Lacaita: Società e cultura
La società volontaria e solidale. Il cantiere del welfare pubblico e privato
Maurizio Degl'Innocenti
Libro: Libro in brossura
editore: Lacaita
anno edizione: 2012
pagine: 464
L'altra faccia della democrazia. Per una democrazia della sorveglianza
Emilio Raffaele Papa
Libro: Libro in brossura
editore: Lacaita
anno edizione: 2012
pagine: 172
La morte e l'immortale. La morte laica da Garibaldi a Costa
Dino Mengozzi
Libro
editore: Lacaita
anno edizione: 2012
pagine: 408
Volontariato e mutua solidarietà. 150 anni di previdenza in Italia
Libro: Libro in brossura
editore: Lacaita
anno edizione: 2011
pagine: 216
Francesco Fancello
Carmen Sechi
Libro: Libro in brossura
editore: Lacaita
anno edizione: 2011
pagine: 328
Italia e Francia: una pace difficile. L'ambasciatore Giuseppe Saragat e la diplomazia internazionale (1945-1946)
Michele Donno
Libro: Libro in brossura
editore: Lacaita
anno edizione: 2011
pagine: 210
Una tappa fondamentale nel processo di formazione politica e culturale di Giuseppe Saragat fu l'esperienza di ambasciatore italiano in Francia, dall'aprile 1945 al marzo 1946. In questa impegnativa attività, Saragat prese diretta conoscenza delle grandi questioni internazionali, in cui l'Italia era parte modesta e che ormai venivano definendosi in una dura contrapposizione fra i due blocchi. E nonostante le buone intenzioni che i governanti francesi gli manifestarono ripetutamente, Saragat presto raggiunse la consapevolezza che le questioni fra Italia e Francia non sarebbero certamente state risolte bilateralmente ma avrebbero fatto parte di un ben più ampio tavolo di trattative, su scala mondiale. Questa attività diplomatica, inoltre, fu determinante per la successiva decisione di dare vita, con la scissione di palazzo Barberini del gennaio 1947, al PSLI. Durante gli incontri con l'ambasciatore sovietico Bogomolov, Saragat comprese come l'antica avversione del comunismo internazionale verso le socialdemocrazie europee avrebbe ripreso vigore con la fine della guerra. Ogni tentativo, da parte socialista, di fusione con il PCI, quindi, doveva essere fortemente osteggiato; e proprio per evitare il pericolo fusionista, Saragat decise di rientrare in Italia dove avrebbe ripreso la sua azione politica per la difesa dell'autonomia socialista, in vista delle elezioni del giugno 1946.