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Laterza: Storia e società

Storia della Basilicata. Volume 2

Storia della Basilicata. Volume 2

Libro: Copertina rigida

editore: Laterza

anno edizione: 2021

pagine: 1108

Un'ampia ricostruzione della storia della Basilicata dall'antichità all'età contemporanea in quattro volumi.
40,00

L'aristocrazia nella società francese del Medioevo

L'aristocrazia nella società francese del Medioevo

Alessandro Barbero

Libro: Libro rilegato

editore: Laterza

anno edizione: 2021

pagine: 464

Il Medioevo è tutt'altro che un’epoca immobile e gerarchica, è al contrario un periodo di grande tensione sociale in cui il potere e i privilegi del ceto dominante erano continuamente contestati. Alessandro Barbero lo dimostra analizzando i conflitti fra gruppi sociali che attraversavano la società di quello che era allora il più importante paese d’Europa, il regno di Francia, e che rendevano instabile e vulnerabile il dominio del ceto nobiliare. I conflitti messi in luce si articolano su tre assi: quelli interni all’aristocrazia stessa, con la rivalità fra i potenti, principi e castellani, e i cavalieri loro vassalli; quelli fra l’aristocrazia laica e il clero, la cui influenza sulla società si traduceva spesso in una dura critica dei costumi cavallereschi e che a sua volta era violentemente contestato dai nobili; infine la vera e propria lotta di classe che opponeva il mondo aristocratico a quello mercantile e contadino. L’analisi è condotta su un vastissimo patrimonio di fonti letterarie, in particolare cronache e chansons de geste, e arricchita da frequentissime citazioni delle fonti, che offrono un vivido panorama della mentalità e dei comportamenti dell’epoca. “L’aristocrazia nella società francese del Medioevo” è la riedizione di uno dei primi importanti saggi medievistici di Alessandro Barbero, uscito la prima volta nel 1987.
25,00

La guerra in età moderna

La guerra in età moderna

Giampiero Brunelli

Libro: Copertina morbida

editore: Laterza

anno edizione: 2021

pagine: 224

A partire dalla fine del XV secolo l'Occidente europeo cambia radicalmente il modo di combattere. Le armi da fuoco diventano finalmente efficienti. Si passa rapidamente dall'archibugio al moschetto, al fucile a baionetta. Le fortificazioni si trasformano: i bastioni a punta di freccia sostituiscono le mura alte e merlate. Nel frattempo si rinnova l'organizzazione delle forze armate. La dimensione degli eserciti cresce enormemente e muta anche la loro composizione: la fanteria diventa la regina delle armi e la cavalleria la specialità dei giovani gentiluomini. Si tratta di ordinamenti sempre più professionalizzati. Dai mercenari del Seicento, accompagnati in guerra anche da donne e bambini, ai reparti ben allineati e disciplinati del Settecento. Nella guerra sul mare dominano le acque i grandi vascelli, che montano a bordo fino a 120 cannoni. Ovunque servono equipaggi addestrati, materiali, pezzi da fuoco e munizioni: cioè denaro, denaro, denaro. Così la guerra diventa un costosissimo affare di Stato. Insomma, finita l'era 'romantica' dei combattimenti faccia a faccia con la spada, i nuovi protagonisti sono un nuovo genere di soldati, addestrati e specializzati. In questo libro li vedremo in azione e ne riascolteremo le esperienze e le emozioni.
20,00

I cannibali dei Borbone. Antropofagia e politica nell’Europa moderna

I cannibali dei Borbone. Antropofagia e politica nell’Europa moderna

Luca Addante

Libro: Libro in brossura

editore: Laterza

anno edizione: 2021

pagine: 192

Quando le truppe borboniche e sanfediste entrarono a Napoli nel 1799, l’Europa intera rimase sconvolta perché le violenze culminarono in episodi di antropofagia. Ma questi delitti di bassifondi dimenticati costituirono un unicum, un caso isolato? Anche se Napoli è il punto di partenza della narrazione, lo sguardo si allarga poi all’Europa, con una comparazione nella lunga durata che si estende dal tardo Medioevo delle lotte tra guelfi e ghibellini e delle signorie che chiudevano l’esperimento comunale al Cinquecento del Sacco di Roma e delle guerre di religione in Francia; dal Seicento della Rivoluzione inglese e del secolo d’oro olandese fino al Settecento della Rivoluzione francese. Una carrellata impressionante di decine e decine di massacri popolari, coronati dal cibarsi di carne umana, che mostra quanto il cannibalismo in Europa fosse soprattutto un’estrema pratica magico-rituale della politica popolare, fino a un tempo a noi molto vicino. Un’indagine sconvolgente e appassionante, condotta fra storia e antropologia, che riesuma un grande rimosso della storia del Vecchio Continente: il cannibalismo praticato non per fame ma nel fragore della lotta politica.
20,00

