La Mandragora Editrice: Narrativa, ricordi e poesia

Singolare figura di artista quella di Silvano Emiliani: medico e amante dell'esplorazione subacquea, è convinto che l'acqua, simbolo del profondo, sia l'elemento interiore della personalità. Appassionato di cultura, ha coltivato una forma speciale di disegno che allude alle misteriose architetture delle città maya e azteche. La sua opera pittorica svela i sogni che vivono in ognuno di noi. Le sue visioni grafiche fluttuano in un viaggio interiore al confine tra memoria ancestrale e universi futuri. In questo libro accosta quei mondi a frammenti di una scrittura che esprime il rimpianto della libertà. Quella che si scolora, con gli anni, nella malinconia dell'età.

Questa terza opera della Zaffagnini, più che un libro a sé appare come il terzo capitolo di una lunga rievocazione della storia personale sua e della sua famiglia. L'autrice ha voluto fare un bilancio della sua vita, ricordando gli anni trascorsi nella felicità e nella tristezza accanto il suo amato e indimenticabile marito.

Cinque ragazzi americani si apprestano ad ascoltare un vecchio cantastorie che gli racconta di Merlino, ma non è ciò che sembra quel che si racconta. Francicie (dalla pronuncia Fransisi), desidera diventare medico di corte del regno Visaro, ma appena accadde tutto ciò, la vita di tutti mutò in una lotta per il dominio del mondo. Francicie e il suo allievo Pin riusciranno a sconfiggere l'Oscurità di Mordag e dei suoi seguaci? A volte un dono è una maledizione per se stessi! Età di lettura: da 10 anni.

Può un nome influenzare la nostra vita? Le risposte possono essere tante, sta di fatto che ogni nome evoca una immagine, una attribuzione o semplicemente una vibrazione. Ci aspettiamo spesso da una persona ciò che il suo nome ricorda nel nostro immaginario o nel nostro vissuto. Questo libro parte da questa riflessione per poi aprirsi a un mondo interiore di sentimenti, paure, emozioni, abbandoni,vendette, sguardi. Un nome (rigorosamente di donna), una immagine (rigorosamente in bianco e nero), una storia (rigorosamente inventata): si può dire così che ogni racconto offra tre diverse prospettive, quella della foto, quella della trama e quella del nome. Ci si può perdere e ci si può ritrovare, si può fuggire e ci si può specchiare nell'invenzione così come nella realtà. Donne che spesso implodono per non esplodere, anche se, contrariamente alle apparenze, Fantasia e così sia detto in un sospiro è un racconto femminile del coraggio e non della resa.

Anna Mengoli è nata a Bologna e risiede a Imola. Ha pubblicato due opuscoli di poesie "Dolci ricordi" e "I pensieri dell'anima". Si diletta di pittura ed ha esposto i suoi quadri a Faenza. Ora è al suo primo romanzo "Basta una parola" dove i conflitti e i pensieri di una giovane coppia si scontrano con una realtà ben diversa ma con una sola parola detta con il cuore si può continuare a vivere e ad amare.

Un libro composito, tripartito: poesie, racconti, riflessioni. La seconda prova pubblica di Marta Samorini, dopo la prima, "NonostanteMe", del 2011. Torna così a farsi sentire il "buon odore" che l'autrice lascia di sé, come lei stessa si augura. Questa volta il titolo ("Cantoperchécisei": ancora tutto fuso in una sola parola, ancora tutta minuscola, e non solo per scelta grafica) propone, accanto a un io che sempre dice di sé, sempre si pronuncia in prima persona, un tu indeterminato, variabile e impersonale, destinatario soprattutto di molte poesie (oltre che del titolo stesso), il quale è comunque l'altro da sé di Marta medesima, forse anche rispecchiamento e doppio della sua stessa anima, del suo modo di sentire la vita e di vedere il mondo. Così, tra ricordi d'infanzia, e vocazioni di sogni, indugi di fantasie, trasalimenti e stupori, ma anche tra piccole cose quotidiane come un fiore, un albero, una spilla, un abito, un sasso, si svolge la storia di una sensibilità raffinata ed elegante, di una malinconia del tempo e della fine di tutte le cose e di noi stessi ("oh morse festina lente!"), di un'ironia lucida e tenera ad un tempo con cui l'autrice guarda e misura gli altri e sé stessa.

È la storia di un uomo diventato adulto e di una curiosità di vita che oggi, a distanza di anni, recupera episodi, come tesori sepolti nella memoria, che una volta restituiti alla luce prendono la forma di racconti. Un viaggio alla ricerca di ricordi perduti, di volti che emergono dalle nebbie del passato, di suoni e parole recuperati dal silenzio dell'oblio e resi in racconti brevi, di una audace semplicità e bellezza.

Questo libro nasce da un confronto tra due generazioni su un tema di grande interesse: i figli. È un dialogo immaginato tra zio e nipote: l'esperienza diretta, vissuta e raccontata dallo zio suscita riflessioni personali e professionali nella nipote, naturopata di mestiere. Generoso di spunti di riflessione, questo libro vuole essere un incoraggiamento ai genitori, perché il futuro di tutti si fonda sulla cura che abbiamo del nostro tesoro più prezioso: i bambini.

Anna Mengoli è nata a Bologna e risiede a Imola. Ha pubblicato due opuscoli di poesie "Dolci ricordi" e "I pensieri dell'anima". Si diletta di pittura e dopo aver scritto il suo primo romanzo "Basta una parola" presenta questo secondo libro con la consapevolezza che l'amore non ha confini, che il colore della pelle non fa differenza, il cuore batte con la stessa frequenza e che da un legame maturo ne può nascere un altro giovane altrettanto e ancora più forte.

Geltrude Zaffagnini in questo suo nuovo lavoro, che potremmo definire una sorta di sintetica elaborazione di un quaderno di appunti, ripercorre la storia della sua famiglia, che si dipana dalla fine dell'Ottocento fino ai giorni nostri.

Il racconto della scoperta del grande continente africano nel piccolo paese del Togo. Sorprese, emozioni, timori, giorno per giorno, nello stile semplice di un diario di chi si è posto in ascolto del grande cuore africano, dei suoi gemiti e ha scelto, per comprendere, dialogare e fare una relazione basata sul dono responsabile e continuativo. Gian Franco Mirri, 63 anni, medico di famiglia e ginecologo, è sposato da 37 anni con Maurizia, ha 2 figli Benedetta e Lorenzo, e 3 nipoti. Da "sempre" impegnato nel volontariato cattolico di Imola dal 2005 "conquistato dal Togo", periodicamente vi si reca a prestare la sua opera professionale.