Il Labirinto: I Nostoi
Cenere alla cenere
Cristina Sparagana
Libro: Libro rilegato
editore: Il Labirinto
anno edizione: 2024
pagine: 72
Una partitura articolata e sempre esatta nel dispiegare per un reticolo di assonanze, di rime, di efficaci cesure; una musica ostinatamente tonale nel convogliare un verso libero sorvegliatissimo e necessario. Questo attende il lettore del nuovo libro di Cristina Sparagana. E con la musica i colori, i profumi, le sorprendenti immagini, le improvvise accensioni quali la cenere del titolo fa fatica a contenere. Domina il libro un senso incantato e allarmato della Natura, una fantasmagoria che affratella e minaccia – “i canarini / che gridavano a-morte” – talché la vita deve rinascere continuamente sulla pagina. Ne è prova lo splendido componimento in lode della bellissima figlia, un canto abbandonato se altri mai e teneramente pulsante, tra i vertici di una raccolta che ammette, e forse chiede, di essere percorsa in più direzioni, forte del suo continuo sorprendere, come a disporre tarocchi di imprevedibile risposta. Toccherà quindi al lettore lasciarsi affatturare, arrendersi a una lanterna di immagini che lo interrogheranno, tra parole di luminosa esattezza. Tra tutte forse quel “cuore, rinvenuto la mattina / così magico e impuro (Marco Vitale).
Il borgo dell'accoglienza
Marco Caporali
Libro: Libro rilegato
editore: Il Labirinto
anno edizione: 2024
pagine: 88
«Guida per un primo approccio alla lettura delle poesie di Marco», l’incipit o titolo della prefazione che Pagliarani volle scrivere per Il mondo all’aperto, primo libro di Caporali. Incontrammo anche noi un poeta vigoroso, non privo di spigoli eppure semplice. Nel corso di più di trent’anni vie si sono aperte, a più finestre chi scrive si affaccia con Il borgo dell’accoglienza. Ora, «quando più luminosa è ogni cosa / in quiete l’inquietudine si muta», una «quieta confidenza» ci soccorre. E alberi maestri, alberi badanti, terre sommerse o riemerse dove parlano pietre; infine un borgo, un bosco interiore non meno vero di quello reale. Una doppia luce avvolge la poesia di Marco: la prima interamente nostra, azzurra; l’altra molto a nord, attardata sul filo dell’orizzonte. Due cieli si urtano al manifestarsi della forma, una sprezzatura che mai scorda la terra. Ecco una casa ordinata, i cui oggetti «più di qualsiasi parola rivelano»; eppoi i resti dell’improvvisata dimora dove il «vecchio ragazzo» Zeichen trovava la grazia di accogliere gli amici. Perché di noi «non restino / solo rovine» ancora un poeta, Bordini; e il canto di Billie Holiday un sincopato urlo.
Tempo, soltanto tempo
Fabio Ciriachi
Libro: Libro rilegato
editore: Il Labirinto
anno edizione: 2023
pagine: 128
«Tempo, soltanto tempo è una piccola casa di pietra a vista che decora, nei limiti dell’edilizia rurale, il versante selvaggio della poesia italiana in cui, per indole, mi sono collocato. Molto simile a una terra collinare e appartata di quella Toscana prossima all’Umbria dove ho vissuto gran tempo in anni lontani decisamente fertili, e lunghi il giusto perché potessi seminare e veder crescere quella che, a tutt’oggi, è la mia benedetta pianta dello stare al mondo». Così l’autore dice di sé stesso - e di ciò che da testimone ha “raccolto” in questo libro. Fine narratore perché poeta, Fabio Ciriachi è un poeta che racconta: la sua cifra è costruire in silenzio. Noi già lo aspettiamo alla prossima prova – non importa se in versi o in prosa – nella convinzione che uno scrittore vero risponde sempre a pochi inauditi accordi, scrive sempre lo stesso parco libro.
L'isola
Camillo Fonte
Libro: Libro rilegato
editore: Il Labirinto
anno edizione: 2022
pagine: 96
La scoperta postuma di un poeta autentico costringe a riflettere sul perché non abbia mai ricevuto, in vita, quel che la sua poesia dimostra che avrebbe meritato. Questa considerazione solo in parte si applica a Camillo Fonte (L’Aquila, 1951-1987), un poeta che nulla fece per farsi conoscere o far conoscere la sua poesia, e che quando decise di uscire di scena con un colpo di pistola, lasciando solo una piccola grande opera inedita, non aveva pubblicato che alcune poesie su rivista. Ma lavorò per oltre quindici anni, isolato e ignorato, ad un poemetto, "L’isola", ispirato all’Odissea. Quel poemetto giunge finalmente a noi, a distanza di quarantacinque anni, grazie all’ostinazione e alle cure di un altro poeta aquilano, Francesco Dalessandro, e con una bella postfazione del giovane critico Michele Ortore.