Tempi profetici. Visioni di emancipazione politica nella storia d'Italia

Tempi profetici. Visioni di emancipazione politica nella storia d'Italia

Maurizio Viroli

Libro: Copertina morbida

editore: Laterza

anno edizione: 2021

pagine: 336

Nella storia d'Italia, i profeti hanno ispirato le lotte per l'emancipazione sociale e politica; esortato uomini e donne a non affidarsi al destino o al fato e ad assumersi la responsabilità della scelta morale; li hanno incoraggiati a liberarsi dalla servitù; hanno sofferto per le ingiustizie del loro tempo e dato un senso alla sofferenza con l'annuncio del riscatto. Agli albori dell'età moderna, la poesia di Dante e di Petrarca, le prediche di Savonarola, la prosa di Machiavelli hanno chiamato gli italiani a lottare per la libertà. L'ultima Repubblica Fiorentina (1527-1530) è stata una 'repubblica profetica'. Nei secoli della decadenza e della servitù politica, i profeti di emancipazione non riuscirono a muovere le coscienze degli italiani. Prevalsero i profeti che predicavano la rassegnazione e i filosofi che accusavano i profeti di essere impostori. La rinascita della profezia redentrice - nella poesia di Alfieri, Foscolo, Manzoni, nell'insegnamento civile di Mazzini, nella musica di Verdi - contribuì al Risorgimento nazionale. Le pagine profetiche di Benedetto Croce sostennero la resistenza al totalitarismo fascista. L'ultima voce profetica è stata quella di Pierpaolo Pasolini. Con il tramonto della profezia sono tramontate anche le visioni e le speranze di emancipazione sociale.
24,00

Cleopatra

Cleopatra

Livia Capponi

Libro: Libro in brossura

editore: Laterza

anno edizione: 2021

pagine: 232

Avida, sanguinaria, assetata di potere, ma insieme intelligentissima, seducente e colta. Chi era davvero Cleopatra? Questo libro restituisce verità storica alla straordinaria figura dell'ultima e più famosa regina della dinastia tolemaica. La vita di Cleopatra ci parla dei rapporti tra Roma e l'Egitto; ci porta a ripercorrere le storie d'amore e di politica intrecciate con Giulio Cesare e con Antonio. Rappresenta, infine, un punto di vista privilegiato per ripercorrere i principali eventi accaduti nel I secolo a.C. su tutti i paesi affacciati sul Mediterraneo, e in parte dell'Asia. La reputazione di Cleopatra è stata deformata dalla propaganda di Augusto, che ha consegnato alla posterità un'immagine della regina totalmente negativa, preda sessuale e insieme nemica pubblica dell'Italia, nonché principale responsabile della guerra civile che decretò la fine della Repubblica. Visione che è stata rilanciata dalla storiografia moderna, di stampo prevalentemente eurocentrico e maschilista, e da teatro e cinema, dove la regina è stata presentata come l'antesignana della vamp o della donna in carriera e senza scrupoli. Cleopatra fu invece soprattutto una consapevole erede dei faraoni, che si impegnò per tutta la vita a trasformare l'Egitto nel fulcro di un nuovo ordine mondiale in una auspicata età dell'oro.
20,00

