Ledizioni: La ragione critica
Le «trappole morali» di Primo Levi. Miti e fiction
Federico Pianzola
Libro: Libro in brossura
editore: Ledizioni
anno edizione: 2017
pagine: 369
Nelle raccolte "Storie naturali", "Vizio di forma" e "Lilít e altri racconti", così come anche nelle storie scritte negli ultimi anni di vita, è evidente l’intento di Levi di servirsi dei miti per dare forza alle proprie narrazioni: non solo ama giocare con i miti tradizionali, ne crea anche di alternativi, facendo convergere la tradizione greco-romana, quella ebraica e la fantascienza di cui era avido lettore. Prometeo, il Golem, Lilít e il centauro: sono queste le figure che ritornano in molti racconti e che per la loro origine mitica sono la porta d’accesso ad un universo di significati antropologicamente pregnante, arricchitosi nel corso di varie elaborazioni storiche. Grazie alla densità semiotica di questi simboli Levi può presentare la propria etica in forma narrativa senza correre eccessivi rischi di semplificazione, esplorando ambiguità e dilemmi della condizione umana. È tempo di rileggere questi racconti d’invenzione. Potrebbero rivelarsi resistenti al tempo tanto quanto i protocolli di Auschwitz.
Anni Trenta alla sbarra. Giustizia e letteratura nella Grande Depressione
Cinzia Scarpino
Libro: Copertina morbida
editore: Ledizioni
anno edizione: 2016
pagine: 494
Gli anni Trenta: la crisi, la Grande Depressione, gli scioperi, Harlan Cinzia Scarpino Miners Speak, i linciaggi, gli Scottsboro Boys, l'FBI di J. Edgar Hoover, i gangster movies, Alcatraz, la retorica di Franklin D. Roosevelt, il New Deal, la Farm Security Administration, il Wagner Act, la crisi tra esecutivo e Corte Suprema, il giusrealismo. Gli anni Trenta: il libro fotodocumentario, il romanzo proletario, il romanzo bottom-dogs, il romanzo del ghetto, il romanzo hard-boiled, i romanzi di John Steinbeck, William Faulkner, Nathanael West e John Dos Passos. Gli anni Trenta, quindi, tra giustizia e letteratura. L'ipotesi di questo libro è che negli anni Trenta la rappresentazione letteraria delle categorie della legge possa essere analizzata alla luce di una serie di analogie tra la ridefinizione del patto sociale e la riscrittura del patto narrativo in senso più inclusivo. Gli anni Trenta, quindi, visti da lontano (con uno studio quantitativo) e da vicino (con un'analisi narratologica dei testi).
Il testo e l'opera. Studi in ricordo di Franco Brioschi
Libro: Copertina morbida
editore: Ledizioni
anno edizione: 2016
pagine: 608
Il volume che presentiamo raccoglie i lavori scritti da amici e allievi di Franco Brioschi che hanno voluto ricordarlo a dieci anni dalla sua prematura scomparsa. La ricca varietà di problemi, autori e testi dispiegata nei saggi qui proposti trova nella persona di Brioschi un centro unificante: questi studi testimoniano di molteplici percorsi teorici e pratiche critiche che rendono onore all'ampio orizzonte attraversato dalla sua riflessione sulla letteratura, dal suo insegnamento universitario, dalla sua personalità intellettuale, e ne riconoscono l'imprescindibile lascito. La prima parte del libro, intitolata "Teoria, filologia, filosofia", presenta lavori più inclini alla riflessione di taglio sincronico; la seconda, intitolata "Autori, generi, contesti", è a sua volta organizzata da un criterio diacronico. Naturalmente è difficile stabilire confini netti tra i diversi ambiti, proprio perché il campo è quello eterogeneo, multiplo e dialogicamente polifonico della letteratura, della critica e della teoria.
Fiaba e neuroscienze cognitive
Sara Uboldi
Libro: Copertina morbida
editore: Ledizioni
anno edizione: 2016
pagine: 410
La disciplina della Cognitive Poetics offre nuovi strumenti per analizzare la possibile convergenza tra narrazione, esperienza corporea del mondo e strutture profonde del cervello umano. Attraverso questo tipo di prospettiva è possibile leggere le caratteristiche di permanenza e di diffusione del genere fiaba in relazione a una predisposizione della mente umana verso particolari tipi di rappresentazioni mentali. Questo studio intende mostrare come la fiaba abbia assunto, nel corso dei secoli, lo status di prodotto culturale di successo proprio perché impiega temi e dispositivi retorici cognitivamente connaturati, ovvero sfrutta elementi facilmente acquisibili, memorizzabili e trasmettibili, capaci quindi di stabilizzarsi nella memoria inconscia.
