Giunti Editore: Cataloghi arte
Roberto Ferri. Noli foras ire e la presentazione della Via Crucis per la Cattedrale di Noto. Ediz. italiana e inglese
Libro: Libro in brossura
editore: Giunti Editore
anno edizione: 2013
pagine: 160
Il volume è il Catalogo della mostra di Roma (Palazzo delle Esposizioni - Sala Fontana, 6 maggio-2 giugno 2013). La Sala Fontana del Palazzo delle Esposizioni di Roma ospita la mostra "Roberto Ferri - Noli Foras Ire" e la presentazione della Via Crucis per la Cattedrale di Noto organizzata da Franco Senesi Fine Art, Simona Gatto e Francesca Sacchi Tommasi, con la supervisione artistica del critico d'arte Vittorio Sgarbi, di Claudio Strinati, dirigente del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, e di Francesco Buranelli, segretario della Pontificia Commissione per i Beni culturali della Chiesa. Si possono ammirare trentasei opere di Roberto Ferri, artista figurativo contemporaneo di ispirazione caravaggesca, ventiquattro dipinti su tela e dodici disegni e bozzetti preparatori eseguiti con tecniche varie. Tra questi alcuni dipinti con soggetto profano, alta espressione della poetica e dello stile dell'artista, dove l'estremo realismo delle figure umane e l'eroismo di pose ed espressioni testimoniano il recupero di modelli classici e l'ottima conoscenza anatomica dell'artista. Opere armoniche nelle forme e nella composizione, caratterizzate da un senso di oniricità e da numerosi riferimenti all'antico che vogliono generare stupore e meraviglia nello spettatore. Inoltre, sono presentati i dipinti raffiguranti le quattordici stazioni della Via Crucis commissionati nel 2010 a Ferri per la Cattedrale di Noto, meraviglioso esempio di arte ed architettura barocca siciliana.
Arena Museo opera. Il museo si mette in mostra. Ediz. italiana e inglese
Libro
editore: Giunti Editore
anno edizione: 2013
pagine: 48
Catalogo della mostra: Verona, AMO-Arena Museo Opera di Palazzo Forti, dal 23 aprile 2013. Un museo deve presentare in continuità il vecchio, lo storico, il nuovo, l'interessante e tutto quanto è cultura di una città, come Verona, dove l'alta lirica è, da sempre, di casa e dove di massima importanza è ciò che ruota attorno all'anfiteatro Arena, il più grande teatro all'aperto del mondo. AMO L'Arena - 100 anni di Festival attraverso 200 anni di Verdi: in occasione del Festival del Centenario dell'Arena di Verona (nato nel 1913 per commemorare il primo centenario della nascita di Giuseppe Verdi) al terzo piano di Palazzo Forti, musica, immagini e documenti mai esposti della Fondazione Arena di Verona, rievocano il Centenario del Festival Lirico attraverso gli allestimenti scenici. E la musica di Giuseppe Verdi, legato inscindibilmente a Verona, rappresenta la chiave che interpreta alcuni aspetti essenziali del Centenario. Verranno esposti documenti originali e digitali dal 1913 al 2013 provenienti dal prezioso Archivio Storico della Fondazione, con un particolare ed evocativo omaggio a Verdi, il cui rapporto con Verona ha certamente influito sulla caratterizzazione dei suoi personaggi, sugli allestimenti, i costumi e le scenografie delle sue opere, che emergono allora come autentica "colonna sonora" areniana lunga ben 100 anni. Lo spettatore potrà toccare e sentire l'opera verdiana, come immerso in Arena, sperimentando l'emozione del palco.