Storia del debito pubblico in Italia. Dall’Unità a oggi

Storia del debito pubblico in Italia. Dall’Unità a oggi

Leonida Tedoldi, Alessandro Volpi

Libro: Libro in brossura

editore: Laterza

anno edizione: 2021

pagine: 304

L’Italia è il paese del debito pubblico: da sempre alto e difficile da gestire, ha costantemente condizionato la nostra storia. Ma come abbiamo potuto crescere nonostante questo peso? Quali sono le conseguenze che ha prodotto sulla politica e sulla società? Fin dalla sua origine, il forte debito pubblico è stato uno dei grandi problemi dell’Italia unita. Un problema che ha accompagnato tutta la nostra storia, tanto da essere l’unico paese al mondo ad aver avuto un debito superiore al 60% del Pil per più di 110 anni. Dal 1992 è divenuto l’asse centrale di tutta la vita politica nazionale: prima con le ingenti misure e i ‘tagli’ per entrare nell’euro, poi con i limiti imposti dal rispetto dei parametri di Maastricht. Questo libro, oltre a ricostruire l’andamento storico delle politiche del debito e ad analizzare le responsabilità della classe politica e della società italiana che spesso del debito si sono alimentate, mostra altresì un’inaspettata dinamicità dello Stato, dello Stato ‘debitore’ italiano, di fronte alle sue crisi, a quelle dei decisori politici, al susseguirsi di squilibri e riequilibri dei conti. Tale dinamicità, tuttavia, dopo l’esplosione della pandemia pare non bastare più e ha bisogno di essere sostituita da una più organica visione che si misuri con la natura ‘fisiologica’ del debito stesso.
22,00

1289. La battaglia di Campaldino

1289. La battaglia di Campaldino

Federico Canaccini

Libro: Libro in brossura

editore: Laterza

anno edizione: 2021

pagine: 256

L’11 giugno 1289, a Campaldino, nella angusta valle del Casentino, si scontrano due grandi eserciti capeggiati da Firenze e da Arezzo. 20.000 fanti e oltre 2.000 cavalieri divisi da rivalità ideologiche, volontà egemoniche e interessi economici. Infatti le città toscane sono tutte guelfe e Firenze è ormai assurta al rango di vera e propria potenza regionale, i Ghibellini sono ridotti all’esilio e trovano rifugio in sparuti capisaldi come Pisa e Arezzo. La guerra che si apre allora è per una parte una guerra di sopravvivenza, a fronte di un contesto internazionale che vedeva il campo imperiale in gravissima difficoltà, per l’altra è di affermazione di un dominio e di una centralità che non accettano rivali o resistenze. Dopo due anni dall’andamento incerto e dalle sorti altalenanti, il conflitto si decide in un unico scontro. Una battaglia entrata nella storia perché non si trattò soltanto dell’ennesima guerra tra Comuni, così frequenti nel Medioevo italiano, ma anche tra fazioni e persino di guerra civile, militando fuorusciti nell’uno e nell’altro schieramento. A Campaldino, tra i cavalieri della prima schiera, quelli che avrebbero dovuto eseguire le azioni più temerarie, vi è un giovane Dante Alighieri che non dimenticherà facilmente le scene agghiaccianti di quel giorno di sangue, lasciandone traccia nella sua Commedia.
20,00

Pietre d'oltremare. Scavare, conservare, immaginare l’Impero (1899-1940)

Pietre d'oltremare. Scavare, conservare, immaginare l’Impero (1899-1940)

Simona Troilo

Libro: Libro in brossura

editore: Laterza

anno edizione: 2021

pagine: 336

Tra Ottocento e Novecento molti paesi europei si lanciarono in grandi campagne archeologiche nei paesi del Mediterraneo, alimentando le collezioni di prestigiosissimi musei a Londra, Parigi e Berlino. Tali operazioni politiche e culturali servivano a giustificare il proprio espansionismo coloniale attraverso l’appropriazione e l’uso simbolico dei materiali della storia. Anche in Italia l’archeologia ha svolto un ruolo di primo piano, e mai prima esplorato, nella costruzione di un’alterità barbara, inferiore e subalterna, incapace di aver cura del passato. Un ruolo tanto più rilevante in quanto, nello stato liberale prima che nella propaganda fascista, l’archeologia proiettò l’immagine dell’Impero moderno sulle fondamenta di quello romano. Partendo dall’istituzione della Missione archeologica italiana a Creta (1899), passando per il ‘discorso dell’antico’ nella guerra italo-turca (1911-1912) e la nascita degli organismi di tutela nelle colonie di Libia e del Dodecaneso, il libro ricostruisce questa stagione attraverso il vissuto dei suoi protagonisti (degli archeologi come degli ‘scavatori’ reclutati localmente) e, al tempo stesso, getta luce sulle reazioni locali all’ʽespropriazione’. Ampio spazio viene poi dedicato al fascismo, mostrando la centralità dei nuovi siti libici (Cirene, Sabratha e Leptis Magna) nelle politiche del consenso del regime.
22,00

