Italic: Pequod
Non sentivo più cantare i merli nel mio giardino
Luigi Minardi
Libro
editore: Italic
anno edizione: 2010
pagine: 192
Cassonetti
Gianluca Antoni
Libro: Copertina morbida
editore: Italic
anno edizione: 2010
pagine: 234
"Con un cacciavite, una cuffia antirumore e una grande lampada, una di quelle da mille watt o giù di lì, ci dirigiamo muti verso casa giurando tra noi di non rifarlo mai più." Peter, assiduo lettore di annunci matrimoniali, Davide, disincantato osservatore della realtà, Matteo, ostinato maniaco della pulizia, e Diego, inetto slacciatore di reggiseni, sono compagni d'appartamento. Vivono gli anni universitari barcamenandosi tra imprese goliardiche, crucci esistenziali e amori tormentati. "Cassonetti" racconta la loro storia, descrivendo tre giornate della loro vita esattamente a distanza di un anno, le une dalle altre. Ma il tempo non scorre lineare, stravolge gli eventi, portandoli a incontrare se stessi, senza riconoscersi, mentre compiono le stesse azioni. Come se la loro vita fosse un interminabile fermo immagine, sospesa nel tempo, fino al finale.
Nel paese del Magnano
Sandro Campani
Libro: Libro in brossura
editore: Italic
anno edizione: 2010
pagine: 168
Questa raccolta di racconti, è il secondo libro di Sandro Campani dopo l'esordio del 2005, "È dolcissimo non appartenerti più", con la casa editrice Playground. Come nel suo primo libro, l'autore ci ripropone, in questi nove racconti, un mondo rurale che sembrerebbe non esistere più, quello dell'Appennino tra Reggio Emilia e Modena: la "sua" terra. Campani riesce a farlo con una precisione rara e toccante e con la sua scrittura personale e libera. "Nel paese del Magnano" è anche un libro di malinconica sobrietà e intensità. Intensità che proviene soprattutto da quella descrittività insistita e volutamente opaca con cui ci rende partecipi dell'interiorità dei personaggi. Campani, diversamente da tanti scrittori suoi coetanei, con uno sforzo di autenticità e con la sua lingua felicemente inquinata di italiano-modenese, riesce a darci conto di una provincia italiana ad un tempo desolata e magica.
Cantami o diva. A Sanremo con Malika Ayane, tra fiori e foglie
Michele Monina
Libro: Copertina morbida
editore: Italic
anno edizione: 2010
pagine: 164
Questo libro intende raccontare tutti i passi che separano una giovane promessa della musica leggera italiana, Malika Ayane, dalla sua prima partecipazione al Festival della Canzone Italiana di Sanremo, nella categoria Nuove Proposte, nel febbraio del 2009, a quella tra i Big del 2010. Dai provini della canzone con cui parteciperà al suo esordio sanremese, scritta per lei da Giuliano Sangiorgi dei Negramaro, all'incontro con Gino Paoli, che vestirà i panni del suo "padrino" durante i giorni della kermesse sanremese, le pagine seguono passo passo ogni singola mossa della giovane cantante di origini marocchine (ma milanese a tutti gli effetti): il giro per Show Rooms in compagnia della sua stylist di fiducia, le sessioni di studio, l'attesa per la risposta della commissione, i preparativi, le interviste e i servizi fotografici, via via fino alla partecipazione a quella prima edizione, la vittoria sfiorata e il successo incredibile che seguirà. Malika Ayane, giovane ragazza ch'armante dall'indubbio talento, parte alla volta del Festival con tutte le speranze che una voce incredibile come la sua può giustificare. E una volta arrivata nella Città dei fiori, di colpo si trova proiettata nel grande circo, paparazzata mentre va al supermercato e lusingata dai grandi nomi del panorama italiano.
La qualità della vita
Paolo Marasca
Libro: Libro in brossura
editore: Italic
anno edizione: 2010
pagine: 143
"Ci sono storie dalla trama solida e inattaccabile, in cui tutti gli elementi sono sistemati al posto giusto e niente è lasciato al caso. Altre invece sembrano nutrirsi dell'incongruenza del mondo, non sentono l'esigenza di far tornare i conti a ogni costo, ma con sguardo dolente e sopreso si insinuano tra le pieghe della realtà, portano alla luce attimi che la banalità del quotidiano ci impedisce di vedere. È il genere di storia che preferisco e "La qualità della vita" è senza dubbio tra queste. All'apparenza non c'è nulla di straniante: una stazione di provincia, un incontro casuale, una Milano che fatica a farsi amare, una morte improvvisa, un amore perduto. Eppure - come in una tela di Vermeer - ogni situazione appare di colpo sotto una luce nuova, inattesa. E forse è questo ciò di cui un lettore ha più di tutto bisogno: essere preso per mano e vedere - non al di là della superficie delle cose - ma attraverso di essa." (Emidio Clementi)
Quel che so di Adonai
Alessandro Tamburini
Libro
editore: Italic
anno edizione: 2009
pagine: 236
"Quel che so di Adonai" è la storia di una "questione privata" che si innesta su un tema di drammatica attualità, quale quello dell'immigrazione. Michele è un affermato architetto che segue con passione anche la campagna ereditata dal padre. Divorziato da parecchi anni, con due figli già grandi e una relazione stabile con una compagna che vive in un'altra città, conduce una vita relativamente serena e tranquilla. Fino alla sera fatidica in cui mentre sta rientrando in città, sulla tangenziale investe con l'auto e uccide un giovane immigrato extracomunitario. L'evento ha su di lui un effetto dirompente. Non gli vengono imputate gravi colpe, perché al momento dell'incidente non superava il limite di velocità e non ha potuto in alcun modo evitare l'impatto. Si sa ben poco della vittima, solo che si chiamava Adonai ed era un immigrato clandestino, di origine eritrea. Nessuno si presenta per identificarlo e le Autorità si preparano ad archiviare il caso, mentre anche dal punto di vista giudiziario le conseguenze del fatto sembrano poco rilevanti. Michele però non riesce a riprendere la vita di prima. Sia nel lavoro che nei rapporti con le persone, anche quelle più care, prova un crescente senso di estraneità, di allontanamento. L'unico modo che ha di ritrovarsi è compiere una sua personale indagine su Adonai, e un tratto alla volta si trova a seguire a ritroso il percorso che ha condotto il giovane immigrato a incrociare tragicamente il proprio destino col suo.