Foscolo e i commentatori danteschi
Davide Colombo
Libro: Copertina morbida
editore: Ledizioni
anno edizione: 2016
pagine: 234
Questo libro è la prima messa a fuoco del rapporto fra Ugo Foscolo e il secolare commento alla Commedia di Dante. Singoli aspetti dell'edizione dantesca curata da Foscolo durante l'esilio inglese sono già stati vagliati, ma questa ricerca assume una prospettiva più ampia, poiché esplora fonti inedite o poco note in diversi linguaggi e in diversi contesti culturali. Desunto da Giambattista Vico il criterio ecdotico della prosodia vocalica della Commedia, Foscolo allestisce un apparato di taglio filologico paragonabile a quello di Quirico Viviani, in cui assume come testo-base la vulgata della Crusca, fruita secondo le revisioni di Giovanni Antonio Volpi e di Gaetano Poggiali.
Spettatori del romanzo. Saggi per una narratologia del lettore
Paolo Giovannetti
Libro: Copertina morbida
editore: Ledizioni
anno edizione: 2016
pagine: 317
In che senso un romanzo può essere visto? In che misura la lettura di un testo narrativo è sovrapponibile all'esperienza cinematografica? I saggi qui raccolti cercano innanzi tutto di rispondere a queste domande. Il fulcro della questione, prevedibilmente, è il nesso narratore-pubblico: che nel cinema si presenta con caratteristiche assai diverse da quelle del racconto scritturale. Tanto più che il sogno di un romanzo narratorless ha preceduto, anzi prefigurato, la nascita del film. In un universo narrativo che fa di tutto per mettere tra parentesi l'istanza autoriale ed enunciativa, cresce la responsabilità dei destinatari.
Dentro gli attimi del possibile. Passanti letterari dall'Ottocento a oggi
Pina Paone
Libro: Copertina morbida
editore: Ledizioni
anno edizione: 2016
pagine: 398
Sconosciuti che si incontrano per caso nelle città moderne e postmoderne, e dunque apparizioni fulminee di vite alternative, luminose immagini-specchio, strappi nella stabilità del quotidiano. Sono i passanti letterari di cui si occupa questo libro, che intende allargare il tempo brevissimo in cui si consumano tali avventure fortuite, fermando gli attimi carichi di possibilità. Da Gogol' e Poe, passando per l'archetipo poetico baudelairiano, il romanzo modernista, i racconti di Calvino, fino ad arrivare a Benni e Murakami, si indagano i modi in cui il personaggio letterario si trasforma e si relaziona con l'alterità e con l'ambiente circostante, misurando le proprie capacità di adeguarsi ai cambiamenti sociali e la propria disponibilità ad accogliere la sfida accesa da ciò che ancora non si conosce - fuori e dentro di sé.
Poetica e allegoria nel Rinaldo di Torquato Tasso
Michele Comelli
Libro: Copertina morbida
editore: Ledizioni
anno edizione: 2014
pagine: 530
Quando, nel 1562, si presentava per la prima volta al pubblico con il Rinaldo, il giovane Tasso era consapevole di inserirsi in un panorama articolato e complesso, tra modelli antichi ed esperimenti moderni, progetti editoriali e accesi dibattiti accademici. A fronte di una tradizione critica che ha riservato scarso interesse al primo poema tassiano e che ha per lo più letto il suo autore attraverso le moderne categorie stilistiche, narratologiche ed ermeneutiche, questo studio si propone di ricollocare il Rinaldo all'interno del contesto storico-culturale in cui nacque e di rileggerlo attraverso le categorie retoriche che avevano informato il pensiero di Tasso e dei suoi contemporanei: le categorie di "poetica" e "allegoria". L'indagine poi, all'interno del Rinaldo, della sfuggente categoria cinquecentesca di "allegoria", nella sua portata ideologica e negli elementi anticipatori della poesia della Liberata, pone il giovanile poema a metà strada tra la retorica umanistica dell'exemplum e l'allegoria politica della Liberata e della Conquistata.