Amo Pavarotti. Ediz. italiana e inglese
Libro
editore: Giunti Editore
anno edizione: 2013
pagine: 48
Catalogo della mostra: Verona, AMO-Arena Museo Opera di Palazzo Forti, dal 23 aprile 2013. Un museo deve presentare in continuità il vecchio, lo storico, il nuovo, l'interessante e tutto quanto è cultura di una città, come Verona, dove l'alta lirica è, da sempre, di casa e dove di massima importanza è ciò che ruota attorno all'anfiteatro Arena, il più grande teatro all'aperto del mondo. Il riferimento assoluto per quel che riguarda la storia della lirica italiana a livello internazionale è senza dubbio il maestro Luciano Pavarotti e proprio a lui è dedicata la prima delle nuove esposizioni, al piano terra del Museo: AMO Pavarotti. La musica è stata la passione più ardente di Luciano Pavarotti per oltre quaranta anni: il Maestro ha portato l'opera a platee sconfinate, costituite non solo da appassionati, ed è riuscito a spalancare le porte dei teatri tradizionali a un nuovo e vasto pubblico, contribuendo a cambiare il volto della lirica per sempre. Nell'esposizione AMO Pavarotti la Voce si racconta attraverso uno straordinario percorso di video emozionanti e imperdibili. E ancora immagini mai viste, oggetti che rivelano il Maestro e il suo strettissimo rapporto con l'Arena, le sue opere preferite, la registrazione dei suoi 9 do di petto, i costumi, gli spartiti, le onorificenze, le fotografie con le celebrità e i capi di stato, i carteggi verdiani di proprietà del Maestro e le testimonianze della vita di uno dei più grandi artisti di tutti i tempi.
Norma e capriccio. Spagnoli in Italia agli esordi della «maniera moderna»
Libro: Copertina rigida
editore: Giunti Editore
anno edizione: 2013
pagine: 368
Il volume è il Catalogo della mostra di Firenze (Galleria degli Uffizi, 5 marzo-26 maggio 2013). La mostra rappresenta il primo evento espositivo dedicato all'attività degli artisti spagnoli approdati in Italia fra l'inizio del Cinquecento e gli anni venti del secolo, partecipi del fervido clima culturale animato a Firenze, a Roma e a Napoli. Nel numero di queste personalità, spinte al viaggio da un vorace desiderio di confronto con i testi fondamentali dell'arte moderna, si contano figure come quelle di Alonso Berruguete, di Pedro Machuca, di Pedro Fernández (meglio noto come lo "Pseudo-Bramantino"), di Bartolomé Ordóñez e Diego de Silóe, provenienti da diverse località della penisola iberica - Palencia, Toledo, Murcia e Burgos e capaci di imporsi come protagonisti del 'manierismo' europeo.
Weegee. Murder is my business. catalogo della mostra (Reggio Emilia, 3 maggio-14 luglio 2013)
Libro: Copertina morbida
editore: Giunti Editore
anno edizione: 2013
pagine: 48
Catalogo della mostra: Reggio Emilia, Palazzo Magnani, 3 maggio - 14 luglio 2013. Omicidi della malavita, tragici incidenti stradali, devastanti incendi di caseggiati popolari sono i principali soggetti degli scatti in bianco e nero illuminati dal flash del fotografo Weegee (1899-1968) nella sua attività di fotoreporter freelance a metà degli anni '30. Le fotografie esposte, intensamente drammatiche, a volte sensazionalistiche, di crimini e fatti di cronaca di New York, gettano le basi di quello che verrà poi definito giornalismo da tabloid. Per un intenso decennio dal 1935 al 1946, Weegee è stata forse la figura che ha dimostrato in modo incessante la maggiore inventiva nel panorama della fotografia americana. Il suo nome divenne letteralmente leggenda, tanto che il regista Stanley Kubrick arrivò ad affermare, riferendosi ai primi anni della sua carriera - quando film come "Il bacio dell'assassino" oppure 2Rapina a mano armata" rispecchiavano suggestivamente il clima delle metropoli americane - che una delle fonti della sua ispirazione era proprio il fotografo Weegee. Kubrick lo volle infatti come consulente per le riprese nel 1958 del film "Il dottor Stranamore". Prendendo il titolo della mostra che Weegee curò per se stesso alla Photo League nel 1941, "Murder is my business" (L'omicidio è il mio lavoro), esposta a Palazzo Magnani, intende gettare luce sulla violenza e il caos urbano, soggetti al centro della prima produzione artistica del fotografo. Come fotoreporter freelance in un'epoca in cui New York contava almeno otto quotidiani e le agenzie di stampa iniziavano allora a gestire immagini fotografiche, Weegee si trovò davanti la sfida di catturare immagini uniche di eventi che facessero notizia per poi distribuirle velocemente. Lavorava quasi esclusivamente di notte, partendo dal suo minuscolo appartamento di fronte alla Centrale di Polizia non appena la sua radio - sintonizzata sulle frequenze della polizia - lo informava di un nuovo crimine. Arrivando spesso prima delle stesse Forze dell'Ordine, Weegee ispezionava con attenzione ogni scena per trovare l'angolazione migliore. Gli omicidi, sosteneva, erano i più facili da fotografare perché i soggetti non si muovevano mai e non si agitavano.
