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Libri di Giampiero Brunelli

Come Noè. Insegnare storia dopo il diluvio digitale. Per la preparazione alle prove di abilitazione al concorso per l'insegnamento

Come Noè. Insegnare storia dopo il diluvio digitale. Per la preparazione alle prove di abilitazione al concorso per l'insegnamento

Libro: Libro in brossura

editore: Studium

anno edizione: 2024

pagine: 144

All’inizio del Terzo millennio, la didattica della storia è minata da una domanda radicale: perché studiare storia, se bastano pochi secondi per effettuare una ricerca mirata sul telefono cellulare? Il volume accetta la sfida di rispondere e lo fa preparando i docenti che entrano nei percorsi di abilitazione all’insegnamento (classi A19 e A22). In particolare, vengono forniti gli strumenti del “fare storia” e le conoscenze dei “nuclei basilari” utili per la programmazione di un corso nelle secondarie di primo e secondo grado e per affrontare la preparazione dell’esame finale dei percorsi abilitanti previsti dal DPCM 4 agosto 2023. L’insegnamento della storia è presentato in relazione alla dimensione complessa, globale e multidimensionale del presente, proponendo una didattica capace di misurarsi con una visione non esclusivamente eurocentrica e anche in linea con il profilo professionale che si richiede al docente abilitato (norma citata, Allegato A). L’Appendice del volume, secondo le indicazioni dell’art. 9, comma 3 del Dpcm 4 ago. 2023, presenta, alla luce dei contenuti della parte prima, casi e incidenti critici ricavati da esperienze autentiche di insegnamento, nonché alcuni esempi di “lezione simulata”.
15,00

La guerra in età moderna

La guerra in età moderna

Giampiero Brunelli

Libro: Copertina morbida

editore: Laterza

anno edizione: 2021

pagine: 224

A partire dalla fine del XV secolo l'Occidente europeo cambia radicalmente il modo di combattere. Le armi da fuoco diventano finalmente efficienti. Si passa rapidamente dall'archibugio al moschetto, al fucile a baionetta. Le fortificazioni si trasformano: i bastioni a punta di freccia sostituiscono le mura alte e merlate. Nel frattempo si rinnova l'organizzazione delle forze armate. La dimensione degli eserciti cresce enormemente e muta anche la loro composizione: la fanteria diventa la regina delle armi e la cavalleria la specialità dei giovani gentiluomini. Si tratta di ordinamenti sempre più professionalizzati. Dai mercenari del Seicento, accompagnati in guerra anche da donne e bambini, ai reparti ben allineati e disciplinati del Settecento. Nella guerra sul mare dominano le acque i grandi vascelli, che montano a bordo fino a 120 cannoni. Ovunque servono equipaggi addestrati, materiali, pezzi da fuoco e munizioni: cioè denaro, denaro, denaro. Così la guerra diventa un costosissimo affare di Stato. Insomma, finita l'era 'romantica' dei combattimenti faccia a faccia con la spada, i nuovi protagonisti sono un nuovo genere di soldati, addestrati e specializzati. In questo libro li vedremo in azione e ne riascolteremo le esperienze e le emozioni.
20,00

La santa impresa. Le crociate del papa in Ungheria (1595-1601)

La santa impresa. Le crociate del papa in Ungheria (1595-1601)

Giampiero Brunelli

Libro: Libro in brossura

editore: Salerno Editrice

anno edizione: 2018

pagine: 206

Le spedizioni che tra Cinque e Seicento presero via in Ungheria contro i Turchi costarono la vita a Giovan Francesco Aldobrandini, nipote di papa Clemente VIII. Tre campagne militari a sostegno dell’imperatore Rodolfo II d’Asburgo porteranno gli eserciti pontifici dalla gloria alla ritirata tra la neve. L’attenzione dell’autore, che ha riconsiderato l’intera vicenda alla luce di nuovi dati emersi tra le fonti vaticane, si ferma alle poche operazioni condotte sul campo: la vittoriosa presa di Strigonia nel 1595; l’inconcludente assedio di Giavarino del 1597; la durissima campagna sotto Canisa nel 1601. Per il papa e la sua segreteria prendeva forma l’antico sogno crociato ma con nuovi obiettivi: non più quello, irraggiungibile, di riconquistare Gerusalemme, ma quello di fermare l’avanzata turca e contrattaccare puntando direttamente a Costantinopoli, capitale dell’impero del Sultano dal 1453.
14,00

Perdere la libertà. Patologie delle istituzioni politiche dai tiranni di Atene al XX Secolo

Perdere la libertà. Patologie delle istituzioni politiche dai tiranni di Atene al XX Secolo

