Libra: Mnemosyne
Grado. La voce della sua poesia
Libro: Libro in brossura
editore: Libra
anno edizione: 2014
pagine: 288
Libri di poesia in "graisan" a Grado se ne stampano sempre e a cadenze anche ravvicinate. Di antologie storiche, che raccolgano la produzione poetica dell'Isola d'Oro dagli inizi ai giorni nostri, probabilmente questo libro però è uno dei primi esempi. È una selezione strettamente personale, che riflette gli interessi e le curiosità letterarie del curatore, Marco Giovanetti, anch'egli gradese, studioso, critico e romanziere e perciò nello stato d'animo migliore per comprendere e selezionare le poesie da includere in quest'antologia. Giovanetti ricorda una frase di Biagio Marin, "tutti poeti a casa mia", emblematica della propensione quasi collettiva alla poesia della gente di Grado. Una frase che è la conferma di questa attitudine e che viene analizzata storicamente anche nella prefazione di Giancarlo Re. Questa silloge, arricchita da alcune foto di Nico Gaddi che si sposano perfettamente con lo spirito poetico di alcune composizioni, racchiude oltre un centinaio di poesie e ne presenta gli autori, dal tardo '800 ai giorni nostri, con un breve cenno biografico e bibliografico. Le poesie scelte, in grande maggioranza in dialetto gradese, hanno tutte la versione in italiano. E anche così conservano, quasi tutte, la forza e l'espressività della versione originale in dialetto gradese.
I piatti perduti
Libro: Libro in brossura
editore: Libra
anno edizione: 2010
pagine: 280
"I piatti perduti" non è un ricettario e nemmeno solo un libro di racconti. È un libro che raccoglie 19 racconti sui piatti dell'infanzia scritti da alcuni scrittori e giornalisti, prevalentemente, ma non solo, del Friuli Venezia Giulia, attraverso i quali vengono rivissuti momenti importanti della propria giovinezza. I piatti non sono sempre "perduti", spesso si trovano ancora e sono diventati, col tempo, simbolo della genuinità e tradizione locale. Infatti sono riproposti con la relativa ricetta e la sua foto, in fondo ad ogni racconto. All'invito di Giancarlo Re, l'editore, hanno risposto con i loro racconti Maurizio Bait, Silvano Bertossi, Gianna Buongiorno, Fulvio Comin, Gilberto Ganzer, Pietro Mastromonaco, Luigi Molinis, Riccardo Pigo, Renato Pilutti, Bruno Pizzul, lo stesso Giancarlo Re, Alessandro Rocco, Marco Salvador, Piero Tarticchio. La prefazione è di Gianni Mura. I piatti soggetto dei 19 racconti sono: gli gnocchi con le susine, il borsch della sopravvivenza, el zuff, la pasta alla marinara, la jota carnica e la jota triestina, le lenticchie di Pecol, il borèto a la graizana, la zuppa di trippe, polenta e osei, i missoltini, le uova in funghetto, le rape con la cannella, gli zampetti d'agnello in guazzetto, polenta e lepre, la focaccia pasquale, la torta Baklava, la boldòna, il tremolante, il gelato di Bortolotti.
Le vie dei santi. Percorsi di religiosità popolare in Friuli Venezia Giulia
Veronica Felli
Libro: Libro in brossura
editore: Libra
anno edizione: 2007
pagine: 180
Questo libro di Veronica Felli, frutto di una lunga ricerca e di documentate testimonianze, racconta con uno stile fluido e piacevole i percorsi religiosi più popolari in Friuli Venezia Giulia attraverso la descrizione delle vite e del culto di oltre trenta santi venerati in questa regione. Da San Rocco a San Sebastiano, da San Martino a Sant'Antonio Abbate, da Santa Lucia a Santa Notburga, e così via, una lunga galleria di santi e sante viene qui presentata e commentata, illustrata da una serie di impareggiabili immagini tratte dai santini originali di Nicolino Straulino di Sutrio, in Carnia. Vengono anche presentate le testimonianze più frequentate in regione del culto mariano, dalla Madonna di Barbana a quella di Castelmonte, da quella di Monte Santo, ora in Slovenia, a quella del Monte Lussari e a quella delle Grazie di Udine. Veronica Felli, insegnante e antropologa culturale, grazie anche ad una coinvolgente e documentata descrizione iniziale, esplora un mondo di riti, credenze, usanze, devozioni, superstizioni, memorie di cui, solitamente, non ci accorgiamo nemmeno e che aiutano a riscoprire e a ricordare meglio molti aspetti della identità culturale della gente di questa regione.