Gli Uffizi. Autoritratti del Novecento. Ediz. italiana e inglese
Libro: Libro in brossura
editore: Giunti Editore
anno edizione: 2013
pagine: 20
Fascicolo realizzato in occasione dell'allestimento nel Corridoio Vasariano di 130 autoritratti del Novecento dalle riserve degli Uffizi. 130 autoritratti di artisti italiani e stranieri del Novecento (opere pittoriche, lapidee, bronzee, plastiche e fotografiche), provenienti dalle riserve della Galleria degli Uffizi, saranno ordinati nella parte finale del percorso.
Linea II. Giochi, metamorfosi, seduzioni della linea. Ediz. italiana, inglese, tedesca
Libro: Copertina morbida
editore: Giunti Editore
anno edizione: 2012
pagine: 320
Il volume, a cura di Marzia Faietti e Gerhard Wolf, nasce grazie alla collaborazione tra il Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi e il Kunsthistorisches Institut in Florenz, Max-Planck Institut. Parte di un progetto avviato nel 2006, "Linea II. Giochi, metamorfosi, seduzioni della linea" propone riflessioni sul disegno identificato come lineamentum, analizzando il rapporto complesso tra linea e disegno dalle opere del Quattrocento fino ai lavori del XIX secolo. I contributi raccolti nel volume in lingua originale (italiano, inglese e tedesco) - hanno il loro punto di partenza nel convegno realizzato a Firenze nel novembre 2010 dal titolo "Linea II - Tangents, interlaces knots labyrinths. Structure and meaning of lines from antiquity to the contemporary period". Sono raccolti saggi di Alessandra Acocella, Joanne Allen, Markus Dauss, Marzia Faietti, Hana Gründler, Toni Hildebrandt, Eva Kernbauer, Sabine Mainberger, Susanne Meurer, Jenifer Ní Ghrádaigh, Wolfram Pichler, Maria Ludovica Rosati, Ilaria Rossi, Raimondo Sassi, Julia Saviello, Gerhard Wolf.
Bagliori dorati. Il Gotico Internazionale a Firenze 1375-1440. Catalogo della mostra (Firenze, 19 giugno-4 novembre 2012)
Libro: Copertina rigida
editore: Giunti Editore
anno edizione: 2012
pagine: 368
Le sale del piano nobile della Galleria degli Uffizi ospiteranno un'importante esposizione che vuole ricostruire il panorama dell'arte fiorentina nel periodo mirabile e cruciale che approssimativamente va dal 1375 al 1440. Per restituire il clima colto e prezioso di quella lunga stagione, verranno esposti accanto a dipinti celebrati da secoli altri pregevolissimi ma finora poco conosciuti al grande pubblico, così come sculture lignee e marmoree, codici miniati, lavori d'arte sacra e profana: creazioni tutte di sommo pregio e di assoluta rilevanza storica, provenienti da prestigiose istituzioni museali pubbliche, nonché da collezioni private italiane e straniere. Presentazione di Cristina Acidini, Jacopo Mazzei, Antonio Natali.
