimilmente i vuoti che la cronaca e la storia hanno lasciato.