LetteraVentidue: Figure
La città di Snozzi
Giorgio Peghin
Libro: Libro in brossura
editore: LetteraVentidue
anno edizione: 2025
pagine: 128
«Quando progetti una casa, un quartiere, un sentiero, pensa sempre alla città», scriveva, e più volte ripeteva, Luigi Snozzi. La sua intera opera dimostra come solo l’architettura può dare risposte risolutive al progetto della città, può coglierne misura e carattere, può portare a sintesi la complessità urbana con soluzioni chiare, immediate. Per Snozzi, l’architettura è l’unico strumento in grado di opporsi alla perdita della forma della città. I suoi progetti assumono una posizione limpida di resistenza. Resistenza agli orientamenti predeterminati, all’omologazione dei comportamenti e delle idee.
L'adeguatezza di Asplund
Luca Ortelli
Libro: Libro in brossura
editore: LetteraVentidue
anno edizione: 2025
pagine: 112
Al di là della varietà dei temi, dei programmi, delle dimensioni e dei luoghi, il segno più convincente e costante dei progetti di Asplund è l'adeguatezza - la naturalezza, si potrebbe dire - con cui le opere si offrono all'uso e si rapportano al contesto. E c'è un altro aspetto caratteristico della sua opera: la capacità di porsi in secondo piano, di ritirarsi, di rendersi lo sfondo discreto di qualcosa che l'architettura può solo accogliere ed esaltare ma non determinare.
La Wohnstadt Hamburg di Schumacher
Stefan Vieths
Libro: Libro in brossura
editore: LetteraVentidue
anno edizione: 2023
pagine: 128
Sin dal 1904, Schumacher ha una chiara idea del significato della Großstadt nel presente. La Großstadt non è solo un organismo funzionale-produttivo, ma è il luogo della società moderna in senso ampio: è la sua struttura fisica-funzionale, il suo ambiente sociale e culturale e infine la sua rappresentazione. In questa logica la Großstadt come Raumkunstwerk deve generare lo spazio abitabile per la nuova Großstadtkultur - questo è il "compito architettonico delle città".
La sezione risonante di Baldeweg
Federica Morgia
Libro: Libro in brossura
editore: LetteraVentidue
anno edizione: 2023
pagine: 132
L’architettura «amplifica i legami, per quanto tenui, tra l’essere umano e la natura onnipresente», scrive Juan Navarro Baldeweg. Questa è interpolazione tra le sfere della percezione soggettiva e della realtà tangibile, cassa di risonanza per quegli elementi esperibili, come la luce e la gravità, cui egli dedica la sua ricerca teorica e progettuale. Strumento privilegiato per far risuonare tali elementi è la sezione. Essa rappresenta luogo di verifica di scelte tecniche e campo di sperimentazione di quelle successioni spaziali che sostanziano le sue opere, sempre in relazione al contesto
Lo spazio al centro in Kahn
Federica Visconti
Libro: Libro in brossura
editore: LetteraVentidue
anno edizione: 2023
pagine: 128
«Avevamo bisogno di Boullée […] Boullée è. Dunque, l’Architettura è» scrive Kahn dopo aver visto i disegni dell’architetto e teorico francese. Tanto di quell’architettura visionaria – che in Kahn desta meraviglia al pari del Pantheon – ritorna nelle composizioni a pianta centrale del Maestro di Philadelphia, dove lo spazio è “al centro”, non solo in senso fisico. Lo Spazio è, per Kahn, materializzazione di una Forma e all’Architettura, come arte costruttrice di spazi, compete rappresentare quelle Istituzioni che devono inverare nella realtà le Ispirazioni dell’uomo.
I paradossi di Lewerentz
José Ignacio Linazasoro
Libro: Libro in brossura
editore: LetteraVentidue
anno edizione: 2023
pagine: 120
L’opera di Lewerentz è un’opera difficile, come più volte affermato, e per questo sbagliano quanti si aspettano da essa certezze o facili esempi da seguire. Al contrario, solo chi riconosce che l’architettura è un universo complesso che, se perseguito in profondità e senza formule, può raggiungere alcune delle esperienze più intense del sapere umano, sarà in grado di riconoscere nell’opera del maestro svedese una strada aperta e percorribile. Queste sono le ragioni per cui Lewerentz è, allo stesso tempo, attuale e inattuale, moderno e antimoderno.
