Lacaita
Venerio Cattani. Esame di coscienza di un socialista democratico
Libro: Libro in brossura
editore: Lacaita
anno edizione: 2014
pagine: 276
Giuseppe Di Vagno (1889-1921) e il socialismo italiano
Libro: Libro in brossura
editore: Lacaita
anno edizione: 2012
pagine: 288
La società volontaria e solidale. Il cantiere del welfare pubblico e privato
Maurizio Degl'Innocenti
Libro: Libro in brossura
editore: Lacaita
anno edizione: 2012
pagine: 464
L'altra faccia della democrazia. Per una democrazia della sorveglianza
Emilio Raffaele Papa
Libro: Libro in brossura
editore: Lacaita
anno edizione: 2012
pagine: 172
Mazzini (pagine tratte dell'epistolario)
Umberto Zanotti Bianco
Libro: Libro in brossura
editore: Lacaita
anno edizione: 2012
pagine: 492
La morte e l'immortale. La morte laica da Garibaldi a Costa
Dino Mengozzi
Libro
editore: Lacaita
anno edizione: 2012
pagine: 408
Giovanni Zibordi. Le idee e l'opera di un riformista
Libro
editore: Lacaita
anno edizione: 2012
pagine: 304
Questo primo volume propone la maggior parte di un'ampia biografia di Giovanni Zibordi, che sarà completata nel secondo, perlopiù riservato alla cospicua bibliografia. Gli autori hanno ripercorso la vita di Zibordi dagli anni padovani a quelli del liceo, concluso al "Virgilio" di Mantova; dall'intrigante rapporto con Carducci all'Università di Bologna sino al frenetico "apostolato" socialista nelle campagne mantovane a ridosso del fiume Po; per proseguire con il crescente impegno nelle neonate organizzazioni socialiste economiche, sociali e politiche, e l'avvio della professione giornalistica, che lo vedrà, fra l'altro, attivamente impegnato per circa mezzo secolo, prima nella direzione del settimanale "La Nuova Terra" di Mantova, poi, per 17 anni, del quotidiano "La Giustizia" di Reggio Emilia, considerata a buon diritto fra le più prestigiose testate del socialismo italiano. Solido e coerente socialista riformista, Zibordi operò con lucida e proficua determinazione pure nell'amministrazione dell'ente locale e partecipò attivamente alla vita parlamentare. Costretto dai fascisti reggiani ad allontanarsi dalla città, Zibordi trovò rifugio a Milano dove trascorse il "ventennio" vivendo di lezioni private e in operoso silenzio. Impossibilitato a pubblicare articoli politici, si dedicò in modo sistematico alla letteratura, nella duplice veste di critico e scrittore. Cinque giorni prima del trapasso, ci piace ricordarlo mentre festeggia, con i familiari, l'arresto di Mussolini.
Volontariato e mutua solidarietà. 150 anni di previdenza in Italia
Libro: Libro in brossura
editore: Lacaita
anno edizione: 2011
pagine: 216
Francesco Fancello
Carmen Sechi
Libro: Libro in brossura
editore: Lacaita
anno edizione: 2011
pagine: 328
Italia e Francia: una pace difficile. L'ambasciatore Giuseppe Saragat e la diplomazia internazionale (1945-1946)
Michele Donno
Libro: Libro in brossura
editore: Lacaita
anno edizione: 2011
pagine: 210
Una tappa fondamentale nel processo di formazione politica e culturale di Giuseppe Saragat fu l'esperienza di ambasciatore italiano in Francia, dall'aprile 1945 al marzo 1946. In questa impegnativa attività, Saragat prese diretta conoscenza delle grandi questioni internazionali, in cui l'Italia era parte modesta e che ormai venivano definendosi in una dura contrapposizione fra i due blocchi. E nonostante le buone intenzioni che i governanti francesi gli manifestarono ripetutamente, Saragat presto raggiunse la consapevolezza che le questioni fra Italia e Francia non sarebbero certamente state risolte bilateralmente ma avrebbero fatto parte di un ben più ampio tavolo di trattative, su scala mondiale. Questa attività diplomatica, inoltre, fu determinante per la successiva decisione di dare vita, con la scissione di palazzo Barberini del gennaio 1947, al PSLI. Durante gli incontri con l'ambasciatore sovietico Bogomolov, Saragat comprese come l'antica avversione del comunismo internazionale verso le socialdemocrazie europee avrebbe ripreso vigore con la fine della guerra. Ogni tentativo, da parte socialista, di fusione con il PCI, quindi, doveva essere fortemente osteggiato; e proprio per evitare il pericolo fusionista, Saragat decise di rientrare in Italia dove avrebbe ripreso la sua azione politica per la difesa dell'autonomia socialista, in vista delle elezioni del giugno 1946.