Linguaggio, letteratura e scienze neuro-cognitive
Libro: Copertina morbida
editore: Ledizioni
anno edizione: 2014
pagine: 321
Simulazione, embodiment, frame, script, blending: negli ultimi anni la teoria letteraria, a cominciare dalla narratologia, si è arricchita di una molteplicità di categorie provenienti dalle scienze neuro-cognitive e si è orientata, a partire dal mondo anglosassone, verso la cognitive poetics. Questo libro raccoglie contributi innovativi di autori che in modo diverso, e con orizzonti letterari che spaziano dal romanzo del Novecento alla letteratura per l'infanzia, attingono al repertorio teorico e analitico della cognitive poetics per proporre una visione nuova della letteratura e dell'esperienza che ne facciamo.
La critica letteraria nel Settecento
Michele Mari
Libro: Copertina morbida
editore: Ledizioni
anno edizione: 2014
pagine: 94
"Parlare della critica letteraria del primo Settecento significa parlare di un oggetto che propriamente ancora non esiste: non perché nel periodo in esame non si trovino spunti critici degni di nota (è vero anzi il contrario), ma per la completa assenza dell'idea di critica letteraria come istituzione - cioè come "scienza" e insieme come tradizione epistemologicamente consapevole di se stessa. È vero che rispetto ai secoli precedenti, nei quali non si dava embrione di critica letteraria che non fosse interamente dissolto nell'economia della "poetica" o dell'erudizione, il primo Settecento fornisce numerosi esempi di progressiva emancipazione del pensiero criti-co, ma è anche vero che non si esce comunque dall'asservimento alla riflessione estetica, o alla ratio delle compilazioni erudite (a loro volta indecise fra impostazione storico-catalogica e intenzione retoricamente esemplare), delle "enciclopedie", della storiografia filosofica". (dal testo)
Mettere in gioco l'esperienza. Teoria letteraria e neuroscienze
Stefano Ballerio
Libro: Copertina morbida
editore: Ledizioni
anno edizione: 2013
pagine: 139
Di fronte all'ascesa del cognitivismo negli studi letterari, questo saggio assume un compito di mediazione e mira a presentare alcuni risultati delle neuroscienze contemporanee che incidono su questioni rilevanti per lo studio della letteratura. L'idea di "simulazione incarnata" e la teoria del linguaggio incarnato occupano il centro della scena e consentono di ripensare in modo nuovo le basi dell'interpretazione e del metodo nelle scienze umane. La concezione dell'arte come dominio nel quale rimettiamo in gioco la nostra esperienza per conoscere gli altri e rinnovare noi stessi sembra trovare un fondamento imprevisto. Fra cultura umanistica e scienze naturali si apre un terreno comune sul quale dialogare.
Ugo Foscolo. Antiquarj e critici-On the antiquarians and critics
Paolo Borsa
Libro: Copertina morbida
editore: Ledizioni
anno edizione: 2012
pagine: 275
Pubblicato a Londra nel 1826 sulla «Retrospective Review», in traduzione inglese e con il titoloOn the Antiquarians and Critics of Italian History, l'articoloAntiquarj e Critici di materiali storici in Italia per servire alla storia Europea nel medio Evo è uno tra gli scritti più belli e importanti del periodo londinese di Ugo Foscolo. L'autore vi esalta l'opera dei grandi storici, eruditi e antiquari italiani del Settecento - Zeno, Maffei, Bianchini, Magliabechi, Muratori - e, a fronte della loro taccia di «nojosi», non esita a riconoscerli come autentici «genii», quantunque «tardissimi e freddi». Ne risulta un intervento che mira a incidere nel dibattito europeo ottocentesco sull'«arte storica»: la pazienza, la precisione e lo scrupolo degli antiquari «giganti» è proposta da Foscolo come il miglior antidoto da un lato contro gli eccessi speculativi della storiografia moderna e dall'altro contro i pericoli del pregiudizio e della faziosità, che impediscono una rigorosa ricostruzione degli eventi e della loro successione. Secondo una prospettiva filologica innovativa, che mira a mettere in luce il carattere provvisorio delle redazioni "di lavoro" approntate da Foscolo per i traduttori e intende avviare un complessivo ripensamento dei criteri ecdotici con cui sono stati pubblicati molti dei suoi scritti "inglesi", in questa edizione critica il testo del manoscritto è presentato per la prima volta accanto alla sua traduzione, apparsa a stampa sulla «Retrospective Review», ed è preceduto da un'ampia Introduzione, che illustra i contenuti del saggio foscoliano e chiarisce modalità e circostanze della sua stesura.