Giampiero Brunelli

Libro

editore: Marietti 1820

anno edizione: 2017

pagine: 132

La libertà politica, secondo Benjamin Constant, permette ai membri di una comunità di influenzarne i modi di governo, di elevare proteste per qualcosa che è giudicato contrario al bene comune, di porre qualcuno nella posizione di guida e di sostituirlo se necessario. Sembra il minimo. Eppure attualmente neanche metà degli Stati del mondo possono dirsi pienamente liberi. Perché la libertà politica si perde. La storia ne offre molti esempi: dai tiranni di Atene fino a Mussolini, è possibile verificare quanta libertà politica sia stata conculcata o addirittura eclissata per anni, decenni o secoli. Gli stessi rischi si ripropongono agli attuali sistemi politici e lasciano aperta una domanda di fondo alla quale occorre sempre tornare: oggi stiamo davvero esercitando la nostra libertà politica?
15,00

Storia delle istituzioni politiche

Storia delle istituzioni politiche

Giampiero Brunelli

Libro: Libro in brossura

editore: Aracne

anno edizione: 2012

pagine: 192

In generale, la storia delle istituzioni politiche coincide con la ricostruzione dei macroassetti organizzativi di ogni società umana insediata su un determinato territorio. L'aggettivo "politiche" impone di guardare alla Grecia del V secolo a.C. scoprendo una cesura periodizzante di portata davvero epocale. Infatti i problemi vitali della polis (chi decide per tutti? In quali forme? Quali garanzie hanno i membri della comunità?) erano molto simili a quelli conosciuti dalle istituzioni a noi contemporanee; allo stesso modo in quella favorevole congiuntura apparve per la prima volta evidente che il mondo istituzionale non era dato una volta per tutte da un'inaccessibile autorità di natura divina, ma era il prodotto dell'attività umana: perciò esso era potenzialmente disponibile a tutte le riforme che gli attori politici avessero ritenuto necessarie. In questo manuale si ripercorre lo svolgimento delle istituzioni politiche europee.
12,00

Il Sacro Consiglio di Paolo IV

Il Sacro Consiglio di Paolo IV

Giampiero Brunelli

Libro: Libro in brossura

editore: Viella

anno edizione: 2010

pagine: 288

Il 27 gennaio 1559 papa Paolo IV Carafa allontanò tutti i suoi parenti dalla corte di Roma, compreso l'onnipotente cardinal nipote Carlo Carafa. Poco dopo, il 3 febbraio, istituì il Sacro Consiglio ­ un organo collegiale composto da due cardinali e da un nobile romano di casa Orsini ­ che sarebbe rimasto in attività fino al 18 agosto 1559, giorno della sua morte. Che significato ebbero questi mutamenti nel governo dello Stato della Chiesa? La soppressione del Sacro Consiglio, avvenuta lo stesso giorno della morte del papa, coincise con la definitiva scomparsa della politica sperimentata in quei mesi? Il volume cerca di rispondere a queste domande, fondamentali per comprendere l'evoluzione storica e politica dello Stato pontificio, centrando l'attenzione proprio sul Sacro Consiglio, di cui analizza dettagliatamente la documentazione prodotta.
26,00

Soldati del papa. Politica militare e nobiltà nello Stato della Chiesa (1560-1644)

Soldati del papa. Politica militare e nobiltà nello Stato della Chiesa (1560-1644)

Giampiero Brunelli

Libro

editore: Carocci

anno edizione: 2003

pagine: 294

L'universalismo teocratico del papato della Controriforma determinò in più occasioni il ricorso all'opzione militare: tra Cinque e Seicento gli stendardi con le chiavi di san Pietro furono dispiegati per combattere protestanti e turchi e per sostenere le ragioni politico-giurisdizionali di Roma; inoltre, i papi promossero interventi per dotare lo Stato della Chiesa di ordinamenti militari simili a quelli degli altri Stati italiani. Il volume si propone innanzitutto di presentare in modo organico questa stagione di impieghi delle truppe del papa, cui si accompagnò la progressiva definizione di un'immagine del soldato di Santa Chiesa. L'attenzione si concentra, quindi, sui protagonisti delle istituzioni militari: i nobili romani, i signori feudali e i patrizi delle province pontificie, cioè i nuovi soggetti in ascesa grazie ai legami con la Curia. Servendo come ufficiali costoro avevano la possibilità di allacciare proficui rapporti con il potere pontificio, ricevendo in cambio una potente legittimazione del loro status. Tuttavia, l'integrazione dell'articolata nobiltà dello Stato della Chiesa nell'esercito doveva riuscire solo limitatamente: nel peculiare contesto della monarchia pontificia - elettiva e fondata su di un ceto ecclesiastico curiale -, difficilmente le esperienze di servizio potevano trasformarsi in carriere stabili e in fedeltà al sovrano, come accadeva in altre realtà italiane ed europee.
20,90

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