Undici decimi
Alessio Torino
Libro: Libro in brossura
editore: Italic
anno edizione: 2009
pagine: 192
"Una singolare geologia dell'anima... Le vene delle antiche rocce - studiate, cercate, amate e spezzate a colpi di martello dal protagonista di questo romanzo, in un impulso di conoscenza che è anche involontaria distruzione di ciò che si analizza - diventano le vene in cui pulsano i desideri e le emozioni del cuore, i graffiti e le cicatrici incise nel profondo dalla crudeltà della vita, i minacciosi strati della terra pronti a franare in sismi devastanti..." (C. Magris)
Baci da chi ti pensa sempre
Federica Campi
Libro: Libro in brossura
editore: Italic
anno edizione: 2009
pagine: 90
Gli otto racconti di Baci da chi ti pensa sempre sono otto piccoli mondi perfetti. Sono "mondi" perché c'è tutto dentro: gli uomini, le donne, la solitudine della vecchiaia, la magia dell'infanzia, l'amore, quello totalizzante, quello tradito, l'odio, la rassegnazione, la follia che consegue alla disperazione. Sono "mondi" perché ogni racconto comprende un inizio, spesso folgorante, uno svolgimento che ricalca il ritmo dell'esistenza - a volte lento e inesorabile, a volte rutilante -, una fine che in qualche modo pacifica. Sono "perfetti" perché nascono dalla straordinaria sensibilità dell'autrice, attenta, in egual misura, alle piccole e alle grandi cose della vita, sono perfetti, perché frutto di un vero talento, una scrittura allo stesso tempo essenziale e poetica, semplice e intensa. Tra un racconto e l'altro ci sono continui rimandi, richiami, come fossero parti di un unico romanzo. Ma questi sono e rimangono racconti, e con la loro bellezza si propongono di superare il pregiudizio, la diffidenza del lettore italiano verso questa forma narrativa.
Cuore e fantasmi
Enzo Siciliano
Libro: Copertina morbida
editore: Italic
anno edizione: 2009
pagine: 332
"Enzo Siciliano trovava nel racconto la sua più autentica felicità narrativa. Lo conobbi come lettore l'ultimo anno di liceo alla fine degli anni Novanta. Un mio compagno di scuola che condivideva con me la passione per la letteratura, Vincenzo, mi regalò una copia sgualcita di "Cuore e fantasmi". "Questi racconti sono meglio di quelli di Moravia", fu il quote con il quale mi lasciò il libro tra le mani. Sin dal primo racconto trovai una sorta di sintonia celeste, un movimento che mi univa a quella voce, una voce classica, distante dalla temperie di quel momento storico. Il "classico" della narrativa di Siciliano è nel senso di limpidezza e nitore della sua scrittura, nella naturale tensione verso la pietas, una delle grandi caratteristiche della letteratura destinata a rimanere, come accade ad esempio nel racconto lungo (o romanzo breve?) "Dalle carte di un mediocre insegnante". "Cuore e fantasmi" è un libro che fa vivere e sentire un luogo chiamato il Vertano, la località ad Acqualoreto di Todi che è stata l'officina letteraria di Siciliano, un quartier generale di scrittura, creatività, ma anche di incontri che fa da sfondo a tantissime delle storie di questa raccolta, tra cui l'omonimo racconto." (Mario Desiati)
Il fascino delle cause perse
Giada Ceri
Libro: Copertina morbida
editore: Italic
anno edizione: 2009
pagine: 137
Il fascino delle cause perse non è romanzo come gli altri. Ci viene raccontata una storia, sì, la storia di una famiglia che si riunisce per festeggiare il compleanno dell'ultima arrivata. Capiamo subito perché ci sono soltanto donne, perché i padri, i mariti non sono presenti: Giuditta, Vittoria ed Eleonora sono donne terribili. Ciniche, petulanti, pragmatiche fino alla violenza, così deluse dalla vita da covare rancore verso tutto e tutti. Anche qui, come in un qualunque romanzo, assistiamo a un colpo di scena, un tragico epilogo che viene sottoposto al misterioso "signore in tweed" - una specie di detective come fosse "un caso da risolvere". Ma questo non è un giallo, non è un romanzo come gli altri, ha il coraggio di rivelarsi per quello che è: una storia inventata, pura immaginazione; ha la sfacciataggine di svelare l'incantesimo. Giada Ceri ci avvolge nelle spirali della sua scrittura ossessiva e perturbante - ipnotizzandoci fino all'ultima pagina, per lasciarci poi con la sensazione di esserci risvegliati da un brutto sogno.