La Mandragora Editrice: Narrativa, ricordi e poesia

Chi non sa perdonare può non essere crudele fino in fondo, e convincersi che cedere al perdono è la sola via di fuga dal proprio malessere, la chiave per allentare la tensione e non soffocarsi con il suo stesso rancore. D'altro canto, se il soggetto è uno smodato adoratore di sé stesso, che ha subìto insolenze, sconfitte, ferite all'autostima, sarà costretto a sanare nel contempo le sue piaghe interiori. Di conseguenza, il perdono diverrà una mediazione - purché egli sia in grado di trovarla, e nei tempi concessi dal destino. Ecco le riflessioni ispiratrici di un romanzo gremito di tensioni psicologiche e di episodi patinati di giallo.

Come già dice il titolo, il vino svolge un ruolo fondamentale in questo romanzo prettamente autobiografico che si svolge nell'arco temporale di un'estate. Il protagonista, Federico, frequenta la facoltà di storia e filosofia di Bologna. Torna a casa per le vacanze, dovendo preparare la tesi sulla strategia della tensione. Nel frattempo riprende a lavorare presso l'enoteca dove ha prestato servizio per alcuni anni e dove ritrova tutti i suoi amici. Qui incomincia il suo cammino verso una presa di coscienza che prende spunto dalla tesi che deve affrontare: il tema della strategia della tensione innesca in lui una serie di ricordi personali che, in un'ebbrezza pressoché continua consumata con i suoi amici dell'enoteca, lo condurranno in una spirale delirante e confusa ma che a un certo punto si chiarirà definitivamente.

Questa raccolta di poesie, racconti e riflessioni è il primo tentativo dell'autrice di aprire il laboratorio dei suoi pensieri per emozionare, sorprendere, riportare alla luce storie, affetti, usanze e detti.

È un romanzo autobiografico ma potrebbe anche essere la storia di molti giovani che hanno fatto la guerra e che non sono riusciti (o hanno incontrato molte difficoltà) a reinserirsi nel mondo. Ed è la storia di come sia difficile vivere. "In viaggio nella luna" un partigiano (o soldato, e non importa neppure il luogo e in definitiva la guerra che sta combattendo) rimasto solo, per un caso, lontano dai suoi compagni, apre per la prima volta gli occhi sulla realtà e durante un interminabile viaggio sul "tetto del mondo", facendo gli incontri più strani, comprendendo per la prima volta l'orrore e l'inutilità della guerra, ne sentirà una tale paura (e vergogna) da rasentare la follia e da credere di essere uscito dal nostro pianeta, e non spererà che nei compagni, di poterli raggiungere, per dissipare il suo incubo.

Un testo che, basandosi su quarant'anni di attività, narra l'esperienza lavorativa dell'autrice nel settore dell'acconciatura. Dedicato a tutte le donne che ha incontrato nella sua carriera e che le hanno insegnato a leggere nell'animo femminile.

È una realtà tutta al femminile quella che si respira in questa prima raccolta di racconti dell'autrice imolese. Una generazione di cinquantenni si rapporta con i grandi temi dell'esistenza - la vita, la morte - misurandosi al tempo stesso con i piccoli problemi della quotidianità. Intanto il tempo passa e, malgrado lo sforzo di ignorarlo, lo specchio riflette un'immagine che non corrisponde ad un'interiorità curiosa e ancora viva. Perchè loro sono le "ragazze dentro" che, pur ricordando con nostalgia ed un pizzico di ironia il passato, rimangono proiettate al futuro, facendo e progettando viaggi, cercando il brivido dei piccoli e grandi misteri, nutrendosi degli affetti più semplici e veri e, perchè no, di fantasie.

A partire dall'anno 1972 Alessandro Pasquali, Tato per gli amici, collaborò alla redazione del periodico sanlorenzese "Vita Nostra". Il giornale raccoglieva la voce dei paesani soprattutto in riferimento ad accadimenti locali. Giuseppe Landini, conosciuto con il soprannome di Cantëli, aveva trascorso la quasi totalità della propria vita lavorativa come giardiniere della bella villa Foschini di San Lorenzo. Seguendo l'onda dei ricordi l'ex giardiniere raccontava la sua vita trascorsa lì, in quel piccolo centro. Alessandro, allora bambino, lo ascoltava dapprima incuriosito e divertito, poi sempre più partecipe e avvinto dai racconti. Camminando assieme, a ritroso nel tempo, riscoprirono volti e vicissitudini che la voce narrante rivive nella prima parte di questo libro. Nella seconda e terza parte del libro troviamo altri scritti di narrativa, ricordi, riflessioni e poesie.