La Berlino di Schinkel
Silvia Malcovati
Libro: Libro in brossura
editore: LetteraVentidue
anno edizione: 2022
pagine: 136
Quando un architetto instaura una relazione privilegiata con un luogo e quando questa relazione ha una stabilità e una durata nel tempo, il progetto di ogni sua architettura ha una ricaduta immediata sulla forma complessiva della città, così come la forma urbana ha un'influenza determinante sulla definizione dei singoli edifici. È questo il caso di Schinkel a Berlino. I suoi progetti sono esemplari da questo punto di vista e attuali per coloro che intendano studiare il rapporto tra edificio e città, tra progetto architettonico e progetto urbano, credendo nella loro sostanziale identità.
Lo spazio cosmico di Leonidov
Luca Lanini
Libro: Libro in brossura
editore: LetteraVentidue
anno edizione: 2021
pagine: 120
Il centro dell'esperienza artistica di Ivan Leonidov è lo spazio. Quello grafico, dove incrocia il Suprematismo con la preziosità delle icone. Lo spazio tipografico, della composizione per blocchi dissonanti delle riviste d'avanguardia. Quello architettonico, dove è il vuoto a tenere in equilibrio le masse dei suoi edifici. Lo spazio urbano, costruito dalle relazioni tra gli edifici simbolo di un Nuovo Mondo e quelli della Storia. Quello planetario, solcato dai dirigibili che connettono i centri di una città infinita e dalle onde radio, rimandate dai pennoni-antenne delle sue architetture, che trasportano immagini e informazioni attraverso l'URSS.
La forma nuda di Francesco
Aritz Díez Oronoz
Libro: Libro in brossura
editore: LetteraVentidue
anno edizione: 2021
pagine: 140
Le forme essenziali delle architetture di Francesco di Giorgio Martini sono il risultato di un approccio trasversale, articolato e coerente che percorre tutta la sua opera. Una visione peculiare che avvia un nuovo percorso progettuale, costituisce la radice della sua architettura civile e militare, diviene strumentale allo studio delle relazioni tra forma del luogo e forma dell'edificio, al governo della coerenza spaziale e dell'efficacia espressiva del manufatto e alla costruzione di un originale dialogo con l'antico. Una forma nuda che rappresenta la principale lezione dell'architettura di Francesco e il cuore teoretico di questo saggio.
Città e memoria in Fichera
Bruno Messina
Libro: Libro in brossura
editore: LetteraVentidue
anno edizione: 2020
pagine: 108
"Compresi, da adulto, che proprio quelle fabbriche - il palazzo delle Poste, le scuole, il tribunale e le ville - che impressionavano la mia fantasia, erano tutte opere di uno stesso architetto che, con il suo lavoro, aveva contribuito alla definizione del carattere della città di Catania, esito di secolari sedimentazioni dell'opera umana e dell'azione distruttrice della natura. Non so se sia un caso. Mi piace, comunque, pensare che costruire luoghi intorno a cui si condensano le sensazioni e i ricordi delle persone che vi abitano costituisca ancora una delle ragioni necessarie del nostro stesso mestiere."
Lo spazio dei Castiglioni
Filippo Lambertucci
Libro: Libro in brossura
editore: LetteraVentidue
anno edizione: 2020
pagine: 160
I memorabili allestimenti di Pier Giacomo e Achille Castiglioni mettono in scena tutta la potenza narrativa dello spazio e lo fanno con una rara capacità di sintesi. La narrazione è fondata sul rapporto sensoriale con l'osservatore ma, al tempo stesso, è paradigmatica nel definire gli statuti di un assunto spaziale serissimo e divertito. Non sono gli oggetti a parlare ma la dimensione spaziale in cui il visitatore viene proiettato, con gli strumenti semplici e potenti con cui lo spazio si fa maestro: misura, tempo, luce.
Lo spazio universale di Mies
Renato Capozzi
Libro: Libro in brossura
editore: LetteraVentidue
anno edizione: 2020
pagine: 160
«Noi non ammettiamo che la funzione determini il piano, concepiamo uno spazio che accolga tutte le funzioni», scrive Mies. Un'idea di spazio flessibile, non predeterminabile negli usi, uno spazio oggi diremmo evenemenziale, universale perché in grado di rappresentare valori condivisi e intellegibili. Tale spazio sciolto da ogni legame, absolutus, si traduce nelle Aule di Mies in un grande interno indiviso nel quale proporzioni e assetti costruttivi si rendono sinteticamente compresenti a manifestare il carattere, il tema e la ragione che lo hanno generato.