Arte torna arte. Catalogo della mostra (Firenze 7 maggio, 4 novembre 2012)
Libro: Copertina morbida
editore: Giunti Editore
anno edizione: 2012
pagine: 224
La mostra "Arte torna arte", tra contrasti forti, improbabili accostamenti che sembrano stridere con la solenne classicità degli spazi ottocenteschi che la accolgono, ci rimanda al tema del confronto tra valori formali di epoche diverse. Storditi, nella Galleria dell'Accademia, da tanta bellezza tradizionalmente concepita, saremmo tentati di affermare che nel luogo dove sono conservati capolavori di maestri antichi, sovrastati dal David di Michelangelo, il confronto possa risultare perdente per gli artisti temporaneamente accolti nella "sacre stanze" - da Bacon a Duchamp a Kounellis a Picasso a Savino a Warhol. Ma, come spesso accade, le cose sono più complesse: il Novecento non è passato invano e dobbiamo fare i conti con fenomeni, tendenze, sentimenti e forze del pensiero artistico che erano rimaste latenti nell'uomo e attendevano solo il momento giusto per emergere.
Arte torna arte. Catalogo della mostra (Firenze, 7 maggio-4 novembre 2012)
Libro: Libro in brossura
editore: Giunti Editore
anno edizione: 2012
pagine: 224
La mostra "Arte torna arte", tra contrasti forti, improbabili accostamenti che sembrano stridere con la solenne classicità degli spazi ottocenteschi che la accolgono, ci rimanda al tema del confronto tra valori formali di epoche diverse. Storditi, nella Galleria dell'Accademia, da tanta bellezza tradizionalmente concepita, saremmo tentati di affermare che nel luogo dove sono conservati capolavori di maestri antichi, sovrastati dal David di Michelangelo, il confronto possa risultare perdente per gli artisti temporaneamente accolti nella "sacre stanze" - da Bacon a Duchamp a Kounellis a Picasso a Savino a Warhol. Ma, come spesso accade, le cose sono più complesse: il Novecento non è passato invano e dobbiamo fare i conti con fenomeni, tendenze, sentimenti e forze del pensiero artistico che erano rimaste latenti nell'uomo e attendevano solo il momento giusto per emergere.
Michelangelo. La «stanza segreta». I disegni murali nella Sagrestia Nuova di San Lorenzo
Paolo Dal Poggetto
Libro: Copertina morbida
editore: Giunti Editore
anno edizione: 2012
pagine: 160
Nel novembre del 1975, a Firenze, durante alcuni lavori alle Cappelle Medicee, per l'esattezza nella Sagrestia Nuova di San Lorenzo, vengono alla luce alcune deboli tracce di disegni sulle pareti di un locale sotterraneo. L'allora direttore - lo storico dell'arte Paolo Dal Poggetto, poi a lungo soprintendente a Urbino - compie una rapida indagine e intuisce l'importanza della scoperta. Dopo alcuni mesi il piccolo ambiente rivela il suo tesoro: le sue pareti sono completamente ricoperte di disegni di impronta chiaramente michelangiolesca. Il libro racconta la storia della scoperta, le circostanze romanzesche che costrinsero Michelangelo a nascondersi per mesi in quegli ambienti, il difficile lavoro di restituzione alla visibilità dei disegni murali, il contesto storico-artistico in cui si collocano. Il tutto con un ampio apparato illustrativo. A distanza di tre decenni quel tesoro nascosto e finora non accessibile al pubblico - sta per essere reso visibile grazie anche a un sistema multimediale allestito nel museo fiorentino. Questo libro rivela ogni segreto di un capolavoro finora nascosto del genio del Rinascimento. Presentazione di Cristina Acidini. Introduzione di Monica Bietta.
L'ascolto visibile. Crescere negli Anni Trenta. Ediz. italiana e inglese
Libro: Copertina rigida
editore: Giunti Editore
anno edizione: 2012
pagine: 96
Pubblicazione in occasione della mostra "Anni Trenta. Arti in Italia oltre il fascismo" (Firenze, Palazzo Strozzi, 22 settembre 2012-27 gennaio 2013). Nell'Italia degli anni Trenta, durante il fascismo, si combatte una battaglia artistica di grande vivacità, che vede schierati tutti gli stili e tutte le tendenze, dal classicismo al futurismo, dall'espressionismo all'astrattismo, dall'arte monumentale alla pittura da salotto. La scena era arricchita e complicata dall'emergere del design e della comunicazione di massa - i manifesti, la radio, il cinema - che dalle "belle" arti raccolgono una quantità di idee e le trasmettono a un grande pubblico. Un laboratorio complicato e vitale, aperto alla scena internazionale, che prepara la nostra modernità.