Il primo re crociato. La spedizione di Sigurd in Terrasanta

Il primo re crociato. La spedizione di Sigurd in Terrasanta

Francesco D'Angelo

Libro: Libro in brossura

editore: Laterza

anno edizione: 2021

pagine: 224

Il re norvegese Sigurd Magnússon è stato il primo sovrano cristiano a visitare la Terrasanta dopo la conquista crociata di Gerusalemme. E la sua storia è unica nel panorama delle crociate medievali proprio per la sua provenienza: uno scandinavo, signore di un regno lontano in cui il cristianesimo si era affermato da appena un secolo. Un viaggio straordinario: dall’Inghilterra alla Spagna musulmana, dalla Sicilia a Gerusalemme e oltre, fino a Costantinopoli, in un susseguirsi di battaglie navali e assedi, prestigiosi incontri con re e imperatori e violenti scontri con nemici musulmani ma anche, all’occorrenza, cristiani. Un periplo del mondo allora conosciuto che, in cinque anni (1107-1111), condusse sessanta navi dagli estremi confini della terra fino al cuore della cristianità e da qui nuovamente in patria. Uno degli episodi meno conosciuti e più affascinanti della grande storia delle crociate che unisce ai tratti tipici delle scorrerie vichinghe (desiderio di avventura, di fama e di ricchezze) quella tensione spirituale di cui è permeata tutta l’epoca, e che farà guadagnare al suo giovane protagonista fama imperitura.
20,00

La costruzione della democrazia. Teoria del garantismo costituzionale

La costruzione della democrazia. Teoria del garantismo costituzionale

Luigi Ferrajoli

Libro: Libro in brossura

editore: Laterza

anno edizione: 2021

pagine: 480

La democrazia è oggi in crisi anche in paesi nei quali, fino a qualche anno fa, sembrava un sistema irreversibile. Luigi Ferrajoli, uno dei più illustri giuristi del nostro tempo, indaga le ragioni molteplici ed eterogenee di tale crisi per confutare la convinzione paralizzante e diffusa che a quanto accade non esistano alternative, e per ricordare che queste esistono, e consistono nella costruzione delle garanzie e delle istituzioni di garanzia dei diritti fondamentali e dei principi di pace e di uguaglianza contenuti nelle tante carte costituzionali e internazionali di cui sono dotati i nostri ordinamenti. Naturalmente, la democrazia non è soltanto una costruzione giuridica. È soprattutto una costruzione sociale e politica, dipendente da presupposti extra-giuridici che però il diritto può sia promuovere che scoraggiare: la partecipazione dei cittadini alla vita pubblica; la formazione del loro senso civico; la maturazione di un’opinione pubblica che prenda sul serio il nesso tra pace, democrazia, uguaglianza e diritti fondamentali; lo sviluppo, nel senso comune, della consapevolezza delle dimensioni sempre più allargate degli interessi pubblici, generali e comuni all’intera umanità, e perciò della necessità di un’espansione tendenzialmente planetaria del costituzionalismo all’altezza dei poteri, dei problemi e delle sfide globali.
30,00

La svolta culturale. Come è cambiata la pratica storiografica

La svolta culturale. Come è cambiata la pratica storiografica

Carlotta Sorba, Federico Mazzini

Libro: Libro in brossura

editore: Laterza

anno edizione: 2021

pagine: 184

Nel senso comune la storia e la storiografia hanno ben poco a che vedere con la teoria. Quello storico è un sapere ritenuto empirico e artigianale, basato sulla ricerca documentaria e su una ricomposizione il più possibile accurata delle tracce del passato. Ma è davvero così? Chi si occupa di indagine storica lavora in questo modo? Non proprio. La ricerca storica dialoga con un quadro teorico di riferimento che sorregge l’analisi e l’interpretazione delle fonti e contribuisce a dare senso alle esperienze degli uomini e delle donne del passato. La svolta culturale che ha attraversato le scienze umane e sociali a partire dagli anni Settanta del Novecento ha accentuato gli scambi tra storia e teoria culturale. E nel contempo ha prodotto nel lavoro storico delle trasformazioni importanti in termini di metodo, di temi, di fonti. Quali relazioni allora possono intercorrere tra riflessioni teoriche e pratica storiografica, quali opportunità e occasioni esse aprono a una conoscenza più profonda del passato, e in ultima istanza quali lasciti la svolta culturale ha consegnato al fare storia oggi? Questo libro offre ai lettori non soltanto una sintesi dei dibattiti e delle tendenze più interessanti ma anche un bilancio attento dei vantaggi e delle ambiguità della svolta culturale.
18,00

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